venerdì 11 febbraio 2011

Lgbt interviste: Vladimir Luxuria a Vanity Fair "Amo le orate, cambiano sesso senza bisturi"


Ecco le domande inviate dagli appassionati di Vanity Fair via Facebook a Luxuria, e le sue risposte. È, questo con l’artista e attivista transgender, 45 anni, ex parlamentare, l’ottavo appuntamento con I lettori intervistano le star.

In attesa che esca su Vanity Fair del 16 febbraio l’intervista a Manuela Arcuri con le domande che ci avete già inviato, iniziamo a raccogliere quelle per Carlo Verdone. Potete mandarcele cliccando sulla fan page di Vanity Fair. Le pubblicheremo sul n. 9, in edicola dal 23 febbraio.

Perché ha deciso di lasciare la politica per finire nei salotti? E vorrebbe tornare in Parlamento? (Marco Scansani)
«Mi sono candidata nel 2006 e sono stata eletta, nel 2008 né io né il mio partito siamo stati riammessi in Parlamento. Così sono tornata a fare Tv, teatro, radio e libri, cose che facevo prima della mia preziosa esperienza a Montecitorio.

Però non ho mai smesso di occuparmi di diritti civili e della nostra dignità:proprio la scorsa settimana sono stata madrina di uno sportello anti-discriminazione lesbo-gay-trans alla Cgil di Avellino. Per il futuro, non chiudo mai le porte».

Secondo lei l’Italia quando si adeguerà al resto d’Europa per i diritti delle coppie omosessuali? (Igor Scopelliti)
«Cito Luigi Tenco: “Non so dirti come e quando, ma vedrai che cambierà”. L’iter per approvare i diritti civili in Italia si può rallentare, ma non si può arrestare. Più passa il tempo più aumentano le nazioni dove sono approvate le Unioni civili, Partnership Acts, Pacs, Matrimoni.
Con certezza posso dire gli ultimi due Stati che li approveranno: l’Iran e il Vaticano».

Nichi Vendola potrà mai diventare primo ministro o paga il «dazio» di essere gay? (Gian Luca Minotti)
«Potrebbe diventarlo, molti già pensavano che il suo essere gay gli avrebbe impedito di diventare per due volte presidente di Regione. Non sottovaluto l’intelligenza degli italiani che se ne sbattono dell’orientamento sessuale e badano se puoi essere capace di dar la speranza di migliorare le proprie vite. E poi almeno Nichi lo dice».

La «prostituzione» politica è diffusa come quella sessuale? (Sandro Della Penna)
«Non so se sia più diffusa, ma è certo più dannosa: non avere coerenza, essere inaffidabili, tradire gli elettori, non credere in ideali, essere pronti a vendersi per un posto… Meglio battere».

Berlusconi dovrebbe dimettersi dopo le ultime rivelazioni? (Lyla Mod)
«Non considero motivo per dimettersi ciò che altri considerano peccato ma solo ciò che costituisce reato. Mi preoccupa però la meritocrazia basata sulla disponibilità sessuale, la menzogna sulla nipote di Mubarak, l’essere esposti a ricatti. Mi fa indignare chi non fa nulla per garantire diritti civili a coppie di vere lesbiche mentre istiga due donne a simulare atti lesbici per il proprio piacere voyeuristico».

È peggio il Parlamento o l’Isola? (Letizia Lalloni)
«Sono due realtà molto diverse. In Parlamento puoi proporre leggi, sull’Isola no. Sull’Isola fai la fame, in Parlamento direi proprio di no».

Farebbe la valletta di Sanremo? (I.S.)
«Ah, ah, ah… perché no? Sarei però una valletta mora pensante e parlante. Come bionda sarebbe perfetta Platinette».

Può fare accettare subito una riforma: quale propone? (Tonia De Rosa)
«Aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie, le stock-option e altri giochetti di Borsa per destinare il ricavato a facilitazioni fiscali per chi vuole metter su famiglia e fare figli».

Ha mai desiderato di avere un figlio? (G.L.M.)
«Sì, dopo un viaggio in Mozambico con l’Unicef, dopo aver conosciuto un orfano di genitori morti di Aids: voleva che lo portassi via con me, e invece ho dovuto lasciarlo lì. Forse sarà già morto di malaria, di fame».

Se per caso dovesse rinascere, in chi vorrebbe reincarnarsi? E perché? (Lino Colonna)
«In un’orata: cambiano sesso senza bisogno di chirurgia».

Il suo ricordo più bello da uomo? (Sabrina Tapparo)
«Ho la memoria corta».

Secondo lei quando l’Italia si adeguerà al resto d’Europa per i diritti delle coppie omosessuali? (Igor Scopelliti)
«Cito Luigi Tenco: “Non so dirti come e quando ma vedrai che cambierà”. Si può rallentare l’iter per approvare i diritti civili in Italia ma non si può arrestare. Più passa il tempo più aumentano le nazioni dove sono approvate le Unioni civili, Partnership Acts, Pacs, Matrimoni. Con certezza posso dirti gli ultimi due Stati che li approveranno: l’Iran e il Vaticano».

Quanto è stata vicina a fare il giudice di X-Factor? (Marco Scansani)
«Mai… né me lo hanno proposto né mi sono proposta. Però la X factor ce l’ ho nel nome d’arte, LuXuria».

La fase politica è stata più un dovere civico, una voglia di fare o un gesto incosciente? (Igor Scopelliti)
«Un dovere civico. Mi fu proposto, ho accettato perché era un mio dovere farlo, ho sperato di dare voce a tanti che in Parlamento non si sono mai sentiti rappresentati».

