Il Partito Democratico vuole fare sentire il sostegno "senza ambiguità alcuna" e proseguire nella sensibilizzazione sociale su questi temi
Sabato 7 luglio Viareggio ospiterà la prima edizione del Toscana Pride, iniziativa cui come Pd della provincia di Pisa e della Versilia aderiamo in maniera convinta.
È importante che la comunità Lgbt senta la vicinanza e il sostegno di tutti i cittadini toscani, senza ambiguità alcuna.
Anche nella nostra regione c'è bisogno di rafforzare l'impegno sul fronte dei diritti, in un momento in cui l'attenzione pubblica è concentrata sull'economia e le "altre" emergenze restano ai margini. Eppure non c'è alcun contrasto tra l'impegno per il diritto al lavoro e quello per i diritti civili.
L'Italia soffre di un grave ritardo sull'intero fronte dei diritti, dal voto agli immigrati al testamento biologico, dal mancato riconoscimento dell'omofobia come reato, unico paese in Europa, alla disciplina delle unioni civili per le coppie eterosessuali ed omosessuali.
Siamo indietro rispetto alle altre democrazie occidentali e abbassiamo continuamente l'asticella, pensiamo ad esempio alla sterile discussione sui Pacs e sui Dico, che non ha portato a nulla.
Recentemente la Corte di Cassazione ha espresso la necessità che le persone omosessuali siano "considerate titolari del diritto alla vita familiare".
E il Parlamento europeo si è rammaricato "dell'adozione da parte di alcuni Stati membri di definizioni restrittive di famiglia con lo scopo di negare la tutela giuridica alle coppie dello stesso sesso e ai loro figli".
Viviamo tutt'ora nell'onda lunga del ventennio della destra berlusconiana, che ci ha lasciato in eredità un Paese degradato dal punto di vista etico e regredito sul piano dei diritti e della dignità delle persone.
Non possiamo dimenticare come poco più di un anno fa la Lega e il Pdl affossarono in commissione la proposta di legge del Pd contro l'omofobia, nonostante il palese dissenso dell'allora ministra Carfagna.
Ma anche al centrosinistra, che si candiderà a governare l'Italia, chiediamo di avere più coraggio. Di segnare un avanzamento sul piano della tutela dei cittadini e della piena affermazione del principio di uguaglianza.
È il coraggio che ha mostrato ancora una volta la città di Pisa, dove anche quest'anno la bandiera rainbow sventolerà sul Ponte di Mezzo, la stessa Pisa che aderisce convintamente al Pride di Viareggio al pari della Regione Toscana.
Il coraggio di Cascina, dove qualche giorno fa due uomini, conviventi da più di dieci anni, hanno sancito la loro unione firmando il registro delle Unioni civili.
L'impegno in questa lotta dei comuni della Versilia che si è concretizzata nell'approvazione della mozione contro l'omofobia.
Ne siamo orgogliosi, ancor di più perché si tratta di amministrazioni di centrosinistra, e ci auguriamo che altre adesioni al Pride si aggiungano a breve.
Ma chiaramente, ancorché importanti, gli atti amministrativi non bastano.
C'è bisogno di un impegno sul piano legislativo che può avvenire solo a livello nazionale; per questo come Partito Democratico vogliamo e dobbiamo proseguire nella formazione politica e sensibilizzazione sociale su questi temi.
Alberto Corsetti, segretario PD Versilia e Francesco Nocchi, segretario PD Provincia di Pisa
fonte http://www.gonews.it
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domenica 1 luglio 2012
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