venerdì 30 luglio 2010

LGBT CULTURA, COMUNICATO ARCIGAY: 'SALVIAMO LA LIBRERIA GABI, UNA DELLE ULTIME IN ITALIA PER COMUNITA' GAY'


Rischia di chiudere una delle ultime librerie indipendenti a Roma, a due passi da piazza San Giovanni. E' la 'libreria Gabi', uno spazio storico di aggregazione sociale e culturale del quartiere, rilevata nel 2004 da Marinella Zetti e Flaminia P. Mancinelli, che l'hanno trasformata in un luogo di riferimento anche per la comunità lesbica, gay e trans.

"La libreria - è l'allarme lanciato da Marinella Zetti e Flaminia P. Mancinelli - chiuderà entro settembre se non troverà un sostegno, soffocata purtroppo dalla crisi complessiva del mercato editoriale e della cultura e dall'aggressività delle grandi catene editoriali che acquisiscono nuovi spazi penalizzando il mercato indipendente".

Chiusa la libreria Babele di Roma, resta quella di Milano che ha appena cambiato gestione, Altroquando di Palermo, le Maree di Napoli: sono quattro in tutta Italia gli spazi che si rivolgono alla comunità omosessuale e transessuale, che, infatti, si sta mobilitando per salvare la libreria, con iniziative pubbliche di solidarietà e di raccolta fondi, aste, passaparola, donazioni "La Gabi - afferma il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo - è un patrimonio per tutta la città per questo ci stiamo impegnando per fare in modo che continui a vivere, insieme a molte persone volontarie che, con il loro impegno, stanno provando a scongiurare la chiusura di uno spazio al centro di un grande fermento culturale. Nello stesso tempo vogliamo studiare un modo per consentire alla libreria di continuare a stare sul mercato, restando competitiva".

"Questa attenzione - aggiungono Zetti e Mancinelli - è molto importante, ma il tempo è davvero poco e ci auguriamo che anche le Istituzioni, come sta facendo il IX Municipio con la presidente Susi Fantino, si mobilitino: la Gabi è un ambiente aperto a tutti, che ha ospitato i gruppi di auto aiuto "da donna a donna" (tra gli altri quello sulla scrittura come autoterapia), cineforum e molte associazioni del territorio. Progetti ve ne sono molti, l'importante è riuscire a superare il mese di settembre". 30 luglio 2010
fonte ufficiostampa arcigayroma

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