sabato 10 novembre 2012

Lgbt: Omofobia, no alla legge, Elsa Fornero: "Rammaricata" Paola Concia: "Faccia il decreto..."

In foto Elsa Fornero e Paola Concia in Parlamento (Olycom)

Appello a Monti di due omosessuali aggrediti: "Vari un decreto-legge"
All'indomani della bocciatura - l'ennesima - della legge contro l'omofobia si assiste a un battibecco tra il ministro Elsa Fornero e la parlamentare del Pd Paola Concia

All'indomani della bocciatura - l'ennesima - della legge contro l'omofobia, le forze politiche si scontrano sull'opportunità di una legge, si lanciano appello in tal senso a Napolitano e si assiste a un battibecco tra il ministro Elsa Fornero, che si è detta 'rammaricata' e la deputata Pd Paola Concia, che le risponde come servono diritti, non di rammarico.

APPELLO A MONTI
“Facciamo appello al Presidente del Consiglio Mario Monti affinché il Governo vari un decreto legge anti-omofobia”, dichiarano Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center e Giulio e Simone, i due giovani di Firenze vittime di un’aggressione.
“Siamo stati aggrediti perché ci tenevamo per mano e ci scambiavamo un bacio - dicono Giulio e Simone - questo è intollerabile in un paese civile. Il Presidente del Consiglio ci incontri e dia un segnale chiaro di contrasto alla violenza omofoba. L’omofobia è un male da contrastare. Lo si fa in tutta Europa, è tempo che anche l’Italia si adegui”.

IL RAMMARICO DI FORNERO
“Come ministro delle Pari opportunità, esprimo il mio profondo rammarico per la bocciatura in commissione Giustizia della Camera della proposta di legge contro l`omofobia e la transfobia. Il riconoscimento della specificità dei reati di omofobia e transfobia rappresenta un principio di civiltà, riconosciuto con una specifica disposizione normativa”, dichiara in una nota il ministro del Welfare, Elsa Fornero.

“Questa è una richiesta pressante che viene dalla società civile - prosegue - così come dalle istituzioni internazionali ed europee che ci sollecitano ad adottare misure adeguate per la protezione delle persone dagli intollerabili atti di violenza a sfondo omofobico e transfobico di cui purtroppo leggiamo quotidianamente.

Continuerò comunque il mio impegno nella direzione che era stata già intrapresa e, a breve, partendo dalla attuazione della raccomandazione del consiglio d`Europa n. 5 del 2010 con un progetto pilota del dipartimento per le pari opportunità, proporrò l`adozione di una strategia nazionale per i diritti della persone LGBT e l`avvio di una nuova campagna nazionale contro l`omofobia”.

Fornero aggiunge: “Sono convinta che una società aperta, più inclusiva e sicura non possa prescindere dalla piena affermazione dei diritti umani di tutte le persone e auspico quindi che il nostro paese possa al più presto dotarsi di questa norma di civiltà”.

CONCIA ALL'ATTACCO

La deputata pidiellina Paola Concia ribatte: "Se davvero la Ministro Fornero ha a cuore la protezione delle cittadine e dei cittadini italiani da intollerabili atti di violenza a sfondo omofobico e transfobico e se vuole dare piena attuazione alla Raccomandazione del Consiglio d’Europa, non ha alcun bisogno di adottare una strategia nazionale per i diritti delle persone LGBT".

"Infatti, non solo la strategia esiste già, ma esistono delle concrete proposte di legge che hanno solo bisogno di essere approvate. Sono quattro ed estremamente chiare; una legge per il contrasto di omofobia e transfobia, una legge che estenda diritti e doveri del matrimonio eterosessuale a quello omosessuale; una legge per il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali ed infine una modifica della legge sul cambio di sesso, che ha fatto il suo tempo e che deve essere aggiornata".

"In particolare - prosegue - per quanto riguarda la legge contro l’omofobia e la transfobia, dopo che il Parlamento ci sta lavorando da quattro anni, il silenzio del Governo di ieri in Commissione Giustizia è stato a dir poco imbarazzante e ha dato il senso di un’assenza decisamente colpevole. Inoltre, Ministro Fornero, questa sua enunciazione di programma ha, me lo lasci dire, un colorazione decisamente più adatta a un politico che a un tecnico quale lei rivendica sempre di essere. Una cosa resta certa: gli omosessuali e i transessuali italiani non hanno bisogno di strategie, ma di leggi e di diritti".
fonte http://qn.quotidiano.net

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