venerdì 9 febbraio 2024

Musica: Beatles, 60 anni fa il debutto Usa all'Ed Sullivan Show

I Fab Four si esibirono per la prima volta a New York nel 1964

Sessant'anni fa i Beatles lanciarono la conquista dell'America.

Il 9 febbraio del 1964 i Fab Four debuttarono all'Ed Sullivan Show a New York e in quel momento fecero storia cambiando la cultura americana.

Il pubblico andò in delirio non appena intonarono 'close your eyes', le prime parole del brano, 'All My Loving', scritto da Paul McCartney e contenuto nel loro secondo album, 'With the Beatles' (1963). 

Il fenomeno chiamato, 'Beatlemania', aveva cominciato a manifestarsi già dal loro arrivo all'aeroporto internazionale Kennedy il 7 febbraio. John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr furono accolti da un esercito di fotografi e migliaia di fan che gridavano in modo isterico. Il corteo di auto su cui viaggiavano si spostò verso Manhattan e il delirio continuò davanti al Plaza Hotel, dove i Beatles soggiornarono durante la loro permanenza a New York. 

I Fab Four ebbero un'accoglienza persino superiore a quella dell'allora presidente americano, Lyndon Johnson, che nonostante il freddo, il giorno prima, decise di salutare la folla davanti al quartier generale del New York Times sulla 43/a strada. Come scrisse lo stesso quotidiano newyorkese, 'c'era poca gente'. Il loro debutto in quella che era considerata una delle trasmissioni più celebri degli Stati Uniti fu seguito da oltre 73 milioni di spettatori, pari al 40% della popolazione americana. 

Secondo una leggenda dell'epoca, il numero di crimini riportati nella Grande Mela fu molto vicino allo zero, tuttavia manca una conferma ufficiale al riguardo. Nonostante il delirio dei fan, per i Beatles non ci fu pari accoglienza da parte della critica. La copertura del NyTimes del loro arrivo apparse solo alla pagina 25 e l'articolo fu intitolato, 'I Beatles lanciano l'invasione, aggiungete capelli lunghi e fan urlanti'. 

"Moltiplicate per quattro Elvis Presley, sottraete sei anni dalla sua età, aggiungete un accento britannico e un acuto senso dell'umorismo. La risposta: Sono i Beatles (Yeah, Yeah, Yeah)", si leggeva in una parte dell'articolo. Tuttavia, il Sullivan Show fu invaso da 50 mila richieste per assistere al loro debutto mentre, otto anni prima, per Elvis ne arrivarono solo 7 mila.  

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati

Cinema > Incassi, Povere creature! in vetta inseguito da Tutti tranne te

Terzo posto I soliti idioti 3, quarto Argylle - La super spia 

Povere creature! di Yorgos Lanthimos svetta per la seconda settimana di fila in testa nella classifica degli incassi Cinetel.

Il film candidato agli Oscar con protagonista Emma Stone, Mark Ruffalo e Willem Dafoe, ha incassato 1 milione 845mila euro (con un calo solo dell'8% e una media sala di 3.209 euro su 575 sale) raggiungendo un totale di 4 milioni 705mila.

Ottima anche la tenuta di Tutti tranne te, diretto da Will Gluck con protagonisti Sydney Sweeney e Glen Powell, che al secondo week end ha guadagnato 1 milione 792mila (con un rialzo del 48% e una supermedia di 4.966 euro su 361 schermi).

Il risultato complessivo è di 3 milioni 725mila euro. 

Terzo posto per il terzo capitolo de I soliti idioti della la coppia Biggio-Mandelli, che seppur in calo del 61% mette via altri 768mila euro con un totale di 3 milioni 155mila. La media è di 2.002 euro in 384 cinema. 

