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sabato 24 settembre 2011
Lgbt: L'urgenza del risveglio toscano sui diritti civili e sociali, di Giuliano Gasparotti presidente del thinktank Officine Democratiche
"Regione Toscana è sempre stata un simbolo di innovazione anche per l'attenzione alle esigenze delle persone lgbt.
Difficile comprendere i motivi di questo silenzio" dichiara Giuliano Gasparotti, presidente del thinktank Officine Democratiche che conclude "I diritti e le pari opportunità sono di tutti, non ha senso creare ordini di priorità: occorre affrontare i diritti civili e diritti sociali insieme.
Ogni iniziativa è la benvenuta, anche una lettera aperta di una pagina Facebook può essere il modo per risvegliare la politica Toscana su questi temi.
Chi ha scritto il testo ha sollevato un problema reale che non può essere eluso. Partendo dal PD, ad esempio, attraverso la istituzione di una Commissione Diritti che possa dare impulso alla realizzazione di provvedimenti concreti da parte dell'Amministrazione di Enrico Rossi.
Coinvolgendo tutto il mondo lgbt e l'associazionismo presente sui territori".
Giuliano Gasparotti
LINK PER IL GRUPPO FB OFFICINE DEMOCRATICHE:
http://www.facebook.com/?ref=home#!/groups/198194550220647/
fonte http://www.facebook.com/?ref=home#!/notes/giuliano-gasparotti/lurgenza-del-risveglio-toscano-sui-diritti-civili-e-sociali/10150830251895361
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Lgbt: Lista di politici gay e omofobi su blog pirata, è polemica, Paola Concia "Modo estremo di fare battaglia politica"
Paola Concia:"Modo estremo di fare battaglia politica" , privo di trasparenza
Per il ministro Carfagna è "una bufala, cinica e violenta"
Arcigay: "Operazione spregevole"
La comunità omosessuale si divide. L'operazione, annunciata da giorni, è scattata alle 10 di mattina: su un blog anonimo è comparsa una lista di dieci nomi di politici tacciati di essere gay e omofobi. Annunciati ulteriori outing, relativi non solo al mondo politico.
L'operazione, annunciata da giorni, è scattata alle 10 di mattina: su un blog anonimo creato attraverso una piattaforma americana è comparsa una lista di dieci nomi di politici tacciati di essere gay - benchè non si siano mai dichiarati tali - e omofobi.
I dieci politici inseriti nella lista sono esponenti di centro e di centrodestra (Udc, Pdl, Lega), tra i quali un ministro e un presidente di Regione. Ironiche le reazioni di due dei parlamentari che compaiono nella "outinglist".
"Mi era giunta notizia - dice Massimo Corsaro, vicepresidente vicario del Pdl alla Camera - che il mio nome sarebbe stato strumentalmente inserito in un elenco infamante. Per un attimo ho temuto che mi inserissero in quello degli interisti occulti. Tutto sommato meglio così".
Di analogo tenore il commento di Mario Baccini, esponente del Pdl e presidente dei Cristiano popolari: "Sono seriamente preoccupato perché ho già ricevuto un centinaio di telefonate di donne in apprensione, a cominciare da mia moglie Diana.
A seguito della notizia mi hanno assicurato che si sta costituendo un comitato femminile per la tutela del maschio latino che lancerà una campagna di adesioni e raccolta firme affinche' l'Unesco mi riconosca come maschio patrimonio dell'umanità".
Durissimo il giudizio del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. Si tratta - dice - di "una bufala, cinica e violenta: diffamazione gratuita che non aiuta certo la causa della lotta contro l'omofobia, anzi, fomenta l'intolleranza e, quindi, la violenza.
Il ricorso all'idea di 'lista', poi, riporta alla nostra memoria orrori del passato che non si ripeteranno". La Carfagna rammenta che "il diritto e la libertà di essere se stessi è un principio fondamentale della Repubblica e tutti dovrebbero rispettarlo".
Anche Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, punta il dito contro "una azione violenta di una minoranza dei movimenti gay che ricorre ad ogni mezzo per intimidire e minacciare di rappresaglie chi non condivide le sue rivendicazioni sponente del governo".
L'idea di ricorre al cosiddetto "outing" - rivelare l'identità omosessuale di una persona senza il suo consenso - come forma di lotta contro le ipocrisie del mondo politico divide la stessa comunità gay.
Difende l'iniziativa Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia ed ex numero uno di Arcigay, per il quale l'azione piratesca "è il frutto dell'indignazione di chi quotidianamente subisce violenze e insulti" e non merita di essere bollata come "macchina del fango": "Se uno dice ad un altro che è gay di cosa lo sta accusando?".
Ma l'attuale presidente di Arcigay, Paolo Patanè, parla di "operazione spregevole" che "inganna la legittima rabbia delle persone gay, lesbo e trans esasperate dall'assenza di rispetto e delle leggi".
Netta contrarietà anche da un'altra figura di riferimento della comunità omosessuale ed ex presidente di Arcigay, Franco Grillini, ora impegnato nelle file dell'Italia dei valori: "E' sbagliato fare una lista di nomi, violando la privacy delle persone anche se, in alcuni casi, si tratta di omofobi patentati che fanno una politica senza coerenza con la propria identità".
No all'outing pirata anche dalla deputata Pd Paola Concia, ex presidente di Gayleft, secondo cui si tratta di "un modo estremo di fare battaglia politica" privo di trasparenza ed estraneo alla sua cultura.
La "outinglist" potrebbe essere aggiornata con l'aggiunta di nomi non solo appartenenti al mondo politico, avvertono gli anonimi promotori. Che puntualizzando: "I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull'omofobia".
"Da questa vicenda dovremmo prendere spunto per avviare una riflessione pacata e rigorosa. Non condivido questa operazione di outing forzato poichè lede profondamente la sensibilità e il diritto alla privacy delle persone coinvolte. ritengo tuttavia che, per quanto sconsiderata, questa iniziativa sia figlia della radicalizzazione del dibattito sui diritti civili e la lotta all'omofobia". Così Ignazio Marino, senatore del Partito democratico.
"Viviamo in un paese - continua Marino - che non ha ancora una normativa sulle unioni civili perché la cultura dei diritti è arretrata, e la politica è incapace di affermare 'laicamente' il principio della piena uguaglianza dei cittadini. Alla Camera, poi, è stata affossata la legge contro l'omofobia negando una protezione contro le aggressioni agli omosessuali. questa mancanza di garanzie e tutele rende il paese più fragile, è ora di porvi rimedio con provvedimenti concreti e non ipocriti sui diritti".
