sabato 8 ottobre 2011

LGBT ROMA: 1° CINEFORUM D'AUTORE: "A QUALCUNO PIACE CALDO" NELLA SEDE DI DGP


Domenica 9 ottobre alle ore 17.00 nella sede del Dgp, torna l’appuntamento domenicale con il Cineforum LGBT.

Per la prima proiezione del Cineforum d'Autore della stagione vedremo il film “A qualcuno piace caldo”, il capolavoro di Billy Wilder proclamato “film più divertente della storia del cinema americano” dall’American Film Institute.

“Una commedia assolutamente perfetta” (Paolo Mereghetti)

Regia: Billy Wilder
Attori: Marilyn Monroe, Tony Curtis, Jack Lemmon, George Raft, Joe E. Brown, Pat O’Brien
Durata: 122’
Genere: commedia, musicale
Anno di produzione: 1959
Nazione: USA
Lingua: italiano

Trama:
Chicago, 1929: Joe e Jerry (Tony Curtis e Jack Lemmon) due jazzisti squattrinati - sono testimoni involontari del massacro di S. Valentino.

Per sfuggire alla banda del gangster “Ghette”, che li vuole morti, si travestono da donna e si aggregano ad un’orchestra femminile diretta in Florida.

Saliti sul treno per Miami come Josephine e Daphne, i due fraternizzano immediatamente con le ragazze dell’orchestra, in particolare con la bellissima cantante e suonatrice di ukulele “Zucchero” (Marilyn Monroe).

Ma all’arrivo in Florida la situazione si complica…
A qualcuno piace caldo è una delle commedie più esilaranti della storia del cinema, tutta centrata sul tema della confusione tra i sessi.

Il film è uno dei capolavori di Billy Wilder, con due simpaticissimi mattatori - Jack Lemmon e Tony Curtis - e una Marilyn Monroe al top, che si esibisce in alcuni celebri numeri musicali come “I wanna be loved by you” e “I’m through with love”.

Riconoscimenti:
Oscar 1959- migliori costumi
Golden Globe 1959 – miglior film commedia
Golden Globe 1959 – Marilyn Monroe migliore attrice in una commedia
Golden Globe 1959 – Jack Lemmon miglior attore in una commedia
fonte http://www.digayproject.org

Lgbt: Francisco Rodríguez, giornalista e blogger sul blog "Paquito el de Cuba."


Francisco Rodríguez Cruz è un giornalista e attivista cubano che cura da circa un anno un controverso blog: http://paquitoeldecuba.wordpress.com/
impegnato a promuovere i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) a Cuba.

Questa comunità ha vissuto una difficile storia di discriminazione sull'isola.

Paquito, come è comunemente noto sul web, nel suo blog non si occupa soltanto di questioni sulla diversità sessuale e diritti omosessuali. Ha anche presentato la sua esperienza personale, negli ultimi cinque anni, nella lotta all'HIV e al linfoma non-Hodgkin [it], un tipo di cancro del sangue.

“Quelli che hanno il privilegio d'accedere a Internet da Cuba, dovrebbero sempre porsi l'obiettivo di migliorare qualunque cosa all'interno del Paese e non solo ad avere a che fare con l'ostilità esterna. Allora forse ci svilupperemmo più velocemente”, dice.

L'anno scorso, in un'intervista precedente per Tele Sur, a Paquito è stato chiesto del suo blog e ha risposto: “Dapprima, alcuni hanno detto che per una persona con le mie caratteristiche sarebbe stato impossibile esistere a Cuba: sieropositivo, gay, padre, giornalista.” Paquito però, con tutte le sue molteplici dimensioni e complessità, esiste davvero.

Paquito è membro di Hombres por la diversidad (Uomini per la Diversità), una rete sociale appartenente al programma statale Centro Nazionale di Educazione Sessuale, ma ha anche sostenuto la società civile e associazioni independenti, cosi come il recentemente fondato Progetto Arcobaleno, il quale punta sulla partecipazione al dibattito sulle politiche pubbliche e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'omofobia istituzionale.

Promuovono cambiamenti nella legislazione cubana per sradicare la discriminazione basata sull'orientamento sessuale o sul genere.
Francisco Rodríguez, giornalista e blogger

Il 2 dicembre 2010, Paquito è stato ricevuto dal Ministro degli Esteri, Bruno Rodríguez Parrilla, nella sede del Ministero, insieme ad altri rappresentanti della società civile cubana che hanno sollevato dubbi sul sostegno di Cuba a un emendamento per eliminare l'allusione all'orientamento sessuale da una risoluzione delle Nazione Unite condannando le esecuzioni sommarie [le esecuzioni senza giudizio, en].

Durante questo incontro, il Ministro degli Esteri ha affermato che non ci sarebbero stati cambiamenti nella politica cubana d'opposizione a qualsiasi forma di discriminazione basata sul'orientamento sessuale o sul genere.

Dopo questo insolito colloquio, nel marzo 2011 Paquito ha proposto alle autorità di sostenere la dichiarazione internazionale delle Nazione Unite per eliminare “le pene criminali e altre violazioni dei diritti umani basate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere”. E cosi hanno fatto, in giugno [it].

Intanto, Paquito ha continuato a denunciare le irregolarità commesse dalla polizia cubana, la quale multa ripetutamente i frequentatori di un punto gay al centro dell'Avana.

Gerardo Arreola, un giornalista di La Jornada di Messico, ha scritto dell'impegno di Paquito:

"Su activismo ha tenido giros tan insólitos como el que lo puso frente a la policía, primero como infractor, luego como demandante y finalmente como interlocutor.

Il suo attivismo ha avuto delle svolte insolite come quella che lo ha messo di fronte alla polizia, prima come trasgressore, poi come querelante e infine come un loro interlocutore."

Adesso Paquito sta lottando la sua ultima battaglia.
E', letteralmente, corso dietro al Ministro di Giustizia Cubano, María Esther Reus, per chiederle cos'è successo alla bozza aggiornata del nuovo Codice di Famiglia, una legge che autorizzerebbe, insieme a importanti avanzamenti per tutti i cubani, il matrimonio legale fra persone dello stesso sesso. Il Ministro ha risposto di avere tempo fino al 2013 per presentare la legge al Parlamento.

Paquito però non si arrende: “Deve sempre esserci qualcuno a fare delle domande che impediscano alla gente di dimenticare”, dice.
scritto da Elaine Diaz · tradotto da Cristy Gomez
fonte http://it.globalvoicesonline.org
Ecco il video dell'intervista per Tele Sur:

Lgbt: Omofobia nelle scuole europee incoraggiata da autorità e insegnanti


Gay, lesbiche e transgender adolescenti. Le molestie all’interno della scuola, a causa del loro orientamento sessuale, spesso li spinge al suicidio.

Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, ha parlato del problema della discriminazione sessuale nelle scuole, sottolineando che la responsabilità del problema è delle autorità scolastiche nonché degli insegnanti.

Per evitare il dilagare del fenomeno, e garantire serenità nell’ambito scolastico agli adolescenti gay, lesbiche, bisessuali o transgender occorre smettere di divulgare messaggi omofobi più o meno espliciti, ma anche porre attenzione a non sostenere in alcun modo gli stereotipi negativi sull’omosessualità e gli omosessuali, che purtroppo ancora permeano la mentalità degli ambienti scolastici eupei.

Il Commissario per i diritti umani, fa riferimento ad una indagine secondo cui il 90% degli insegnanti e studenti non eterosessuali hanno ricevuto molestie o sono state vittime di bullismo omofobo da parte di altri insegnanti o alunni.

Contrariamente a quanto definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per cui dal 1990 l’omosessualità è esclusa dalla lista internazionale delle malattie, in Macedonia i libri di testo descrivono gli omosessuali come “persone nevrotiche e psicotiche” con una vita sessuale “anormale, innaturale e perversa”.