Se non fosse diventata famosa, la sua vita sarebbe stata come ora? (Greta Bertazzini)
«No. Assolutamente no. Purtroppo constato che la popolarità è un anestetico alla discriminazione. Tante come me non se la passano così bene».

La politica è ancora il credo del popolo? (Maika Meneghetti)
«Deve tornare a esserlo. Il partito più grande è quello degli indecisi e degli astenuti. Solo quando la politica parla di te risvegliando la fiducia allora avviene la reazione speculare: anche tu parlerai di politica con fiducia, passione ed entusiasmo».

Chi nell’ambito dello spettacolo ti ha più deluso e chi invece ti ha più sorpreso piacevolmente? (Maria Balestrieri)
«Mi deludono i bicefali, i “doppia-faccia”, i Giano bifronte che a telecamera accesa sono in un certo modo e a telecamera spenta si trasformano. Mi ha sorpreso piacevolmente Albano: sensibile, simpatico, intelligente e umile».

Ha mai pensato di avere un programma tutto suo in Tv? (Mariangela Fasano)
«Sì, spero di non essere l’unica a pensarlo…».

Da cosa pensa che sia provocata quest’omofobia esasperata e violenta? (Lyla Mod)
«Alcuni omofobi si sentono rappresentati anche da una certa classe politica, altri lo sono perché sono gay repressi e odiano chi invece si esprime liberamente, in altre parole “rosicano” e picchiano o insultano… altri perché non hanno il coraggio di prendersela contro i poteri forti e si scagliano su persone più indifese, spesso loro in gruppo e l’aggredito da solo: bel modo di dimostrare di essere veri uomini!».

Come pensa che dovrebbe affrontare il tema dell’educazione all’affettività la scuola italiana? (Agata Trovato)
«Semplicemente inserendo un corso di educazione civica che includa anche la lotta al bullismo di tipo omofobo, come avviene in Spagna. E magari educando il corpo insegnante per primo in collaborazione con associazioni lesbo-gay-trans».

Quando ti rivedremo sulla scena politica? (Greta Bertazzini)
«Quando mi sentirò pronta, quando qualcuno alla mia altezza me lo propone, quando sentirò che la gente ripone fiducia e speranza in me».

Ha mai pensato di lasciare l’Italia? (Letizia Lalloni)
«Mai. L’Italia la amo al punto tale da volerci vivere per contribuire a migliorarla».

I suoi occhi sono sempre raggianti. E’innamorata? (Manuela Stomeo)
«I miei occhi sono raggianti perché più passa il tempo più miglioro me stessa. Spero di diventare una persona che merita di vivere una bella storia d’amore».

Che consiglio si sente di dare alle donne che nel quotidiano lottano per emanciparsi? (Karen Mazza)
«Di lottare per non permettere a nessuno di farti sentire inferiore, né di dover necessariamente essere superiori a un maschietto per fare il suo stesso lavoro. L’obiettivo più nobile è l’uguaglianza».

Se Ruby un giorno si dimostrasse un genio della politica, la voterebbe? (Sandro Della Penna)
«Sarà più facile che i voti li prenda io in un convento!»

Che cos’è che l’aiuta a tirarsi su quando sta particolarmente male? (Bianca Cazzanti)
«La mia pratica buddista».

E’ più facile essere donna o uomo? (Stefania Incerti)
«E’ più facile essere uomo, ma io amo le sfide e le cose difficili sennò mi annoio, per questo preferisco essere donna».

Come va l’amore? (Potter Domenico)
«L’amore va… da un’altra parte. Prima o poi ci incroceremo».

Qual è il pregiudizio sui gay più difficile da sradicare? (Evelina D’Armi)
«Che un gay debba essere necessariamente effeminato».

Sa cucinare? Qual è il piatto che le riesce meglio? (Maria Francesca)
«Me la cavo. Le zuppe: invento, abbino, oso».
fonte www.vladimirluxuria.it, Vanityfair.it

Lgbt USA: Cynthia Nixon (Miranda di “Sex and the City”) e Christine Marinoni: genitori gay, è nato il piccolo Max!


La famosa e popolare coppia lesbo di Hollywood, composta dall’attrice Cynthia Nixon (l’avvocatessa Miranda Hobbes di “Sex and the City”) e dalla partner Christine Marinoni, ha annunciato la nascita del loro figlio: il piccolo Max Ellington Nixon-Marinoni.

Il bambino della famosa coppia dello star system americano è nato lunedì scorso. Un portavoce della coppia ha spiegato comunque che «Christine e il bambino stanno bene». La notizia è stata subito pubblicata dal tabloid “Daily Mail”.

La 44enne attrice statunitense Cynthia Ellen Nixon, che lavora nel campo televisivo, cinematografico e soprattutto teatrale, aveva dato l’annuncio della gravidanza della sua partner Christine Marinoni poco tempo fa.

L’identità del padre biologico del piccolo Max Ellington Nixon-Marinoni non è stata rivelata.

La famosa e popolare attrice americana Cynthia Nixon è una grande paladina dei diritti gay e ha conosciuto la sua attuale compagna, Christine Marinoni, nel 2002 durante un convegno sull’educazione.

In quell’anno era ancora la compagna di Danny Mozes, dalla cui relazione d’amore sono nati due bambini nel 1996 e nel 2002.

L’attrice americana Cynthia Nixon si è poi separata dal compagno e due anni dopo ha annunciato alla stampa la sua relazione omosessuale con Christine Marinoni.

