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giovedì 13 maggio 2010
DECRETO LEGGE LIRICA:SINDACO DI FIRENZE RENZI, GOVERNO CHE TAGLIA CULTURA TAGLIA IL FUTURO
Firenze, 11 mag - ''Un governo che taglia la cultura taglia il futuro''. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, intervenendo alla seduta aperta del Consiglio comunale che si sta svolgendo nel Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Al centro dell'intervento di Renzi, in primo luogo, il decreto legge sulle Fondazioni lirico-sinfoniche.
''Non siamo qui per contestare il governo o per fare facile demagogia - ha assicurato Renzi - ma se quando si va ad intervenire sulla cultura non si avverte la necessita' di un confronto con Firenze si perde un'occasione. Tagliare sulla cultura significa negare il futuro alle nostre comunita' e intervenire per decreto e' la negazione del bisogno di confrontarsi''.
Renzi ha ammesso che ''le Fondazioni lirico-sinfoniche vanno cambiate e gli strumenti vanno rimessi a nuovo. Ma non si cambia per decreto, se si vuole aprire un dibattito serio le citta' sono pronte ma lo si faccia con un iter parlamentare corretto. Altrimenti siamo pronti a qualsiasi tipo di protesta'''.
Per quanto riguarda il 'Maggio', il 21 maggio sara' nominato il nuovo CdA che dovra' portare delle novita' perche' ''non si puo' pensare che tutto resti com'e''', mantenendo pero' fissa ''la grande qualita' che tutti riconoscono al Maggio'' e su cui ''non dobbiamo indietreggiare di mezzo millimetro''.
L'obiettivo di Renzi e' quello di mettere a punto una ''scaletta di interventi'' per arrivare a ''ricavi annui tra i 40 e i 44 milioni di euro'' (contro gli attuali 37 circa) raddoppiando il contributo dei privati (per i quali Renzi ha auspicato una ''defiscalizzazione''). Nel dettaglio l'obiettivo e' di avere 7,5 mln dagli Enti Pubblici (3,5 Comune, 3 Regione, 1 Provincia, gia' assicurati), 19,5 mln dal Fus (piu' 2 per il Festival), 6 dai privati (contro i tre attuali) e 10 da ricavi (contro i 5 attuali). Renzi ha infine chiesto che ''il Parco della Musica ci sia consegnato finito'' nel termine previsto del dicembre 2011.
Nel corso del dibattito e' stato duramente contestato dalle maestranze del Maggio presenti in sala l'intervento di Bianca Maria Giocoli, vicecapogruppo del PdL.
fonte Asca
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