In Lituania si insegna ai bambini che l’omosessualità è una malattia, e che i rapporti tra persone dello stesso sesso distruggono i legami familiari.

Problemi simili, con libri di testo e ambiente scolastico ostile all’omosessualità, sono stati riscontrati anche in Croazia.

Occorre che le tematiche LGBT siano affrontate allo scopo di rendere possibile a chi appartiene alle categorie LGBT di vivere seguendo il proprio orientamento sessuale e senza dover vergognarsi o temere di esternare pubblicamente la propria identità di genere.
fonte http://notiziefresche.info

Lgbt Eventi: Le stelle cadenti di stasera sabato 8 ottobre, ecco tutti i dettagli per l’osservazione


Chi vuole vedere le stelle cadenti di stasera sabato 8 ottobre deve tenere in considerazione una serie di fattori, per vedere al meglio questo straordinario spettacolo della natura.

Si tratta delle Draconidi, che altro non sono che i resti di una cometa ormai disgregata. A causa dell’attrito con l’atmosfera terrestre i granelli di sabbia emettono un bagliore intenso e suggestivo: le stelle cadenti.

In Italia l’intensità maggiore del fenomeno celeste dovrebbe essere raggiunta tra le 21 e le 23. In ogni caso bisogna tenere conto di un eventuale inquinamento luminoso che non rende nitida la visione.

Una delle meraviglie della natura visibili dal nostro pianeta.
Per le stelle cadenti legate alle Draconidi esiste un punto radiante, il quale è costituito dalla costellazione del Drago.

Quest’ultima può essere facilmente rintracciata nel cielo, guardando a circa metà strada tra Vega e il carro dell’Orsa Maggiore. Ma tutto ciò non vuol dire che per vedere la pioggia di stelle cadenti dobbiamo guardare solo in quel punto.

Non va dimenticato inoltre che la luminosità delle meteore dipende dalla loro massa, dalla loro velocità di caduta e una certa influenza è data anche dalla distanza geometrica di colui che osserva.
Per quanto riguarda le stelle cadenti di oggi sabato 8 ottobre, se ne attendono 1000 ogni ora.

L’universo è ricco di meraviglie, come la nascita delle stelle vista dall’incredibile parte interna di un disco di gas e polvere. Non tutti i fenomeni naturali sono visibili e osservabili.

Ma stasera non ci resta che rivolgere il nostro sguardo verso l’alto e lasciarci prendere dalla magia di uno spettacolo che sicuramente non ci capita di vedere ogni giorno.
fonte http://www.ecoo.it

venerdì 7 ottobre 2011

Lgbt, Steve Jobs è morto: il legame tra Apple e il mondo Queer in cinque punti


La morte di Steve Jobs ha colpito tutti (su Melablog trovate articoli e aggiornamenti interessanti).

Scomparso a 56 anni per un tumore, è l’esempio dell’uomo che ce l’ha fatta, della saggezza e anche dell’intraprendenza. Vi chiederete: e il mondo Queer cosa c’entra in questo? Invece ci sono dei legami tra il mondo gay e quello Apple.
Ecco cinque punti importanti:

1. Il logo della Apple: è stato Rob Janoff a creare il logo con i colori dell’arcobaleno, nel 1977. Nel 1998 il colore è stato abbandonato dalla compagnia ma il colore scelto inizialmente affiancato a quello di una mela morsicata, è diventato simbolo e binomio di tentazione.

2. Assunzioni Lgbt: La Human Rights Campaign’s Corporate Equality ha sempre assegnato una votazione altissima per la grande integrazione all’interno della società di figure e impiegati gay. Inoltre ha sempre concesso benefici anche al partner del suo dipendente (di qualsiasi sesso fosse)

3. I gay amano il mondo Apple: Secondo una indagine del 2011, gli uomini gay sono 1,4 volte in più portati a possedere o desiderare un prodotto Apple. Il design sexy, accattivante ed elegante avrebbe più altra presa nel mondo Lgbt.

4. Apple contro la Proposizione 8: Ebbe clamore la scelta della Apple di donare 100.000 dollari contro la Proposizione 8, avversa ai matrimoni gay

5. Il gay dichiarato Timothy Cook a capo della compagnia: Proprio un mese e mezzo fa, Steve Jobs promosse Tim Cook a capo della Ceo, rendendolo così il gay dichiarato più potente nel mondo del business
fonte http://www.queerblog.it

Lgbt Gran Bretagna: David Cameron pensa al nuovo passaporto "Maschio, femmina o genere X?"


Dopo l'Australia l'iniziativa viene esaminata anche dal premier inglese.
E in Gran Bretagna è già scoppiata la polemica

Allo studio in Gran Bretagna il passaporto senza sesso.

I sudditi di Sua Maestà potranno scegliere di non identificarsi come maschio o femmina sul documento di viaggio in base a una terza opzione riservata a persone dal sesso non determinato, se andrà in porto una riforma all’esame del governo di David Cameron.

Lo ha annunciato il ministero dell’Interno confermando indiscrezioni apparse oggi sulla stampa. Maschio, femmina o "X".

Basterà apporre una "croce" al posto dello standard "M" o "F" nella casella che indica l’identificazione di genere per uscire dalla categorie tradizionali. «L’Identity and Passport Service sta considerando di mettere a disposizione varie opzioni di genere a chi chiede il passaporto», ha detto un portavoce in un comunicato.

In Gran Bretagna il dibattito è alto: nei giorni scorsi ha fatto scalpore la decisione di una coppia di genitori di mandare il figlio a scuola vestito da bambina. Ma una cosa è il comportamento dei privati, un’altra le decisioni amministrative.

«Stiamo esplorando le implicazioni di sicurezza con i nostri partner internazionali», ha aggiunto il portavoce precisando che il progetto è tuttora allo stato di «discussione preliminare»: tutti i cambiamenti sui passaporti britannici «devono rispondere a rigorosi requisiti di sicurezza» anche perchè potrebbe essere messa a rischio l’incolumità del transessuale che viaggia in paesi meno tolleranti quanto a orientamento di genere.

Attualmente le regole in Gran Bretagna consentono a una persona transgender o intersex di identificarsi con un sesso che non necessariamente coincide con quello adottato nella pratica.

Chi invece sta sottoponendosi ad operazioni di cambio di sesso può modificare l’identità di genere sul passaporto solo dopo avere completato il processo. L’iniziativa segue quella annunciata nei giorni scorsi in Australia che consente ai transessuali di identificarsi con una "x" accanto alle ordinarie definizioni di ’maschile e ’femminilè.

La decisione del governo di Camberra era stata una scelta consapevole per dare nuovo impulso alla lotta contro la discriminazione dei transgender, garantendo loro la possibilità di indicare nel passaporto il genere scegliendo tra tre opzioni: maschio, femmina o X, ovvero sesso ’indeterminatò.

Non ci sono regole internazionali che impongono che i passaporti contengano l’indicazione del sesso: allo stesso tempo i paesi che si adeguano alle norme previste dall’International Civil Aviation Organisation per i passaporti elettronici possono scegliere di introdurre l’opzione "X" alla casella del genere.

In Gran Bretagna l’emissione del passaporto è prerogativa reale: per porre in atto il cambiamento basterebbero pochi giorni se il governo decidesse di andare in questo senso.

Secondo una ricerca di Gires, un gruppo di sostegno ai trans, una riforma del genere potrebbe interessare fino a 90 mila persone.
Le implicazioni per persone di sesso non definito sono più alte: si pensa che il 4 per cento della popolazione britannica ha qualche forma di variazione intersex spesso senza neanche esserne consapevole.
fonte http://www3.lastampa.it/esteri

Lgbt: Trans/Intersex: Congresso Luca Coscioni Mozione Particolare approvata


Ricevo, pubblico e sottoscrivo.

