giovedì 5 aprile 2012

Lgbt: La relazione annuale della responsabile cultura Maura Chiulli Arcigay

La cultura è consapevolezza pratica legata alla propria esperienza individuale, che si fa concetto, in relazione alle influenze del mondo esterno, intrise dell’esperienza e dell’apporto trasmessi da altri individui e altri contesti spaziali e temporali.

Dunque la cultura è un complesso apparato interno dell’esistenza, che esprime, però, un doppio carattere: sociale e personale.

A seconda dei propri valori una cultura può essere aperta o chiusa.

Predisporre azioni culturali significa agire nel senso dell’apprendimento, della costruzione, della condivisione di modelli, idee, simboli, che, finalmente siano rappresentativi di tutto l’ambiente sociale. Un’azione non condivisa o addirittura escludente, non può essere definita culturale.

L’ambizione non è mai solo quella di rafforzare la subcultura lgbt basata sul genere e sull’identità sessuale, ma fare in modo che gli interessi e le esperienze condivisi da persone accomunate da una certa identità di sessuale o di genere possano diventare patrimonio culturale condiviso, esteso.

La cultura è parola, azione, esperienza, storia. Il nostro impegno ha percorso tutte queste direzioni, considerandone l’interdipendenza, ritenendo fondamentale per una profonda azione culturale la contaminazione con altri settori e ambiti di azione di questa Segreteria nazionale: giuridico, progettuale, salute. Letteratura, arte, eventi, seminari saranno i luoghi e nel contempo i motori delle nostre azioni..

Arcigay, attraverso i suoi canali comunicativi e soprattutto attraverso l’azione efficiente del suo Ufficio stampa, promuove e supporta ricerche, attività, progetti e pubblicazioni che sollecitano e sensibilizzano eterogenei tessuti sociali, e la Segreteria Nazionale, in tutte le sue deleghe, collabora poiché ritiene possibile e urgente una rivoluzione culturale nel nostro Paese, sempre più lontano dall’Europa civile.

E’ azione culturale la scelta dell’Associazione di istituirsi parte civile in un processo, la comunicazione costante con l’esterno sui temi di grande attualità legati al mondo Lgbt, la diffusione di comunicati stampa che sollecitino il mondo dei media all’utilizzo di un vocabolario adeguato, scientifico e sensibile, la predisposizione di eventi culturali e conferenze stampa per la promozione di progetti, la divulgazione dei risultati delle nostre ricerche nazionali, la commemorazione di giornate importanti, la produzione e la divulgazione di materiale informativo da introdurre nelle scuole per prevenire e contrastare il doloroso fenomeno del bullismo omofobico.

E’ stata una profonda azione culturale la partecipazione, anche economica di Arcigay alla definizione e alla realizzazione di tutti gli eventi culturali legati all’Europride 2011, così come la partecipazione dell’Associazione Nazionale al video Ti Sposerò, realizzato dal comitato bresciano, con una grande eco mediatica.

Tra i progetti culturali di quest’anno vi è il finanziamento e la partecipazione di Arcigay ad uno spettacolo teatrale realizzato all’interno del Gender Bender, qualitativamente molto interessante sul tema delle famiglie arcobaleno. In questo momento, per la delega alla cultura risulta fondamentale la definizione di una efficace campagna di comunicazione nazionale legata al 17 maggio, Giornata mondiale contro l’omofobia.

Con l’aiuto di tantissime volontarie e volontari è in corso di realizzazione il materiale informativo: si è ritenuto, visti i crescenti fatti di cronaca in tema di omofobia, che il messaggio da veicolare fosse quello dell’importanza della denuncia, sia che si subisca un atto di violenza verbale o fisica a stampo omofobico, sia che si risulti spettatori.

Io denuncio lo slogan e, in continuità rispetto alle altre importanti campagne nazionali realizzate quest’anno dall’Associazione, pensiamo a Diversamente uguali, si è scelto di far parlare direttamente i nostri volti. Donne, uomini, figli, madri, nonni, padri, famiglie che testimoniano la necessità di un impegno diretto e personale nel contrasto dell’omofobia.

“E’ meglio una testa ben fatta che una testa ben piena”, sono le parole di Edgar Morin. Una testa che organizza le conoscenze, una testa che le connette, le collega, le separa, le sintetizza, una testa critica, questa è una testa ben fatta.

La cura del particolare, l’interesse esclusivo per la propria condizione, l’egoismo, l’azione volta all’amministrazione dell’utilità del singolo individuo a discapito della collettività, manifestati dall’opera del nostro attuale sistema politico non possono che allontanarci dalla scuola della comprensione umana, del futuro.

Fornire una cultura che permetta di scegliere, di contestualizzare, di risolvere problemi complessi, di affrontare l’incertezza; mostrare, disegnandolo, il vantaggio della comprensione umana, della tolleranza, dell’affiliazione, queste sono le sfide per le quali amiamo combattere.
Maura Chiulli Responsabile nazionale Cultura
fonte http://www.arcigay.it

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