martedì 19 giugno 2012

Lgbt Firenze: Verso il Toscana Pride il 28 giugno al Cinema ODEON una serata speciale in collaborazione con il Florence Queer Festival

28 giugno Ore 21.00
AUSENTE
di Marco Berger
(Argentina 2011) 87′ v.o. spagnolo con sottotitoli


Martin trova infinite scuse per entrare nella vita privata del suo insegnante di nuoto Sebastian, fino a riuscire a passare una notte nel suo appartamento.

Ma quando si fanno evidenti le intenzioni di Martin, l’insegnante si trova già compromesso. Ci vorrà un tragico incidente perchè Sebastian si renda consapevole dei suoi sentimenti verso Martin.
Il regista Marco Berger ci mostra l’ambiguità delle relazioni tra studente e insegnante, con uno stile provocatorio e facendo ricorso ad immagini fredde e sottilmente composte.
La storia è raccontata soprattutto con gli sguardi dei protagonisti. Gli sguardi fissi e determinati di Martin sono contraddetti dal suo timido e difensivo linguaggio del corpo, che tuttavia non vuole nascondere il fatto che sta cercando di rompere un tabù ed esplorare nuovi territori. Sebastian è evasivo, preoccupato; è chiaro che non vuole rendersi consapevole del gioco che sta giocando.
Il film diventa quasi un thriller, con una buona colonna sonora dove vengono enfatizzati i rumori e limitata la musica.

28 giugno ore 22.30
WILD TIGERS I HAVE KNOWN
di Cam Archer
(USA 2006) 98′ v.o. inglese con sottotitoli


Gustosa e stravagante opera prima che coniuga la disperata intensità e il misticismo del primo amore con il risveglio sessuale. Il 13enne Jordan viene disprezzato nella sua scuola: nssuno lo capisce: un selvaggio e bellissimo animale, completamente fuori posto nella società civilizzata.

Anche l’amico più intimo di Jordan, Joey, lo vede principalmente come cassa di risonanza dei suoi atteggiamenti e delle sue frasi sul vigore sessuale maschile, finora irrealizzati.

Jordan condivide la curiosità di Joey sulle prodezze sessuali dei ragazzi più grandi, particolarmente riguardo all’attraente Rodeo.

Quando questo mostra verso Jordan una flebile gentilezza, si affaccia la possibilità che una fraterna amicizia possa sfociare in qualcosa di più. Jordan non riesce a esprimere i suoi sentimenti a Rodeo finchè una voce non lo chiama “Leath”, un nome femminile, facendogli capire tutte le possibilità che Jordan ha soppresso finora…
Il regista evoca stupendamente il mondo soprannaturale dell’infatuazione e della trascendenza, indagando con efficacia l’immaginanario queer.
fonte http://www.florencequeerfestival.it

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