Ora la famosa coppia lesbo dello star system americano ha un altro sogno nel cassetto: il matrimonio gay! Noi intanto facciamo un grosso augurio ai due genitori!
fonte nonmidire.it da Domenico Giampetruzzi

Lgbt animazione: Isabella Rossellini e il sesso degli animali nella seconda serie di “Seduce me” delfini gay

Isabella Rossellini spiega le complicate abitudini sessuali dei delfini, dei ragni, dei cavallucci di mare.

E’ arrivata la seconda serie di “Seduce me”, cortometraggi bizzarri quanto scientificamente ineccepibili.

Ogni video dura una sessantina di secondi. Ironia, leggerezza, costumi bellissimi e pupazzi animati condensano ciò che un documentario naturalistico esplicherebbe in un’ora. Neanche l’ombra di volgarità.

Questi cortometraggi non vanno in tv. Non perchè siano scandalosi, ma perchè sono troppo brevi.
Molti si possono vedere su internet, dal sito Sundance Channel.
Io vi mostro le abitudini omosessuali (oltre che eterosessuali) dei delfini.
Credo che aprono nuovi orizzonti anche a chi è già convinto di aver sperimentato tutto.

La serie “Seduce me II” su Sundance Channel. Come i precedenti “Green porno” i video sono prodotti da Isabella Rossellini, Jody Shapiro, Rick Gilbert e Sundance Channel.
Interpretati da Isabella Rossellini con la regia della stessa Rossellini e di Shapiro.
fonte blogeko.it

giovedì 10 febbraio 2011

Lgbt Brasile: sitcom racconterà la storia di un ex gay


Per italianizzare la notizia si potrebbe fare un titolo del tipo “Luca era gay diventa una sit-com”

Alexandre Machado e Fernanda Young saranno gli sceneggiatori della serie televisiva Algo Errado (Qualcosa di Sbagliato), con messa in onda prevista il primo aprile su Globo Tv, network televisivo brasiliano.

Il protagonista sarà l’attore/conduttore/regista cinquantacinquenne Jorge Fernando. Curiosi di sapere la trama di Algo Errado?

Un gay fiero e dichiarato batte la testa in discoteca mentre balla sulle note di Macho Man dei Village People.
L’uomo si risveglierà dal colpo e scoprirà di non essere più omosessuale.

Fino ad ora sono stati commissionati 14 episodi i quali, lo ricordiamo, andranno in onda dall’1 di aprile.
Ci si augura possa essere uno scherzo, o per lo meno che “qualcosa di sbagliato” non si riferisca al fatto di essere gay.
fonte gayprider.com

Lgbt UK: ufficio di collocamento costringe trans donna a vestirsi da uomo per trovare lavoro


Una trans sostiene di essere stata costretta, da un ufficio di collocamento inglese, a vestirsi come un uomo per trovare lavoro.

Tina Cook, 54 anni, che ha iniziato la transizione l’anno scorso, lavorava nel settore edile ma è stata licenziata 18 mesi fa.

Ha cominciato a rivendicare indennità di disoccupazione, senza ricevere alcun esito positivo in seguito alla sua condizione di genere non ancora pienamente definita.

La signora Cook, pretende di presentarsi ai colloqui di lavoro in qualità di donna fino al suo passaggio definitivo di cambio sesso. Un requisito che potrebbe mettere a rischio la sua carriera per i troppi pregiudizi sulla sua sessualità “incertà”:

Ho vissuto in un corpo sbagliato per 53 anni e solo recentemente ho trovato il coraggio di essere come voglio.

Ho rinunciato a tanto per questo. La mia famiglia non mi parla e non ho amici. Come possono aspettarsi che io a rinunci a cercare un lavoro? Penso che sia davvero insensibile.

A volte, la disumanità non ha limiti…
fonte gayprider.com

Lgbt: Coppie eterosessuali a favore dei gay: nasce l'iniziativa Balls of Pride (anche su Facebook)


La Glaad ha avuto una bella idea per sensibilizzare e appoggiare la causa gay non solo da parte del mondo Lgbt ma anche da uomini e donne eterosessuali.

Gli uomini etero sono molto più riservati e timorosi di esporsi in prima persona per prendere le difese dei diritti degli omosessuali.

Il motivo, spesso, è uno dei più semplici (e banali): se lotti per la causa di qualcuno, non è possibile che tu lo faccia solo per altruismo ma perché riguarda, almeno un po’, anche te.

Quindi, nel caso della battaglia Lgbt, se ti dichiari etero ma appoggi i gay, il timore di quello che può pensare la gente, di te, ha la meglio.

Ecco quindi cosa ha pensato un’associazione americana per i diritti Lgbt: puntare sulle donne, solitamente più friendly, senza alcun timore, per convincere i propri fidanzati (quindi etero, solitamente…) a dichiararsi a favore degli omosessuali.

In quel modo la reputazione è salva (“Ho la ragazza, sono etero!”) però possono essere liberi di poter aiutare il popolo Lgbt.

C’è anche l’opzione di Facebook: ci si iscrive alla pagina e si compila il form, in cui appare evidente che la coppia etero (Pina e Pino, ad esempio) sostengono la campagna Balls of Pride.
fonte queerblog.it

Balls of Pride (student project) from Jacob Sempler on Vimeo.

Lgbt Arte: Monna Lisa era in realtà l’amante gay di Leonardo, tesi del presidente del Comitato nazionale dei Beni storici


Forse il sorriso enigmatico della Gioconda, che per secoli ha affascinato e interrogato il mondo intero, potrebbe essere quello di un ragazzo.

