giovedì 11 novembre 2010

Lgbt Arte: Firenze Giotto, ecco la Croce della chiesa di Ognissanti, dopo un lungo restauro è tornata all'originale splendore


FIRENZE: L'inaugurazione della restaurata Croce di Giotto nella chiesa di Ognissanti è avvenuta sabato 6 novembre. L'intervento sulla Croce, compiuto per far tornare l'opera all'originario splendore, e' stato curato dall'Opificio delle pietre dure.

Il restauro, presentato alla stampa, sara' visibile al pubblico dal 18 al 22 ottobre presso i laboratori dell'Opificio, alla Fortezza da Basso.

Databile fra gli anni Dieci e Venti del Trecento, la Croce e' giunta all'Opificio dopo la mostra su Giotto del 2000 ed e' stata pazientemente restaurata da una equipe diretta da Marco Ciatti e Cecilia Frosinini, con il finanziamento dell'azienda Arteria che opera nella movimentazione di opere d'arte.

Il restauro, grazie alle indagini radiografiche, ha permesso di confermare la tradizionale attribuzione a Giotto dell'opera raffigurante il Cristo in croce ed ha rivelato la tecnica usata dall'artista per dipingere l'opera.

L'intervento ha richiesto una paziente opera di pulitura con solventi di nuova concezione, stante la delicatezza del dipinto e l'elevata sensibilita' della base ai materiali acquosi, ed un consolidamento della struttura di supporto in legno, che sostiene il dipinto di grandi dimensioni (467x360 cm, 450 chili il peso complessivo).

Particolare attenzione anche ai vetri decorati nell'aureola del Cristo, che erano in condizioni pessime. L'opera sara' riposizionata nella chiesa di Ognissanti, all'interno del quale spesso ha cambiato collocazione nei secoli fino ad essere relegata in sagrestia dal 1937: la nuova collocazione, in una cappella del transetto sinistro, conciliera' la possibilita' di fruizione con la tutela dell'opera, in posizione rialzata cosi' com'era stata concepita e illuminata da un sistema a led.

''Finora l'opera ha sollecitato l'attenzione degli esperti, ha detto la soprintendente al Polo Museale Cristina Acidini, da ora sollecitera' quella del pubblico internazionale''.
fonte www.ansa.it

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