Due edizioni partecipatissime con oltre 20 mila presenze lo scorso anno e una vera e propria novità.
Guarda all’esperienza del passato ma con lo sguardo proiettato al futuro il Palermo Pride 2012, che ha aperto i battenti ieri e promette di bissare il successo incassato nel 2011.
Incontri e dibattiti per sostenere le istanze della comunità Lgbt, unendole a temi quali i diritti umani, quelli dei migranti, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, l’ecologia ed il consumo critico, la legalità e la lotta alla mafia, il turismo responsabile.
Testimonial d’eccezione Alessandro Cecchi Paone.
“Il Pride non deve essere solo una festa, ma deve diventare un appuntamento fisso della vita culturale delle città, ha detto.
Ed in questo il Palermo Pride è all’avanguardia. È dal sud, da città come Palermo e Salerno, che parte la riscossa del movimento Lgbt italiano”.
Per l’autore de “Il campione innamorato” in Italia occorre formare “una nuova classe dirigente Lgbt, persone preparate che riescano a rispondere a testa alta agli insulti degli omofobi”.
Per la prima volta in Sicilia, il coordinamento Palermo pride, per l’edizione 2012 del pride cittadino, crea e dà forma ad un “Pride village”, un luogo multifunzionale, in grado di ospitare contemporaneamente eventi di ogni tipo.
Scenario, da ieri al 23 giugno, la settecentesca Villa Pantelleria, una struttura simbolo della Palermo aristocratica, sottratta a Cosa nostra per diventare luogo di cultura antimafia.
Il Pride village è un centro multifunzionale, realizzato anche grazie alla collaborazione con “Addiopizzo” (le aziende presenti saranno esclusivamente “pizzo free”), in cui ci sono zone dedicate alla ristorazione, spazi espositivi per le associazioni ed attrezzati per spettacoli, mostre, dibattiti, proiezioni di film.
Un’agora pubblica, in cui sono presenti circa 30 associazioni e in cui decine di intellettuali, artisti, volontari si confrontano sui diritti civili, le politiche locali per le persone Lgbt, il rapporto tra immigrazione e omosessualità, le buone prassi per l’identità di genere, i fumetti Lgbt.
“Abbiamo organizzato una serie di eventi importanti: momenti di confronto, spettacoli teatrali, film e documentari, concerti, e molto altro – dice Massimo Milani, portavoce del Palermo pride -.
Ma la parata del 23 giugno resta il momento più importante, quello in cui lottiamo per i nostri diritti nel modo che ci appartiene: con gioia, orgoglio e felicità. Una manifestazione senza scontri, senza molotov, senza tensioni”.
Il corteo, evento clou della kermesse, in programma sabato 23 prossimo, partirà dal Foro Umberto I, “un luogo-simbolo – spiega – Innanzitutto perchè proprio lì di fronte, a villa Giulia, nel 1982 abbiamo celebrato il primo pride, uno dei primissimi in Italia.
In secondo luogo perchè quello è da anni un luogo di incontri occasionali: un posto in cui la notte si recano gay che vivono la propria vita nascosti per cercare altri gay. Un luogo in cui spesso avvengono degli episodi di violenza, non denunciati proprio perchè chi li subisce è ricattabile. Noi saremo lì alla luce del sole, con il nostro modo di essere Lgbt: senza paura e con orgoglio”.
Il concentramento è previsto per le 15 al Foro Umberto I, da qui il corteo colorato, festoso e pieno di musica si snoderà per tutto il centro fino a piazza Verdi.
Quindici in tutto i carri previsti. “Il Pride è un momento di incontro per tutta la città” assicura Giulia de Spuches, una dei portavoce della manifestazione.
E proprio Palermo, la città dove è nato il primo circolo Arcigay d’Italia, è stata scelta dall’associazione quale candidata ufficiale per ospitare il pride nazionale del 2013.
fonte http://www.canicattiweb.com
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