In vista delle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra a Palermo, il circolo Arcigay del capoluogo siciliano ha chiesto ai quattro concorrenti di rendere pubbliche e iniziative su cui punteranno se saranno eletti, a proposito della comunità lgbt.
Hanno risposto Rita Borsellino, candidata di Pd, Sel e Idv; Antonella Monastra e Fabrizio Ferrandelli, transfuga dell’Idv; il quarto candidato, Davide Faraone, sostenuto dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, non si è ancora fatto sentire.
La Borsellino parla di “collaborazione e confronto” con il movimento lgbt, di garantire piena parità di diritti e di opportunità e di un osservatorio per i fenomeni di discriminazione e violenza. E garantisce sostegno al Pride cittadino. La Monastra immagina “un organismo stabile di concertazione e deliberazione che interagisca con le associazioni Glbt”. Ferrandelli insiste sui diritti civili e sociali e chiede un Gay Pride nazionale a Palermo. Il fatto che tre su quattro abbiano risposto alla chiamata è già un buon risultato. Di seguito i loro interventi completi.
Rita Borsellino:
“Il movimento LGBT a Palermo è stato ed è uno dei principali motori di democrazia e di partecipazione degli ultimi anni. La prossima amministrazione comunale non potrà prescindere da un rapporto costante di collaborazione e di confronto con loro.
L’amministrazione deve garantire una piena parità di diritti e di opportunità a tutt* i cittadin*, indipendentemente dal genere e dall’orientamento sessuale: è un obiettivo che il comune deve porsi sia nei rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini (troppo spesso gli uffici comunali ignorano del tutto le pari opportunità) che in quanto “arbitro” pubblico della convivenza tra i cittadini e promotore del loro benessere.
La prossima amministrazione dovrà ripartire dalla mozione antiomofobia approvata nel 2010 e mai applicata, che impegnava il comune a aderire alla rete Ready – Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, promuovere la costituzione di un osservatorio per l’analisi dei fenomeni di discriminazione e violenza contro le persone LGBT, e ad avviare, promuovere e sostenere la sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni e della pubblica opinione e la promozione di azioni positive contro omofobia, intolleranza e discriminazione.
Sarà anche importante garantire un sostegno ai pride, manifestazione che negli anni scorsi ha dimostrato di saper catalizzare forze e stimoli culturali, sociali e di rivendicazione dei diritti.
Va inoltre considerata la necessità di spazi e servizi ad hoc, come sportelli di consulenza e sostegno e l’assistenza ai minori vittime di omofobia e transfobia, che spesso si trovano per strada, abbandonati dalle famiglie e senza nessuna possibilità di assistenza per mancanza di strutture adeguate. Infine vanno garantiti diritti alle coppie di fatto formate da persone dello stesso sesso o di sesso diverso, anche attraverso una revisione dei regolamenti dei comune.
La Palermo dei prossimi anni deve essere una città colorata, orgogliosa dei mille colori che la compongono, e deve valorizzare le differenze, a partire dal rispetto dei diritti umani, civili e di piena cittadinanza.”
Antonella Monastra:
I diritti civili sono centrali nel mio programma, così come lo è la ‘democrazia partecipativa’. Per me “è prioritario che tutte le politiche comunali siano volte verso l’uguaglianza tra uomini e donne e contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e che siano indirizzate alla realizzazione di una piena democrazia paritaria secondo sistemi di partecipazione e attraverso gli strumenti preventivi di analisi di impatto rispetto al genere e di bilancio partecipato e di genere”. E’ necessario pensare ad un organismo stabile di concertazione e deliberazione che interagisca con le associazioni Glbt, come un tavolo tecnico interistituzionale permanente.
Voglio ricordare che Palermo è stata la prima grande città italiana a dotarsi di una risoluzione “per l’analisi dei fenomeni di discriminazione e violenza contro le persone LGBT”, con la mozione antiomofobia, all’indomani del primo Pride cittadino, raggiunta anche grazie al mio impegno.
Fabrizio Ferrandelli:
“Il mio impegno per il rispetto di tutti i diritti sociali e civili, contro ogni forma di discriminazione”
“Il mio impegno per trasformare Palermo in una città migliore, più europea e a misura d’uomo, passa anche e soprattutto dal rispetto dei diritti civili e sociali – dichiara Fabrizio Ferrandelli, candidato alle primarie del 4 marzo per l’elezione del Sindaco della città di Palermo. Da sempre al fianco dei palermitani nelle quotidiane lotte contro ogni abuso e sopruso, contro la negazione dei più basilari diritti, contro le discriminazioni delle persone LGBT e contro ogni forma di discriminazione.
Una battaglia che può essere vinta solo se condotta con la stessa forza e determinazione delle altre vertenze sul territorio che riguardano disuguaglianze e discriminazioni, a scapito di minoranze siano esse etniche, religiose, culturali, sessuali, senza distinzione alcuna. Una lotta ha pari dignità rispetto a tutte le altre, se il suo fine è l’uguaglianza tra tutti i cittadini.
Il mio impegno al fianco delle persone LGBT – aggiunge Ferrandelli – non è stato solo morale, ma attivo e partecipato, prendendo parte all’organizzazione delle manifestazioni contro l’omofobia e alle sfilate dei passati Gay Pride. Il successo di tali manifestazioni mi fa ben sperare e mi adopererò affinché il prossimo Pride nazionale possa svolgersi proprio a Palermo.
Da coordinatore transpartitico del Comitato “Esistono i diritti” e da primo firmatario della mozione presentata, votata e approvata in Consiglio comunale per l’istituzione del Registro delle Unioni civili, mi rendo perfettamente conto che questo è stato solo un primo segnale concreto, ma non basta. Lavorerò per compiere altri importanti passi che portino ad una totale uguaglianza tra tutti i cittadini, al riconoscimento di tutti quei diritti ad oggi ancora negati dalla miopia delle leggi. Ed in particolare – precisa Ferrandelli – mi riferisco all’erogazione di servizi sociosanitari e scolastici, solo per citarne alcuni.
C’è ancora tanta strada da fare, ma come sempre lotterò e mi impegnerò affinché l’uguaglianza tra i cittadini non sia solo un’utopia, ma diventi presto una realtà. Bisogna guardare con fiducia al nostro futuro, perché la storia che stiamo scrivendo porterà di sicuro al cambiamento″.
fonte http://www.queerblog.it
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