sabato 27 febbraio 2010

Il Parlamento europeo bacchetta sui diritti gay



Il Parlamento europeo bacchetta sui diritti gay
di Elena Romanello

Il Parlamento europeo pretende che gli Stati che vogliano entrare nella Comunità europea debbano avere al loro interno leggi di tutela e non discriminatorie delle persone omosessuali: la questione è rivolta a Croazia, Macedonia e Turchia, criticati per i record negativi verso i diritti Lgbt, ricordando che le protezioni e le leggi antidiscriminazione non sono negoziabili.

La Croazia è stata criticata nel 2009 per aver vietato il Zagreb Pride e per non aver approvato leggi antidiscriminatorie; in Turchia, il codice penale del Paese sollevava preoccupazioni nel "permettere persecuzione sistematica" di gay, bisessuali e transgender, mentre in Macedonia c'erano dubbi sulla discriminazione verso l'orientamento sessuale e identità di genere.
Ulrike Lunacek, vice presidente del Parlamento Europeo per i diritti Lgbt, ha dichiarato a questo proposito: "Sono felice che i nostri rapporti ed emendamenti in merito ai diritti Lgbt della Macedonia e della Croazia siano stati presi in considerazione dal Parlamento europeo. Abbiamo riaffermato le basi contro la discriminazione e preteso che vengano applicate dai paesi candidati all'ingresso".
Del resto, tra i Paesi dell'Europa occidentale, membri di lunga data dell'Unione Europea, l'Italia è l'unico che ancora non prevede nessun tipo di riconoscimento e di tutela per le unioni di persone dello stesso sesso e un progetto per inserire l'omofobia come crimine d'odio è stato a suo tempo bocciato.

fonte:http://www.nuovasocieta.it/esteri/4680-il-parlamento-europeo-bacchetta-sui-diritti-gay.html

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