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mercoledì 10 novembre 2010
Film lgbt da rivedere "Boys Don't Cry" storia di un transgender nata donna, che cambiò il proprio nome in Brandon
"Boys Don't Cry" è un film statunitense del 1999, diretto da Kimberly Peirce ed interpretato da Hilary Swank e Chloe Sevigny.
Il soggetto è basato su un fatto di cronaca, le vicissitudini del giovane Teena Brandon, transgender biologicamente donna che cambiò il proprio nome in Brandon Teena, finché fu smascherato, violentato e ucciso da due conoscenti di sesso maschile.
Nonostante la non eccellente distribuzione in USA la pellicola suscitò interesse e consensi, accresciuti con il concomitante assassinio di un teenager gay, Matthew Shepard.
Trama:
Alla fine del 1993 il ventunenne Brandon Teena si trasferisce da Lincoln a Falls City, Nebraska, depressa cittadina di provincia ben nota per la sua chiusura mentale e vari episodi di cronaca nera.
Brandon è generoso, solare e affascinante, ma nasconde a tutti il segreto di essere un transgender.
Ben presto la sua speranza di cominciare una nuova vita lì inizia a realizzarsi: diviene amico della timida Candace Lambert e dei suoi due futuri assassini John Lotter e Tom Nissen, seduce un sacco di ragazze finché non instaura una relazione con Lana Tisdale, una giovane introversa e in crisi con sé stessa, che trova in lui un amore e una devozione senza precedenti e lo ricambia con trasporto.
La situazione precipita quando, a causa di una guida spericolata, la Polizia locale viene a sapere dei suoi piccoli precedenti in altre contee dello stato, del suo processo in corso cui sarà contumace, e soprattutto la sua vera identità: quella di Teena Brandon.
Ciò gli vale la detenzione in un carcere femminile da cui esce su cauzione di una incredula Lana, alla quale racconta di essere un ermafrodito.
Il suo arresto non passa inosservato, finendo sui giornali e nelle mani della famiglia di Lana e di John e Tom.
Questi, inorriditi da quello che considerano un errore della natura, lo trascinano in un posto isolato e lo violentano, costringendolo a scappare da tutto e tutti finché non decide di reagire e denunciare con coraggio i suoi stupratori nonostante il disappunto e l'incomprensione dello sceriffo a causa della sua diversità.
L'unica a non avergli voltato le spalle è Candace: il ragazzo si nasconde da lei, finché Lana non lo ritrova; i due, finalmente chiaritisi e resisi conto di amarsi al di là di qualunque altro ostacolo, progettano una fuga, ma, quando lei torna a casa sua per fare le valigie, incontra John ubriaco e armato. Tentando di depistarlo, convince lui e Tom ad andare a bere una birra insieme e sale sulla loro macchina, che in realtà va dritta da Brandon.
È lì che consumano l'omicidio del ragazzo e quello di Candace, lasciando la figlia di lei orfana e sparendo nella notte. Lana resta fino al mattino dopo accanto al corpo di lui, dopodiché lascia Falls City con in mano una lettera di Brandon.
Il film si chiude con l'anticipazione, tramite delle didascalie nei titoli di coda, di quello che accadde dopo: i due assassini tentarono di fare appello per evitare un'esecuzione capitale e sono tuttora detenuti nel braccio della morte; Lana tornò in città e prese in affidamento la figlia orfana di Candace.
fonte wikipedia.org
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Ottimo articolo...io l'ho visto tempo fa e lo consiglio a tutti; alcune scene sono molto violente ma è anche molto commovente e che fa riflettere.
RispondiEliminaConsiglio anche "La mia vita in rosa"...mi è piaciuto moltissimo :)!!!
Un saluto
Marco C.MI
Grazie Marco..concordo con te..
RispondiEliminafilm molto forte e commovente...
per me assolutamente da vedere!
ps "La mia vita in rosa" sarà tra i prossimi miei "film da rivedere"
ciao Lisa