"Becera, vile, barbara e senza alcuna prova", così Alessio De Giorgi, direttore di Gay.it, definisce l'iniziativa.
"Chi ha deciso quali nomi pubblicare e quali no? - chiede - Come sono stati raccolti questi nomi? Sulla base di quali prove è stato deciso di inserirli in questa lista? Cosa c'è a supporto di queste affermazioni? Siamo proprio sicuri che tutti i personaggi inseriti in questa lista siano effettivamente omosessuali o piuttosto sono solo pettegolezzi, dicerie, discorsi da bar?".
Il direttore del sito inoltre addossa la paternità politica ad Aurelio Mancuso. Per De Giorni inoltre l'operazione outing potrebbe rivelarsi un boomerang per l'intera comunità lgbt italiana, che "in buona parte ha comunque ha giustamente preso le distanze da questa operazione".
fonte http://www.rainews24.rai.it
Per il ministro Carfagna è "una bufala, cinica e violenta"
Arcigay: "Operazione spregevole"
La comunità omosessuale si divide. L'operazione, annunciata da giorni, è scattata alle 10 di mattina: su un blog anonimo è comparsa una lista di dieci nomi di politici tacciati di essere gay e omofobi. Annunciati ulteriori outing, relativi non solo al mondo politico.
L'operazione, annunciata da giorni, è scattata alle 10 di mattina: su un blog anonimo creato attraverso una piattaforma americana è comparsa una lista di dieci nomi di politici tacciati di essere gay - benchè non si siano mai dichiarati tali - e omofobi.
I dieci politici inseriti nella lista sono esponenti di centro e di centrodestra (Udc, Pdl, Lega), tra i quali un ministro e un presidente di Regione. Ironiche le reazioni di due dei parlamentari che compaiono nella "outinglist".
"Mi era giunta notizia - dice Massimo Corsaro, vicepresidente vicario del Pdl alla Camera - che il mio nome sarebbe stato strumentalmente inserito in un elenco infamante. Per un attimo ho temuto che mi inserissero in quello degli interisti occulti. Tutto sommato meglio così".
Di analogo tenore il commento di Mario Baccini, esponente del Pdl e presidente dei Cristiano popolari: "Sono seriamente preoccupato perché ho già ricevuto un centinaio di telefonate di donne in apprensione, a cominciare da mia moglie Diana.
A seguito della notizia mi hanno assicurato che si sta costituendo un comitato femminile per la tutela del maschio latino che lancerà una campagna di adesioni e raccolta firme affinche' l'Unesco mi riconosca come maschio patrimonio dell'umanità".
Durissimo il giudizio del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. Si tratta - dice - di "una bufala, cinica e violenta: diffamazione gratuita che non aiuta certo la causa della lotta contro l'omofobia, anzi, fomenta l'intolleranza e, quindi, la violenza.
Il ricorso all'idea di 'lista', poi, riporta alla nostra memoria orrori del passato che non si ripeteranno". La Carfagna rammenta che "il diritto e la libertà di essere se stessi è un principio fondamentale della Repubblica e tutti dovrebbero rispettarlo".
Anche Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, punta il dito contro "una azione violenta di una minoranza dei movimenti gay che ricorre ad ogni mezzo per intimidire e minacciare di rappresaglie chi non condivide le sue rivendicazioni sponente del governo".
L'idea di ricorre al cosiddetto "outing" - rivelare l'identità omosessuale di una persona senza il suo consenso - come forma di lotta contro le ipocrisie del mondo politico divide la stessa comunità gay.
Difende l'iniziativa Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia ed ex numero uno di Arcigay, per il quale l'azione piratesca "è il frutto dell'indignazione di chi quotidianamente subisce violenze e insulti" e non merita di essere bollata come "macchina del fango": "Se uno dice ad un altro che è gay di cosa lo sta accusando?".
Ma l'attuale presidente di Arcigay, Paolo Patanè, parla di "operazione spregevole" che "inganna la legittima rabbia delle persone gay, lesbo e trans esasperate dall'assenza di rispetto e delle leggi".
Netta contrarietà anche da un'altra figura di riferimento della comunità omosessuale ed ex presidente di Arcigay, Franco Grillini, ora impegnato nelle file dell'Italia dei valori: "E' sbagliato fare una lista di nomi, violando la privacy delle persone anche se, in alcuni casi, si tratta di omofobi patentati che fanno una politica senza coerenza con la propria identità".
No all'outing pirata anche dalla deputata Pd Paola Concia, ex presidente di Gayleft, secondo cui si tratta di "un modo estremo di fare battaglia politica" privo di trasparenza ed estraneo alla sua cultura.
La "outinglist" potrebbe essere aggiornata con l'aggiunta di nomi non solo appartenenti al mondo politico, avvertono gli anonimi promotori. Che puntualizzando: "I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull'omofobia".
"Da questa vicenda dovremmo prendere spunto per avviare una riflessione pacata e rigorosa. Non condivido questa operazione di outing forzato poichè lede profondamente la sensibilità e il diritto alla privacy delle persone coinvolte. ritengo tuttavia che, per quanto sconsiderata, questa iniziativa sia figlia della radicalizzazione del dibattito sui diritti civili e la lotta all'omofobia". Così Ignazio Marino, senatore del Partito democratico.
"Viviamo in un paese - continua Marino - che non ha ancora una normativa sulle unioni civili perché la cultura dei diritti è arretrata, e la politica è incapace di affermare 'laicamente' il principio della piena uguaglianza dei cittadini. Alla Camera, poi, è stata affossata la legge contro l'omofobia negando una protezione contro le aggressioni agli omosessuali. questa mancanza di garanzie e tutele rende il paese più fragile, è ora di porvi rimedio con provvedimenti concreti e non ipocriti sui diritti".
"Becera, vile, barbara e senza alcuna prova", così Alessio De Giorgi, direttore di Gay.it, definisce l'iniziativa.
"Chi ha deciso quali nomi pubblicare e quali no? - chiede - Come sono stati raccolti questi nomi? Sulla base di quali prove è stato deciso di inserirli in questa lista? Cosa c'è a supporto di queste affermazioni? Siamo proprio sicuri che tutti i personaggi inseriti in questa lista siano effettivamente omosessuali o piuttosto sono solo pettegolezzi, dicerie, discorsi da bar?".
