martedì 13 luglio 2010

Omofobia e Transfobia, presto al via l'Osservatorio della Polizia. Tavolo permanente con le associazioni lgbt


Le associazioni GayLib, Arcigay e Rete Lenford hanno incontrato il 9 Luglio a Roma presso gli uffici centrali del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, il prefetto Francesco Cirillo, vicecapo della Polizia.Al centro dell’incontro, al quale hanno preso parte i presidenti delle tre associazioni: Enrico Oliari (GayLib), Paolo Patané (Arcigay) e Antonio Rotelli (Rete Lenford), il passaggio alla fase operativa dell’osservatorio contro le discriminazioni la cui attivazione era stata annunciata di recente dal Capo della Polizia, Antonio Manganelli proprio a ridosso dell’incontro avvenuto al Viminale con GayLib e Arcigay nello scorso mese di giugno.

Canale privilegiato per denunciare discriminazioni e violenze omofobiche e transfobiche sarà il Comissariato on line, sul sito della Polizia di Stato, dove sarà predisposto un apposito sportello.Per il resto tre sono i punti sui quali c’è l’intenzione di muoversi: il lancio di una grande campagna di comunicazione mirata alla massima conoscenza dell’osservatorio, la formazione professionale degli agenti di forza pubblica e il coinvolgimento nei lavori dell’osservatorio, a vari livelli, delle associazioni lgbt e dei vari rappresentanti istituzionali (Governo, Unar) già impegnati nella prevenzione delle discriminazioni.

“Quello di oggi è il primo passo operativo in un cammino che, grazie all’impegno e alla collaborazione della Polizia di Stato, farà crescere il Paese in materia di sicurezza, prevenzione e diritti per i cittadini omosessuali e transessuali”
hanno detto Oliari, Patané e Rotelli a fine incontro.“L’istituzione di questo osservatorio in modo partecipato e vivo coinvolgendo in primo luogo il mondo associativo.

Hanno detto ancora i responsabili di GayLib, Arcigay e Rete Lenford – porterà certamente ottimi risultati anche nella formazione degli agenti, particolare decisivo nella gestione dei momenti di emergenza.

Ora – concludono - a fianco a una capillare informazione rispetto alle iniziative che si intraprenderanno in seguito, non possiamo non auspicare il maggiore e decisivo coinvolgimento della classe politica sul tema dei diritti e della sicurezza per i cittadini omosessuali e transessuali, sostegno necessario in un percorso che, dopo troppa sofferenza, potrà risultare finalmente virtuoso e realmente utile alla causa”.
fonte notiziegay.it

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