Le nuove entrate della top ten sono due: in quarta piazza la commedia adrenalinica Argylle - La super spia di Matthew Vaughn con Bryce Dallas Howard, Henry Cavill, Sam Rockwell e Bryan Cranston che parte con 402mila euro in 4 giorni (e una media di 1.351 euro su 298 sale). In nona posizione ha debuttato The Warrior: The Iron Claw di Sean Durkin con Jeremy Allen White, Lily James, Zac Efron. Il fim basato sulla storia della famiglia Von Erich, mito del wrestling per intere generazioni, ha incassato 194mila euro in 4 giorni.

Quinta posizione Perfect Days di Wim Wenders (372 mila euro nel week end e 4 milioni 336mila complessivi) e sesta per Leonardo Pieraccioni e Pare parecchio Parigi (341mila e 2 milioni 917mila). Settimo The Holdovers - Lezioni di vita, ottavo Dieci minuti e decimo il film di animazione Il fantasma di Canterville. 

Nel fine settimana gli incassi complessivi sono stati di 7.672.293 euro in calo del -21% rispetto al week end precedente e in rialzo del +41% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.  

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati

lunedì 5 febbraio 2024

Libri: "Le piccole storie della locanda Kamogawa" di Hisashi Kashiwai

Nelle stradine di Kyoto si alternano rivenditori di tonache buddiste, botteghe di souvenir, palazzi di uffici. Poi, in un vicolo di Shomen-dori, c'è il ristorante Kamogawa: un luogo caldo, appartato. Un posto dove riassaporare i propri ricordi. Dopo Le ricette perdute del ristorante Kamogawa, il secondo, stupefacente capitolo dei detective del cibo: Kamogawa Nagare e sua figlia Koishi.

A gestire il ristorante Kamogawa, ormai da anni, ci sono un padre e una figlia, conosciuti a Kyoto come gli investigatori degli enigmi culinari, poiché abilissimi nel rintracciare gli ingredienti perfetti per i piatti del cuore di ogni avventore: come Kitano Kyosuke, nuotatore olimpionico ossessionato dal bento all'alga nori preparatogli dal padre ogni giorno; o Takeda Kana, giornalista gastronomica che vorrebbe scoprire il segreto del cibo preferito di suo figlio, all'apparenza un semplice hamburger; oppure Onodera Katsuji, che sogna di mangiare ancora una volta la soba cinese che ordinava a una bancarella e rivivere così certi istanti della sua giovinezza. 

Tra tofu, germogli di bambú, tè matcha, alga wakame e decine di altri sapori, sarà lo chef Nagare ad aiutarli, scovando le ricette che cercavano e gettando una luce tutta diversa sui momenti più significativi delle loro vite. 

Kashiwai Hisashi è un autore giapponese. Cresciuto a Kyoto, ha lavorato come giornalista e consulente televisivo. È autore della serie sul Ristorante Kamogawa, composta da sette libri e da cui è stata tratta una serie tv. Per Einaudi ha pubblicato Le ricette perdute del ristorante Kamogawa (2023) e Le piccole storie della locanda Kamogawa (2024).

fonte: www.lafeltrinelli.it

Teatro > Scala: trittico contemporaneo per il balletto

Coreografie di Simone Valastro, Garrett Smith, León e Lightfoot 

Trittico di lavori contemporanei per il secondo appuntamento della nuova Stagione del Balletto del teatro alla Scala, che dal 7 al 18 febbraio presenta le opere di coreografi scelti dal direttore del Ballo Manuel Legris, che hanno già lavorato con compagnie e teatri prestigiosi, ma mai al Piermarini, eccezione fatta per Simone Valastro, che proprio al Piermarini è cresciuto e si è diplomato prima di volare all'Opera di Parigi.

Valastro presenterà in prima assoluta 'Memento', opera frutto di un anno di lavoro, creata appositamente per i ballerini della Scala, mentre il coreografo americano Garrett Smith porterà in prima europea Reveal, creato per Houston Ballet nel 2015, mai presentato fuori dagli Stati Uniti.

