lunedì 11 novembre 2024

Libri: "Guida pettegola al Settecento inglese" di Francesca Sgorbati Bosi

Episodi, aneddoti, scandali ed esistenze più o meno note, racconti vivaci che riservano più di qualche sorpresa, utili a sfatare gli stereotipi sugli inglesi e sull’Inghilterra del diciottesimo secolo. 

Una Guida in grado di restituire lo spirito del tempo, di fornire un affresco ampio e particolareggiato di un’epoca, di un popolo, di una società. 

Le microstorie, le vicende marginali, i pettegolezzi e le vite minuscole possiedono una forza evocativa indiscutibile. Sono in grado di restituire lo spirito del tempo, di fornire un affresco ampio e particolareggiato di un’epoca, di un popolo, di una società. 

È quello che dimostra questa Guida pettegola al Settecento inglese raccogliendo episodi, aneddoti, scandali ed esistenze più o meno note, tutte provenienti dalla Londra e dall’Inghilterra del diciottesimo secolo. 

Dagli scandali reali degli Hannover alle prostitute più note del paese, dai matrimoni clandestini in stile Las Vegas a uno dei primi crack finanziari, dalle mogli indesiderate messe all’asta ai linguaggi segreti inventati dalle dame per proteggersi da orecchie indiscrete, dalla pazzia di Giorgio III alla gogna per le giocatrici d’azzardo incallite. 

E ancora: cosa bevevano i ricchi per distinguersi dal resto della popolazione, e in che modo l’arrivo del gin cambiò la società inglese? Quali erano i dettami della moda dell’epoca e che significato politico possedevano gli abiti? Quale rapporto avevano i britannici con gli animali? Quanto erano diffuse superstizione e ignoranza nella patria della razionalità, durante il secolo dei Lumi?

Quelli qui raccolti da Sgorbati Bosi sono racconti vivaci che riservano più di qualche sorpresa, utili a sfatare gli stereotipi sugli inglesi e sull’Inghilterra di cui siamo imbevuti.

L’immagine patinata e edulcorata che film e serie televisive danno della Gran Bretagna del Settecento ne esce rielaborata, arricchita e resa più viva grazie a un attento lavoro di archeologia indiziaria nelle profondità della memorialistica dell’epoca, dei quotidiani e delle fonti più disparate. In questo modo, immergendosi nelle storie minuscole, nei pettegolezzi più scabrosi e in decine di aneddoti curiosi, la Guida pettegola al Settecento inglese fornisce le coordinate per comprendere non solo l’Inghilterra, ma anche l’Europa del diciottesimo secolo.

fonte:  www.sellerio.it

Libri: "Caro Jannik ti scrivo" di Fabrizio Delprete

"Caro Jannik ti scrivo" nasce da un anno intenso fatto di riflessioni, emozioni e tante parole condivise sui social con chi ama il tennis e Jannik Sinner. 

Una raccolta dei post più belli e significativi che Fabrizio Delprete ha scritto partita dopo partita, torneo dopo torneo, giorno dopo giorno. È un percorso che va oltre il campo da tennis e tocca la vita: vittorie, sconfitte e momenti di quotidianità (io, «moje», il lavoro e gli amici) e in cui, tra il romanesco più verace e l’italiano più aulico, ritrovare un pezzo di noi stessi e delle emozioni che abbiamo provato. 

«Caro Jannik ti scrivo è un omaggio a tutte e tutti coloro che mi hanno seguito con amore e passione, che mi hanno spronato e stimolato e che mi hanno fatto crescere passo dopo passo. Tutto questo è per loro, che vivono con passione non solo lo sport ma anche la quotidianità, fatta di piccole e grandi battaglie. 

