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giovedì 22 aprile 2010
GLBT Festival: Sigourney Weaver splendida in Prayers for Bobby
CinemaAll'edizione 2010 del festival torinese Prayers for Bobby, straziante dramma familiare d'impronta gay con una magnifica Sigourney Weaver
E’ in pieno corso di svolgimento a Torino il 25° GLBT Festival, manifestazione come sempre bella, interessante, stratificata, ricca di film “che cambiano la vita”, e piena di spunti per riflettere su temi fondamentali della nostra società. Dopo l’apertura, con la madrina del festival Claudia Cardinale, sono iniziate le proiezioni degli oltre 150 titoli previsti in programma, sparsi tra concorso, retrospettive, omaggi, corti, documentari e varie sezioni collaterali. Uno dei film più significativi mostrati finora è stato senza dubbio Prayers for Bobby, diretto dall’australiano Russell Mulcahy (autore di videoclip per artisti internazionali, e già regista ad esempio di Highlander) e intepretato da Sigourney Weaver, che per questo ruolo ha ricevuto una nomination agli ultimi Golden Globes.
Mary è una donna californiana, con quattro figli e una totale devozione per gli insegnamenti della Chiesa e la parola della Bibbia. Il suo mondo perfetto però crolla in mille pezzi, quando viene a sapere che il figlio Bobby ha capito di essere gay. La madre cerca in tutti i modi di rimetterlo sulla retta via, insistendo sul peccato inaccettabile insito nella sua “diversità”, ma ottiene solo l’effetto opposto: Bobby fugge da lei, e cerca di farsi una vita autonoma lontano dai pregiudizi. Il senso di colpa però lo divora, e il ragazzo non riesce ad accettare del tutto la sua situazione. Finisce per crollare, e suicidarsi. A quel punto Mary, disperata, per combattere l’atroce dolore, inizia poco alla volta ad avvicinarsi al mondo dei gay, fino a modificare completamente le proprie convinzioni.
Il film di Mulcahy è stato realizzato per la televisione, e lo si nota: il ritmo a volte latita, e alcune soluzioni narrative, soprattutto nella prima parte, sono troppo affrettate. Dalla morte di Bobby in poi, però, Prayers for Bobby diventa più solido e coinvolgente, e riesce davvero a commuovere, lanciando al contempo un messaggio fondamentale sull’accettazione dell’omosessualità. Sigourney Weaver (futura regina dei Vampiri) è dolente, struggente, intensa, carismatica, e splendida. Le sue lacrime e il suo strazio ci riempiono il cuore. Una prova sublime per una grande attrice mai abbastanza celebrata.Alessio Gradogna
fonte azur.altervista
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