sabato 15 maggio 2010

Lgbt Omofobia Transfobia, Nelle città cartelloni per l'amore gay e contro l'omofobia


Il 17 maggio - per chi se lo fosse dimenticato - è la Giornata mondiale contro l’omofobia. Per l’occasione, di cui parleremo ancora, un ampio gruppo di associazioni italiane lgbt e non solo (ci sono anche l’Arci e la Rete degli studenti) ha lanciato una campagna di affissioni: saranno visibili agli angoli delle strade due differenti cartelloni con la scritta “L’amore vince sempre sull’odio”.

Il copyright è del nostro presidente del Consiglio, ma a me pare un’ottima idea appropriarsi di uno slogan così efficace per proporre finalmente un’immagine lieta e positiva della comunità lgbt. È giusto, ovviamente, lottare contro l’omofobia, ma ogni tanto fa bene porre l’accento non tanto sul “contro”, quando sul “pro”: a favore di che cosa, cioè, combattiamo e ci impegniamo.


La campagna è stata promossa da Arcigay in collaborazione con Arci, Rete degli Studenti Medi, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Associazione radicale Certi Diritti, Rete Lenford, Dì Gay Project, 3D e GayLib. In questo caso sui cartelloni sono rappresentate due coppie che stanno insieme da molti anni e testimoniano l’amore che unisce due persone, indipendentemente dal fatto che siano due uomini o due donne o un uomo e una donna. Per la coppia gay ci sono Bruno e Orlando, da Pineto, in provincia di Teramo, insieme da 45 anni (!) che molti di voi avranno già visto in un bellissimo reportage firmato da Maria Luisa Busi per Tg7 su Raiuno.

Per la coppia lesbica Agata e Angela, da Siracusa, insieme da 27 anni e anche loro due spesso esposte sui giornali e in tv per sostenere le ragioni delle persone lgbt e dei loro amori, troppo spesso derisi umiliati e spesso anche aggrediti: molte volte si tratta di aggressioni verbali, sia in privato sia in pubblico, ma non mancano gli attacchi fisici contro gay lesbiche bisex e trans.

Per questo motivo la Giornata mondiale contro l’omofobia, Idaho, serve a mantenere alta la guardia e impegnare tutta la società nel progresso verso l’accoglienza e la tolleranza filosofica, che è ben diversa dall’accezione comune e triviale di tolleranza. Quest’anno in particolare la Giornata si rivolge alle religioni, perché condannino l’uso della violenza contro le persone lgbt e isolino quelle persone che si fanno scudo del messaggio religioso e di un dio per condannare e perseguitare altre donne e uomini.
fonte queerblog

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