Il direttore del sito inoltre addossa la paternità politica ad Aurelio Mancuso. Per De Giorni inoltre l'operazione outing potrebbe rivelarsi un boomerang per l'intera comunità lgbt italiana, che "in buona parte ha comunque ha giustamente preso le distanze da questa operazione".
fonte http://www.rainews24.rai.it
LGBT CINA, TRANS VIA DAL REALITY. LEI: "SONO INFURIATA"
PECHINO - Jin Xing, personaggio molto noto del mondo dello spettacolo cinese, è stato allontanato da uno show televisivo nel quale era giudice, perchè transessuale.
È stata lei stessa, sul suo profilo di Weibo, il social network cinese più utilizzato dagli internauti della terra di mezzo, ad annunciare la sua uscita da Fei Tong Fan Xiang, il reality show sul canto.
«È un peccato - ha scritto Jin sul suo profilo, messaggio rimbalzato quasi 50.000 volte - che non potrò essere presente alla finale dello show il prossimo week end perchè la produzione ha ricevuto un ordine dall'ufficio provinciale dello Zhejiang della radio, film e televisione. Sono stata cacciata perchè sono un transgender. Sono infuriata.
Non è in questione se io fossi una buona giudice o no, ma come cittadina non posso accettare di essere discriminata a causa della mia identità sessuale».
Nata da genitori coreani, Jin Xing è stata una delle prime cinesi a sottoporsi ad una operazione di cambio di sesso nel 1996.
Prima di questo, lavorava come ballerino nel balletto dell'Esercito di Liberazione, l'esercito cinese, facendo tutti i passi necessari per diventare alto ufficiale.
La decisione di vietare al transessuale, che ha continuato ad essere una danzatrice famosa, è stata criticata da molti esponenti del mondo dello spettacolo.
Jin vive a Shanghai, dove ha fondato lo Shanghai Dance Festival, insieme al marito tedesco e ai tre bambini adottati.
fonte http://www.leggo.it
LGBT OMOFOBIA: CERTI DIRITTI, A PARLAMENTO UNIONE EUROPEO E DEPOSITATA RISOLUZIONE UNANIME
I gruppi politici del Parlamento Europeo: Popolare, Socialista, Liberale e Democratico, Verde, Comunista e Conservatore/Riformista hanno depositato, su iniziativa dell'integruppo LGBT al Parlamento Europeo, una risoluzione sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere che rivolge una particolare attenzione alle discussioni che si terranno nella prossima primavera alle Nazioni Unite.
La risoluzione, citando positivamente la risoluzione A/HRC/17/19 sui diritti Lgbt da parte del Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu, esprime la costante preoccupazione del Parlamento Europeo sulle violazioni dei diritti umani delle persone LGBT nel mondo, invita gli organi internazionali a continuare ad agire in particolare in occasione delle discussioni che si terranno nella primavera 2012 all'ONU sull'orientamento sessuale, chiede all'Alta Rappresentante dell'UE per la politica estera ed agli Stati membri di promuovere sistematicamente il rispetto dei diritti umani delle persone LGBT, agli Stati membri di implementare le raccomandazioni della relazione dell'Agenzia per i Diritti Fondamentali della UE sull'omofobia, nonché alla Commissione di lanciare una Roadmap contro l'omofobia, la transfobia, la discriminazione basata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere.
L'Associazione Radicale Certi Diritti si felicita per l'azione congiunta dei gruppi politici al PE sui diritti LGBT nel mondo ed in particolare per l'adesione del gruppo PPE a tale iniziativa, che dimostra come l'ipocrita opposizione dei gruppi politici del PdL e dell'UdC a qualunque iniziativa per proteggere i diritti delle persone LGBT a livello nazionale sia sconfessata anche dalla linea politica del loro corrispondente partito europeo.
Durante i lavori del prossimo Congresso, nazionale dell'Associazione Radicale Certi Diritti, che si svolgerà a Milano il 3 e 4 dicembre 2011 è prevista una specifica sessione sul tema dei diritti Lgbt nel mondo, anche con riferimetno alle iniziative promosse all'Onu.
fonte http://www.agenparl.it, Scritto da com/sdb
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venerdì 23 settembre 2011
Lgbt: Luxuria e il "vezzo" di fare pipì nel bagno delle donne, queste e altre dichiarazioni dell' onorevole del Pdl Corsaro da Gad Lerner
L'onorevole del Pdl Corsaro, ospite a L'infedele ha citato l'elezione di Grillini, Concia e Luxuria (oltre al suo modo di andare in bagno) come controparte degli scandali sessuali di Berlusconi.
L'elezione di Grillini e di Paola Concia e l'uso dei bagni delle donne alla Camera da parte di Vladimir Luxuria sarebbero sullo stesso piano degli scandali sessuali che non cessano di venire alla luce a proposito di Berlusconi e del giro di ragazze che avrebbero frequentato le sue abitazioni.
Ospite ieri sera a L'infedele di Gad Lerner su La7, il vicecapogruppo del Pdl alla camera Massimo Corsaro, commentando le ultime sul leader del suo partito nonché presidente del consiglio, si è detto scandalizzato.
E non, come buon senso vorrebbe, per l'affair Trantini, le olgettine, Ruby e compagnia cantando, che definisce "vita privata", ma perché questo associato all'immagine di instabilità che dà di sé il governo, provoca indignazione in tantissima gente e fa perdere credibilità al paese al punto da spingere perfino Confindustria a chiederne le dimissioni.
"Siamo un paese strano - dice Corsaro - in cui generazioni intere si sono divise su battaglie di emancipazione, di liberalizzazione dei costumi, in cui ad un certo punto alcuni crinali sono diventati parossistici: se non sei per l'aborto sei un papista, se non appoggi il Gay Pride sei un rottame del passato.
E addirittura abbiamo registrato l'ingresso in parlamento di alcune figure, che non voglio aggettivare in modo né positivo né negativo, ma che sono diventate rappresentati massimi delle istituzioni nazionali per il fatto di interpretare una specificità sessuale". E
qui inizia l'elenco di quelle che Corsaro definisce "figure".
Parte dall'elezione di Cicciolina, nel 1983 e continua: "Abbiamo proseguito con l'elezione di Grillini, autorevole personaggio, ma diventato politico in quanto rappresentante della comunità degli omosessuali. Oggi c'è un'altra autorevolissima rappresentante, bravissima, mia collega in Parlamento, l'onorevole Concia, che però è diventata parlamentare perché rappresenta questo tipo di mondo.
