lunedì 8 novembre 2010

Lgbt Firenze: Verdure e slogan, l'Arcigay in sit-in


Ha radunato oltre 150 persone, il sit-in davanti alla Prefettura organizzato per protestare contro le esternazioni di pochi giorni fa del premier contro i gay

Ortaggi, slogan e bandiere colorate dell'Arcigay. Ha radunato oltre 150 persone, il sit-in davanti alla Prefettura di Firenze organizzato per protestare contro le esternazioni di pochi giorni fa del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi («Meglio essere appassionati di donne che gay») che hanno provocato le reazioni del mondo delle associazioni legate alla comunità Lgbt.

All'appuntamento dal nome ironico «Porta un finocchio per Silvio» non c'erano solo rappresentanti delle associazioni omosessuali ma anche tanti giovani arrivati per solidarizzare con chi è stato offeso dalla battuta di cattivo gusto del Presidente.

All'appuntamento promosso da Arcigay Firenze, i partecipanti erano invitati a portare un finocchio come segno di protesta. «Regaliamo finocchi al Presidente del Consiglio», spiegano gli organizzatori. Bandiere, megafoni, striscioni e cartelli per di “no all'omofobia”.

«Vogliamo esprimere tutto il nostro sdegno per le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, dovrebbe rappresentare tutti, non solo se stesso - spiega Matteo Pegoraro dell'Arcigay Il Giglio Rosa di Firenze
Siamo stanchi di subire vessazioni a pochi mesi dalle violenze ai danni di omosessuali come quelle di Viareggio, Roma e Firenze».

E per quanto riguarda la situazione di Firenze, «siamo più fortunati rispetto ad altre città, continua Pegoraro, perché qui le istituzioni sono sensibili a queste tematiche». Al sit in fiorentino ha partecipato anche la parlamentare del Pd, Paola Concia: «Credo che l'affermazione di Berlusconi sia primitiva e facile da capire.

Questa è la ragione per cui l'ha fatta. Tutti gli italiani dovrebbero indignarsi». Tra gli applausi dei partecipanti la parlamentare Pd continua: «Come se non avessimo capito il valore della diversità, come se fossimo fermi all'età della pietra».

GLI SLOGAN «Sono orgogliosa di fare la travestita - Sono omosessuale e ne vado fiera». A prendere la parola sono stati in tanti, e non solo i rappresentanti dell'Arcigay.
«Dopo questa iniziativa dobbiamo andare avanti, ha detto Tommaso Grassi, Consigliere Comunale, Verdi,Gruppo Spini

Io non sono omosessuale però mi sento vicina a tutte le persone che sono state offese, ancora una volta, ha spiegato Serena venuta davanti alla Prefettura insieme a un gruppo di amiche - E' per questo che siamo qui a condividere la protesta».
fonte corrierefiorentino.corriere.it, Claudia Banchelli

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