Anche in un Paese avanzato e civile come il nostro, leggi, regolamenti, prassi e pratiche dall'intento proibizionista, retrivo e confessionale pregiudicano diritti civili fondamentali e volontà delle persone.

Le forze della conservazione impongono il loro potere sui fatti fondamentali dell'esistenza: la nascita, il fine vita, le scelte più importanti e profonde che si incontrano nel corso dell'esistenza.

Una situazione particolarmente compromessa dall'ignoranza e dal pregiudizio é ancora oggi quella delle persone transessuali, la cui immagine resta severamente offesa, strumentalizzata e distorta da stampa e media inefficienti, approssimativi e in malafede.

Per questa ragione il Congresso si impegna assieme alle più importanti associazioni internazionali e nazionali e al World Professional Association for Transgender Health (WPATH) a sostenere anche attraverso Soccorso Civile la Campagna per la De-patologizzazione del transessualismo, cioè per la cancellazione del transessualismo dai manuali psichiatrici e, nel contempo, a salvaguardare il diritto delle persone transessuali alle cure ormonali e chirurgiche a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Sempre attraverso Soccorso Civile e l'Associazione Certi Diritti il Congresso si impegna inoltre a sostenere la facoltà della persona transessuale di cambiare nome e indicativo di genere su tutti i documenti senza sia necessario sottoporsi all'intervento di riattribuzione dei genitali, incoraggiando e accelerando un processo di rinnovamento della prassi già in corso e a sostenere la volontà della persona rispetto alle scelte relative al proprio legame matrimoniale dopo l'avvenuta transizione.

Il Congresso riconosce inoltre l'urgenza di un'approfondita iniziativa scientifica, politica e istituzionale in merito alla situazione delle persone intersessuate al fine di chiudere il doloroso capitolo delle mutilazioni genitali infantili.
Gigliola Toniollo, nuovidiritti@cgil.it

fonte http://lauradenu.blogspot.com/

Lgbt: “Il trans” o “la trans”? Arcigay scrive al Corriere


Gentile Guido Olimpio,

il suo articolo “Il tras Brigitte e la strage di Veracruz” (http://www.corriere.it/esteri/11_settembre_30/olimpio-veracruz-tran-_118d27d6-eb2c-11e0-bc18-715180cde0f0.shtml) è scorretto e offensivo per le persone transessuali e insieme paradigmatico dell’incapacità dei media italiani di raccontare la diversità di genere.

In particolare l’uso dell’articolo “il” per Brigitte, con un riferimento “al sesso biologicio” e non al sentire della persona, è sbagliato perché rimanda ad un’esistenza che la persona rifiuta.

Al di là quindi della grammatica è opportuno e giusto riferirsi ad un transessuale usando il genere scelto dalla persona e non il sesso biologico.

La invitiamo, insieme alla redazione tutta e ai correttori di bozze, a tenerne conto se affronterà l’argomento in futuro: scrivere “il trans” o “la trans” non è una mera scelta stilistica bensì indice della capacità di interpretare il mondo e la libertà di una persona di essere ciò che è.

Grazie per l’attenzione.
Maura Chiulli, responsabile cultura Arcigay
fonte http://www.arcigay.it

giovedì 6 ottobre 2011

PAOLA CONCIA (PD), BENE ASSOCIAZIONI LGBT RICONOSCONO LAVORO SVOLTO IN QUESTI ANNI


“Sono felice che alcuni esponenti del movimento LGBT italiano abbiano finalmente riconosciuto il lavoro importante che è stato fatto in questi anni nel Partito Democratico sui temi dei diritti civili.

Un lavoro collettivo, che mi ha visto impegnata giorno per giorno, in Parlamento e nel partito e che ancora non si è concluso, ma anzi deve andare avanti.

Come deputata del Pd, unica lesbica dichiarata nel Parlamento italiano, dialogo quotidianamente con tutti gli esponenti del movimento LGBT, partecipando a centinaia di manifestazioni, incontri e dibattiti in tutto il paese organizzati dalle stesse associazioni, non sottraendomi mai al confronto”.

Lo dichiara la deputata Anna Paola Concia.
“In questi tre anni da parlamentare ho portato avanti la battaglia per il riconoscimento delle unioni omoaffettive, presentando tre diverse proposte di legge che prevedono i PACS, il matrimonio civile e il modello della partnership inglese e tedesca; gli ultimi due presentati esclusivamente da noi del Pd.

Mi sono anche occupata del tema dell’omogenitorialità presentando una proposta di legge scritta dall’associazione Famiglie Arcobaleno. Ho poi messo al centro dell’agenda politica nazionale il tema della lotta all’omofobia e la transfobia, presentando per ben due volte proposte di legge che sono state sostenute in maniera compatta e convinta da tutto il Partito Democratico.

Nonostante le bocciature delle prime proposte, arrivate nell’ Aula di Montecitorio per la prima volta nella storia, insieme ai colleghi Cuperlo e Pollastrini con cui ho sempre condiviso questa battaglia, abbiamo ripresentato l’estensione della legge Mancino, attualmente, per la terza volta, di nuovo in discussione in Commissione Giustizia”.

“E’ stato inoltre per me motivo di grande orgoglio aver fatto ricevere lo scorso anno, per la prima volta, i presidenti delle principali associazioni LGBT al Quirinale, dove il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto celebrare in via ufficiale la giornata internazionale contro l’omofobia.

Così come sono state importanti le aperture dimostrate su questi temi da esponenti del centrodestra, primi fra tutti il presidente della Camera Gianfranco Fini e la Ministro Mara Carfagna ai quali ho proposto quest’anno di invitare gli esponenti della comunità LGBT a celebrare, ufficialmente e per la prima volta, la ricorrenza del 17 maggio a Palazzo Montecitorio”.

“In questi anni mi è stato chiesto molte volte che cosa mi tenesse ancora nel Partito Democratico. La mia risposta è sempre stata che questo, nonostante i limiti da correggere è un partito che ha l’ambizione di voler mettere al centro della sua proposta politica i diritti e le libertà.

Spero davvero che da ora in avanti non ci sia più alcun tipo di attacco pregiudiziale al Pd, perché deve essere chiaro a tutte e tutti che senza il Partito Democratico le leggi che aspettiamo da anni, non arriveranno mai.

In questo momento storico abbiamo più che mai l’esigenza di lavorare per unire tutti coloro che vogliono partecipare alla costruzione di un’Italia diversa e davvero civile”.
fonte http://www.agenparl.it

Lgbt: E' morto Steve Jobs, il genio della Apple, Obama: "Ha reso divertente la rivoluzione del'informazione"


La notizia diffusa attraverso un comunicato stampa
Ipod, Itunes, Iphone, Ipad. Scompare l’ideatore di questi grandi strumenti. Steve Jobs è morto. All’età di 56 anni, colpito da un tumore al pancreas, se ne va il seduttore della “mela”.

La sua ultima apparizione in pubblico risale al 7 giugno, quando durante il consiglio comunale di Cupertino, la sede di Apple, illustrò il progetto del nuovo campus aziendale. In quell’occasione Steve apparve molto dimagrito: sul suo volto si leggevano i segni del male che avanzava.

La notizia della sua morte è arrivata attraverso un comunicato di Apple: "Siamo profondamente rattristati di dover annunciare che Steve Jobs ci ha lasciati. La sua passione ed energia sono state la fonte di innovazioni incalcolabili e che hanno arricchito e migliorato la vita di tutti noi.
Il mondo e' incredibilmente migliore grazie a Steve Jobs.

Il suo grande amore era la moglie Laurene e la sua famiglia.
I nostri pensieri vanno a loro e a tutti coloro che sono stati toccati dal suo talento straordinario”.