Abbiamo avuto l'onorevole Vladimiro Guadagno, in arte Luxuria che, lo dico in italiano, fa la pipì come me e come lei (dice rivolgendosi a Lerner) ma aveva il simpatico vezzo di volerla fare nel bagno delle signore in Parlamento".
Prosegue, l'onorevole, chiedendosi se gli italiani si siano scandalizzati altrettanto per la differenza d'età delle compagne di Moravia, Togliatti e Monicelli, che però, dimentica Corsaro, nessuno avrebbe definito "utilizzatore finale" allo scopo di difenderlo.
fonte http://www.gay.it
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Lgbt: Barack Obama felice per la fine del DADT: “E’ un grande segno di civiltà”
La fine del DADT, l’odioso “Don’t Ask Don’t Tell“, è per Barack Obama un grande passo in avanti ed un segno di grande civiltà. Dopo l’abolizione ufficiale del divieto per i militari gay di dichiarare la propria omosessualità, Barack Obama si dichiara orgoglioso del suo Paese, e dei passi in avanti che questo sta facendo in materia di diritti lgbt.
“Sono stato orgoglioso di firmare per l’abrogazione della legge lo scorso dicembre, perché sapevo che avrebbe rafforzato la nostra sicurezza nazionale, per aumentare la nostra preparazione militare”, ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti.
Con l’abrogazione del DADT, l’America si avvicina ai principi di uguaglianza che dovrebbero esistere in tutto il mondo, anche nella nostra povera Italia, dove, pur non essendoci una legge come il DADT, il coming out per i soldati non deve essere affatto semplice.
Lgbt: Unioni civili e PD, Paola Concia: "chi non le vuole cambi partito"
Dopo la bocciatura del registro delle unioni civili, la deputata del PD ammette che c'è un caso con i dirigenti locali: "Inaccettabile che ci sia una tale anarchia su questi temi".
«La scelta del consiglio comunale di Grosseto di votare contro l'istituzione del registro delle unioni civili rappresenta una posizione anacronistica e sbagliata, non degna certo di una terra, la Toscana, che si è sempre contraddistinta per il suo alto grado di apertura, civiltà e modernità».
Inizia così lo sfogo della deputata del PD Paola Concia contro i colleghi di partito che hanno votato contro la proposta di istituire un registro delle unioni civili a Grosseto.
Tre consiglieri su cinque, fra quelli che hanno dato il voto contrario, sono Democratici e lo stesso Sindaco, Emilio Bonifazi, è del PD e ha votato insieme al centrodestra affosando il provvedimento e "andando contro l'orientamento del PD nazionale", secondo la deputata.
"Nel nostro partito - ricorda Concia - c'è infatti una Commissione Diritti presieduta da Rosy Bindi che, su mandato della segreteria nazionale, sta elaborando una proposta programmatica sul tema delle unioni tra persone delle stesso sesso».
«È evidente che la scelta del gruppo consiliare democratico di Grosseto appare in netto contrasto con il nostro lavoro e rischia addirittura di delegittimarlo davanti agli occhi dell'opinione pubblica e dei nostri elettori, che guardano sconcertati verso questo tipo di comportamenti».
Poi una promessa: «Porterò il caso in Commissione Diritti e chiederò al partito di prendere misure contro quella che appare una scelta autolesionista.
In un partito progressista, che si candida a governare il paese e vuole ricostruire un solido tessuto sociale di estensione dei diritti, è inaccettabile che a livello locale ci sia una tale anarchia su questi temi; chi non ci sta forse dovrebbe cambiare partito».
Gay.it - Unioni civili e PD, Concia: Oltre al caso Grosseto, bruciano ancora le parole di D'Alema che alla festa democratica, intervistato da Zoro, disse che i diritti gay potevano aspettare e che il matrimonio offenderebbe il sentimento religioso delle persone.
Ancora prima era stato il blogger Mario Adinolfi a definire le trans come "moderni ircocervi, uomini con le tette che fanno tristezza" mentre, dopo il matrimonio in Germania, un esponente del PD vicentino chiese alla deputata di "smetterla di fare leggi ad personam adesso che ha coronato il suo sogno d'amore" con la compagna Ricarda.
fonte http://www.gay.it
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Lgbt Argentina: il governo dà il via libera a una legge sul cambio di sesso sui documenti, indipendentemente dall’aver fatto l’operazione chirurgica
Argentina: il governo dà il via libera a una legge sul cambio di sessoDopo l’approvazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso un anno fa, l’Argentina dà il via libera a una legge che permetterà il cambio di sesso.
Secondo questa nuova legge, ogni persona con più di 18 anni potrà cambiare rapidamente nome e genere sui documenti, dal momento che il permesso per la “correzione del genere” ci sarà bisogno solo di un’autocertificazione – e non più di un decreto del giudice – nella quale la persona indica il cambio di sesso, indipendentemente dall’aver fatto o meno l’operazione chirurgica di riassegnazione del sesso.
Dopo l’approvazione della Casa Rosada, sede del governo argentino, sarà necessario il consenso dei deputati. L’Istituto Nazionale contro la Discriminazione – in riunione congiunta con le commissioni legislativa e giuridica – ha dato il suo pieno sostegno a tale legge.
L’approvazione della nuova legge sarà un importante passo per l’Argentina: al momento attuale, infatti, sono vietate le operazioni di cambio di sesso, perché nessun medico è abilitato a operare in tal senso.
In questo modo gli argentini e le argentine che vogliono sottoporsi a un intervento di riassegnazione del genere devono andare all’estero.
La legge aiuterà anche molte persone ad avere una migliore qualità della vita, sia perché viene rispettata la dignità personale di ogni cittadino, sia perché molte persone, per via della discrepanza tra l’aspetto fisico e quanto scritto sui documenti, si vedono spesso discriminate su molti fronti.
fonte http://www.queerblog.it
Lgbt Brasile: inaugurata la prima toilette per "gls"
Una scuola di samba ha ritenuto di poter risolvere il problema dell'intolleranza nei confronti di trans, viados e omosessuali durante carnevale creando un bagno per "Gay, lesbiche e simpatizzanti"
Una scuola di samba, la Mocidade Unida, che si trova in una nota favela di Rio de Janeiro, Cidade de Deus, ha inaugurato con una grande festa la terza toilette in dotazione allo stabile, ovvero quella destinata ai "gls" che sta per "gay, lesbiche e simpatizzanti".