E tutto questo è per Jannik Sinner, il talento cristallino e assoluto che ci ha fatto re-innamorare del tennis e ha rotto quel “tetto di cristallo” cui l’Italia è stata sottomessa per oltre un secolo di Storia.» Jannik è il filo conduttore dei racconti, ma il libro è soprattutto una riflessione su ciò che lo sport ci insegna: la determinazione, il sacrificio e il saper sorridere anche nei momenti più duri. Perché, in fondo, il tennis è come la vita: si vince, si perde, ma non si smette mai di lottare.

fonte: www.amazon.it

Regina Elisabetta, la frecciatina detta due giorni prima di morire

Nel luglio del 2022 Boris Johnson si è dimesso da premier e pare che la cosa sia stata presa con entusiasmo dalla Regina Elisabetta. A quanto pare la sovrana non nutriva grande simpatia per il politico e scrittore inglese. Il giornalista del Sunday Times, Tim Shipman, nel suo nuovo libro Out ha rivelato che la Regina Elisabetta due giorni prima di morire avrebbe lanciato una bella stoccata all’ex premier conservatore britannico: “Almeno non mi seppellirà quell’idiota“.

L’indiscrezione ha fatto il giro dei media di mezzo mondo, ma ovviamente a Buckingham Palace tutto tace. Nonostante le richieste di un commento il Palazzo non ha confermato o smentito quanto scritto nel libro di Tim Shipman.

Intanto proprio Boris Johnson nella sua autobiografia fresca di pubblicazione, Unleashed, ha fatto delle rivelazioni al di fuori di ogni rispetto del protocollo reale: “Diverse persone sapevano che la sovrana non stava affatto bene. Io stesso sapevo da un anno o più che aveva una forma di cancro alle ossa e che i suoi dottori erano inorriditi all’idea che in ogni momento potesse entrare in una fase di rapido declino. La notizia è stata data solo in seguito, ma noi sapevamo che da un momento all’altro sarebbe arrivato il peggio e poi così è stato“.

Regina Elisabetta, il discorso di Re Carlo dopo la morte della madre

“Lei è stata un modello per tutti i principi viventi. Non possiamo fare a meno di sentire il peso della storia che ci circonda e che ci ricorda le nostre tradizioni parlamentari. Quando era molto giovane, la defunta Maestà si è impegnata a servire il suo Paese e il suo popolo e a mantenere i preziosi principi del governo costituzionale che stanno al cuore della nostra nazione. Ha mantenuto questa promessa con devozione insuperabile dando un esempio di dovere disinteressato che con l’aiuto di Dio e i vostri consigli intendo seguire fedelmente. La sua immagine, la sua eredità si vedono ovunque intorno a noi, dalla fontana del Giubileo d’argento alla meridiana nell’Old Palace Yard che ha segnato il suo Giubileo d’oro. La Grande Campana del Big Ben, uno dei simboli più potenti della nostra nazione, il suo suono, segnerà l’ultima entrata della Regina da Buckingham Palace al Parlamento alla fine di questa settimana”.

fonte: articolo di Anthony Festa •  www.biccy.it

Libri: "Avevamo capelli lunghi" di Francesca Cheyenne Roveda

«Gli anni vissuti respirando l’aria di un’aula le avevano forgiate e allenate a essere quello che sarebbero diventate. Nella compartecipazione di gioie e sofferenze si era creato un legame indissolubile, della cui forza non erano consapevoli, mentre lo vivevano.»

Irene ha raggiunto quell’età in cui si percepisce vecchia senza essere diventata adulta. Nel bilancio della sua vita sente di aver combinato poco o nulla: confinata in uno sperduto borgo della campagna veneta, vive ossessionata dall’ordine e dalla pulizia. Un’inaspettata rimpatriata di classe, però, diventa l’occasione per ritrovarsi con le amiche perse di vista dai tempi del liceo: Beatrice, con una famiglia all’apparenza perfetta, e Rebecca, ex promessa del mondo dello spettacolo e ora alle prese con una brutta malattia. Il destino che le ha fatte incontrare di nuovo, a distanza di decenni, sembra avere in serbo per loro un finale che, forse, può ridare speranza a chi guarda ormai la vita con amara disillusione.

