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domenica 24 luglio 2011
Lgbt Milano: assessore propone quote trans
Mentre la Giunta comunale di Milano approva le quote rosa, il consigliere radicale Marco Cappato spinge per le quote transessuali.
La giunta del comune di Milano ha appena approvato le quote rosa per tutte le società e gli enti amministrati dal Comune. D’ora in poi, è stato deciso, il 50% delle poltrone dei vari consigli d'amministrazione delle società comunali dovranno essere occupate da rappresentanti femminili.
Secondo il capogruppo del Partito democratico Carmela Rozza l'approvazione di questa norma: "Rappresenta un segnale importante per tutte le donne di questo paese, un paese che si trova ancora in una posizione di assoluta arretrattezza per quanto riguarda uguaglianza e pari opportunità".
Il consigliere comunale del Partito Radicale Marco Cappato ha colto l'occasione per cercare di attirare l'attenzione su un'altra problematica grave. Per lanciare una sfida ai colleghi, Cappato ha provocatoriamente votato contro l’ordinanza in questione e proposto invece le "quote trans".
Per il consigliere radicale il tema dell’integrazione delle persone transessuali e transgender è fondamentale e si chiede: "In che quota finirebbero le transessuali?".
Una chiara provocazione, ma importante per rilanciare nel dibattito politico una questione centrale per il mondo lgbt. Le persone transessuali sono vittime ancora oggi di fortissime discriminazioni nel mondo del lavoro e nella società. Secondo Cappato: "Una presa di posizione del Comune sarebbe certamente un passo importante verso l’integrazione".
La destra all'opposizione ha subito colto la palla al balzo per agitare lo spauracchio gay. Dopo la “Milano invasa dai gay” per tutta la campagna elettorale, dopo le esternazioni dell’assessore della Lega Massimiliano Bastone che trovava “preoccupante” il patrocinio da parte del Comune al Gay Pride, in quest' occasione ha voluto comunicare il proprio “sgomento” - con le parole di un altro assessore leghista, Morelli, che ritiene inutile: “Perdere tempo su questi finti problemi”.
Un provoacazione che mostra ancora una volta quanto siamo arretrati in questione di diritti umani e come lo zoccolo omofobo sia sempre più duro, anche in una giunta friendly come quella di Pisapia, che attendiamo al varco. Dopo le promesse elettorali ci aspettiamo tanto e per ora abbiamo visto solo un patrocinio.
fonte www.gay.tv
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