domenica 25 luglio 2010

Lgbt, Preti gay: in Vaticano c’è una zona di “battuage”


È quanto afferma Sergio Rovasio, segretario dell’associazione radicale Certi Diritti, secondo il quale esiste un’area battuta da persone in cerca di rapporti sessuali occasionali, frequentata da sacerdoti e cardinali omosessuali.

“Finalmente un’inchiesta giornalistica documenta quello che tutti i frequentatori di locali gay romani sanno: ci sono tantissimi preti gay che frequentano questi locali e praticano sesso senza nemmeno preoccuparsi molto dell’evidente ipocrisia tra ciò che predicano di giorno e se il merlo non canta piu come una volta un articolo di francesco merlo sul gay pride del 2000 e l elogio di marco pannella ah tempi andati Preti gay.

In Vaticano cè una zona di battuage ciò che fanno di notte“, ha affermato Sergio Rovasio, riferendosi alle rivelazioni di Panorama su alcuni preti che condurrebbero una “doppia vita”, frequentando nel tempo libero i locali di ritrovo degli omosessuali della capitale. Secondo il segretario dell’associazione radicale Certi Diritti, infatti, esiste in Vaticano un’area cosiddetta di “battuage”, frequentata da preti e cardinali omosessuali.

PREDICARE BENE, RAZZOLARE MALE? - Una zona di cui Rovasio non svela il luogo esatto “per evitare che venga piantonato dalle Guardie Svizzere in divisa, perchè quelle in borghese già ci sono“. “Certo – aggiunge - tutti hanno diritto a vivere la loro sessualità, ma non è accettabile che quegli stessi preti che di giorno predicano contro le persone lgbt, di notte pratichino esattamente il contrario“.

La Santa Sede, dice ancora Rovasio, “farebbe bene a non alimentare la sua ipocrisia cercando di parlare di scandalismo, ma di prendere atto che vi sono parecchi omosessuali nel suo apparato.

Alimentare l’odio contro le persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender, come fanno le gerarchie vaticane, un giorno sì e l’altro pure, vuole anche dire parlare contro una parte del proprio esercito di preti e suore che vivono in clandestinità e nel terrore la loro condizione“.

“Noi di Certi Diritti invitiamo le suore e i preti gay ad iscriversi alla nostra associazione, troveranno dialogo, aiuto e sostegno anzichè odio e ipocrisia“.

I PECCATI DEI SACERDOTI - L’inchiesta era stata stigmatizzata da una nota del Vicariato di Roma. ”I fatti raccontati – sottolinea la nota – non possono non suscitare dolore e sconcerto nella comunità ecclesiale di Roma, che conosce da vicino i suoi sacerdoti non dalla ‘doppia vita’, ma con una ‘vita sola’, felice e gioiosa, coerente alla vocazione, donata a Dio e a servizio della gente, impegnata a vivere e testimoniare il Vangelo e modello di moralità per tutti…

Chi conosce la Chiesa di Roma – dove vivono anche molte centinaia di altri preti provenienti da tutto il mondo per studiare nelle università, ma che non sono del clero romano né impegnati nella pastorale – non si ritrova minimamente nel comportamento di costoro”.

”Dinanzi a simili fatti – conclude la nota - aderiamo con convinzione a ciò che il Santo padre Benedetto XVI ha ripetuto più volte negli ultimi mesi: ‘i peccati dei sacerdoti’ ci richiamano tutti alla conversione del cuore e della vita e ad essere vigilanti a non ‘inquinare la fede e la vita cristiana, intaccando l’integrità della Chiesa, indebolendo la sua capacità di profezia e di testimonianza, appannando la bellezza del suo volto’.

Questo Vicariato è impegnato a perseguire con rigore, secondo le norme della Chiesa, ogni comportamento indegno della vita sacerdotale“.
fonte www.giornalettismo.com di Teresa Scherillo

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