martedì 9 novembre 2010

Lgbt Croazia: transgender rischia l’espulsione e quindi la lapidazione


Una persona transgender residente in Croazia, rischia l’espulsione verso il suo paese, le Filippine, dove potrebbe incorrere nellla pena di morte per lapidazione.

Attualmente April, questo il suo nome, si trova in un centro per clandestini a Jezevo in attesa di espulsione, come ha raccontato il suo compagno Marko agli organi di informazione croati.

In precedenza il tribunale aveva stabilito che April avrebbe potuto attendere la risposta alla sua richiesta di asilo politico senza lasciare il paese balcanico, ma comunque libera; tuttavia, dal momento che la prima sentenza si è poi rivelata per lei negativa, la polizia ha provveduto al suo arresto.

Ora il magistrato ha stabilito che April può rimanere nel centro temporaneo ad attendere la risposta al ricorso in appello da lei presentato, lasciando il suo compagno nella più assoluta disperazione.

La coppia si era conosciuta due anni fa tramite internet e Marko si era trasferito nelle Filippine dove insieme avevano aperto un negozio.

Aprile, tuttavia, era divenuta oggetto di scherno e di aggressioni transfobiche e persino il fratello, stando a quanto racconta Marko, aveva minacciato di ucciderla.

La polizia filippina non prestava la minima assistenza, anzi, scherniva la persona transgender e così i due avevano deciso di ritornare in Croazia.

All’inizio Aprile, che è biologicamente maschio, aveva avuto un permesso di soggiorno per tre mesi, scaduto il quale è subentrato lo stato di clandestinità.
fonte gaylib.it di Guido Keller

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