sabato 27 novembre 2010

Lgbt Web, Cassazione: lecite telefonate private col telefonino aziendale se sono poche e brevi


Roma,(Adnkronos)Licenza di fare telefonate private con il cellulare aziendale. A patto che gli squilli siano pochi e limitati nel tempo. Ammessi anche gli sms ad amici purche' contenuti e diluiti nel tempo.

Lo sottolinea la Cassazione che chiarisce una volta per tutte le modalita' di utilizzo del telefono in ufficio. In particolare, la Sesta sezione penale ha dichiarato inammissibile il doppio ricorso presentato dalle Procure di Torino e Verbania che si opponevano alla decisione di 'non luogo a procedere' nei confronti del dirigente dell'Ufficio tecnico del comune di Stresa, Mario E., accusato di peculato e di abuso di ufficio per avere utilizzato il cellulare aziendale per contatti privati inviando 276 sms ad amici e facendo 625 telefonate per un costo di circa 75 euro nell'arco di due anni.

L'accusa di peculato era stata archiviata dal gup del Tribunale di Verbania, nel dicembre 2008, sulla base del fatto che gli squilli erano stati pochi e, dati i modesti costi, vi era "assenza di atti appropriativi di valore economico sufficiente per la configurabilita' del delitto di peculato".

Esclusa inoltre la sussistenza dell'abuso di ufficio per l'utilizzo di internet a scopi privati dal momento che il comune di Stresa aveva con Telecom un abbonamento a costo fisso per la navigazione sul web

Contro il non luogo a procedere le due procure hanno fatto ricorso senza successo in Cassazione. In particolare, la Procura di Verbania ha fatto leva sulla non uniformita' della giurisprudenza della Cassazione in materia di telefonate dall'ufficio.

La Suprema Corte - sentenza 41709 - ha dichiarato inammissibili i ricorsi delle due procure spiegando che "il gup ha spiegato adeguatamente la insussistenza di un effettivo e concreto incremento economico del beneficiario idoneo a configurare il requisito dell'ingiusto vantaggio patrimoniale con riferimento al reato di abuso di ufficio".

Quanto all'accusa di peculato, piazza Cavour rimanda al verdetto del gup che aveva attestato come le telefonate fatte dal cellulare aziendale avessero arrecato "un danno di 75 euro in un arco temporale di poco piu' di due anni per contatti di breve durata con un numero isolato di persone". Irrisorio per fare scattare la condanna.
fonte Adnkronos via libero-news.it

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