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Il 17 maggio - per chi se lo fosse dimenticato - è la Giornata mondiale contro l’omofobia. Per l’occasione, di cui parleremo ancora, un ampio gruppo di associazioni italiane lgbt e non solo (ci sono anche l’Arci e la Rete degli studenti) ha lanciato una campagna di affissioni: saranno visibili agli angoli delle strade due differenti cartelloni con la scritta “L’amore vince sempre sull’odio”.
Il copyright è del nostro presidente del Consiglio, ma a me pare un’ottima idea appropriarsi di uno slogan così efficace per proporre finalmente un’immagine lieta e positiva della comunità lgbt. È giusto, ovviamente, lottare contro l’omofobia, ma ogni tanto fa bene porre l’accento non tanto sul “contro”, quando sul “pro”: a favore di che cosa, cioè, combattiamo e ci impegniamo.
La campagna è stata promossa da Arcigay in collaborazione con Arci, Rete degli Studenti Medi, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Associazione radicale Certi Diritti, Rete Lenford, Dì Gay Project, 3D e GayLib. In questo caso sui cartelloni sono rappresentate due coppie che stanno insieme da molti anni e testimoniano l’amore che unisce due persone, indipendentemente dal fatto che siano due uomini o due donne o un uomo e una donna. Per la coppia gay ci sono Bruno e Orlando, da Pineto, in provincia di Teramo, insieme da 45 anni (!) che molti di voi avranno già visto in un bellissimo reportage firmato da Maria Luisa Busi per Tg7 su Raiuno.
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Per la coppia lesbica Agata e Angela, da Siracusa, insieme da 27 anni e anche loro due spesso esposte sui giornali e in tv per sostenere le ragioni delle persone lgbt e dei loro amori, troppo spesso derisi umiliati e spesso anche aggrediti: molte volte si tratta di aggressioni verbali, sia in privato sia in pubblico, ma non mancano gli attacchi fisici contro gay lesbiche bisex e trans.
Per questo motivo la Giornata mondiale contro l’omofobia, Idaho, serve a mantenere alta la guardia e impegnare tutta la società nel progresso verso l’accoglienza e la tolleranza filosofica, che è ben diversa dall’accezione comune e triviale di tolleranza. Quest’anno in particolare la Giornata si rivolge alle religioni, perché condannino l’uso della violenza contro le persone lgbt e isolino quelle persone che si fanno scudo del messaggio religioso e di un dio per condannare e perseguitare altre donne e uomini.
fonte queerblog
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