Francesca Roveda (Verona, 1971), detta Cheyenne dai tempi in cui lavorava a Match Music come vee jay, si è laureata in Storia del teatro e dello spettacolo presso la Facoltà di Lettere di Padova. È stata una conduttrice televisiva ed è attualmente speaker radiofonica di RTL 102.5. Ha pubblicato Generazione MM. Storia di una gioiosa anarchia televisiva (2014), scritto con Michele Michelazzo, e ha collaborato, con Massimo Fini e Eduardo Fiorillo, alla stesura di Massimo Fini è Cyrano (2005).

fonte:  www.amazon.it 

lunedì 4 novembre 2024

Mostre: a Firenze "Salvatore Ferragamo 1898-1960" Palazzo Spini Feroni. Prorogata fino al 27 aprile 2025

Sono trascorsi cent’anni da quando Salvatore Ferragamo, nel 1923, aprì il primo negozio a Hollywood, di fronte al Grauman’s Egyptian Theater, confermando il successo raggiunto negli Stati Uniti, dove era emigrato nel 1915: nella grande sala cinematografica infatti venivano organizzati spettacoli teatrali e tutte le première dei film, come quella di The Ten Commandments con la regia di Cecil B. DeMille, che aveva affidato il disegno e la realizzazione delle scarpe dei protagonisti proprio a Ferragamo. 
 
Da quel momento il giovane irpino venne infatti soprannominato “Shoemaker to the stars”, il calzolaio delle dive, diventando uno dei protagonisti della moda internazionale. Da quel momento la produzione di Ferragamo si diversifica in scarpe per il cinema, per il teatro e per il balletto.

Per celebrare lo speciale anniversario è nato questo progetto, che ripercorre la storia del grande artigiano e ricorda la prima esposizione retrospettiva su Salvatore Ferragamo presentata nel 1985 a Palazzo Strozzi, una mostra itinerante, ospitata in ulteriori prestigiose sedi, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Museum Bellerive di Zurigo, il Los Angeles County Museum in California, la Sogetsu Kai Foundation a Tokyo, il Museo de Bellas Artes di Città del Messico. La mostra su Ferragamo si rivelò pioneristica dal momento che rappresentò senza dubbio l’inizio di un nuovo modo di vedere la moda come portatrice di un messaggio culturale, denso di valori e di significati. L’arco temporale preso in esame nella mostra Salvatore Ferragamo 1898-1960 è il medesimo e copre gli anni che corrono dal 1898, data di nascita di Ferragamo, alla sua morte, avvenuta precocemente nell’estate del 1960. Tuttavia, la prospettiva e la scelta dei contenuti suggeriscono e propongono considerazioni differenti.

Allora le calzature realizzate da Ferragamo erano state esposte in ordine cronologico come opere d’arte, riferendosi solo marginalmente al contesto creativo e sociale in cui erano state ideate. Oggi queste creazioni sono presentate non solo per il loro valore estetico, ma anche come documenti che attestano la capacità imprenditoriale e innovativa, la passione per i colori, la conoscenza anatomica dello scheletro e del piede umano, l’abilità artigianale delle lavorazioni, la ricerca dei materiali e la molteplicità d’ispirazioni, tratte dal mondo dell’arte e della cultura antica e contemporanea, che hanno contraddistinto il lavoro e la vita di Salvatore Ferragamo. Continua a leggere >> QUI 

Tutte le Info QUI 

fonte:  https://museo.ferragamo.com

Libri: "Guida alla Parigi di Maria Antonietta" di Alice Mortali

Maria Antonietta è una delle figure storiche più straordinarie e controverse di tutti i tempi. La sua incoronazione nel 1774 ha dato una svolta alla storia di Francia e la sua tragica morte sotto la lama della ghigliottina ha segnato la fine di un'intera epoca. 

Dallo sfarzo della reggia di Versailles alla gelida cripta dei Borboni a Saint-Denis, dai corridoi umidi della Conciergerie al palco riservato all'Opéra e all'appartamento segreto in rue Royale, questo volume, a metà tra biografia storica e raffinata guida turistica, propone un viaggio ideale nella Parigi della regina Maria Antonietta attraverso i luoghi che hanno caratterizzato la sua affascinante e originale esistenza, seguendo un itinerario che tocca castelli, palazzi, giardini, prigioni, caffè e musei. 