A proporre questa tesi è stato Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei Beni storici, culturali e ambientali, che ha spiegato come Monna Lisa sia in realtà Gian Giacomo Caprotti, il giovane amante e allievo di Leonardo Da Vinci.

L’omosessualità del genio toscano non è certo un segreto, ma la tradizione vuole che uno dei ritratti più famosi e studiati della storia, custodito al Louvre di Parigi, raffiguri la moglie di uno noto commerciante fiorentino del Rinascimento.

Sempre secondo lo studioso Vinceti, Caprotti, che divenne apprendista dell’artista italiano all’età di 10 anni e lavorò con lui per un ventennio, sarebbe presente in numerosi altri lavori di Leonardo.

Insomma, dopo le scene da bordello gay raffigurate nel Giudizio Universale di Michelangelo, un altro grandissimo protagonista di quel periodo esaltante dell’arte mondiale sembra rendere omaggio all’omosessualità e alla bellezza maschile.
fonte gaymagazine.it da ANDREA CAMMARATA, Via Advocate

mercoledì 9 febbraio 2011

Lgbt, la Littizzetto per Europride 2011 ”Eminenza vieni anche tu!”


Luciana Littizzetto sostiene il Roma Europride 2011 e invita tutti i suoi “amici, anche Eminenza e Bertone”, a essere a Roma l’11 giugno 2011, per partecipare alla grande parata che chiuderà le due settimane d’iniziative del Pride europeo.

La popolare attrice rivolge l’invito in un videomessaggio sul canale Youtube della manifestazione.

Nel video, la “Liti” torna con la sua ironia tagliente sulla questione dell’educazione sessuale nelle scuole e regala poi una gustosa “pillola” a favore della comunita’ omosessuale.

“I gay, dice, sono piu’ fighi degli etero; se vai a una festa e vedi uno figo, 99 su 100 e’ gay, porca miseria.
L’altro, cisposo, con i peli che gli escono fuori dal naso e dalle orecchie, pieno di peli dentro ma niente sulla testa, e’ sicuramente eterosessuale” e conclude: “Ma si puo’? Ma la volete finire?”.

Il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, organizzatore dell’Europride, nel ringraziare Luciana Littizzetto per il suo supporto, annuncia la pubblicazione sul sito anche di video di Claudio Bisio, Nicoletta Mantovani Pavarotti e tanti altri.
fonte giornalettismo.com via Ansa




LGBT: CORSO DI FORMAZIONE SULL’IDENTITA’ DI GENERE: INCONTRI SUI TRANSESSUALISMI


Sul transessualismo, che preferiamo declinare al plurale nella forma di transessualismi, ci sono numerose false credenze dovute a una generale disinformazione sull’argomento.

Questa disinformazione costituisce terreno fertile per la transfobia e per episodi di violenza, la cui frequenza ha subito un drammatico incremento negli ultimi anni.

Per questo motivo stiamo proponendo, nell’ambito della salute mentale, dell’istruzione, del lavoro e della famiglia, un percorso formativo di conoscenza e approfondimento su questa tematica.

Lo scopo è fornire gli strumenti adeguati alla promozione del benessere che passa attraverso una corretta informazione, cardine fondante della prevenzione.

18/2: Introduzione ai transessualismi: evoluzione del termine, concetto di identità di genere, storia e sviluppo.

25/2: L’iter psico-socio-giuridico: cosa si fa per il riassegnamento chirurgico del sesso in Italia e in Europa.

4/3: La formazione dell’identità: dall’infanzia all’età adulta.
11/3: Genere e sessualità: il piano dell’esperienza.

E’ necessaria l’iscrizione 30€ a incontro, 100€ ciclo completo.

In allegato la scheda di iscrizione, da rispedire a
formazioneLGBT@gmail.com

Sarà garantito il servizio di interpretariato in lingua dei segni italiana.
Il corso è tenuto da:

- Dott.ssa Valeria Condino, psicologa, specializzanda in psicologia clinica

- Dott.ssa Valentina Colozza, psicologa

- Dott. Alexandro Fortunato, laurato in psicologia, tirocinante SAIFIP

- Dott.ssa Cristina Giardullo, psicologa, specializzanda ITRI

- Dott. Guido Giovanardi, laureato in psicologia, tirocinante SAIFIP
Per info e iscrizioni:
http://www.mariomieli.org/spip.php?article2143
fonte mariomieli.org

Lgbt Madrid: transessuale candidata nella lista socialista alle elezioni regionali


La lista del partito socialista Psoe del premier Josè Luis Zapatero per le elezioni regionali di Madrid in maggio comprenderà una candidata transessuale, riferisce oggi la stampa spagnola.

L’attrice Carla Antonelli, ex-militante per i diritti di gay, lesbiche e transessuali, è stata inserita in buona posizione nella lista che sarà guidata dal candidato presidente della Comunità (regione) di Madrid Tomas Gomez.

Antonelli, allora coordinatrice del collettivo Gltb
(Gay-Lesbiche-Transessuali-bisessuali) spagnolo, aveva lasciato l’attivismo politico nel 2007 dopo l’adozione di una legge sulla identità di genere, che agevolava la formalizzazione del cambio di sesso sui documenti d’identità.

L’attrice interprete fra l’altro della serie televisiva ‘La sindrome di Ulisse’ secondo El Mundo, diventerà ora il primo deputato regionale transessuale in Spagna.

