sabato 31 luglio 2010

LGBT TEATRO, BRAVA APPRODA AL GAY VILLAGE DI ROMA


Veramente interessantissima la stagione musicale e teatrale organizzata, per l’estate 2010, nei verdi e freschi spazi romani dell’EUR dove, come da tradizione ormai consolidata, si stabilisce il Gay Village, luogo d’intrattenimento e di diffusione della cultura LGBT, vero e proprio laboratorio umano ed intellettuale di un nuovo modello di società, una società più attenta a cogliere il valore intrinseco della differenza e farne volano di accelerazione della crescita umana, civile e spirituale dell’intera collettività.

Così, tra cinema d’autore, performances e retrospettive, all’interno di un cartellone davvero ricchissimo, coordinato con esperienza e cura da Carla Fabi e Barbara Ghinfanti, giovedì 22 luglio è andato in scena lo show “BRAVA”, recital musicale di e con Nicola Vorelli, attore ed interprete già noto al pubblico per aver partecipato a messinscene di successo come “Festa di Piedigrotta” con Nello Mascia e “Io, Eduardo” con Sebastiano Somma e Tosca D’Aquino.

Coordinato per l’occasione da Claudio Finelli, “Brava”, a differenza delle altre prove artistiche in cui abbiamo avuto modo di apprezzare la potenza vocale di Nicola Vorelli, si è rivelato uno show musicale del tutto originale, uno show in cui si esaltava il genio melodico-visionario del performer partenopeo, creatore di una singolare ed insolita perlustrazione, rielaborazione e riconversione dei brani musicali più coinvolgenti degli ultimi 40 anni.

Così, Nicola Vorelli, interprete en-travestì che da anni si distingue nel proporre spettacoli di grande impatto sia in teatro che in televisione, stavolta si è servito della sua cristallina e potente voce da sopranista per riproporre pezzi tratti dal repertorio pop napoletano, italiano e straniero, dopo averli smontati e rimontati in maniera CAMP, cioè in una maniera del tutto nuova che non può essere ricondotta ad alcuna determinazione di genere e di modello se non al gusto per l’eccesso, per il trasformismo e per la sorpresa, gusto che è tradizionalmente legato alla cultura LGBT.

Da Tuca Tuca a Remedios, da Fuck You a Splendido Splendente, passando per Vecchio Frak, Lady Oscar e Buonasera Dottore, un coloratissimo Nicola Vorelli, con la partecipazione straordinaria della bellissima e trasgressiva attrice Sara Carbone (ricordate il film “Mater Natura”?) e della fantastica violinista-performer H.e.r., entrambe icone dell’immaginario transgender...

ha accompagnato il pubblico del Village in una vicenda interiore tormentata e spumeggiante, offrendo a tutti un elisir magico ed inebriante, in grado si seppellire sotto la risata dolce e amara di un repertorio iconografico ben riconoscibile, i duri contraccolpi della vita, quelli che, scindendoci in due realtà metafisiche in continua lotta tra loro, ci rendono nostro malgrado vittime della lotta tra ciò che detta il cuore e ciò che consiglia la ragione.
fonte teatro.org

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