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giovedì 6 ottobre 2011
Lgbt: Una transessuale al parlamento polacco?
Anna Grodzka si candida alle politiche con la lista Palikot
Si chama Anna Grodzka ed è la prima transessuale polacca candidata a Cracovia per le politiche in calendario domenica nella lista del Movimento anarchico-liberale di Januzs Palikot.
LA STORIA
Anna Grodzka, 57 anni, è fondatrice e presidente della Fondazione Trans-Fusion, è una psicologa, un’attivista per la responsabilizzazione dei transgender e produttore cinematografico.
Laureata all’Università di Varsavia, la Grodzka si è formata per combattere ogni sorta di discriminazione con l’organizzazione e la conduzione di un gruppo di sostegno per le persone transgender.
Oltre ad essere nota per il suo impegno politico (sempre a sinistra) e sociale, la donna è nota anche per aver deciso di cambiare sesso solo recentemente: l’operazione, avvenuta a Bangkok nel 2010, è stata oggetto di un documentario girato da un canale tv privato.
Da allora la Grodzka, che prima si chiamava Ryszard, si è sposata con un uomo e ha avuto un figlio.
La donna abbraccia la posizione di Palikot, 47 anni, un uomo d’affari e ex deputato del partito del premier Donald Tusk Piattaforma civica (Po), ha fondato un Movimento che secondo gli ultimi sondaggi potrebbe diventare la terza forza del parlamento polacco (dopo Po e il partito di Jaroslaw Kaczynski Pis).
IL PROGRAMMA
Anna diventa quindi la prima persona apertamente transessuale nella storia politica polacca e ha presentato un importante programma elettorale: la Grodzka propone l’equiparazione dei diritti delle persone GLBT a quelli delle persone eterosessuali, la separazione tra Chiesa e organizzazioni statali, l’interruzione dei finanziamenti pubblici alle organizzazioni religiosi, pari opportunità per le donne, ampliare la disponibilità di asili e asili nido per venire incontro alle madri lavoratrici, l’aumento del salario minimo e l’eliminazione dei contratti spazzatura, oltre alla cessazione del finanziamento delle iniziative dei partiti politici con i soldi presi dal bilancio statale.
Parliamo di una donna forte, con una grande personalità e con la priorità di innovare, di combattere per una vera e propria rivoluzione culturale in Polonia.
I fari sono puntati su di lei: ripongono in lei molte speranze i membri della comunità LGBT, ma non solo.
fonte http://www.giornalettismo.com, di Claudia Santini
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