|
AIDA Busseto 2001
(Corrado Maria Falsini) |
Il Il 12 febbraio, nella ricorrenza esatta di quello che sarebbe stato il suo 100° compleanno, in scena la prima "Aida" al Teatro Filarmonico a Verona
Il Maestro nasceva a Firenze il 12 febbraio 1923: nella
ricorrenza esatta di quello che sarebbe stato il suo 100° compleanno,
Fondazione Arena di Verona mette in scena la prima Aida al Teatro
Filarmonico nell’allestimento più “piccolo” e allo stesso tempo geniale e
sontuoso di Zeffirelli, con un cast internazionale di primo piano
diretto da Massimiliano Stefanelli
L’opera più comunemente associata ai maestosi spazi
dell’Arena di Verona risplende in tutta la sua più intima e viscerale
teatralità sul palcoscenico del Teatro Filarmonico, per la prima volta
in forma scenica e nell’allestimento che Zeffirelli amò di più, per sua
stessa ammissione, fra i diversi creati in 70 anni di carriera ∙ Dal
piccolo teatro di Busseto, paese natale di Verdi dove nacque nel 2001
per commemorarne il centenario della morte, l’Egitto per antonomasia di
Zeffirelli rivive con un cast internazionale di giovani talenti: Conesa,
Magrì, Kemoklidze, Di Matteo, Park con l’Orchestra e il Coro di
Fondazione Arena diretti dal M° Stefanelli, che ne seguì la prima
assoluta ∙ L’anteprima riservata a giovani e scuole apre il 10 febbraio
le iniziative di VIVA VERDI promosse dal MiC in tutta Italia per
l’acquisto e la tutela di Villa Verdi a Sant’Agata.
Creata per il Cairo nel 1871 su richiesta del Khedivè e subito
rilanciata dall’Italia nel mondo, Aida è opera fra le più mature e
profonde di Giuseppe Verdi (1813-1901): il soggetto originale, ideato
dall’egittologo Auguste Mariette, lo conquistò subito e lo ispirò a
creare mondi sonori inediti da intrecciare ad una storia avvincente e
universale, inventando un Antico Egitto faraonico “più vero del vero”.
Protagonista è Aida, schiava, innamorata e ricambiata del generale
nemico: l’opera è un anelito alla pace e un inno all’amore oltre l’etnia
e la politica.
Sin dal 1913 è il titolo-simbolo dell’Arena di Verona, che per
l’inaugurazione del suo 100° Festival ne ha commissionato una nuova
lettura. Complici le 739 volte in Anfiteatro (con le due serate dirette
da Riccardo Muti), Aida non è mai stata messa in scena da Fondazione
Arena al Filarmonico, eccettuata una serie di concerti. Dal 12 febbraio
quindi l’occasione è imperdibile per riscoprire o conoscere per
la prima volta questo capolavoro del teatro musicale in una forma
visivamente sontuosa ma con una regia chiara e ideale, a tratti geniale per le soluzioni che l’ambizioso Zeffirelli trovò per il ridotto palcoscenico di Busseto.
Il Maestro fiorentino, raffrontandola ai suoi altri lavori, la chiamò Aidina,
figlia “minore” solo per dimensioni dell’apparato scenografico e in
realtà dettagliatissima, da subito riuscita e amata, ripresa in teatri
di ogni latitudine e ora finalmente anche a Verona, luogo d’approdo
degli spettacoli più grandiosi di Zeffirelli (in Arena, ma anche dei
suoi memorabili Pagliacci al Filarmonico), che in questa
produzione rivela tutti i talenti e le ragioni di una carriera lunga e
feconda, omaggiata da Fondazione Arena proprio nel giorno esatto del
100° compleanno.
Sul podio sale Massimiliano Stefanelli, il primo
direttore d’orchestra a battezzare questa stessa produzione a Busseto
nel 2001, dopo un lungo lavoro coi giovani interpreti e col Maestro.
Anche il cast in scena a Verona è giovane e composto da artisti da
diverse parti del mondo già internazionalmente affermati, su cui
Fondazione Arena ha scommesso in questi anni o punta oggi per il loro
debutto: protagonista è il soprano statunitense Monica Conesa, affiancata dai tenori Stefano La Colla (12/2) e Ivan Magrì (15, 17 e 19/2) nei panni di Radamès; fra loro c’è la principessa Amneris del mezzosoprano georgiano Ketevan Kemoklidze e il gran sacerdote Ramfis del basso Antonio Di Matteo; ai capi delle opposte fazioni stanno l’Amonasro del baritono coreano Youngjun Park e il Re egizio del basso veronese Romano Dal Zovo; completano il cast il tenore Riccardo Rados (messaggero) e il soprano Francesca Maionchi (sacerdotessa).