Il famoso duo artistico Sol León e Paul Lightfoot debutterà invece a 'Milano con 'Skew-Whiff (fuori equilibrio), una speciale combinazione fra coreografia contemporanea e musica classica, creata per il Nederlands Dans Theater nel 1996.

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati

ALL AREAS - LUCIANO LIGABUE | a ROMA (dal 9 febbraio) e poi a CORREGGIO (dal 28 aprile) la mostra fotografica di JARNO IOTTI

Dopo un’anteprima con oltre 3500 visitatori a Sestri Levante, il viaggio fotografico ALL AREAS – LUCIANO LIGABUE, che Jarno Iotti ha dedicato al musicista e amico Ligabue, approda ora a Roma, dove sarà in mostra dal 9 febbraio al 1° marzo alle Officine Fotografiche, e poi dal 28 aprile al 26 maggio a Correggio, il “luogo del cuore” per entrambi gli artisti, all’interno delle Gallerie Espositive del Museo Il Correggio al primo piano di Palazzo dei Principi.

La mostra, ovvero un viaggio fotografico in 70 scatti più uno, percorso con il Liga nei vent’anni e oltre trascorsi insieme “su e giù da un palco” – Jarno dietro l’obiettivo, Luciano davanti, sempre più libero e autentico – in entrambe le città trova casa in sedi particolarmente interessanti. Officine Fotografiche a Roma è una delle realtà più dinamiche nel promuovere la cultura dell’immagine contemporanea. In 24 anni di attività ha promosso e ospitato alcune delle migliori produzioni fotografiche nazionali e internazionali, inoltre ha ideato e organizzato per 15 edizioni il festival internazionale FotoLeggendo.

L’approdo al Museo cittadino di Correggio invece rappresenta un agognato ritorno alle origini, lì dove tutto ebbe inizio, in una sede istituzionale di grande prestigio e in un’occasione speciale: il 28 aprile, giorno dell’inaugurazione, non è scelto a caso, poiché coincide con la giornata di apertura del Festival Internazionale Fotografia Europea, un evento culturale dedicato alla fotografia contemporanea, nato nel 2006. ALL AREAS – Luciano Ligabue infatti espone nell’ambito del Circuito OFF per la 18^ edizione dell’evento, Fotografia Europea 2024. “Questo progetto fotografico – commenta a proposito l’Assessore alla Cultura Gabriele Tesauri – giunge esattamente in un periodo dell’anno in cui Reggio Emilia diventa capitale della fotografia e tutta la provincia di riflesso sarà animata dalla presenza di artisti internazionali, esperti, curatori e amanti della fotografia”. Il Museo Il Correggio è solito ospitare grandi nomi tra le mostre temporanee (in ambito fotografico, uno su tutti, Franco Fontana), per questo è ulteriore motivo di vanto che abbia scelto di accogliere la prima mostra dedicata al poeta contemporaneo della sua città, Luciano Ligabue. “Una mostra – continua Tesauri – che accogliamo con grande entusiasmo, non solo perché entrambi sono figli della nostra terra, ma anche perché le fotografie di Iotti raggiungono un altissimo livello di qualità tecnica e narrativa”.

ALL AREAS – LUCIANO LIGABUE espone 70 stampe in cornice, formato 40x30 cm, di scatti o sequenze che mostrano il musicista e cantante rock quasi sempre inconsapevole dell’obiettivo che lo inquadra, colto in attimi di pura verità, spesso sul palco durante i concerti ma anche in momenti che solitamente restano inediti per il pubblico (ma anche per il soggetto fotografato) in un infinito viaggio nella musica e nella vita. Il “più uno” è lo scatto che apre nella mostra e ha aperto nella vita il cammino fra le fotografie. Il filo impalpabile che guida il percorso è dato da ispirazione e visione, unite al raro dono di saper scomparire dietro l’obiettivo, caratteristiche che fanno di Jarno Iotti il fotografo capace come nessun altro di cogliere l’attimo fuggente nell’anima del musicista amico e concittadino.