Un viaggio diverso, unico, con un'accompagnatrice davvero d'eccezione che non mancherà di svelare ancora qualche particolare curioso della sua personalità e della sua stravagante vita a corte.  

«Migliaia di persone gremivano il castello per ammirare la coppia reale mentre attraversava la Galleria degli Specchi per recarsi alla Chapelle Royale. Maria Antonietta, radiosa nel suo abito di broccato bianco e argento e, per niente intimorita, percorse la navata in tutta la sua fierezza.»

L'autrice
Alice Mortali è nata a Castelfidardo (Ancona) nel 1980. Bolognese d'adozione, da anni si dedica alla ricerca storica con una particolare attenzione ai grandi personaggi femminili vissuti tra il XVI e XIX secolo. Blogger e studiosa, ha collaborato con la rivista «BBC History» e con alcuni siti web. Dal 2013 è presidente dell'AIMANT, Associazione Italiana Maria Antonietta.

fonte: www.mursia.com

FirenzeOnStage: Helen Mirren, Michail Baryšnikov e Taylor Hackford al Teatro Niccolini

La parata di stelle internazionali della musica e dello spettacolo promossa da FirenzeOnStage (https://firenzeonstage.com) al Teatro Niccolini di Firenze non si ferma. Fino alla fine dell’anno il cartellone firmato da Hershey Felder prevede una serie di spettacoli di portata mondiale.

Hershey Felder, direttore artistico del Teatro Niccolini, innamorato di Firenze dove ha scelto di vivere, è un artista, attore, pianista, Steinway Concert Artist, regista cinematografico e creatore teatrale che si è esibito nei teatri di tutto il mondo, sia come musicista, e attore che come compositore. 

Dall’autunno 2024 ha assunto infatti la gestione del Teatro Niccolini, proponendosi di portare i virtuosi del pianeta nelle più svariate discipline - dalla musica al teatro, dai leader politici ai registi, agli innovatori tecnologici - nel centro cittadino, per creare un luogo culturale stimolante e all’avanguardia.

Tutto pronto, dunque, con un calendario ricco di eventi imperdibili: in particolare la proiezione, in occasione dei quarant’anni dalla realizzazione, del film “White nights” (Il sole a mezzanotte) alla presenza dei protagonisti, Helen Mirren e Michail Baryšnikov, e del regista Taylor Hackford, per una serata (18 dicembre) che si preannuncia memoraibile. Il tema del film, che parla delle tensioni attorno alla defezione di un ballerino russo durante la dittatura sovietica, si dimostra drammaticamente d’attualità in questi tempi di guerra non più fredda ma reale sul fronte ucraino.

Prima di questo evento di portata mondiale FirenzeOnStage proporrà in esclusiva spettacoli davvero imperdibili, a cominciare dall’11 novembre quando salirà sul palco del Niccolini il Bobby di Dallas, Patrick Duffy, che interpreterà una delle più amate produzioni di Broadway, “Love Letters”.

Ma è soprattutto la musica protagonista delle serate del Niccolini dove sfileranno i più talentuosi pianisti del pianeta, a cominciare dal padrone di casa, l’artista di origine europea, nato in Canada da genitori immigrati e ora tornato a casa in Europa, a Firenze, Hershey Felder. Conosciuto in tutto il mondo per le sue opere teatrali e i suoi film in cui interpreta i ruoli di grandi compositori, Felder presenterà due serate speciali: la prima europea della sua nuova opera teatrale di grande successo in Usa "Rachmaninoff and The Tsar" (6 e 7 dicembre) in cui interpreta Rachmaninoff suonando dal vivo le sue musiche più belle, e una serata di musica americana in cui il pubblico potrà cantare insieme a lui grandi successi, come quelli di Irving Berlin e di Elvis Presley (30 novembre).

Felder inoltre accompagnerà al piano l’esibizione (12 e 13 dicembre) di uno dei maggiori virtuosi del violino, Philippe Quint, in uno spettacolo dedicato a Raffaele Paganini.

