venerdì 23 aprile 2010

Queering Roma: la prima festa del cinema LGBT della Capitale


Da stasera 23 al 25 aprile 2010 - Nuovo Cinema Aquila, via l'Aquila 68, quartiere Pigneto, Roma
www.queeringroma.it - info 339 81 64 158

Queering Roma è la festa del cinema LesboGayBisexTransQueer organizzata nella Capitale dall'associazione Armilla, grazie al sostegno della Provincia di Roma e alla collaborazione del Festival Da Sodoma a Hollywood di Torino.
Sono partner dell'iniziativa il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e il Circolo degli Artisti.

CINEMA. La prima edizione di Queering Roma si svolgerà dal 23 al 25 aprile, nel quartiere Pigneto, presso il Nuovo Cinema Aquila e verranno proposti lungometraggi, corti e documentari, provenienti dall'edizione 2010 del festival Da Sodoma a Hollywood, selezionati dal suo storico direttore, Giovanni Minerba. Le pellicole verranno proiettate nella Capitale a distanza di un solo giorno dalla chiusura della kermesse torinese.
Tra i film presentati, alcuni "indimenticabili" della cinematografia lgbtq, presentati a Torino tra I 25 film che ci hanno cambiato la vita(When Night Is Falling - venerdì 23; The Watermelon Woman - sabato 24; Otra historia de amor - sabato 24; À toute vitesse - domenica 25).
I temi trattati dai film in rassegna sono molti e si incrociano in più di un'occasione. Da quelli dedicati agli amori adolescenziali (Children of God - venerdì 23) alle passioni distruttive (Je te mangerais - domenica 25), dal transgenderismo (Morrer Como Um Homem- sabato 24; Transitando - domenica 25) all'omofobia, dal razzismo alle tossicodipendenze (J’ai rêvé sous l’eau, sabato 24) fino alle riflessioni e ai problemi nati dal rapporto tra religioni monoteiste e omosessualità (Einaym Pkuhot - domenica 25; Cure for love - sabato 24).
Si aggiungono alla programmazione anche spot contro l'omofobia provenienti da Israele; un "focus" di due corti dedicati all'immaginario gay e trans dei videogiochi di ultima generazione; un documentario dedicato alle performance più "gaye" dell'Eurofestival.

ALTRE INIZIATIVE. Alla programmazione cinematografica si aggiungeranno due appuntamenti musicali, venerdì e sabato sera nel foyer del Cinema; un'istallazione video di Alessandra Franco/Miss Frank Lee, sempre all'interno dell'Aquila; una mostra d'arte, Queering Art, dedicata all'identità e alla sessualità e I’M SEXTEEN, performance con djset dj Georgia Lee, con Davide degli -elettronoir-, entrambi gli appuntamenti ospitati al Circolo degli Artisti il 25 aprile.

L'IDEA DELLA MANIFESTAZIONE. L'Associazione Armilla ha già organizzato una rassegna a tematica lgbtq in occasione delle edizioni 2007 e 2008 della manifestazione Cinema al Gay Village, nelle quali è stata proposta una selezione di pellicole provenienti dai più importanti festival italiani dedicati a questa tematica: Da Sodoma a Hollywood di Torino, Festival Mix di Milano, Gender Bender di Bologna. Una manifestazione che ha promosso temi e storie "altre", spesso fuori dal mainstream del mercato cinematografico, con pellicole provenienti da tutto il mondo, la maggior parte delle quali mai viste a Roma. Costruito grazie alla collaborazione dei Festival italiani dedicati a questo genere, oltre che ad altri partner artistici, l'appuntamento ha ricevuto il consenso di spettatori e critica.
Queering Roma è l'ideale prosecuzione di quel progetto: la promozione di pellicole che spesso restano fuori dai circuiti della distribuzione italiana; che ha come obiettivo quello di colmare un vuoto di proposte nella programmazione culturale romana che dura ormai da troppo tempo.

IL LUOGO - IL PIGNETO
Set di storici capolavori cinematografici come Roma Città Aperta di Roberto Rossellini e Accattone di Pier Paolo Pasolini, Queering Roma si svolgerà al Pigneto, uno dei quartieri più multietnici della Capitale, effervescente incubatore artistico, tappa immancabile della nightlife romana più alternativa.
Le proiezioni si terranno al Nuovo Cinema Aquila, una sala cinematografica della fine degli anni Quaranta sottratta alla criminalità organizzata ed oggi tornata al suo splendore grazie a un recente restauro

L'ASSOCIAZIONE ARMILLA
La passione per il cinema ha caratterizzato la nostra produzione di eventi e progetti: dalle iniziali collaborazioni con la storica rassegna di Massenzio a Un'emozione continuamente interrotta, dalla mostra fotografica La Roma di Moretti alla proiezione sotto il Colosseo del Napoleon di Abel Gance, con una platea di 5 mila persone. Ultima delle nostre realizzazioni, la fortunata rassegna Il cinema al Gay Village, progetto nato dalla collaborazione con DiGay Project, realtà importante dell'imprenditoria culturale romana.