Era stata già la prima in Spagna a chiedere ufficialmente il cambiamento di nome e di sesso sulla carta d’identità.
fonte blitzquotidiano.it

martedì 8 febbraio 2011

Lgbt Roma: Vite trans a scuola, un faccia a faccia con gli studenti


Le domande a raffica dei ragazzi nel liceo Socrate di Roma L’incontro con Francesca Eugenia Busdraghi, i professori e la nostra giornalista.
E tutto nel Giorno della memoria

Cosa succede quando sei trans e cammini per strada? Ma è vero che le trans fanno tutte molto sesso?
L’intervento lo passa la mutua?
E sul lavoro «dopo» com’è andata?
Le domande arrivano a raffica. Nell’aula magna del liceo Socrate siamo riuniti in tantissimi.

Studenti, qualche prof, Flavio Conia, il giovane che ha organizzato l’incontro, Francesca Eugenia Busdraghi di Azione Trans e io.

Il dibattito è avvenuto nel giorno della memoria, i ragazzi hanno scelto di parlare di transessualità invitando Francesca e me per discutere del mio libro
"Evviva la neve. Vite di trans e transgender" (Mondadori, strade blu).

Iniziamo a «resettarci»: è l’invito di Francesca, il mondo trans non è come lo fanno vedere i media. Non si tratta di fenomeni da baraccone.

Per esempio, il sesso. «Ci sono molte persone che arrivano ad operarsi senza aver avuto rapporti sessuali, è tale il rifiuto per il proprio corpo che non si hanno relazioni se non dopo».

È il primo stupore. Una studentessa: «Ma io so di tante che invece…».
Sai di tante o le conosci? «No, conosco tante storie».
Ecco la differenza: conoscere le persone ci fa toccare con mano l’autenticità, il «sentito dire» la deforma.
Francesca racconta della sua vita, poi parla dell’amore che finalmente vive, essendo ricambiata.

«Dopo la transizione ho provato le emozioni, questo corpo mi ha dato la possibilità di avere una relazione, di condividere la vita». È importante parlare con i ragazzi non a colpi di slogan, che non serve a niente.

Ma dei concetti chiave che permettono di comprendere a fondo noi e gli altri.
«Sono contraria ad usare l’acronimo glbt, che sta per gay lesbiche e trans, per indicare unarealtà separata dal resto – ho precisato nella mia introduzione –.Quandoparlo di persone trans parto dal concetto di identità di genere.

Ognuno sente in modo differente il proprio essere donna o uomo, questo sentire non è imposto dai genitali. La persona trans sente di appartenere a un genere che spesso contrasta del tutto con i propri attributi sessuali, occorredunque adeguare il corpo al genere sentito come proprio con gli ormoni o anche con la chirurgia».

I ragazzi chiedono a Francesca quali discriminazioni ha subito
(per i video visita http://evvivalaneve.blog.tiscali. it ): «Mi hanno pestata per strada in tre».Unaragazza si apre: «solo ora insieme a voi capisco davvero che la transessualità non è l’omosessualità, ma qualcosa di molto diverso ».

Sono io a raccontare dell’adolescenza di Francesca, del momento in cui guardando in spiaggia una bimba nuda si rese conto del corpo che avrebbe voluto.

Sentendo che era «peccato» cominciò a isolarsi temendo il giudizio, fingendo intorno a sé compagni immaginari speciali, né maschi, né femmine: «I neutri mi venivano a trovare spesso», mi ha detto raccontandosi per Evviva la neve.
Francesca parla del rapporto con il suo compagno, una persona trans che ha fatto il passaggio da femmina a maschio.

I ragazzi chiedono: «com’è il rapporto tra due persone come voi?». La risposta è semplice: «Io fumo e lui no, lui è un santo, ed è molto preciso, io sono un po’ caotica ».

Si va sul tema lavoro, e sono dolori. Francesca dalla transizione in poi ha trovato solo occupazioni saltuarie, prima era un esperto informatico: «È dura per tutti, per noi cento volte tanto».

Anche nella totale precarietà, fa volontariato: «Lo faccio gratis, assisto le persone trans anche in ospedale.

So cosa vuol dire essere soli». Ci salutiamo citando le parole di Federica, la figlia di Francesca, raccolte nel libro.
«Nella vita voglio aiutare la gente che soffre fisicamente a rinascere. Farò l’infermiere, perché dà cose che ti sogni. Dà il calore».

Nasce a Palermo Prospettiva Queer con un festival e laboratori in aula

Smontare i pregiudizi e favorire una cultura dell’apertura, dell’accoglienza, che non obbedisce allo stigma, chenonviene paralizzata dalla paura del diverso. Insomma guardare al futuro, cioè in prospettiva.

Nasce a Palermo con questi intenti «Prospettiva Queer», un progetto di sensibilizzazione dei giovani alle tematiche della convivenza con la diversità intesa come valore e non come minaccia.

Si rivolge da una parte all'Università e ai suoi studenti, dall'altra al mondo della Scuola, in particolare al biennio conclusivo delle scuole secondarie.

Ideato da Giovanni Lo Monaco e organizzato insieme a Cirus Rinaldi, «Prospettiva Queer» fa parte del Sicilia Queer filmfest
(http://www.siciliaqueerfilmfest. it/2011/),
festival internazionale di cinema d'autore a tematica glbt, diretto da Alessandro Rais, che concentrerà le proiezioni a Palermo dal 20 al 26 giugno.

«Prospettiva Queer» prevede per gli universitari un ciclo di video proiezioni e seminari con interventi di docenti e ricercatori dell’ateneo.