Pare che il problema sia esploso in maniera eclatante a Carnelvale durante il quale i bagni vengono usati per indossare i costumi che poi tutti vediamo nelle meravigliose parate di Rio. In quella circostanza sembra che sia uomini che donne non gradiscano la presenza di gay, lesbiche e trans nei loro bagni.
La cosa coinvolge particolarmente trans e viados: "Dicevano che entrando nel bagno delle donne, queste facevano uno scandalo, e andando in quello degli uomini venivano apostrofati con parolacce e volgarità, e minacciati di aggressione", ha affermato il presidente della Mocidade Unida, Roberto Valeriano dos Santos.
E’ il primo bagno destinato al pubblico "gls" di cui si abbia notizia in Brasile. Il direttore del carnevale della scuola di samba, Carlos Eduardo da Silva, soprannominato "Dudu", di 35 anni, è stato fra i primi ad usare la particolare toilette: "Dopo che questo bagno è stato creato le persone si sono sentite più a loro agio, compresi gli eterosessuali".
Chi non è d’accordo è Marco Aurelio Prado, del dipartimento diritti umani dell’Università Federale di Minas Gerais: "Immaginatevi un po' come sarebbe se ci fossero toilette solo per neri o bianchi: è un modo per non affrontare il problema e nopn discuterlo all'interno della comunità".
fonte http://www.gay.it
giovedì 22 settembre 2011
Lgbt, Eurovision 2012: l’Azerbaigian non discriminerà i gay
Da quando si è scoperto che l’Azerbaigian ospiterà l’Eurovision Song Contest 2012 in molti si sono detti contrari.
La manifestazione canora è una delle più amate del popolo omosessuale, ed essendo un paese che di certo non rispetta i diritti delle persone lgbt il dubbio è lecito porselo.
Tante persone appartenenti al popolo lgbt ogni anno si riversa nella città dove si svolge l’Eurovision per assistere di persona allo spettacolo.
In Azerbaigian che trattamento riceverà questa (grande) fetta di pubblico? Secondo i funzionari non ci sarà nulla di cui temere: recentemente hanno dichiarato che non vedono l’ora di ospitare gay e lesbiche, e che saranno trattati come tutte le altre persone.
Sarà davvero così?
fonte http://www.gayprider.com
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Lgbt Danza Spot: Air France fa del cielo il luogo più bello della terra, coreografia ispirata dal balletto «Le Parc» di Angelin Preljocaj
Il nuovo spot pianificato in Europa, Asia, Nord America, Sud America e Africa
L'Envol è il nuovo spot di Air Fance girato nel deserto del Marocco vicino a Ouarzazate, in una singola sequenza, senza effetti speciali, su 4.300 metri quadrati a specchio, in cui si riflettono solo cielo e ballerini.
La coreografia è accompagnata dal concerto per pianoforte n. 23 di Mozart, interpretato dall' orchestra sinfonica 'Les siècles'.
La fotografia delllo spot è di Stéphane Fontaine, vincitore di due César (premi del cinema francese) per i film di Jacques Audiard 'De battre mon coeur s'est arrêté' e 'Un Prophète'.
L'anteprima della nuova campagna dal claim 'fare del cielo il luogo più bello della terra' è visibile da ieri su Facebook e YouTube.
Il corto prevede tre versioni: secondi 60, 45 e 30. La versione da 60” andrà in onda per la prima volta domenica 18 settembre alle 20:40 su TF1, il canale TV leader in Europa, e poi sarà riservato per il cinema e internet.
Ogni campagna evoca la sagoma di un aeroplano e suggerisce che, con Air France, i momenti in aria possono essere più confortevoli che sulla terra.
Lo spot sarà anche trasmesso in Europa, Asia, Nord America, Sud America e Africa. A supporto dello spot dal 1° ottobre sarà pianficata una campagna stampa firmata dagli scatti del fotografo Karen.
fonte http://www.pubblicitaitalia.it
Pour donner naissance à ce moment d'émotion unique, Air France a réuni de nombreux talents.
RÉALISATEUR Angelin Preljocaj, interprété par Benjamin Millepied et Virginie Caussin.
PHOTOGRAPHIE Stéphane Fontaine et Angelin Preljocaj.
CHORÉGRAPHIE inspirée du ballet «Le Parc» conçu par Angelin Preljocaj.
MUSIQUE Adagio du concerto pour piano n° 23 de Mozart interprété par la pianiste Vanessa Wagner et l'orchestre Les Siècles dirigés par le chef François-Xavier Roth.
AGENCE DE PUBLICITÉ BETC EURO RSCG
mercoledì 21 settembre 2011
Lgbt: Torre del Lago, ancora violenza, locali a rischio chiusura
Sabato notte l'ennesima rissa tra spacciatori si è conlcusa con tre ricoverati per ferite da armi da taglio. Il Questore potrebbe imporre la chiusura dei locali
Ma i responsabili non sono i clienti.
Ancora violenza nella movida gay della Marina di Torre del Lago (Lucca).
Sabato notte una rissa tra spacciatori nordafricani si è conclusa con tre feriti da arma da taglio ricoverati in ospedale dopo l'intervento della polizia.
Non è il primo caso di rissa non collegata alla clientela dei locali lgbt di Viale Europa, ma che turba il sereno svolgimento degli eventi e mette in pericolo anche i frequentatori di discoteche, ristoranti e pub della zona.
Una situazione che i gestori dei locali denunciano da tempo chiedendo l'intervento delle forze dell'ordine.
E dato che, secondo le autorità la maggior parte di questi episodi si sarebbero verificati dopo le 2 di notte, il Prefetto ha chiesto al Sindaco Lunardini di emettere un'ordinanza che imponga la chiusura dei locali a quell'ora, mentre il Questore potebbe firmare entro pochi giorni un ordine di chiusura provvisoria dei locali della Marina davanti ai quali si sono verificati i fatti in questione, come se la responsabilità fosse in qualche modo di quei locali di cui, è evidente a tutti, i responsabili delle violenze on sono clienti né frequentatori.
fonte http://www.gay.it
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Lgbt Medicina: Basta brutti ricordi, sara' possibile cancellarli
Trovato meccanismo utile anche per rinsaldare memoria
La paura vissuta in guerra o in un incidente, il ricordo che ci lega alla dipendenza dalla droga, o non dimenticare quanto appreso nella vita: due facce della memoria di lunga durata, i cui meccanismi sono stati in parte svelati.
