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domenica 6 febbraio 2011
Cinema lgbt: il film lesbico “Viola di mare” conquista il Gay Festival di Bilbao
Il nostro paese può ritenersi più che soddisfatto per i riconoscimenti ottenuti al Gay Film Festival di Bilbao dall’italianissimo Viola di Mare, lungometraggio del 2009 diretto da Donatella Maiorca.
La giuria basca ha riconosciuto al grande cast che ha illuminato questo film, tra i tanti nomi citiamo Ennio Fantastichini, Gisella Volodi e Maria Grazia Cucinotta, che in questo caso ha rivestito anche il ruolo della produttrice, due premi importanti: l’eccezionale Valeria Solarino è stata insignita della statuetta come miglior attrice e alla bravissima Isabella Ragonese è stata riconosciuta una menzione speciale.
Ambientato nella Sicilia dell’ 800, sospesa sulle note della canzone Sogno di Gianna Nannini come colonna sonora, Viola di Mare racconta la storia d’amore tra Sara (Isabella Ragonese) e Angela (Valeria Solarino) e del travestimento in uomo di quest’ultima per poter restare accanto alla donna amata.
Per sopravvivere allo scandalo, Angela sarà infatti costretta a fingersi un ragazzo, portando i capelli corti e occultando la propria femminilità, come sfida alle mentalità chiuse di quella antica terra arcaica.Il film era stato presentato al Festival del Cinema di Roma nel 2009 e nell’autunno dello stesso anno venne distribuito sui grandi schermi.
Viola di mare ha riscosso un grande successo tra il pubblico, soprattutto giovani, che ne hanno apprezzato la semplicità e il romanticismo insito nella storia d’amore nascosta tra le due donne lesbiche.
I due premi assegnati dal Gay Film Festival di Bilbao sono una sorta di rivincita internazionale per il lungometraggio italiano, che ha avuto una produzione complicata,
vuoi per il tema saffico, visto quasi mai di buon occhio dai produttori di casa nostra, vuoi per il periodo di crisi che il cinema nostrano sta affrontano in questo decennio,
e che, a distanza di due anni,
continua a ricevere riconoscimenti importanti, grazie anche all’impegno della troupe, della regista e di chi ha sempre creduto in questo progetto non semplice da realizzare nell’omofoba Italia.
fonte gaymagazine.it da ANDREA CAMMARATA/ Via – Paid2write
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