Gli studenti dell' Istituto d'Arte invece saranno artefici della realizzazione di soggetto, regia e riprese di un cortometraggio su tematiche relative a indentità di genere e orientamento che verrà presentato in giugno all' interno del Sicilia Queer filmfest. In premiouna videocamera, che rimarrà in dotazione all'Istituto.

Novità, il «Baby Queer», seminario per genitori e bambini della scuola primaria sull'approccio con i più piccoli alle tematiche di genere e di orientamento sessuale.

I curatori, Gilda Terranova e Giovanni Lo Monaco, hanno messo in cantiere incontri teorici, proiezione di un cartone animato, e un laboratorio con attività di brain storming, drammatizzazione e scrittura creativa.

«Prospettiva Queer» si avvale della collaborazione di Agedo (l'Associazione nazionale dei genitori di persone omosessuali) e dell'Osservatorio Provinciale sulFenomeno della Dispersione Scolastica e del Successo Formativo.
fonte cinemagay.it via L'Unità

Lgbt Salerno: Letteratura gay, lesbica e trans: ok ai finanziamenti


• Approvato dal Comune il piano delle iniziative della Commissione pari opportunitá. Si tratta di un programma di quindici punti per il 2011 e di ulteriori quattro nell’anno successivo. Il costo totale è di 8520 euro, da utilizzare per pubblicitá agli eventi, spese di rappresentanza, manifesti e lezioni.

• Quasi la metá della spesa, ossia 4mila euro, andrá per una rassegna di letteratura gay, lesbica e trans dal titolo "Liberi tutti 2011". è un piano di confronti tra i cittadini e gli autori impegnati per il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali e transessuali, al fine di «rendere Battipaglia una cittá sempre più vivibile, accogliente e rispettose delle persone gay, lesbiche e trans, e delle loro famiglie».
I 4mila euro di spesa saranno ugualmente ripartiti tra materiale pubblicitario, riprese audio-video, montaggio e realizzazione dvd, vitto e alloggio per ospiti e docenti.

• L’evento è a cura di Pasquale Quaranta, 28enne giornalista e portavoce del Salerno Pride 2005 e consigliere nazionale Arcigay. Nella delibera, quando si parla dei libri e degli autori all’interno della rassegna, una delle opere presenti è "Omosessualitá e Vangelo" (2008), a cura dello stesso Pasquale Quaranta.

• Un nome che si trova anche tra i componenti della Commissione pari opportunitá e che era presente, come delegato di Legambiente, quando tale programma è stato approvato.

• In pratica, Quaranta ha firmato per ottenere la metá dell’investimento totale per il programma della Commissione di cui fa parte, con lo scopo di realizzare un evento nel corso del quale sará promosso anche un suo libro.

• La responsabile della Commissione è Marika Calenda, peraltro vicesindaco ed assessore alle pari opportunitá.

C’era anche lei quando il programma è stato redatto ed approvato. Ed era presente anche quando la giunta ha ratificato il medesimo programma con delibera numero 3 del 2011. Secondo il piano economico, dei 4mila euro che si spenderanno per "Liberi tutti 2011", 1600 dovrá sborsarli il Comune e 2400 euro la Provincia.

Le altre 14 iniziative dovranno dividersi i restanti 4mila euro.
• Si tratta dell’istituzione del registro delle coppie di fatto (altra iniziativa di Quaranta), della realizzazione di un centro d’ascolto, presentazione di libri, convegni su stalking e prevenzione, giornate contro la violenza sulle donne, i diritti dell’infanzia, le staminali e la salute mentale.

• Oltre ad un progetto culturale per stranieri e di alfabetizzazione informatica. (f. p.) fonte http://ricerca.gelocal.it/lacittadisalerno/archivio/lacittadisalerno/2011/02/05/27wy20502_A3.txt.html

Lgbt USA: Hillary Clinton condanna l'omicidio di David Kato


Siamo profondamente rattristati per la perdita del difensore dei diritti umani ugandese David Kato, che è stato brutalmente ucciso nella sua casa vicino a Kampala.

Con queste parole il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton ha personalmente deplorato l’omicido di Kato, esprimendo vicinanza alla sua famiglia e agli amici.

La Clinton si è poi rivolta espressamente alle autorità dell’Uganda per chiedere indagini rapide e assicurare in fretta i colpevoli alla giustizia.

Il segretario di Stato ha ricordato le battaglie di Kato in difesa delle persone lgbt e per lo stato di diritto, con i risultati che aveva ottenuto, come la bocciatura di alcune norme anti-gay grazie a una sentenza dell’Alta Corte ugandese.

Al governo e al popolo dell’Uganda, poi, ha chiesto di esprimersi con chiarezza contro ogni discriminazione, criminalizzazione e persecuzione delle persone lgbt, per assicurare a tutti pari diritti. E da ultimo si è rivolta

ai giovani e agli attivisti come David, che cercano di costruire un futuro migliore, più sicuro per le loro comunità.

Voglio che sappiano che l’America è con loro e che le loro idee e il loro impegno sono indispensabili per raggiungere quel progresso che tutti noi ricerchiamo.

Parole, per adesso; ma è importante che queste parole, chiare e nette, siano pronunciate dal ministro degli Esteri degli Stati Uniti.
fonte queerblog.it

lunedì 7 febbraio 2011

Lgbt: Donne Transessuali, demoni in Italia, persone in Thailandia


In nessun paese come in Thailandia non si sente quasi nominare la parola homophobia (dal greco homo= uomo, phobia=paura -> paura dell’uomo).

