martedì 30 novembre 2010

Lgbt Cronaca: Oltre 700 contratti Tim e Telecom contraffatti, tredici avvisi di garanzia


L'accusa: intestavano contratti ai defunti per avere premi di produttività. Nella truffa, coinvolto anche un dirigente Telecom. Danno patrimoniale di 250mila euro

BELLUNO, I carabinieri di Feltre hanno notificato tredici avvisi di garanzia, tra cui uno ad un dirigente Telecom, per associazione a delinquere nell’ambito di un’inchiesta su truffe nel settore della telefonia fissa e mobile.

Si è così conclusa l’indagine dell’Arma feltrina, avviata nel novembre 2008 nei confronti dell’imprenditore Domenico De Bacco, ad delle società Elettronica Dolomiti, Dolomiti Service e Dimmo, di Feltre, tra i maggior partner commerciali di Telecom.

Fra i 13 indagati c’è lo stesso De Bacco, il responsabile commerciale e coordinatore degli agenti di Elettronica Dolomiti, il responsabile district manager del canale «One Team» di Telecom Italia SpA e un «account-partner manager» sempre di Telecom Italia, oltre a 9 agenti delle società di De Bacco.

Per i carabinieri, sarebbe stato creato un meccanismo per truffare Telecom e Tim, mediante falsi in scrittura privata e truffe ai danni di privati, apparenti titolari di contratti telefonici.

Un complesso meccanismo per poter richiedere il pagamento delle provvigioni al gestore telefonico in relazione ai target aziendali fraudolentemente raggiunti.

De Bacco, con la sua struttura, avrebbe avuto il supporto dei due funzionari Telecom della Direzione di Venezia-Mestre con i quali venivano raggiunti gli accordi per predeterminare gli obiettivi aziendali, assicurando il buon fine della registrazione dei contratti contraffatti, omettendo i dovuti controlli e le segnalazioni di competenza e addirittura fornendo direttamente le liste dei nominativi dei clienti illecitamente tratte dagli archivi del gestore.

Diversi i sistemi adottati. Tra questi la realizzazione di falsi contratti di telefonia fissa per il passaggio a Telecom da altri gestori telefonici. Mentre per la telefonia mobile venivano fatti contratti a nome di persone già decedute o di terzi del tutto ignari, per garantirsi i premi di produttività.

Dalle indagini sono emersi oltre 700 contratti contraffatti di telefonia fissa, 80 contratti contraffatti di telefonia mobile (tra cui 40 ad associazioni onlus); 1000 contratti contraffatti di tipo «Mnp», ovvero delle cosiddette portabilità derivanti da illeciti scambi di «liste» tra agenzie ai danni dei gestori telefonici.

A un cittadino pakistano sono state intestate, benchè mai attivate, 2700 sim card. Su un campione di 1000 contratti, 707 sono risultati falsi. Tra i documenti sequestrati sono stati individuati 563 contratti contrassegnati da un asterisco, tutti risultati completamente falsi, 350 dei quali compilati nello stesso giorno.

Il danno patrimoniale a Telecom-Tim è stato quantificato in 250 mila euro . Il danno economico è rappresentato da provvigioni e premi indebitamente corrisposti e percepiti dai responsabili delle società partner commerciali di Telecom.

Nel corso delle indagini (protrattesi per 22 mesi), sono state eseguite tre diverse perquisizioni nei confronti dell’imprenditore Domenico De Bacco, altre otto nei confronti di agenti operanti a nome e per conto delle tre società indagate e cinque a carico di funzionari Telecom di Venezia-Mestre.
I carabinieri hanno sottolineato l’importanza della collaborazione data agli inquirenti da Telecom Italia.
fonte corrieredelveneto via (Ansa)

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