Prima di Felder si esibiranno altre due autentiche superstar: il 12 novembre Santino Fontana, alias il Principe Hans nel film d'animazione Frozen, vincitore di un Tony Award per il suo ruolo a Broadway in Tootsie e il 27 novembre Charles Fox, compositore di successi musicali e di colonne sonore per cinema e televisione (solo per citarne alcuni, “Killing me softly” e le sigle di “Happy Days” e “Love Boat”). 

E ancora, sul palco sfileranno i più grandi maestri del piano di tutto il pianeta, Boris Gilbert (6 novembre) Anne Queffélec (24 novembre), i nostrani Francesco Libetta (25 novembre) e Filippo Gorini (8 dicembre).

Anche gli ensamble sono strepitosi: i giovanissimi componenti del quartetto d’archi Quatuor Arod (10 novembre), il gruppo cameristico strumentale barocco Astrée (17 novembre), i quattro solisti dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Klezmerata Fiorentina (20 novembre), i francesi (ma di base a Londra) Swingle Singers (14 dicembre), gruppo specializzato nell'interpretazione a cappella di brani sia classici che jazz e pop.

Il celebre e apprezzatissimo controtenore Raffaele Pe si esibirà il 23 novembre accompagnato dall’ensemble barocco La lira di Orfeo. Il 19 dicembre è prevista l’esibizione del tenore americano Charles Castronovo, stella dell’opera che si è esibita nei teatri più importanti di tutto il mondo, dalla Scala di Milano al Metropolitan Opera di New York.

Infine, una serie di tre concerti – di cui uno specialissimo con festeggiamenti e champagne in programma per l’ultimo dell’anno - con la superstar del piano Alessio Bax (31 dicembre, 2 e 4 gennaio 2025), che si esibirà con alcuni dei più grandi virtuosi degli strumenti ad archi per tre serate indimenticabili all’insegna dei brani di musica classica più amati e raffinati.

Per maggiori informazioni: www.teatroniccolini.com

fonte: https://portalegiovani.comune.fi.it

lunedì 14 ottobre 2024

Libri: "Tutta l'Italia del pane" di Fulvio Marino

Fulvio Marino, mugnaio, fornaio e personaggio televisivo di grande seguito e popolarità, in questo nuovo libro unisce le sue forze a quelle di Slow Food per raccontare l'Italia attraverso i classici della panificazione reinterpretati per il forno di casa. 

Le ricette saranno accompagnate dalla storia dei prodotti e dei luoghi e dagli approfondimenti dedicati alle diverse farine e tipologie di lievitazione utilizzate da Nord a Sud. In questo viaggio attraverso l'Italia dei pani ci renderemo conto della ricchezza tricolore in quanto a varietà espressione dei differenti territori e di come non ci sia una sola Italia per quanto riguarda il mondo dei forni, ma tanti paesi in uno. 

Fulvio Marino, volto noto delle trasmissioni di Antonella Clerici, Fulvio Marino è nato a Cuneo (1985) in una famiglia di mugnai, con un mulino che dalle Langhe ha ormai raggiunto la fama internazionale. Lavora nell'azienda di famiglia ed è responsabile delle panetterie della catena Eataly. Tra le sue pubblicazioni Dalla terra al pane (Cairo, 2021), Pizza per tutti. Ricette, impasti e metodi di cottura (Mondadori Electa, 2022) e Dulcis in forno. Pani e focacce dolci, sfogliati, brioche e altri dolci da forno (Mondadori Electa, 2023).

Aggiungi al >> CARRELLO

fonte: www.lafeltrinelli.it

Regione Campania > Stazione Chiaia "tra le sei più belle al mondo" nel 2024. Il riconoscimento del Prix Versailles

La stazione Chiaia della Linea 6 della Metropolitana di Napoli è tra le sei più belle al mondo del 2024.

Il riconoscimento arriva dal Prix Versailles, premio mondiale di architettura e design viene assegnato annualmente presso la sede dell'Unesco a Parigi che ha inserito l'opera nella World's most beautiful passenger stations list di quest'anno.