Una carriera trentennale che ha rivoluzionato il mondo dell’informatica, della telefonia. Steve Jobs si incammina verso la Silicon Valley all’età di 21 anni. “Costruendo personal computer e mettendoci Internet in tasca ha reso la rivoluzione dell'informazione non solo accessibile, ma anche intuitiva e divertente”, sono le parole del presidente Obama, una delle tante voci che in queste ore stanno ricordando Jobs.

Milioni i fan gli stanno rendendo omaggio presso i principali Apple store diffusi in tutto il mondo.

Steve Jobs è destinato ad essere ricordato sui libri di storia. E’ stato lui nel 1977 a lanciare il primo personal computer. Ancora lui ad aver reso la Apple una della aziende più ricca del pianeta.
La rivoluzione della musica, della telefonia e dei personal computer arriva da quest’uomo geniale.

E alla Apple piace ricordarlo così. La prima pagina del sito:
http://www.apple.com/it/ interamente dedicata a lui.
Solo per oggi, i fantastici prodotti Apple possono aspettare.
fonte http://www.julienews.it di di Maria Grazia Romano

Lgbt: Una transessuale al parlamento polacco?


Anna Grodzka si candida alle politiche con la lista Palikot

Si chama Anna Grodzka ed è la prima transessuale polacca candidata a Cracovia per le politiche in calendario domenica nella lista del Movimento anarchico-liberale di Januzs Palikot.

LA STORIA
Anna Grodzka, 57 anni, è fondatrice e presidente della Fondazione Trans-Fusion, è una psicologa, un’attivista per la responsabilizzazione dei transgender e produttore cinematografico.

Laureata all’Università di Varsavia, la Grodzka si è formata per combattere ogni sorta di discriminazione con l’organizzazione e la conduzione di un gruppo di sostegno per le persone transgender.

Oltre ad essere nota per il suo impegno politico (sempre a sinistra) e sociale, la donna è nota anche per aver deciso di cambiare sesso solo recentemente: l’operazione, avvenuta a Bangkok nel 2010, è stata oggetto di un documentario girato da un canale tv privato.

Da allora la Grodzka, che prima si chiamava Ryszard, si è sposata con un uomo e ha avuto un figlio.
La donna abbraccia la posizione di Palikot, 47 anni, un uomo d’affari e ex deputato del partito del premier Donald Tusk Piattaforma civica (Po), ha fondato un Movimento che secondo gli ultimi sondaggi potrebbe diventare la terza forza del parlamento polacco (dopo Po e il partito di Jaroslaw Kaczynski Pis).

IL PROGRAMMA
Anna diventa quindi la prima persona apertamente transessuale nella storia politica polacca e ha presentato un importante programma elettorale: la Grodzka propone l’equiparazione dei diritti delle persone GLBT a quelli delle persone eterosessuali, la separazione tra Chiesa e organizzazioni statali, l’interruzione dei finanziamenti pubblici alle organizzazioni religiosi, pari opportunità per le donne, ampliare la disponibilità di asili e asili nido per venire incontro alle madri lavoratrici, l’aumento del salario minimo e l’eliminazione dei contratti spazzatura, oltre alla cessazione del finanziamento delle iniziative dei partiti politici con i soldi presi dal bilancio statale.

Parliamo di una donna forte, con una grande personalità e con la priorità di innovare, di combattere per una vera e propria rivoluzione culturale in Polonia.

I fari sono puntati su di lei: ripongono in lei molte speranze i membri della comunità LGBT, ma non solo.
fonte http://www.giornalettismo.com, di Claudia Santini

Lgbt: Emma Bonino testimonial del censimento coppie gay


La Vicepresidente del Senato Emma Bonino invita le coppie gay conviventi a dichiararsi nel questionario del censimento Istat. "Parlate il linguaggio della verità" è l'appello della Radicale.

"Parlate il linguaggio della verità". È questo l'appello che la Vicepresidente del Senato, la Radicale Emma Bonino, fa a tutte le coppie gay e lesbiche conviventi affinché si dichiarino come tali nel questionario del Censimento Istat 2011. "In molti accusano - credo giustamente - la politica di ipocrisia. Io volevo dire a tutti di non avere paura: chi è convivente scriva che è convivente; e se è convivente con persone delle stesso sesso, lo scriva".

Prima di Emma Bonino, hanno aderito all'appello ad essere testimonial del censimento lgbt la deputata Paola Concia (PD) e Vladimir Luxuria.

Altri seguiranno nei prossimi giorni. L'iniziativa "Fai contare il tuo amore" promossa da Gay.it in collaborazione con le associazioni lgbt Arcigay, Certi Diritti, Rete Lenford e Mario Mieli, invita le coppie lgbt conviventi a barrare l'apposita casella di "partner convivente" senza paure.

Il risultato è anche una guida per la corretta compilazione dei moduli Istat da parte delle coppie lgbt che si trova all'indirizzo http://www.gay.it/faicontareiltuoamore/ . Allo stesso link possono essere visionati i video di Paola Concia, Vladimir Luxuria e Emma Bonino.
fonte http://www.digayproject.org, via www.gay.it

Siena: Su Antenna Radio Esse si parla di comunicazione nel mondo LGBTQ, Corrado Augias tra gli ospiti di “Oltre le Differenze”


Domani Venerdì 7 ottobre alle 21, il format radiofonico condotto da Natascia Maesi ed Eleonora Sassetti

Perché la normalità delle storie di vita omosessuale non fa notizia? Qual'è la causa delle continue censure o storture sulle news dal mondo LGBT da parte dei media? Queste sono solo alcune delle riflessioni al centro della prossima puntata di “Oltre le Differenze” il primo ed unico format radiofonico in Toscana interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex, transessuale e queer.

Nello spazio condotto da Natascia Maesi e Eleonora Sassetti in onda venerdì 7 ottobre alle 21.00 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) e in streaming su www.antennaradioesse.it, proveremo ad analizzare come viene raccontato dai media italiani il mondo LGBTQ avvalendosi dell'autorevole parere del giornalista, scrittore e conduttore televisivo Corrado Augias.

Estenderemo la riflessione anche al linguaggio e all'importanza delle parole con l'intervista allo psichiatra e psicoterapeuta Marco Lazzarotto Muratori, esperto e formatore in numerosi progetti di bullismo omofobico, nonché autore del saggio che chiude il libro di Maura Chiulli “Maledetti Froci & Maledette Lesbiche”, che arricchirà la riflessione riportando l'esperienza diretta di alcuni ragazzi che hanno subito episodi di violenza omofoba.

Spazio anche ad una simpatica “lezione di alfabetizzazione” sul lessico del mondo omosex e transessuale e andrà in onda per la prima volta un'altra nuova rubrica della 3° stagione: “Dillo a Oltre”, una segreteria telefonica virtuale nella quale gli ascoltatori possono lasciare messaggi o lanciare appelli liberamente.

La puntata si concluderà con lo scaffale, il consueto momento con i consigli su libri, film e appuntamenti a tema.

Per chi ascolta “Oltre le differenze”, c'è la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com.

E’ possibile inoltre visitare la pagina facebook e il blog: http://oltreledifferenze.splinder.com/
fonte redazione Oltre le differenze – Antenna Radio Esse

mercoledì 5 ottobre 2011

Nuove sezioni per l’Huffington Post anche una dedicata al mondo LGBT


Post cinquantenni, adolescenti, gay e coppie sposate: sono questi i nuovi target di Arianna Huffington.
La celebre fondatrice dell'Huffington Post ha infatti deciso di rinnovare il portale aggiungendo sezioni dedicate a queste persone.

"Spero che siate tutti nell'umore di provare cose nuove – spiega la blogger annunciando online l'apertura dei nuovi spazi online – perché sono lieta di annunciare quattro nuove aggiunte al menù dell'Huffington post: Huff/Post50, HuffPost High School, HuffPost Gay Voices, and HuffPost Weddings (non male come quartetto, vero?)"