Infatti in Thailandia non c’è il concetto ‘europeo’ di fare coming-out, ovvero quando un personaggio o una persona decide di svelare la propria tendenza sessuale come per esempio recentemente ha fatto Tiziano Ferro.

Lì, sin dalla pubertà, quando si nota che un ragazzo ha degli atteggiamenti femminili si capisce la situazione e si accetta il tutto molto più facilmente.

Esempio di questo sono le cosìdette LadyBoys, uomini nati in corpi femminili, che parteciparono al campionato di pallavolo nazionale nel 1996 e vinsero.

Passeggiando a Bankok nessuno si stupisce se si incontrano per strada transessuali dai lunghi capelli intenti nel fare la spesa o shopping.

Ma anche lì non è tutto rose e fiori, c’è chi non riesce ad accettare la loro se vogliamo chiamarla così diversità e i Kathoeys (così vengono chiamati) vengono derisi e presi in giro ma più che per una forma di disprezzo per una forza di compassione perché secondo un’antica leggenda i kathoeys sono la reincarnazione di qualcuno che in una vita precedente aveva commesso un grave peccato e come punizione verrebbe introdotto in un ‘corpo sbagliato’.

Sicuramente però, da questo punto di vista, in Thailandia sono molto più civili che in altri stati del mondo verso i transessuali.
fonte www.donna10.it

Iniziative: Chely Wright aprirà un centro LGBT a Kansas City


Chely Wright ha annunciato l’intenzione di aprire il suo primo centro LGBT a Kansas City, affiliato al gruppo LIKE ME, un’associazione che sostiene gay e lesbiche abbandonate dalla famiglia:

Il bisogno di comprensione e la mancanza d’istruzione sono tra i più grandi problemi della nazione.

Tutti saranno accolti e potranno visitare il cuore dell’informazione, per orientarsi sulle risorse della comunità lgbt statunitense.

Il gruppo offrirà anche fino a cinque borse di studio 1.250 dollari per la ricerca e l’educazione dei giovani.

La cantante country, che funge da portavoce della corporazione benefica, ha detto che l’ente no profit si concentrerà sulla prevenzione del bullismo omofobo e i continui suicidi degli adolescenti.
fonte gayprider.com

Libri lgbt: “Si fa presto a dire madre” di Valentina Furlanetto


E' stato presentato al Melbookstore, con l’autrice Valentina Furlanetto, con Lidia Ravera e Ivan Scalfarotto.
a Roma, la giornalista radiofonica Valentina Furlanetto il suo libro
“Si fa presto a dire madre”
(Melampo Editore, pag.169, 14 euro).

Si tratta di un libro inchiesta sulla maternità, raccontato attraverso tredici storie-interviste.
Tredici storie di madri diversissime l’una dall’altra, dalle donne in carcere con i figli piccoli, alle case famiglia di Napoli senza fondi, dalle difficili adozioni di bimbi rumeni alle coppie omosessuali con prole. Ne parleranno con l’autrice Lidia Ravera e Ivan Scalfarotto.

Tredici per tredici capitoli.

Tredici madri diversissime l’una dall’altra: Silvana che accudisce il figlio in coma, l’ultraottantenne Norina che nutriva i braccianti di Rosarno, Doretta che ha perso le due figlie in un incidente stradale.

E poi Liliana, che gestisce una casa famiglia di Napoli, e ancora Silvia e Francesca, che hanno quattro bambini.

C’è Antonella, che un tempo era Antonio e si è trasformata da padre in madre di una figlia adolescente. E Anna, che ha dimenticato la figlia in automobile causandone la morte, come avviene, tragicamente, a genitori di ogni parte del mondo.

Valentina Furlanetto, giornalista radiofonica, ha voluto sfidare lo stereotipo della maternità, fortissimo in un paese che, pure, alla maternità riserva ben poco sostegno, e raccontare con una serie di incontri quanto la realtà sia diversa dalle icone: Si fa presto a dire madre (Melampo, pagg. 169, euro 14)
testimonia come variegato sia il legame che lega una madre a un figlio, in un’inchiesta romanzata coraggiosa e controcorrente.
fonte gaynews24.com

domenica 6 febbraio 2011

Lgbt Bologna concorso fotografico "Tutte le forme dell'amore" in uno scatto per il Cassero


Il concorso fotografico del centro culturale della comunità Lgbt di Bologna.
Bianco e nero, a colori, autoscatto: tutto vale.

Gli utenti di Facebook sceglieranno le tre immagini finaliste, una giuria selezionerà la vincitrice, che sarà esposta nel locale

Uno scatto che racconta un'emozione. Il bianco e nero che rende eterno un abbraccio, il colore che ravviva occhi e labbra.

In posa, oppure con l'autoscatto, con la mano tesa.
Ogni fotografia vale: "Love and Pics" è il concorso lanciato dal Cassero di Bologna per festeggiare San Valentino fuori dai canon degli innamoratini di Peynet.

Perché l'amore assume molte forme, occupa spazi e tempi diversi, caso per caso. L'importante è non avere paura di mostrarlo.

Le immagini raccolte da CasseroFuori verranno caricate sulla pagina di Facebook intitolata Love And Pics dove i fan potranno votare l'immagine che preferiscono tramite il pulsante "mi piace" presente sotto ogni scatto.

Le tre fotografie che hanno ottenuto più voti saranno valutate da una giuria di esperti che proclamerà la vincitrice.

