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domenica 25 aprile 2010
Nuovo Erotismo guardando al passato, Il Burlesque: ovvero l’arte dello stuzzicare
Sugar, Candy Shelf, Step touch, S-shape.
Per alcune di voi queste parole non significheranno nulla, ma per chi ha partecipato al corso di Burlesque di Mitzi von Wolfgang queste sono le parole d’ordine per far spalancare il mondo della seduzione: quelle che vi ho citato sono alcune pose e alcuni passi base per imparare l’antica arte del Burlesque, un mondo fatto di piume, lustrini, sensualità e gioia.
Un mondo dove si riscopre in pieno la propria femminilità, divertendosi e soprattutto piacendosi così, per quello che si è.
Ho intervistato Mitzi, la mia insegnante, che in Italia è in assoluto una delle Divine del Burleque.
Ecco che cosa mi ha raccontato:
- Mitzi, come hai scoperto il Burlesque e come hai cominciato?
La scoperta del Burlesque, per quel che mi riguarda risale a tanti anni fa - in Canada, dove avevo passato qualche mese. Frequentai un corso di teatro-Burlesque (simile a vaudeville) che utilizzai per creare qualche performance dove facevo "he - she", giocando sull'ambiguità del genere maschio/femmina. Quando, poi, qualche anno fa, il Burlesque, come lo intendiamo oggi, tornò in auge, ne fui felicissima, perché questa espressione artistica riuniva tutto quello che sono le mie autentiche passioni - seduzione, un erotismo raffinato, danza, e la comicità del teatro-Burlesque.
Decisi di far tesoro delle mie esperienze e cominciai a specializzarmi a Londra, presso Ministry of Burlesque Academy, con Gypsy Charms, la direttrice dell'Accademia.
Forte di queste esperienze, nel 2008 apro (molto in sordina) la prima scuola di Burlesque in Italia - Burlesque School Milano.
- Qual è l’errore più comune che le persone fanno quando si parla di Burlesque?
L'errore più comune è confonderlo con uno spogliarello "rétrò", complici tante " artiste " che si limitano solo a quello, trascurando tutta la ricchezza di questa forma d'arte
Non per niente, tutte le scuole di Burlesque all'estero insegnano non solo lo spogliarello, ma anche fan dance (la danza con i ventagli), danza cabaret (con la sedia), charleston, can-can, danza sul pavimento e l'uso di accessori, fondamentali per provocare e stuzzicare lo spettatore.
- Quando racconti quello che fai, ti capita di essere fraintesa?
Spesso la gente mi chiede: " Allora tu insegni alle donne a spogliarsi?" Sì, insegno anche quello, ma soprattutto, io che il Burlesque lo vivo come un "inno" alla femminilità più autentica, alla seduzione e al divertimento, insegno alle allieve non solo la gestualità della seduzione e l'arte di togliere i vestiti in un "certo modo", ma anche la grazia della danza e un linguaggio del viso e del corpo sensuale e malizioso allo stesso tempo.
- Si parla di emancipazione femminile, di nuovi modelli estetici…
I nuovi modelli in realtà sono i "dèjà vu" - si tratta dell'estetica imperante soprattutto negli anni 40-50 del secolo scorso, molto " glamour " - dunque, il modello è già collaudato e per niente nuovo. Di nuovo c'è che con la moda del Burlesque riscopriamo un modello femminile più autentico e verace, simile a una donna normolinea e normopeso, con tutte le sue curve e cosiddetti "difetti" - sicuramente lontano dall'immagine improbabile e poco veritiera che ci impongono le riviste di moda e la televisione, dove imperano i visi e i corpi uniformati dalla chirurgia estetica. La "rivoluzione" in atto è avere il diritto a sentirsi belle e seducenti nella propria pelle e nelle proprie forme, in quanto ogni donna ha una sua bellezza irrepetibile.
- Secondo te il Burlesque, sebbene sia un’arte così antica, può essere in qualche modo vicino al femminismo?
Se come femminismo si intende estendere i diritti della donna nella società, certamente - le performer del Burlesque tradizionalmente sono quasi sempre menager di se stesse e usano il corpo sul palcoscenico non per compiacere l'uomo, ma perché loro stesse amano il loro mestiere e si divertono facendolo, nella consapevolezza totale del loro potere femminile. Certamente, il Burlesque è all'antitesi del "femminismo" isterico che bruciava i reggiseni in piazza, cercando in modo sguaiato ad assomigliare ad un maschio volgare (adottando un linguaggio e i gesti scurrili, come purtroppo molte donne oggi fanno).
- Serve ad avere un rapporto migliore e più “divertito” col proprio corpo?
Oh, sì, assolutamente! Le ragazze (o donne) che frequentano i corsi di Burlesque, facendo propri i gesti e le espressioni seduttive, vedono prima di tutto se stesse con occhi diversi, scoprono il loro potenziale femminile, spesso assopito e (non è pura retorica) - diventano più belle, con un portamento, uno sguardo e le movenze che dimostrano la sicurezza acquisita.
- Il Burlesque può servire al sesso?
La seduttività aumenta in maniera veramente visibile e di conseguenza, anche la nostra vita sessuale ne tre vantaggio - le ragazze mi confessano spesso che hanno messo in pratica quanto imparato - con un gran divertimento!
- Che consiglio ti senti di dare alle donne?
Se non l'hanno già fatto di liberare la "inner beauty" - la bellezza nascosta che tutte abbiamo, portandola alla luce - non vergogniamoci di usare le nostre armi femminili, talmente efficaci e che ci possono dare tantissime soddisfazioni. Impariamo senza remore il linguaggio e i gesti di seduzione - saremmo più gioiose e felici sia noi che chi ci vive accanto.
La seduzione non si esprime a traverso la perfezione fisica, che spesso è fredda ed irreale, ma volendo bene il nostro corpo e con uno sguardo che comunica la nostra gioia di vivere - è proprio quello la nostra arma più potente!
- La cosa più difficile da imparare durante il corso?
È molto difficile lasciare dietro la nostra espressione quotidiana ed "urbana", spesso imposta, per una più gioiosa, maliziosa - in pratica la cosa più difficile è tirare fuori il nostro "alter ego". Le ragazze spesso imparano a muoversi bene, ma il viso rimane teso e poco comunicativo. Cerchiamo di far parlare lo sguardo e usiamo in dosi industriali il sorriso - tutti si ammorbidiscono davanti a un viso sorridente e sentendo un bel tono di voce. In realtà possiamo fare tanto con poco - impariamo ad usare quello che abbiamo!
Se siete interessate potete visitare www.burlesqueschoolmilano.com, il sito ufficiale della scuola.
Io mi sono iscritta e sono già all’ultima lezione, e vi assicuro che l’arte dello “stuzzicare” è davvero straordinaria.
fonte elle da Valentina Maran
e qui la versione di Luciana littizzetto...il Pirelesque!
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