Luciano Ligabue nell’introduzione commenta così: Jarno mi è stato vicino per tanto tempo e, conoscendomi così bene, è riuscito a ritrarmi nella mia versione più vera, quella in cui “non sento” la macchina fotografica. Il risultato lo potete vedere in questa mostra di cui sono molto felice non tanto per me come soggetto (ma sì, poi, anche quello), quanto per lui come autore. E devo ringraziarlo perché questa serie di scatti sono una specie di diario che non ho scritto io, ma che, ricordandomi dove sono stato e che cosa ho fatto, mi muove profonde emozioni”.

Le fotografie esposte nella mostra sono disponibili anche in una Box “Postcards Edition” acquistabile al link https://jarnoiotti.com/jgallery/all-areas/. Il cofanetto contiene le 71 foto in formato cartolina con bordatura bianca che riportano sul retro il luogo e la data dello scatto. Inoltre 18 aneddoti che riguardano alcuni scatti a cui l’autore è particolarmente legato e una cartolina speciale con il poster della mostra sul fronte e l’emozionata introduzione scritta da Luciano dopo avere visto le foto, dalla quale riportiamo un altro passaggio: “Poi si è specializzato nelle foto dei nostri live. Lì non c’erano pose che dovevo tenere e il suo obiettivo puntato non lo vedevo quasi mai. Quelle foto me le mostrava con orgoglio. Mi piacevano sempre di più. Raccontavano la verità”.

JARNO IOTTI ALL AREAS – LUCIANO LIGABUE

ROMA dal 9 febbraio al 1° marzo 2024

Officine Fotografiche – via Giuseppe Libetta 1

CORREGGIO dal 28 aprile al 26 maggio 2024

Circuito OFF – Festival Fotografia Europea 2024 – 18^ edizione

Museo Il Correggio – Gallerie Espositive Palazzo dei Principi, Corso Cavour 7

Jarno Iotti (Reggio Emilia, 1973) nasce come fotografo professionista agli albori del millennio, quando decide di reinventare la propria vita sull’onda di una passione – quella per la fotografia – coltivata fin da piccolo. “Il mio amore per la fotografia nasce da bambino, a dir la verità si può dire che sia stato un colpo di fulmine sulle rive del fiume Po, il giorno in cui rubai a mio padre una vecchia compatta dell’Olympus. Allora non sapevo sarebbe stato un amore duraturo, ma sul grande fiume scattai le mie prime foto e mai avrei immaginato che quella sarebbe diventata un giorno la mia professione. Nel 1999, dopo anni di lavoro come operaio, lascio un lavoro sicuro per mettermi totalmente in discussione entrando a far parte dello staff di Luciano Ligabue.

Un’esperienza, quella al fianco di Ligabue, durata oltre 20 anni e che mi ha permesso di riscoprire la passione per la fotografia affiancando l’artista nell’attività live e documentandola “su e giù da un palco”. Parallelamente sono cresciuto professionalmente partecipando a workshop e coltivando incontri unici nel mondo della musica (mia grande passione da sempre), del cinema e del teatro che mi hanno dato l’opportunità d’immortalare molti grandi artisti del panorama italiano. Ho poi rivolto lo sguardo e l’obiettivo anche verso ambiti diversi, portando il mio stile fotografico e le conoscenze acquisite in ogni nuovo progetto. Citando Luigi Ghirri, credo che la fotografia possa metterci in relazione con il mondo in maniera profondamente diversa”.

 https://jarnoiotti.com    https://www.instagram.com/jarnoiotti

Fanclub:

WEB https://barmario.ligabue.com/                   IG https://www.instagram.com/ligabuefanclub/

FB https://www.facebook.com/LigabueFanClub

Ligabue

WEB: https://www.ligabue.com/                       IG: https://www.instagram.com/ligabue_official/ 

FB: https://www.facebook.com/ligabueofficial    TW: https://twitter.com/ligabue

fonte: Ufficio stampa Elena Pantera elena.pantera@pantarei.me