martedì 9 novembre 2010

Lgbt: Fumetti gay alla conquista di Lucca Comics nonostante Silvio


Importante la presenza del fumetto gau all'edizione 2010 di Lucca Comics & Games, grazie all'iniziativa spontanea di alcuni editori.
Un notevole progresso, nonostante gli attacchi alla comunità lgb

Lo scorso week end si è tenuta l'edizione 2010 di Lucca Comics & Games, la più importante manifestazione italiana dedicata al fumetto e all'immaginario pop.

Prima di entrare nel vivo e di parlare delle novità lgbt presenti quest'anno è però doverosa una premessa.
Nelle più importanti fiere del fumetto del mondo gli spazi ufficiali dedicati al fumetto lgbt sono ormai immancabili: in Spagna, Francia, Giappone e, soprattutto, Stati Uniti.

Infatti le maggiori fiere di fumetto americane dedicano almeno una conferenza al giorno al fumetto lgbt, e non mancano neppure le fiere dedicate unicamente a questo genere di fumetto.

In queste occasioni si promuovono addirittura raccolte fondi e aste benefiche per aiutare la comunità gay e premi in denaro per finanziare i fumettisti gay emergenti.

Al ComiCon di New York c'è persino una raccolta fondi dedicata alla memoria della doppiatrice transessuale Maddie Blaustein (voce storica della versione americana dei Pokemon)...

Merito anche degli attivisti gay americani, che hanno capito da tempo come può essere produttivo concentrarsi su aree di intervento specifiche (come i fumetti), magari seguendo le loro passioni.

In Italia le associazioni, invece, preferiscono chiedere finanziamenti pubblici per iniziative che coprono aree di interesse più vaste.

Non stupisce, quindi, che nemmeno a Lucca Comics & Games 2010 ci siano state iniziative gay o gay friendly di alcun tipo, e per questo acquisisce ancora maggior valore l'operato di tutti quegli editori, spesso medio piccoli, che contando solo sulle proprie forze hanno scelto di puntare sul fumetto a tema gay.

Perchè un conto è farlo nell'America di Obama (che nonostante i problemi elettorali non vuole rinunciare ad aprire l'esercito ai gay dichiarati) e un conto è farlo in Italia, dove le esternazioni del nostro premier sono quello che sono.

Un plauso, quindi, alla Kappa Edizioni che, grazie anche alla sua nuova etichetta Ronin Manga, ha dedicato un terzo del suo stand ai fumetti a tema gay (fra manga, made in Italy e Ralf Konig).

Un grazie alle Edizioni Voilier che hanno osato presentare in Italia Black Wade (il primo fumetto omoerotico italiano pubblicato ufficialmente nel nostro paese), con tanto di autore che realizzava disegni per i fans, e alla Purple Press che ha deciso di ristampare Psycopathia Sexualis (un fumetto spagnolo che tanti guai ebbe in Italia negli anni '90, mettendo bene in luce l'arretratezza culturale del nostro paese).

Tanto di cappello anche a tutti quegli editori che, pur puntando su titoli più commerciali, non si sono fatti problemi a pubblicare titoli che promuovono una cultura gay friendly: dalla Lizard che ha pubblicato Scott Pilgrim, alla GP che ha iniziato a ristampare Sailor Moon, alle edizioni BD che hanno ripreso il seguito ufficiale a fumetti della serie televisiva di Buffy l'Ammazzavampiri (dove anche la protagonista ha esperienze omosessuali).

Rendiamo anche merito all'Ysal, che continua a importare boys love (e qualche bara manga) dal Giappone e all'associazione culturale Teke, che da qualche tempo ha ripreso a promuovere i boys love made in Italy, senza dimenticare la Black Velvet, che ha continuato ad esporre senza problemi i Racconti Estremi di Gengoroh Tagame.

Il contributo, spesso inconsapevole, di questi e di tanti altri editori alla causa gay è sicuramente molto importante e, oggi, rappresenta un vero e proprio baluardo di civiltà in una realtà italiana che non sta certo dando il meglio di sé.

D'altra parte è proprio per merito del loro lavoro costante che, quest'anno, a Lucca si sono visti prodotti che una decina di anni fa sarebbero stati del tutto inconcepibili in una fiera di fumetto italiana (primo fra tutti Black Wade, che peraltro sta ottenendo un inaspettato successo).

Certo, siamo ancora molto lontani dai livelli delle grandi fiere americane, ma forse siamo sulla buona strada ed è solo questione di tempo. Staremo a vedere.
fonte www.gay.it, di Valeriano Elfodiluce
http://www.gay.it/channel/comics/30766/Fumetti-gay-alla-conquista-di-Lucca-Comics-nonostante-Silvio.html

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