Sono sei le tipologie di opere per cui viene assegnato il premio: aeroporti, campus universitari, impianti sportivi, musei, empori, hotel, ristoranti e, appunto, stazioni passeggeri. Chiaia è una delle quattro nuove stazioni della Linea 6 inaugurata a luglio scorso. È stata progettata dall'architetto Uberto Siola ed è inserita in un vero e proprio percorso d'arte che comprende gli altri scali delle linee metro cittadine. Si sviluppa su tre livelli: l'ingresso principale di piazza Santa Maria degli Angeli, l'ingresso di via Chiaia e il piano banchina. "L'idea di progetto - ha spiegato l'architetto Siola - è quella di utilizzare la luce per un edificio sostanzialmente ipogeo".  

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati  

Roma: il 3 Novembre INTODANCE presenta “LA DANZA DELLE STELLE” Gala Internazionale di Danza.

INTODANCE presenta “LA DANZA DELLE STELLE”

Galà di danza con le stelle del balletto internazionale

Teatro Italia, Roma. Via Bari, 18 - Roma 3 Novembre ore 19.00

Una serata imperdibile per gli amanti della danza con le stelle del balletto internazionale, dall’Het National Ballet di Amsterdam all’Opera di Vienna arrivando all’Opera Nazionale di Atene e molti altri grandissimi ospiti che si esibiranno in estratti dai balletti più celebri del repertorio classico e contemporaneo.

Il lago dei cigni, Coppélia, Il Corsaro, Zorba il Greco ed altri titoli.

Spazio anche alle nuove creazioni come il passo a due del cigno bianco del grande coreografo David Dawson interpretato dalla coppia di primi ballerini provenienti dallo Schottish Ballet.

 

Il prestigioso gala attinge dal firmamento del balletto e porta in scena i più grandi interpreti di oggi.

L’Internazionalità delle diverse provenienze degli artisti, vuole mandare un messaggio di unità, in cui la DANZA, attraverso il suo linguaggio universale, si presenta come modello in un mondo che auspica all'armonia tra i popoli del nostro pianeta.

Inoltre con grande entusiasmo e impegno si sottolinea che parte del ricavato della serata sarà devoluto a LA TERRAZZA DELL’INFANZIA un’associazione di volontariato con sede a Palombara Sabina, fondata per sostenere l’infanzia nel mondo, in particolare a bambini orfani e le famiglie disagiate nel nostro paese e nei paesi in via di sviluppo.

Ospiti della serata: MAIA MAKHATELI, YOUNG GYU CHOI, LIUDMILA KONOVALOVA, DINU TAMAZLACARU,ROSEANNA LENEY, EVAN LOUDON, ERMELINDA GIACOMETTI, PASQUALE CASELLI, ARETI NOTI, ANTONIS KORUTI, YU KURIHARA, RIKU ITO, RUIKA YOKOYAMA, GIORDANO BOZZA

Info e contatti: intodance2023@gmail.com    >>> INFO

>>> Prenota i biglietti 

PACCHETTO VIP:

I SIGNORI/E CHE ACQUISTERANNO IL PACCHETTO "VIP" AVRANNO ACCESSO, PRIMA DELLO SPETTACOLO, ALLA LEZIONE DI RISCALDAMENTO DEI PROFESSIONISTI, AD UNA MAGLIA UFFICIALE DELLA SERATA AUTOGRAFATA, AL LIBRETTO DELLA SERATA AUTOGRAFATO E L'INCONTRO POST SPETTACOLO DIETRO LE QUINTE CON GLI ARTISTI.

fonte: https://stagestubs.com

lunedì 7 ottobre 2024

Maggio Fiorentino: "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini, dal 24 ottobre al 2 novembre 2024

Dopo i successi di Manon Lescaut, La bohème e Tosca, per Puccini pare giunto il momento di conquistare anche il tempio della lirica italiana. Il soggetto di Madama Butterfly - opera che debutta con un iniziale insuccesso al Teatro alla Scala il 17 febbraio 1904 - lo aveva scelto lui stesso dopo aver assistito a Londra a un dramma analogo di David Belasco, basato su una novella di John Luther Long.