Gli ultra cinquantenni sono un obiettivo numeroso e variegato, che si confronta con diverse problematiche dal ruolo di genitori alla salute, dalla politica alle relazioni affettive e alla vita sessuale, dai piani pensionistici alla necessità di rinnovarsi a causa della crisi economica o per trovare nuovi stimoli.

"Il nostro paese ha un rapporto decisamente schizofrenico con l'invecchiamento – spiega Arianna – Da un alto, siamo una cultura ossessionata con la gioventù e il rimanere giovani il più a lungo possibile. Allo stesso tempo però, grazie ai progressi scientifici, alla salute e alle medicine, viviamo più a lungo e più attivi che mai prima. Dopo tutto io stessa ho cofondato l'Huffington Post proprio nel corso dei miei cinquant'anni".

L'attenzione però non va solo agli adulti, ma anche ai giovani adolescenti, alle prese con le scelte universitarie, le pressioni tipiche di chi progetta il futuro e il romanticismo amoroso.

Per questo, la Huffington ha ideato uno spazio ad hoc di incontro, informazione e scambio di consigli. Terza novità, quindi, le pagine dedicate ai "Lgbt", ovvero lesbiche, omosessuali, bisessuali e transessuali.

"Gli argomenti trattati saranno tanto vari quanto la comunità a cui si rivolgono – commenta Arianna – includendo razza, classi sociali, etnicità, destino, famiglia, sesso, lavoro, cultura, matrimonio, diritti civili e politica, ma anche temi quotidiani, come viaggi, cibo, moda, salute e pettegolezzi sulle celebrità".

Chiude la carrellata delle nuove sezioni quella dedicata ai matrimoni. Un anno dopo l'inaugurazione delle discusse e molto seguite pagine sui divorzi ecco che fa capolino anche l'area per le coppie sposate.

"LKa sezione copre le gioie e i mal di testa dei matrimoni e della vita coniugale moderna.
Qui all'HuffPost abbiamo sempre fatto le cose in modo non convenzionale, quindi non dovrebbe sorprendere nessuno che uno anno dopo il lancio delle popolari pagine sul divorzio abbiamo deciso di tornare all'inizio riportando le ultime notizie e i più recenti commenti sul decidere di sposarsi e sul rimanere uniti.

Parleremo di tutto, dai dettagli del giorno del matrimonio (vestiti, torte, damigelle d'onore, primi balli) alle luna di miele da sogno, agli anniversari, alle ultime ricerche sulla vita di coppia e alla sfida di far durare un matrimonio moderno".
fonte http://www.adginforma.it

Lgbt Spagna: L’ospizio gay-friendly


Contro le discriminazioni verso gli anziani omosessuali, arriva in Spagna l’ospizio gay-friendly.
Il prossimo gennaio, infatti, nel comune di Rivas- Maciamadrid, a 20 km da Madrid, verrà inaugurato il Residencial XXVI de Diciembre.

Una vera e propria casa di riposo ad hoc costruita per gli over-65 appartenenti alla comunità LGBT.

L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione “26 dicembre” con l’obiettivo di aiutare quei cittadini che persino in età avanzata vivono in condizioni di svantaggio ed emarginazione a causa del loro orientamento sessuale.

Ispirato alla tedesca “Asta Nielsen Haus” – il primo pensionato per omosessuali in Europa – questo lussuoso complesso residenziale si comporrà di 115 appartamenti completi di numerosi comfort e spazi comuni tra i quali una palestra, una spa ed un ristorante.
fonte http://www.west-info.eu di Laura Casuscelli

Lgbt Unione Europea: 'Tutti gli Stati Membri riconoscano i diritti dei gay'


Il Parlamento Europeo chiede agli stati membri di stabilire una roadmap per approvare provvedimenti contro l'omofobia e le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale.

Il Parlamento europeo ha approvato ieri (mercoledì, n.d.r.) una risoluzione firmata dal Partito Popolare, dai socialdemocratici, dai liberali, dai Verdi, dai conservatori riformisti e dalla sinistra europea sui diritti umani, l'orientamento sessuale e l'identità di genere con 442 voti favorevoli, 104 contrari e 40 astensioni.

Nella risoluzione si esprime "preoccupazione per le numerose violazioni dei diritti umani e le diffuse discriminazioni connesse all'orientamento sessuale e all'identità di genere perpetrate sia nell'Unione europea che nei paesi terzi";

riconosce il lavoro dell'ONU "per garantire la piena applicazione dei principi internazionali in materia di diritti umani indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere delle persone";
chiede "un dibattito ad alto livello in occasione della 19a sessione del Consiglio dei diritti dell'uomo, che si svolgerà nella primavera 2012, ai fini di un dialogo costruttivo, informato e trasparente sulla questione delle leggi e pratiche discriminatorie e degli atti di violenza contro i singoli fondati sull'orientamento sessuale e l'identità di genere";
chiede agli Stati membri ed alle istituzioni UE di promuovere sistematicamente la tutela e il rispetto dei diritti umani relativi all'orientamento sessuale e all'identità di genere";

"si rammarica che nell'Unione europea i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender, ivi inclusi il diritto all'integrità fisica, alla vita privata e alla famiglia, il diritto alla libertà di opinione, di espressione e di associazione, il diritto alla non discriminazione, alla libera circolazione e il diritto di asilo, non siano ancora pienamente rispettati in ogni circostanza"; chiede alla Commissione di elaborare una tabella di marcia globale contro l'omofobia, la transfobia e le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere".

Nell'ambito della discussione parlamentare, un emendamento presentato dai parlamentari della Sinistra Unitaria Europea, che felicitava quegli Stati membri che hanno riconosciuto le nozze gay e chiedeva agli altri di fare lo stesso, è stato rigettato a causa del voto contrario del Partito popolare e, contrariamente alle posizioni espresse in precedenza in occasione di altri rapporti, dei Socialisti.

In una nota l'Associazione Radicale Certi Diritti si felicita per l'approvazione della risoluzione ma si augura che il Parlamento europeo voglia essere ancora più ambizioso in occasione delle prossime risoluzioni sui diritti umani, chiedendo agli Stati membri di approvare anche l'istituto del matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Jean Lambert, membro della commissione per le Libertà Civili parlamentare ha dichiarato: " La legge europea assicura un trattamento equo per tutte le persone sul lavoro e nell'educazione, a prescindere all'orientamento sessuale, ma le persone lgbt continuano ad essre discriminate in altri ambiti della vita".

"Mentre alcuni stati membri hanno fatto significativi progressi nel realizzare l'uguaglianza prima della legge - ha aggiunto Lambert -, puntando a eliminare le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale, altri hanno assistito ad una crescita dei sentimenti e degli attacch omofobi. Questo è inaccettabile. Tutti gli stati membri e le organizzazioni internazionali devono giocare un ruolo nel tentativo di sviluppare un clima nel quale questo genere di intolleranza venga rifiutata."

"Accolgo con favore la risoluzione appena approvata - ha concluso - ma sono addolorato nel vedere quanti membri hanno votato contro. Questo dimostra che c'è bisogno di agire".
Fonte: www.gay.it via http://www.digayproject.org

Lgbt Firenze: Da oggi 5 ottobre è di nuovo Leggere per non dimenticare, evento presentato dall' assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti


FIRENZE ”Non so se Anna Benedetti immaginava 17 anni fa, quando ha dato vita a ”Leggere per non dimenticare”, quanto imperativo sarebbe stato oggi, nel contesto storico, politico, culturale che viviamo, il contenuto espresso dal tema scelto.

Quanto essenziale sia oggi conoscere, promuovere la cultura, sapere, ricordare; nel momento cioè in cui pare attivata una congiura contro la memoria, e lo strumento della conoscenza si appiattisce su un tempo presente indistinto e privo di profondità”.