I PRESUPPOSTI DI QUEERING ROMA
Il termine inglese queer, dapprima usato in modo denigratorio nei confronti degli omosessuali, poi adottato da teorici del movimento gay e lesbico, viene utilizzato per descrivere un'appartenenza identitaria contraria o comunque diversa dagli stereotipi culturali che connotano maschi e femmine. Proprio per questo il termine, volutamente vago nel definire ruoli e canoni, si oppone alle nuove forme di standardizzazione culturale, quelle che potremmo definire della finta tolleranza, insite nelle definizioni di ruoli, che vogliono affermarsi a loro volta e diventare norma costrittiva per l'incasellamento delle persone, come "eterosessuale", "omosessuale", "lesbica", "transessuale", in Italia gestiti non a caso, e in modo maldestro, dalla televisione.
La queer theory si interroga sulle divergenze che possono manifestarsi tra sesso biologico (quello che si ha fin dalla nascita), genere (la forma culturale, il ruolo sociale dell'uomo e della donna) e desiderio sessuale.
La teoria queer nasce in seno al movimento femminista, si sviluppa soprattutto negli Stati Uniti, si intreccia agli studi sulla biopolitica e la differenza di genere e fa proprie le riflessioni di pensatori come Teresa De Lauretis, Michel Foucault, Eve Kosofsky Sedgwick, Judith Butler e molti altri.

Il luogo - Città di flussi di popoli, religioni e culture diverse fin dalla sua fondazione, Capitale della politica italiana, città del cinema, metropoli dell'antichità, laboratorio di sperimentazione artistica negli anni Settanta e Ottanta, Roma sembra oggi cristallizzata in una produzione culturale stantia che non descrive le molteplici trasformazioni che la nostra società sta attraversando; vive i postumi di un collasso di idee, prima che di ideologie, che la depone ai margini della scena europea.
Nonostante questo, nella Capitale è sempre vivo il dibattito intellettuale volto alla ricerca di un modello culturale diverso, che possa gettare le basi per la fioritura di uno spazio creativo e di sperimentazione nuovo, competitivo, all'altezza della sua storia.

Il tempo - Sono passati dieci anni da quel fatidico World Gay Pride, la manifestazione che nell'anno del Giubileo portò nelle vie della Capitale più di un milione di persone. Si trattò di un'incredibile onda emotiva, piena di rabbia, disperazione, gioia e determinazione, che detonò nelle strade e suscitò attenzione mediatica e preoccupazione politica.
Poi si spense.
Nel nostro Paese, negli ultimi dieci anni, l'espulsione del tema del rispetto e della tutela giuridica e culturale delle diversità dal tavolo dei valori idealmente condivisi come base dell'azione politica ha colpevolmente lasciato spazio libero a forme di pericolosa banalizzazione delle questioni che ruotano intorno al tema della biopolitica, nonché a un'insofferenza e ad un astio malcelati per il diverso, in ogni sua forma. Seppur inconsapevolmente, questo clima da guerra fredda ha portato ad atti di aggressione nei confronti delle persone omosessuali, lesbiche e transessuali. Queste e altre minoranze rischiano di diventare capro espiatorio delle frustrazioni di un tessuto sociale che stenta a trovare ragioni positive di aggregazione.
Lo dimostrano numerosi fatti di cronaca ai quali non sono seguiti interventi efficaci, decisi e continuativi da parte delle Istituzioni morali e politiche, per la promozione del rispetto e della conoscenza delle diversità.

L’azione - Un gruppo di "giovani" operatori della cultura, con spirito propositivo e un'esperienza maturata nell'ambito degli eventi, ha pensato a una manifestazione fortemente influenzata dalle riflessioni su spazi e identità, su pratiche quotidiane e racconti personali, che abbia come protagonista assoluto il medium cinematografico.
Queer, coniugato come un verbo (queering), vuole proporsi come istanza culturale contrapposta all'ipocrisia del perbenismo, come azione di rottura rispetto ai discorsi dominanti e banali, per un "infrocimento" della Capitale che come un vento diffonda pollini di contagiosa libertà.
Abbinato al sostantivo festa vuole rievocare lo spirito gioioso, la capacità autoironica e la distanza da ogni forma di istituzionalizzazione che da sempre caratterizzano le esperienze più riuscite della cultura omosessuale.
Queering Roma vuole stimolare il dibattito culturale e la riflessione incrociata sul cinema e sulla sessualità, a partire dalle storie quotidiane ed eccezionali di gay, lesbiche, transgender, bisessuali, e di tutti coloro che vivono la sessualità in modo libero, gioioso e "non conforme"; racconti sempre meno comuni, sempre più nascosti dal perbenismo, relegati in un luogo altro.
Queering Roma vuole essere momento di incontro delle comunità gay e lesbiche della capitale ma nello stesso tempo opportunità di scoperta per coloro che amano il cinema o semplicemente sono alla ricerca di un po’ di aria nuova, di quella sperimentazione vera, non fatta di intellettualismi più o meno tecnologici, ma di capacità di scavare nel profondo dei malesseri e delle potenzialità dell’essere umani oggi.
www.queeringroma.it - infoline 339 81 64 158
Contatti con la stampa: Massimo Iacobelli - 339 29 40 781– iacobellimassimo@libero.it
fonte digayproject

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