La storia della giovane geisha sedotta e abbandonata da un ufficiale della marina americana aveva immediatamente colpito la sua immaginazione. Affiancato dal collaudato tandem dei librettisti Illica e Giacosa, Puccini decise di concentrare l’opera sulla figura di Cio-Cio-San, realizzando un vero e proprio monodramma che ne segue le evoluzioni psicologiche dall’iniziale e disarmante ingenuità alla tragica ed eroica rassegnazione finale. Madama Butterfly è un dramma individuale ma è anche emblema di mondi e culture diametralmente opposti: da un lato la docile ma al tempo stesso risoluta geisha, che pagherà a prezzo della vita l’errore di essersi innamorata di un uomo estraneo alla sua tradizione di appartenenza, e dall’altro lo yankee Pinkerton, il cinico avventuriero incapace di provare emozioni reali e dedito unicamente al compiacimento delle proprie passioni.

Seppur contrapposti nel dramma, Oriente e Occidente risultano perfettamente combinati nella musica che è ricchissima di contaminazioni eterogenee: sonorità orientali abilmente ricreate con l’adozione di melodie tradizionali giapponesi, scale pentafoniche ed esatonali, combinazioni timbriche raffinatissime ma anche elementi compositivi della tradizione musicale occidentale (come il fugato o il Leitmotiv, ad esempio, o la citazione diretta dell’inno americano). Nuovo allestimento.

Tutte le info QUI

fonte: www.maggiofiorentino.com

MILANoLTRE Festival 1986>2024 > CONFERENZA DANZATA: LA DANZA IN TV '80-'90. Sala Fassbinder mercoledì 9 ottobre ore 20.00. Conduce Alessandro Pontremoli

Ph Domenico D’Alessandro
Torna anche quest’anno il format delle Conferenze Danzate con quattro appuntamenti tenuti da esperti del settore con la presenza di performer d’eccezione. Un viaggio attraverso le diverse tecniche, estetiche e poetiche, con parole e documenti video, pensato per tutti coloro che vogliono scoprire più da vicino Il patrimonio storico e culturale della danza e, giocando, provare anche a interpretarlo.

Un nuovo apparente benessere diffuso e la Milano da bere non sembrano andare di pari passo con il buon gusto. Dopo l’austerity degli anni passati la gente torna ad uscire di casa alla sera e la TV non è più un punto di riferimento condiviso. Gli show del sabato sera perdono centralità e interesse e la danza svapora progressivamente nel siparietto ammiccante o nel passo a due erotico in stile Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi. La conferenza traccia un percorso storico della danza in TV negli anni Ottanta e Novanta del Novecento. Icone del momento Heather Parisi e Lorella Cuccarini il cui repertorio sarà fonte di ispirazione, tanto per i componenti del gruppo di performer, quanto per un ospite d’eccezione, Fabio Molfesi.

Crediti

relatore Alessandro Pontremoli

performer Asia Matteazzi, Anna Zingoni, Alessandro Paoloni, Matteo Gavazzi, Christian Fagetti

ospite d’eccezione Fabio Molfesi

Tutte le Info e biglietti  > QUI

fonte:  www.milanoltre.org

Sport: Sinner conquista Djokovic e Alcaraz: "Jannik super nella bufera doping"

Il serbo: "È impressionante ciò che Jannik sta facendo durante tutto questo processo". Lo spagnolo: "Grande giocatore e ancor più grande persona"

Jannik Sinner perde la finale del torneo Atp di Pechino ma conquista la solidarietà, se non l'appoggio, di Carlos Alcaraz e Novak Djokovic nella battaglia per dimostrare la propria innocenza nel caso Clostebol. Le parole dei due big, che ad agosto si erano espressi con toni 'neutri' se non freddi in relazione alla vicenda, assumono oggi un significato particolare, in un momento cruciale dell'iter. L'azzurro, numero 1 del mondo, rischia una squalifica di 1-2 anni per il ricorso che la Wada, l'agenzia mondiale antidoping, ha presentato al Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna. La Wada contesta l'assoluzione decisa da un tribunale indipendente.  

