lunedì 7 febbraio 2011

Lgbt: Donne Transessuali, demoni in Italia, persone in Thailandia


In nessun paese come in Thailandia non si sente quasi nominare la parola homophobia (dal greco homo= uomo, phobia=paura -> paura dell’uomo).

Infatti in Thailandia non c’è il concetto ‘europeo’ di fare coming-out, ovvero quando un personaggio o una persona decide di svelare la propria tendenza sessuale come per esempio recentemente ha fatto Tiziano Ferro.

Lì, sin dalla pubertà, quando si nota che un ragazzo ha degli atteggiamenti femminili si capisce la situazione e si accetta il tutto molto più facilmente.

Esempio di questo sono le cosìdette LadyBoys, uomini nati in corpi femminili, che parteciparono al campionato di pallavolo nazionale nel 1996 e vinsero.

Passeggiando a Bankok nessuno si stupisce se si incontrano per strada transessuali dai lunghi capelli intenti nel fare la spesa o shopping.

Ma anche lì non è tutto rose e fiori, c’è chi non riesce ad accettare la loro se vogliamo chiamarla così diversità e i Kathoeys (così vengono chiamati) vengono derisi e presi in giro ma più che per una forma di disprezzo per una forza di compassione perché secondo un’antica leggenda i kathoeys sono la reincarnazione di qualcuno che in una vita precedente aveva commesso un grave peccato e come punizione verrebbe introdotto in un ‘corpo sbagliato’.

Sicuramente però, da questo punto di vista, in Thailandia sono molto più civili che in altri stati del mondo verso i transessuali.
fonte www.donna10.it

Nessun commento:

Posta un commento