E’ quanto ha affermato stamani a Palazzo Vecchio l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti alla presentazione dell’evento, che si inaugura il 5 ottobre prossimo nella sede ormai beneaugurante della Biblioteca della Oblate a Firenze.

Quarantotto incontri in otto mesi di viaggio attraverso narrativa, storia, filosofia, scienza, linguistica, psicoanalisi, architettura, saggistica; i mercoledì e i venerdì alle ore 17.30.

Con video, basi musicali, voci recitanti, mostre fotografiche, filmati.
Prosegue anche il progetto “Uno scrittore adottato dalle scuole”, che ha avuto un crescente successo e si è esteso il rapporto con importanti e significative realtà cittadine.

La Regione Toscana da sempre è estremamente attiva nel promuovere la cultura del libro e della lettura.

Attraverso il sostegno strutturale delle biblioteche, che negli ultimi 10 anni ha visto un impegno di 42 milioni di euro per oltre 70 biblioteche comunali, impegno forse unico a livello nazionale; passando per l’investimento a biblioteche ed archivi con acquisto di libri attraverso il progetto “Un milione di libri per la Regione Toscana”, sino a promuovere la lettura nei centri commerciali con l’accordo Unicoop Tirreno e Unicoop Firenze, negli ospedali e con il servizio bibliobus.

Anche lo slogan della campagna di comunicazione delle biblioteche toscane “in biblioteca… perché c’è il futuro della tua storia” insiste sull’importanza della cultura come strumento per il futuro. In tutto questo si inserisce perfettamente “Leggere per non dimenticare”.

“La Regione finanzia con 60mila euro questa manifestazione – ha proseguito Scaletti – che assegna al Comune di Firenze, cofinanziatore con una cifra analoga e che si occupa di tutta la parte organizzativa.

Un investimento pienamente adeguato al livello culturale espresso dall’evento, che ormai fa parte del panorama degli appuntamenti fiorentini più significativi”.

Oltretutto, sottolinea l’assessore, porta il pubblico alla scoperta, o alla riscoperta, di una struttura come le Oblate, esempio di cosa rappresentano oggi le biblioteche nel tessuto sociale.

Non a caso “Leggere per non dimenticare” partecipa al programma dell’ottobre-mese regionale delle bilblioteche e dei lettori toscani; iniziativa del programma regionale di incentivazione delle biblioteche intese come luogo di conservazione del sapere, ma anche luogo di aggregazione sociale e di interscambio culturale.
Biblioteca delle Oblate
Via dell' Oriuolo 26
Firenze
info: http://www.leggerepernondimenticare.it/
fonte http://toscana-notizie.it, di Dario Rossi

martedì 4 ottobre 2011

LGBT: AUDIZIONE IN COMMISSIONE DIRITTI UMANI DEL SENATO SU CONDIZIONE OMOSESSUALI E TRANSESSUALI NELLE CARCERI ITALIANE: SITUAZIONE ESTRAMAMENTE GRAVE


ASSOCIAZIONE RADICALE CERTI DIRITTI CHIEDE INTERVENTI MIRATI PER EVITARE CASI DI VIOLENZE, ASSISTENZA ADEGUATA E MASSIMA PROTEZIONE.



Dichiarazione di Sergio Rovasio, Segretario Associazione Radicale Certi Diritti:

“La Commissione Diritti Umani del Senato ha oggi audito alcuni esperti che si occupano di assistenza alle persone omosessuali e transessuali detenute nelle carceri italiane. Gli ultimi dati diffusi oggi in Commissione riferiscono di 104 persone transessuali e omosessuali che si trovano in reparti ‘protetti’.

Ovviamente i detenuti omosessuali sono molti di più ma per ragioni di sicurezza non si dichiarano. Purtroppo molti di loro vivono in condizioni pessime perché devono tenere nascosta la loro condizione e anche perché le strutture carcerarie non garantiscono la protezione e l’assistenza necessaria.

Durante le visite ispettive svolte dai parlamentari Radicali, in particolare della deputata Rita Bernardini e Marco Perduca, in questi ultimi mesi sono state riscontrate carenze molto gravi sul piano dell’assistenza sanitaria del tutto insufficiente per le persone transessuali.

Alcune strutture carcerarie non hanno alcun reparto per loro. Occorre dare atto che grazie al lavoro di volontariato di alcune Associazioni come il Mario Mieli di Roma, il Mit, Movimento identità transessuali e l’Associazione Libellula di Roma, vengono promosse dentro il carcere alcune attività di aiuto e sostegno.

In questi ultimi mesi con la deputata Rita Bernardini, Presidente di Certi Diritti, abbiamo visitato alcuni dei 17 reparti ‘protetti’ per le persone transessuali. Nelle prossime settimane abbiamo previste le visite nei reparti transessuali di Napoli, Belluno e Milano, tra i più numerosi.

Occorre che le Asl si attivino con la massima urgenza per garantire alcuni tra i più elementari diritti umani".
Fonte: http://www.certidiritti.it/alla-commissione-diritti-umani-del-senato-auditi-i-volontari-che-si-occupano-di-sostegno-alle-persone-lgbt-nelle-carceri-italiane-situazione-drammatica

Lgbt Napoli, “Per Annibale”: il Nuovo Teatro Nuovo tra passato e futuro


In occasione dei venticinque anni dalla morte di Annibale Ruccello, il Nuovo Teatro Nuovo, che del drammaturgo stabiese fu casa artistica, gli dedica quest’anno parte della stagione: producendo due sue opere (“Anna Cappelli” e “Le cinque rose di Jennifer”, entrambi per la regia di Pierpaolo Sepe) ed ospitando alcuni spettacoli nati in suo omaggio (“Compleanno”, “Da questo tempo e da questo luogo”, “Quattro mamme scelte a caso”).

Il teatro dei quartieri spagnoli nel corso degli anni ha ciclicamente rimesso in scena i testi di Ruccello.
Questa stagione più che un ricordo vuole essere, quindi, un serio tentativo di riflettere sulla statura di classico moderno che la sua figura assume sempre più chiaramente col passare del tempo, e sull’influenza che i suoi testi continuano ad esercitare sulle nuove generazioni di registi, attori ed autori.

In occasione dell’apertura della stagione 2011/12, il Nuovo ha organizzato per martedì 4 ottobre l’incontro “Per Annibale - L’eredità artistica di Annibale Ruccello”, una conversazione con Enrico Fiore ed Enzo Moscato [nella foto] introdotta da Igina Di Napoli: Ruccello fu sì regista e attore, ma essenzialmente fu autore e, dunque, questa conversazione sarà l’occasione di ragionare sulla nuova drammaturgia, sulle modalità di protezione e di promozione del talento, sui nuovi autori.

Durante l’incontro saranno letti brani tratti da alcuni dei cinque spettacoli della stagione 2011-12 ed interverranno, tra gli altri, Benedetto Casillo, Cristina Donadio, Roberto Azzurro, Fortunato Calvino, Luigi Romolo Carrino, Carlo Cerciello, Arturo Cirillo, Rosaria De Cicco, Mario Gelardi, Franco Iavarone, Gea Martire, Antonella Romano, Pierpaolo Sepe, Imma Villa, Massimiliano Virgilio, Massimiliano Palmese.

