giovedì 29 aprile 2010

Lgbt, Omo-Transfobia


Accanto alle xenofobia, in quanto avversione del diverso in quanto straniero, dobbiamo porre l’omofobia, avversione irrazionale nei confronti di omosessuali, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo.

“Si manifesta con atti relativi alla sfera pubblica e privata con discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, libertà religiosa e diritto all’obiezione di coscienza”.

Il 17 maggio di ogni anno è la giornata contro l’omofobia. Si festeggia in 40 Nazioni. Non si festeggia in Italia. L’Italia è un paese omofobo, contrario ai principi fondamentali dell’umanità.

Il Parlamento Europeo ha approvato il 18 gennaio 2006 una risoluzione in cui «condanna con forza ogni discriminazione fondata sull’orientamento sessuale» e «chiede agli Stati membri di assicurare che le persone GLBT vengano protette da discorsi omofobici intrisi d’odio e da atti di violenza omofobici e di garantire che i partner dello stesso sesso godano del rispetto, della dignità e della protezione riconosciuti al resto della società». E invita anche «con insistenza gli Stati membri e la Commissione a condannare con fermezza i discorsi omofobici carichi di odio o le istigazioni all’odio e alla violenza e a garantire l’effettivo rispetto della libertà di manifestazione, garantita da tutte le convenzioni in materia di diritti umani».

A differenza di altri paesi europei, in Italia non esiste alcuna legislazione penale esplicita né contro la discriminazione né contro gli atti di omofobia e di incitamento all’odio sulla base dell’orientamento sessuale.

L’omofobia, intesa come atto violento e/o incitamento all’odio, è esplicitamente punita come reato con sanzioni carcerarie e/o pecuniarie in Danimarca, Francia, Islanda, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia. Norme antidiscriminatorie che menzionano esplicitamente l’orientamento sessuale sono in vigore anche in Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, in quattro Länder della Germania (Berlino, Brandeburgo, Sassonia e Turingia), Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia e Montenegro.Di viviana vivarelli
fonte bellaciao.org

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