Un gruppo di neuroscienziati, guidato da Cristina Alberini, professore di Neuroscienze all'universita' di New York, ha scoperto infatti il meccanismo per bloccare i brutti ricordi e non perdere le conoscenze, tramite il processo di consolidamento dei ricordi, alcuni ormoni, e dei farmaci.
I dettagli di questo studio, finora condotto sui topi, sono stati presentati a Venezia nel corso della VII conferenza 'The future of science' dedicata quest'anno alla mente.
''Perche' una memoria diventi a lungo termine - spiega Alberini - serve un certo livello emotivo, di stress ed eccitazione.
Piu' e' alto, maggiore sara' la quantita' e i dettagli del ricordo''. Tuttavia, se lo stress diventa troppo elevato e supera una certa soglia, ''si crea un deficit - continua - si interrompe il processo di apprendimento e il ricordo non si consolida.''.
Alcune memorie, come quelle negative associate alla paura, sono ''legate al rilascio di ormoni, quali il cortisolo e l'adrenalina. Noi abbiamo visto - precisa - che si puo' intervenire per ridurre una memoria negativa, ad esempio legata al disturbo post-traumatico da stress o alla dipendenza da droghe, o invece aumentarla, nel caso ci si trovi con il decadimento indotto da demenze''.
Ma c'e' una particolare finestra temporale per farlo. Dopo che il ricordo si e' formato, vi e' un momento in cui la memoria si affievolisce e diventa labile, per poi consolidarsi nuovamente.
''Ed e' proprio quando il ricordo e' labile - aggiunge Alberini - che noi interveniamo con dei farmaci. Nel caso di ricordi negativi, blocchiamo i recettori del cortisolo, facendo cosi' diminuire l'intensita' del ricordo. Quando invece vogliamo rinforzarlo, aggiungiamo il fattore di crescita insuline grow factor 2 (IGF2), importante per lo sviluppo del cervello adulto e presente nell'ippocampo.
Si e' visto che dopo l'apprendimento, l'IGF2 aumenta. Quindi incrementandone la quantita' e somministrandolo per via sistemica, cioe' non direttamente nel cranio, abbiamo riscontrato un significativo aumento dell' intensita' e persistenza del ricordo''. Dopo questa sperimentazione sui topi i ricercatori verificheranno la tossicita' di questi esperimenti e continueranno sui primati.
''E probabilmente la tecnica ipotizzata qualche anno fa dal film 'Se mi lasci, ti cancello' in cui si eliminava il ricordo di un amore finito, sara' realta' - conclude - anche se spero per scopi meno futili''.
fonte ANSA di Adele Lapertosa
Lgbt Parma: Sabato "Yes we are" documentario sulla condizione delle lesbiche in Polonia, di Magda Wystub
Sabato alla Casa Cantoniera si terrà la prima del documentario sulla condizione delle lesbiche in Polonia con la regista Magda Wystub.
E' la prima produzione tedesca che mette a fuoco la situazione delle donne lesbiche-femministe in Polonia, nella loro lotta sociale e politica per il riconoscimento e documenta la loro lotta quotidiana contro l'omofobia e la discriminazione.
Per questo progetto la regista Magda Wystub, che vive a Berlino, ha messo insieme un piccolo team e ha seguito con la camera nove donne in sei diverse citta' polacche. Il risultato e' un documentario di 70 minuti, che è stato mostrato in film festivals della Germania e della Polonia, e adesso giunge anche in Italia.
Il film punta l'attenzione su lesbiche mentalmente emancipate e sulla molteciplita' di strategie che usano per affermarsi in un ambiente omofobo.La molteciplità di sensibilità e analisi, come pure le eterogenee quotidianita' delle protagoniste, portano allo stesso tempo ad una vasta visione del clima politico e del degrado sociale in Polonia.
Di conseguenza il film e' anche un invito a capire e a osservare un paese che si trova nel mezzo di un processo di trasformazione. Un paese, il cui confine si trova solo a 80 km dalla capitale tedesca, ma tutt'ora per la maggior parte delle persone sembra che si trovi nel profondo est europa.
Il documentario ritrae la variegata scena lesbica polacca, personaggi come la famosa giornalista-radio femminista Anna Laszuk (che circa tre anni fa e' stata la seconda donna in Polonia che ha fatto coming out pubblicamente), attiviste politiche come il gruppo "kvir sfera", che due anni fa ha aperto un centro queer-femminista a Varsavia e non per ultime due attiviste piu' anziane che raccontano degli inizi del movimento lesbico negli anni '90.
Biografia della regista:
Magda Wystub e' nata nel 1972 in Polonia e nel 1981 si e' trasferita in Germania. Nella meta' degli anni '90 penso' di tornare a vivere in Polonia e provo' per un periodo a vivere a Varsavia per poi prendere una decisione definitiva. La decisione arrivo' molto presto: la generale atmosfera omofoba e le volgarita' verbali e fisiche erano continue, inoltre spazi queer-lesbici erano molto pochi.
Quindi la regista torno' in Germania.
Qualche anno dopo, nell'aprile 2006, ha organizzato insieme ad un'amica una iniziativa a scopo informativo sulla crescente furia omofoba appoggiata dal governo nazional-conservatore polacco. Durante l'evento, al relatore appartente al gruppo attivista LGBT polacco venne chiesto perche' aveva parlato esclusivamente dei gay e la risposta fu: "In Polonia non ci sono lesbiche".
Questa esternazione ignorante provoco' rabbia ma allo stesso tempo fece riflettere le organizattrici dell'evento: "perche' un attivista gay afferma una cosa simile e perche' non abbiamo invitato nessuna attivista lesbica?" La risposta fu di ammettere che loro stesse conoscevano pochissime lesbiche polacche che vivono in Polonia a parte quelle che vivono a Berlino o in altri paesi.
L'insicurezza delle lesbiche in Polonia e' costante. Quindi la regista inizo' a fare delle ricerche e pubblico' un lungo articolo su questo tema e cio' che ne venne fuori e' che la situazione in Polonia e' cambiata. Nonostante o proprio a causa della forte omofobia nel paese, sempre piu' lesbiche hanno iniziato a far sentire la propria voce, solo che qui non arrivano abbastanza informazioni su questa situazione.