L’appuntamento è per martedì 4 ottobre alle ore 17.30 al Nuovo Teatro Nuovo in via Montecalvario 16
La stagione del Nuovo prenderà il via invece giovedì 6 settembre alle 21.00 con “Compleanno” di Enzo Moscato
fonte http://www.napoligaypress.it

BARACK OBAMA definisce LADY GAGA leader Lgbt


LADY GAGA E’ SEMPRE PIU’ SIMBOLO OMOSESSUALE, LO DICE ANCHE IL PRESIDENTE OBAMA

Parla alla conferenza annuale della Human Rights Campaign (una delle più grandi organizzazioni Lgbt in America) il presidente americano Barack Obama e chissà perchè il primo nome che gli viene inmente è proprio quello della eccentrica attuale regina del pop, Lady Gaga: “Di recente, durante una serata in California, ho avuto un colloquio bilaterale molto produttivo con la vostra leader… Lady Gaga” spiega il presidente e il pubblico non trattiene gli applausi.

Del resto l’affermazione sarà forse un po’ ironica ma non certo lontana dalla verità: la cantante sembra infatti sempre più portata ad incarnare lo spirito di chi si sente lontano dal comune canone della società; emblematico in proposito il suo recente intervento all’Europride di Roma, dove si esibì con la canzone simbolo dell’orgoglio di essere se stessi, “Born this way“.

Se questa leadership viene poi avallata persino dal presidente americano allora chi potrà più metterla in dubbio?
fonte http://www.chedonna.it

Lgbt Firenze: Alloggi popolari alle coppie gay, mozione del gruppo IdV Scola e Fittante: “Un diritto ineludibile”


Una mozione per l’assegnazione delle case popolari alle coppie gay.
E’ la proposta del capogruppo e del consigliere dell’IdV Giuseppe Scola e Giovanni Fittante all'ordine dei lavori del Consiglio comunale di oggi.

“Dopo la discussione della mozione sul ripristino del registro comunale delle coppie di fatto, hanno detto Scola e Fittante-, speriamo che ci sia la volontà da parte delle forze politiche di volere discutere questo atto che dovrebbe impegnare la collettività e le istituzioni al rispetto della persona al di là delle proprie diversità.

Crediamo, concludono il capogruppo Giuseppe Scola e il consigliere Giovanni Fittante, che riconoscere a tutti i cittadini i propri diritti debba essere un principio ineludibile per un corretto svolgimento dell’attività politico amministrativa dei rappresentanti della collettività” (lb)
fonte http://press.comune.fi.it

lunedì 3 ottobre 2011

Lgbt Washington: Obama applaudito dalla comunità gay


Obama con il presidente della Human Rights Campaign

Ieri ha anche festeggiato il 19esimo anniversario di matrimonio
"Di recente, durante una serata in California, ho avuto un colloquio bilaterale molto produttivo con la vostra leader... Lady Gaga".

E' la battuta con cui Barack Obama ha esordito nel suo applauditissimo discorso alla conferenza annuale della Human Rights Campaign.


"Di recente, durante una serata in California, ho avuto un colloquio bilaterale molto produttivo con la vostra leader... Lady Gaga". E' la battuta con cui Barack Obama ha esordito nel suo applauditissimo discorso alla conferenza annuale della Human Rights Campaign, una delle organizzazioni Lgbt, (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) piu' grandi d'America.

Al suo arrivo al centro congressi di Washington, un'enorme platea di almeno 3.000 persone gli ha tributato una fragorosa standing ovation. Il Presidente dell'organizzazione, Jo Solmonese, ha invitato tutti a sostenere Barack Obama, definendolo come "il presidente che ha fatto piu' di tutti nella storia d'America per migliorare la vita della comunita' gay".

Dopo la battuta su Lady Gaga, paragonata a una sorta di capo di Stato, Obama ha ribadito che "ogni americano, gay, bisessuale e transgender, merita di essere uguale davanti alla legge e godere degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini".

Quindi, tra l'entusiasmo generale, ha ricordato che grazie ai suoi sforzi e' stato abrogato l'odioso principio del 'Don't ask, don't tell', che costringeva i militari gay a vivere nell'ombra, senza poter dichiarare apertamente la propria identita' sessuale.

Infine ha parlato di un fenomeno che sta colpendo molto l'opinione pubblica americana, quello dei suicidi tra gli adolescenti gay, vittime di bullismo. "Nessun ragazzo gay - ha esclamato Obama - dovra' in futuro sentirsi solo e abbandonato a se' stesso".

L'anniversario
Barack e Michelle Obama hanno scelto un elegante ristorante di pesce per festeggiare il loro 19esimo anniversario di matrimonio. La 'First Couple' ha cenato al ristorante Eve di Alexandria, una deliziosa localita' a pochi chilometri dalla Casa Bianca, in Virginia, sulla sponda opposta del fiume Potomac.

I due hanno approfittato del sabato sera per celebrare la ricorrenza, malgrado la data esatta cada tra un paio di giorni. I due si fidanzarono nel 1991 e si sposarono il 3 ottobre dell'anno dopo, il '92, presso la Trinity United Church of Christ di Chicago, in una funzione officiata dal reverendo Jeremiah Wright.

E' stato uno dei suoi sermoni ad aver ispirato il titolo di uno dei libri piu' famosi di Barack Obama, "The Audacity of Hope", l'audacia della speranza. Dall'unione tra Barack e Michelle sono nate due figlie, Malia, nata nel 1998, e Sasha nel 2001.
fonte http://www.rainews24.rai.it

Lgbt: Il transessuale operato male ha diritto ad ottenere il risarcimento


La Corte di Cassazione ( sent 9471/2004 ) pone fine ad una vicenda giudiziaria che vedeva contrapposto un soggetto transessuale e i medici che avevano effettuato l’ intervento diretto alla modificazione dei caratteri sessuali.
In particolare il soggetto transessuale, lamentava la mancata riuscita dell’ intervento chirurgico, che non avrebbe garantito appieno la transazione verso la nuova identità sessuale.

La sentenza della Corte Suprema di Cassazione, al di là del cospicuo risarcimento, cui vengono condannati il medico, l’azienda Asl e l’assicurazione, in solido tra loro, si presenta di grande interesse, sotto l’aspetto di un principio affermato ovvero, per l’enunciazione che debba essere garantito il diritto del transessuale ad intrattenere regolari rapporti sessuali debba essere garantito dopo l’operazione di avvenuta modifica dei caratteri sessuali.

In particolare, il Tribunale in primo grado aveva condannato i convenuti a risarcimento della somma di 200 milioni, sentenza ribaltata nel corso del giudizio di secondo grado posto che la Corte D’appello, ritenuto fondato il gravame proposto nei confronti della sentenza di primo grado, aveva rigettato la domanda dell’attore, assolvendo da ogni responsabilità i convenuti.

La sentenza, come ovvio, aveva lasciato insoddisfatto, l’attore il quale dopo avere avuto un pieno riconoscimento del proprio diritto in primo grado, si era visto ribaltare la decisione nel corso del giudizio d’ appello con conseguente reiezione, della propria domanda risarcitoria.

La Corte Suprema invece accoglie il ricorso, annullando la sentenza di primo grado enucleando il seguente principio: l’intervento diretto al transessualismo deve sempre e comunque garantire l’integrale modifica dei caratteri sessuali di una persona, con la conseguente diritto del soggetto transessuale a vivere la nuova vita, secondo l’identità prescelta, anche per quel che riguarda la sfera sessuale.

Da un punto di vista medico in particolare infatti, l’intervento non era perfettamente riuscito posto che dopo l’asportazione dell’ organo genitale maschile, il medico aveva realizzato una vagina di profondità insufficiente, che non consentiva regolari rapporti sessuali, e quindi una regolare vita sessuale con conseguente, inappagamento della nuova identità .
fonte http://www.avvocatoabologna.it, Avvocato Sergio Armaroli

Lgbt TV: Niente Panico 78°Puntata "Omofobia" Mercoledì 5 ottobre alle 21.50, su RTB Virgilio e sul canale sky 819


Mercoledì 5 ottobre alle 21.50 su RTB Virgilio canale sul digitale terrestre 213 e in contemporanea sul canale sky 819 a niente Panico parleremo di Omofobia e della passione dell ascrittura.
Ospiti in studio Gabrile Sannino scritto, http://www.gabrilesannino.com/ e stefano belfiore.