I vincitori saranno invitati alla serata di mercoledì 16 febbraio al Cassero e in quell'occasione avverrà la premiazione della foto che, stampata in grande formato, sarà esposta per due settimane.

Sono ammesse fotografie di coppie, realizzate con qualsiasi stile, preferibilmente in formato jpeg. La parola d'ordine, scattandole, è: "Sentitevi liberi e libere!".

Le fotografie che saranno caricate sulla pagina del concorso, vanno inviate a casserofuori@gmail.com
entro domenica 13 febbraio 2011 alle ore 12 indicando obbligatoriamente un titolo e lasciando una mail di riferimento; i nomi delle persone fotografate
e/o di chi ha scattato la foto sono facoltativi.
Le votazioni termineranno alle ore 12 del 14 febbraio, giorno di San Valentino.
fonte bologna.repubblica.it/

Venezia l'osservatorio LGBT non riapre


La richiesta, dopo otto mesi di attesa, suona più che legittima.
Che fine ha fatto l'Osservatorio LGBT (lesbiche, gay, transgender, bisex)del Comune di Venezia?
A sollevare la domanda è Camilla Seibezzi (in foto), consigliera comunale di In Comune:

«Non c'è a tutt'oggi alcuna declinazione operativa di progetti che afferiscano alla cultura delle differenze, dice Seibezzi, sono passati ben otto mesi però dall'avvio della nuova giunta, mi sembrano più che sufficienti».

E infatti se l'osservatorio attivato da Franca Bimbi nella giunta precedente ha chiuso le porte ad un mese dalla fine del mandato dopo essere diventato un punto di riferimento cittadino con 28 eventi alle spalle, 4 progetti artistici e molti contatti diretti, finora di sicuro non le ha riaperte.

«Ripartirà, ancora non sappiamo quando ma ripartirà, assicura Tiziana Agostini, assessora alla cultura del Comune di Venezia, con la delega alla cultura delle differenze, per la parte che ci compete, daremo vita ad un nuovo servizio all'interno del Centro donna.

Ci sono grossi problemi di budget, e se lo sposteremo lì non ci sarà bisogno di assumere altro personale.
Entro marzo faremo la nuova consulta delle donne poi vedremo.

Al Centro donna ci sarà un punto di ascolto, di raccolta delle esigenze e l'osservatorio diventerà così uno spazio condiviso con le realtà associazionistiche del territorio.

Per quanto compete invece la parte delle politiche giovanili partiranno dei percorsi formativi antidiscriminazione nelle scuole che saranno programmati dall'assessore alle politiche giovanili Bettin».
Come a dire insomma, l'idea c'è, ma di date e progetti precisi ancora non si parla.

E così, invece che attenuarsi, la perplessità riprende vigore: «Penso che un ufficio di questo tipo abbia bisogno di figure competenti che non si occupino solo della lotta alla discriminazione ma anche della valorizzazione delle differenze,
dice Camilla Seibezzi, non c'è traccia di progetti così.

Se affrontata in questo modo la questione non riconoscerà minimamente le esigenze dei potenziali fruitori dell'osservatorio e questo è grave anche perché l'attenzione a queste problematiche era stata inserita nel programma elettorale del sindaco».
fonte gaynews.it via Il Corriere del Veneto di Alice D'Este

Cinema lgbt: il film lesbico “Viola di mare” conquista il Gay Festival di Bilbao


Il nostro paese può ritenersi più che soddisfatto per i riconoscimenti ottenuti al Gay Film Festival di Bilbao dall’italianissimo Viola di Mare, lungometraggio del 2009 diretto da Donatella Maiorca.

La giuria basca ha riconosciuto al grande cast che ha illuminato questo film, tra i tanti nomi citiamo Ennio Fantastichini, Gisella Volodi e Maria Grazia Cucinotta, che in questo caso ha rivestito anche il ruolo della produttrice, due premi importanti: l’eccezionale Valeria Solarino è stata insignita della statuetta come miglior attrice e alla bravissima Isabella Ragonese è stata riconosciuta una menzione speciale.

Ambientato nella Sicilia dell’ 800, sospesa sulle note della canzone Sogno di Gianna Nannini come colonna sonora, Viola di Mare racconta la storia d’amore tra Sara (Isabella Ragonese) e Angela (Valeria Solarino) e del travestimento in uomo di quest’ultima per poter restare accanto alla donna amata.

Per sopravvivere allo scandalo, Angela sarà infatti costretta a fingersi un ragazzo, portando i capelli corti e occultando la propria femminilità, come sfida alle mentalità chiuse di quella antica terra arcaica.Il film era stato presentato al Festival del Cinema di Roma nel 2009 e nell’autunno dello stesso anno venne distribuito sui grandi schermi.

Viola di mare ha riscosso un grande successo tra il pubblico, soprattutto giovani, che ne hanno apprezzato la semplicità e il romanticismo insito nella storia d’amore nascosta tra le due donne lesbiche.

I due premi assegnati dal Gay Film Festival di Bilbao sono una sorta di rivincita internazionale per il lungometraggio italiano, che ha avuto una produzione complicata,
vuoi per il tema saffico, visto quasi mai di buon occhio dai produttori di casa nostra, vuoi per il periodo di crisi che il cinema nostrano sta affrontano in questo decennio,
e che, a distanza di due anni,
continua a ricevere riconoscimenti importanti, grazie anche all’impegno della troupe, della regista e di chi ha sempre creduto in questo progetto non semplice da realizzare nell’omofoba Italia.
fonte gaymagazine.it da ANDREA CAMMARATA/ Via – Paid2write