La regista insieme con altre attiviste hanno quindi deciso di girare un documentario per cambiare la situazione e mettere in luce una realta' qui da noi poco conosciuta.
fonte http://www.parmadaily.it
Lgbt: Outing contro i politici gay italiani? Scalfarotto lascia Equality Italia
Ivan Scalfarotto non appoggia l’outing contro i politici gay italiani. Il Vicepresidente del Partito Democratico e membro del Comitato d’Onore di Equality Italia, ha rassegnato le sue dimissioni dal gruppo Lgbt a causa delle posizioni prese da Aurelio Mancuso, Presidente di Equality, che senza peli sulla lingua ha dichiarato di appoggiare in pieno l’imminente outing politico, grazie al quale il 23 Settembre 2011 dieci politici omosessuali e omofobi saranno smascherati.
Una manovra che non è certamente corretta, ma che molte persone approvano, vista la situazione in cui versa la comunità omosessuale italiana!
Ebbene, a quanto pare Ivan Scalfarotto non è assolutamente d’accordo con la pratica dell’outing, e lo ha reso noto in una lettera pubblicata sul suo sito ufficiale e sulla sua pagina Facebook.
“Non posso condividere la responsabilità di una scelta che mi pare scorretta e sbagliata e, anche per rispetto all’incarico che ricopro nel Partito democratico, ti chiedo di voler accettare con effetto immediato le mie irrevocabili dimissioni dal Comitato d’Onore di Equality Italia”, scrive Scalfarotto, rivolgendosi proprio ad Aurelio Mancuso.
Il politico dichiara di essere preoccupato per questa manovra: “Da noi scoprire e denunciare l’omosessualità perfino di un Giovanardi o di un Gasparri, e indico i peggiori omofobi che mi vengano in mente, ci darebbe forse un’effimera soddisfazione, ma non toglierebbe nessuna carica né all’abiezione né, purtroppo, alla popolarità delle loro tesi.
Siamo governati da una persona (Silvio Berlusconi, Ndr) i cui discutibili comportamenti e i cui vizi privati sono stati resi pubblici in ogni modo e questo non impedisce a questa persona di sedere a Palazzo Chigi e di decidere dei destini del Paese nel momento di peggiore crisi che l’Italia ha conosciuto dal dopoguerra
fonte http://www.gaywave.it
martedì 20 settembre 2011
Lgbt: Pd. Matrimoni gay, unioni civili, quanta confusione
Se il buongiorno si vede dal mattino, con il PD siamo alla buonanotte.
Il partito, da Grosseto, ci offre ulteriore testimonianza dell’estrema confusione che regna tra le sue file nel definire una strategia sui diritti di gay,lesbiche, bisex e trans che corrisponda ad un partito riformista, laico e progressista di stampo europeo.
E’ notizia di oggi infatti che su di una mozione per l’istituzione di un registro simbolico delle unioni civili presentata da Sel, il Pd di Grosseto si spaccherà e che i cattolici del partito voteranno insieme a Udc e Pdl.
Ci troviamo di fronte a un retrivo e pericoloso schieramento pronto ad avvilire il concetto di laicità dello Stato e calpestare la dignità di omosessuali, lesbiche e trans, cittadini italiani come tutti gli altri ma mai per la Legge.
Insomma se, da questo punto di vista, Udc Lega e Pdl paiono irrecuperabili, di rincorrere i “no” del PD siamo proprio stanchi, stanchissimi.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay
fonte http://www.arcigay.it
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Lgbt: USA. Bene la fine del bando ai militari gay nell’esercito
Con una decisione straordinaria l’amministrazione Obama ha cancellato il bando ai militari gay e lesbiche visibili nell’esercito americano.
Dal pomeriggio di oggi i soldati e le soldatesse americane potranno essere visibilmente gay dando così piena dignità ai loro affetti e alle loro esistenze. L’annuncio è stato anticipato in una nota inviata ai generali americani dal generale Raymond Odierno, con un “We are ready for this change”, “Siamo pronti per questo cambiamento, secondo quanto riportato dal “Washington Post”. (http://www.washingtonpost.com/blogs/federal-eye/post/dont-ask-dont-tell-ends-tuesday/2011/09/19/gIQADvbWfK_blog.html)
“La fine della DADT, Don’t ask don’t tell, è una pietra miliare nella lotta del movimento gay internazionale per la conquista della piena parità.
E’ una decisione di dignità e rispetto che avrà ricadute in tutto il mondo”, spiega Paolo Patanè, presidente di Arcigay.
“Sono attesi decine di coming out nell’esercito americano – continua Patanè – e festeggiamenti anche tra le truppe.
In Italia non esiste alcun bando alla visibilità gay nell’esercito, ma registriamo, insieme agli amici di Polis Aperta, associazione di omosessuali che svolgono prevalentemente il proprio servizio nelle forze di polizia e nelle forze armate, forti difficoltà tra militari ad essere visibili come omosessuali e lesbiche.
Qualche passo avanti nelle forze dell’ordine italiane è stati fatto grazie ad OSCAD, l’osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, fortemente voluto dal capo della polizia Antonio Manganelli e in rapporto diretto e continuativo con Arcigay.
Sarebbe puoi buona cosa implementare nell’esercito italiano corsi di sensibilizzazione alle tematiche relative ai diversi orientamenti sessuali, esattamente come negli USA dove il 97% dei militari ne ha frequentato uno”.
“Ci uniamo idealmente ai festeggiamenti di gay e lesbiche americani per questa grande vittoria. L’auspicio è quello di poter festeggiare, più prima che poi, qualche vittoria di uguaglianza anche per gay e lesbiche italiani”, conclude Patanè.
fonte http://www.arcigay.it
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Lgbt Sport: «Io, prima trans ammessa ai campionati europei di Taekewondo. E ora punto alle Olimpiadi»
Laura Matrone parteciperà alle gare di Taekewondo al Palabarbuto: abbattuto muro di pregiudizi nello sport
NAPOLI
La convocazione per i campionati europei di Taekwondo è arrivata qualche giorno fa. Per lei, napoletana, calcare il palcoscenico del Palabarbuto con l'obiettivo di conquistare il passaporto per le Olimpiadi di Londra è un sogno che si avvera. Ma per Laura Matrone non è l'unico motivo per essere felice.
Perché?
«Perché rappresenta la caduta di un muro nel mondo dello sport, perché è una battaglia vinta contro i pregiudizi. Io parteciperò nella categoria donne. Ma sono nata uomo».
Quindi lei è una trans?
«Sono iscritta all'Associazione trans Napoli e al Movimento identità transessuale. Anagraficamente sono una donna a tutti gli effetti. In Italia è la prima volta che un'atleta come me è ammessa a partecipare a una gara di così alto livello.