Le scene di Zeffirelli, ricostruite dallo storico scenografo collaboratore Carlo Centolavigna, valorizzano i costumi di Anna Anni sono stati fedelmente ripresi da Lorena Marin. Le coreografie originarie di Luc Bouy, riprese da Gaetano Petrosino, rivivono grazie ad Eleana Andreoudi, prima ballerina dell’Opera Nazionale Greca e già stella dell’Anfiteatro. Il Coro, preparato da Ulisse Trabacchin, l’Orchestra e i Tecnici di Fondazione Arena
sono pronti a porgere al pubblico del Filarmonico di tutte le età,
veronese e non, l’opera immortale di Verdi, titolo diventato specialità
areniana lungo 100 edizioni di Festival popolare e universale.
«Questa Aida vuole essere un doppio regalo della Fondazione al suo pubblico – dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico di Fondazione Arena
- perché la produzione è una grande festa per i cento anni di Franco
Zeffirelli, amico dell’Arena e di Verona, massimo interprete, artista e
narratore del grande romanzo popolare che è l’Opera. E ovviamente è una
festa per il genio creatore di Verdi, con il titolo che è così legato
all’Anfiteatro da rischiare di essere dato per scontato, o addirittura
di intimorire il grande pubblico, come succede con tutti i veri
classici. Accostiamoci a questo capolavoro nella cornice inedita del
Filarmonico e ne rimarremo sorpresi, incantati, ammirati, commossi».
Aida debutta domenica 12 febbraio (alle 15.30) e replica mercoledì 15 febbraio (alle 19), venerdì 17 febbraio (alle 20) e domenica 19 febbraio (alle 15.30). Si ricorda che per l’accesso agli spettacoli non è più obbligatoria la presentazione di certificazione verde né l’uso di mascherina.
I biglietti sono disponibili a questo link.
Parallele alla Stagione Lirica 2023 sono le iniziative di Arena Young, rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. Fra queste c’è la richiestissima Anteprima, lo spettacolo riservato a studenti e giovani venerdì 10 febbraio alle 16, data già prossima al sold-out ed eccezionalmente aperta a tutti i giovani under 35 al simbolico prezzo di 5 euro a biglietto. Il
ricavato dell’Anteprima sarà interamente devoluto all’iniziativa
promossa dal Ministero della Cultura che ha lanciato un appello a tutti i
teatri italiani per l’acquisto e la salvaguardia di Villa Verdi a
Sant’Agata di Villanova sull’Arda, casa della vita del Maestro.
Dopo la prima, prosegue inoltre la rassegna Ritorno a teatro,
un percorso di avvicinamento all’opera e alla musica sinfonica proposto
dalla Fondazione Arena di Verona: il mondo della Scuola potrà assistere
alle rappresentazioni infrasettimanali in cartellone per la Stagione
Artistica 2023 al Teatro Filarmonico, con tariffe speciali e con
l’opportunità di partecipare ad un Preludio
un’ora prima dello spettacolo, un momento di approccio alla trama, ai
personaggi e al linguaggio del teatro in musica, che avrà luogo nella
prestigiosa Sala Maffeiana a cura di Fondazione Arena.
Per l’opera Aida è ancora possibile partecipare al Preludio mercoledì 15 alle ore 18.00 e venerdì 17 febbraio alle ore 19.00. Informazioni e prenotazioni: Ufficio Formazione scuola@arenadiverona.it – tel 045 8051933.
Fondazione Arena di Verona desidera ringraziare BCC di Verona e
Vicenza, per il sostegno alle attività della Stagione Artistica 2023 al
Teatro Filarmonico in qualità di main sponsor.
BIGLIETTERIA ARENA DI VERONA Via Dietro Anfiteatro 6/b, 37121 Verona
Aperta da lunedì a venerdì 10.30-16.00 | sabato 9.15-12.45 Tel. 045 8005151
BIGLIETTERIA TEATRO FILARMONICO Via dei Mutilati 4/k, 37121 Verona
Aperta due ore prima dello spettacolo Tel 045 8002880
Punti vendita TicketOne.it
biglietteria@arenadiverona.it
Call center (+39) 045 8005151 www.arena.it
INFORMAZIONI
Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona – Via Roma 7/D, 37121 Verona
tel. (+39) 045 805.1861-1905-1891-1939
ufficio.stampa@arenadiverona.it – www.arena.it
fonte: www.arena.it