In Italia nessuna legge
A CURA DI FLAVIA AMABILE

Che cos’è l’omofobia?

Esistono diverse definizioni. La più comune la descrive come una paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo.

Come si manifesta?

Con atti relativi alla sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, libertà religiosa e diritto all'obiezione di coscienza.

Come nasce?

Deriva dall’idea che siamo tutti eterosessuali e che è normale e sano scegliere un partner del sesso opposto (eterosessismo). Convinzione che spesso si basa sull’errato presupposto che in natura non esistano comportamenti omosessuali («L’omosessualità è contro natura», si sostiene). E, invece, molti animali presentano comportamenti omosessuali, tra cui topi, criceti, porcellini d’India, conigli, porcospini, capre, cavalli, maiali, leoni, pecore, scimmie, e scimpanzé.

Esiste una giornata contro l’omofobia?

Sì, è il 17 maggio di ogni anno. A crearla è stato Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie (Presses Universitaires de France, 2003). Quest’anno si è arrivati alla terza edizione. Ad aderire più di 40 nazioni con varie iniziative.

Qual è la posizione dell’Europa?

Il Parlamento Europeo ha approvato il 18 gennaio 2006 una risoluzione in cui «condanna con forza ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale» e «chiede agli Stati membri di assicurare che le persone GLBT vengano protette da discorsi omofobici intrisi d'odio e da atti di violenza omofobici e di garantire che i partner dello stesso sesso godano del rispetto, della dignità e della protezione riconosciuti al resto della società». E invita anche «con insistenza gli Stati membri e la Commissione a condannare con fermezza i discorsi omofobici carichi di odio o le istigazioni all'odio e alla violenza e a garantire l'effettivo rispetto della libertà di manifestazione, garantita da tutte le convenzioni in materia di diritti umani».

Qual è la posizione di comuni, province e regioni?

Esiste una campagna di sensibilizzazione in atto perché approvino un ordine del giorno contro l’omofobia e lo scorso anno il supporto è arrivato anche dal Parlamento europeo con una Risoluzione sull'omofobia in Europa. Ordini del giorno sono stati presentati da oltre venti comuni di grandi città (da Ferrara a Bologna, Modena, Massa e Genova) e una decina di province (come Firenze o Roma).

Esiste una legge in Italia che punisca questi reati?

A livello di codice penale, le discriminazioni sono regolate dalla Legge Mancino. Nella sua prima formulazione il testo prevedeva esplicitamente anche l'orientamento sessuale, ma fu eliminato nella stesura definitiva. In Italia non esiste quindi al momento alcuna legislazione penale esplicita né contro la discriminazione né contro gli atti di omofobia e di incitamento all'odio sulla base dell'orientamento sessuale. Una menzione esplicita sull’orientamento sessuale esiste soltanto in un decreto del 2003 sulle discriminazioni sui luoghi di lavoro.

Che incidenza ha il fenomeno in Italia?

Proprio perché non sono considerati reati è impossibile avere una rilevazione statistica attendibile, o reperire informazioni ufficiali da parte delle Forze dell’ordine in merito a reati di carattere omofobico, semplicemente perché non esiste una specifica fattispecie di reato. Di conseguenza è estremamente difficile che all’atto della denuncia la vittima di violenza dichiari la matrice omofobica del gesto patito, sia perché ciò non costituirebbe una aggravante, sia in virtù di una forte omofobia interiorizzata, largamente diffusa nel nostro paese, che porta ad una vera e propria autocensura.

In quali Paesi europei esistono leggi specifiche?

L'omofobia, intesa come atto violento e/o incitamento all'odio, è esplicitamente punita come reato con sanzioni carcerarie e/o pecuniarie in Danimarca, Francia, Islanda, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia. Norme antidiscriminatorie che menzionano esplicitamente l'orientamento sessuale sono in vigore anche in Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, in quattro Länder della Germania (Berlino, Brandeburgo, Sassonia e Turingia), Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia e Montenegro.

Non mancate mercoledì 21.50 RTB Virgilio canale 213 e sky 819

Fonte http://www.lastampa.it/ via http://www.rewind-tv.net, pubblicato da Cristian Cristelli

Lgbt: Appello di Arcigay alla tv: basta censure, di Maura Chiulli responsabile Nazionale cultura


Gentile Redazione,

è con forza che chiediamo ai media, ancora una volta, di diventare o di tornare ad essere luogo e strumento di cultura, motore dell’informazione e non solo dell’opinione.

Sono ancora gravi e grossolani, gli errori quando si trattano vicende o temi legati al mondo LGBT (lesbico, gay, bisessuale e trans).

I media, e la diffusione delle informazioni, intervengono sui processi di costruzione della conoscenza, sulle relazioni interpersonali e, più in generale sul processo di formazione della cultura e, in un momento complesso per il nostro Paese, sia sul piano culturale che economico, chiediamo con solida compattezza, il ritorno da parte vostra ad una cultura della verità e dell’esattezza.

La recrudescenza degli episodi di violenza contro le persone LGBT rende quanto mai urgente un vostro impegno nella ricerca delle fonti e nella precisione lessicale quando si trattano temi tanto delicati.

Citiamo, per tutti, il servizio dedicato da Studio Aperto, il tg di Italia Uno, al tributo che Lady GaGa ha voluto fare al quattordicenne suicida Jamey Rodemeyer.

Il telegiornale ha parlato di suicidio a seguito di bullismo, evitando accuratamente, per la durata dell’intero servizio, di rendere onore e rispetto alla morte di un ragazzo, che a soli quattordici anni ha deciso di togliersi la vita perché perseguitato in quanto dichiaratamente bisessuale.

La verità è stata disattesa, evitata accuratamente. In questo modo si diventa complici della violenza, si collude con gli aggressori e si infanga la memoria di una vita spentasi tanto prematuramente.

Arcigay, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha realizzato la prima ricerca nazionale sul bullismo omofobico: Interventi di prevenzione contro il bullismo a sfondo omofobico, dalla quale è emerso che 1 studente su 5 ha sentito epiteti omofobi a scuola nell’ultimo mese, e che 1 studente su 13 ha assistito nell’ultimo mese ad aggressioni omofobe di tipo fisico (calci e pugni). Il bullismo omofobico esiste ed è, ad onore della verità, vostra dovere parlarne con competenza e rigore.

Anche la RAI non è nuova ad episodi di diffidenza, se non di aperta ostilità, nei nostri confronti. Ce lo rivelano censure e cancellazioni ai nostri affetti e persino alla battaglia per i nostri diritti.

E’ il caso, ad esempio, della sparizione del celebre del bacio dei cowboy di Brokeback mountain, su Rai 2. Le proteste che ne seguirono portarono alla ritrasmissione del film, ma solo in tarda serata. La versione censurata del film è comunque ricomparsa poi su Rai movie…

Più recentemente Rai 1 ha fatto scomparire un matrimonio gay in una puntata della fiction tedesca “Un ciclone in convento”, mentre diverse fonti a stampa, hanno riportato che il Tg1 ha pesantemente modificato, con tagli che ne hanno alterato il senso, il servizio “I matrimoni gay nella chiesa valdese”.

Nella nostro mondo liquido, che pare ogni giorno di più coincidere con il mondo mediale, il vostro ruolo per la costruzione di una società responsabile, tesa all’eguaglianza e al rispetto, è essenziale.

Per questo, Arcigay auspica che i media tornino a fornirci gli strumenti di verità necessari per costruire ciascuno la nostra tavola simbolica di interpretazione della realtà e del mondo.
Maura Chiulli, Responsabile Nazionale cultura Arcigay
fonte http://www.arcigay.it