Per questo penso che sia caduto un grande muro pregiudiziale nel mondo dello sport e sono fiera di essere io la pioniera.
E' il risultato di anni di battaglie mie e delle mie colleghe».
Ma c'è una normativa che vieta la partecipazione?
«No, diciamo che alcuni medicinali utilizzati da chi subisce determinate operazioni, vengono considerati dalle federazioni sportive alla stregua degli anabolizzanti e quindi le persone trans vengono escluse di conseguenza dalle competizioni».
Un alibi.
«Credo di sì. Un modo per non affrontare il problema».
Lei ha dovuto fare una domanda particolare per partecipare agli europei?
«No, bastano le qualità sportive. Però i miei allenatori hanno fatto presente alla Federazione quale è la mia condizione. Mi hanno detto che non hanno trovato nulla da ridire».
Lei quindi non assume sostanze che possano essere considerate dopanti?
«No. Ho iniziato questo sport a sei anni, quando è ancora troppo presto per scoprire determinate tendenze. Poi nel 2002 mi sono operata e sono stata ferma, agonisticamente, fino al 2008.
Ho ripreso quando ho finito le cure. Ed ho ripreso da donna».
E nella vita?
«Sono sposata e faccio l'assistente sociale. Sono napoletana ma attualmente vivo in Toscana. Dal primo ottobre tornerò a Napoli per lavoro e per qualche tempo dovrò lasciare mio marito qui. Ma mi raggiungerà presto. La Toscana è bella ma amo Napoli».
Ha trovato molti pregiudizi?
«Sì, ma non per il sesso, per la provenienza. Qui si dice che gli immigrati hanno preso il posto dei napoletani».
Al Palabarbuto l'appuntamento è il 21, 22 e 23 ottobre. Se tutto va bene potrebbe essere la prima trans a conquistare le Olimpiadi?
«Ufficialmente sì».
fonte http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it, di Vincenzo Esposito
domenica 18 settembre 2011
Lgbt Siena: Oltre le differenze la terza stagione sempre su Antenna Radio Esse
Riparte con ospiti d’eccezione e tanti argomenti che faranno discutere, la terza stagione di Oltre le differenze, il primo format radiofonico a Siena, interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex, transessuale e queer.
Nello spazio condotto da Natascia Maesi e Eleonora Sassetti di nuovo in onda da venerdì 16 settembre alle 21.00 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 e 99.10) e in streaming su www.antennaradioesse.it, si tornerà a parlare di omo e transessualità ma non solo, soprattutto si tornerà a parlare di diritti civili, di libertà e di amore con storie e testimonianze dirette.
E nella prima puntata di questa nuova stagione, ad accompagnare il viaggio nel mondo arcobaleno di Oltre le differenze ci sarà anche Francesca Inaudi, l’attrice senese impegnata in questi giorni sul set della serie tv Tutti pazzi per Amore 3.
Francesca Inaudi è stata madrina del Gay Village dove ha portato in scena uno spettacolo di burlesque con il duo di trasformisti Karma B, con un chiaro e forte messaggio contro l’omofobia.
Spazio poi all’attualità con i fatti che hanno occupato le cronache di questa estate e un’ampia intervista al sindaco di Siena Franco Ceccuzzi, in cui si commentano le importanti novità che riguardano il mondo lgbtq senese, con l’approvazione da parte del Consiglio comunale della mozione a sostegno della legge contro l’omo e transfobia e l’istituzione, con delibera di giunta, del registro delle unioni civili.
La puntata si concluderà con lo scaffale e le anticipazioni sulle novità della terza stagione, a partire dalla nascita di alcune divertenti rubriche: “Up&down”, che passerà in rassegna la notizia più friendly e quella meno friendly del mese, la rubrica “I gay vengono da Urano?” in cui verranno sfatati miti e leggende sul mondo lgbtqi e la nuovissima segreteria telefonica “Dillo ad Oltre” che ospiterà denunce, commenti e messaggi degli ascoltatori. La nuova stagione porterà con sé anche un appuntamento fisso con le associazioni, alle quali sarà dedicata un’intera puntata ogni mese.
Tornerà anche il divertente spazio dedicato alla hit delle castronerie, mentre molte saranno le novità che riguardano gli spazi dedicati a libri e film a tema, con più interviste e più curiosità sulle ultime uscite.
Per chi ascolta Oltre le differenze, come sempre c’è la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com.
E’ possibile inoltre visitare la pagina facebook e il blog su splinder: http://oltreledifferenze.splinder.com dove è possibile anche riascoltare tutte le puntate già andate in onda.
fonte http://www.solonews.net, Pubblicato da Ino
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Lgbt: Torre del Lago, si è tenuta ieri sera La notte dei diritti contro la criminalità, con Pier Luigi Vigna e Rosario Crocetta
Da Corleone alla Versilia, cento passi per democrazia e libertà a Torre del Lago, che celebra una giornata all'insegna dei diritti e della legalità con Pier Luigi Vigna e Rosario Crocetta
Giornata all'insegna dei diritti e della legalità sulla Marina di Torre del Lago. Sabato 17 settembre giornata dedicata a temi da sempre cari alla comunità lgbt: i diritti, il rispetto della legalità, la dignità delle persone.
Alle ore 18 incontro al Priscilla Caffè con Pier Luigi Vigna (fino al 2005 Procuratore Nazionale Antimafia) e l'eurodeputato Rosario Crocetta, primo Sindaco dichiaratamente gay nella storia italiana.
A seguire ci sarà un collegamento dai campi di Corleone e presentazione di uno studio sulla mafia in Versilia.
Alle ore 19:30 ci sarà un aperitivo al Priscilla Caffè con i prodotti di Libera, l'associazione dedita a sollecitare e coordinare la società civile contro tutte le mafie e favorire la creazione e lo sviluppo di una comunità alternativa alle mafie stesse.
Alle ore 20:30 cena con i prodotti di Libera nei locali aderenti al Consorzio.
Alle ore 21:30 al Mamamia incontro con Paolo Patanè, Presidente Nazionale di Arcigay, e Maria Luisa Mazzarella, la ragazza napoletana che nel 2009 fu picchiata selvaggiamente da un gruppo di coetanei perché aveva tentato di difendere un amico omosessuale.
L'iniziativa è promossa da Arci, Partito Democratico Versilia, Consorzio Friendly Versilia e Confesercenti Versilia.
fonte http://www.gay.it/
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