"Abbiamo un sistema che non funziona bene, se ne stanno accorgendo anche le persone che non seguono il tennis. Ci sono troppe incoerenze, troppi organi di governo coinvolti. Tutto il caso intorno a Sinner non sta aiutando per niente il nostro sport", dice Djokovic da Shanghai, dove parteciperà all'Atp Masters 1000 con tutti i migliori del circuito. "Lui ha vinto tutti e tre gli appelli che ci sono stati finora, dev'essere davvero dura per lui, il suo team e la sua famiglia", aggiunge Nole.

"Spero che potremo tornare al tennis -auspica il 37enne serbo, vincitore di 24 titoli del Grande Slam-. È impressionante ciò che Jannik sta facendo durante tutto questo processo. Sta giocando a un livello elevatissimo, vincendo un titolo dello Slam e la maggior parte delle partite che gioca. Tutta questa situazione non è positiva per il tennis, spero che questo caso si risolva il prima possibile. Qualunque cosa accada spero venga decisa nel minor tempo possibile". 

Messaggi simili arrivano da Alcaraz, vittorioso oggi contro Sinner al termine di una battaglia di oltre 3 ore. "Jannik avrebbe potuto vincere in due set o in tre, io avrei potuto vincere in due, è stato un match molto equilibrato, ma lui ancora una volta ha dimostrato di essere il miglior giocatore al mondo, almeno per me. Il livello a cui sta giocando è incredibile", dice lo spagnolo. "E' un tennis di altissima qualità, a livello di colpi, fisicamente e mentalmente, è una bestia", dice l'iberico prima di rivolgersi all'azzurro durante la cerimonia di premiazione.

"Meriti tutti i successi che stai ottenendo in questo anno incredibile. Vedo quanto duro lavori, complimenti a te e a al tuo team. State facendo un grande lavoro e siete soprattutto delle persone incredibili", aggiunge.

fonte:  Redazione Adnkronos  www.adnkronos.com

lunedì 30 settembre 2024

Libri: "Sinister. La città delle ombre" di Gareth Rubin

Londra, 1889 

Un pomeriggio di dicembre, un affascinante attore di teatro bussa alla porta dell’esclusivo Diogenes Club perché coinvolto in una stranissima frode. Il pubblico che assiste alla sua performance sembra essere composto sempre dagli stessi spettatori, e starà al genio della deduzione scoprire cosa sta succedendo.

Un pomeriggio di dicembre, un losco capo criminale bussa alla porta di una casa di Whitechapel assai poco raccomandabile perché coinvolto in una sanguinosa faida con una banda avversaria. Il suo rivale non uscirà vivo dalla trattativa, e starà al Napoleone del crimine scoprire cosa sta succedendo.

Impegnate ognuna nella propria indagine, le due menti più sopraffine di Londra seguono una scia di terribili omicidi che le porterà a dover fare l’impensabile: mettere da parte le ostilità e lavorare insieme contro qualcosa di così potente da minacciare gli equilibri mondiali. 

Sembra impossibile, ma Sherlock Holmes e James Moriarty, nemici giurati, sanno che questo è l’unico modo per salvare l’Europa dalla catastrofe.

Dopo il grande successo di The Turnglass, Gareth Rubin torna con un nuovo romanzo a due voci dalle atmosfere squisitamente british, in cui gli iconici personaggi di sir Conan Doyle si muovono tra la bella società e gli oscuri bassifondi della Londra di fine Ottocento.

Tradotto da: Giuseppe Maugeri

  • ISBN: 8830462152
  • Casa Editrice: Longanesi
  • Pagine: 304
  • Data di uscita: 17-09-2024

fonte: www.illibraio.it

Libri: "Fuorimoda! Storie e proposte per restituire valore a ciò che indossiamo" di Matteo Ward

Quand’è che i vestiti hanno iniziato a essere un problema? Probabilmente nel 1678, quando il Re Sole decretò che da quel momento in poi sarebbero andati fuorimoda. Assieme al proprio ministro Colbert inventò le “stagioni”, con una mossa che spinse i nobili follower a rinnovare il proprio guardaroba almeno due volte l’anno, garantendo continui flussi di denaro alle casse statali. 
 
Da quell’innesco prese a formarsi l’ingranaggio perfetto che conosciamo oggi, da cui sembra impossibile sfuggire, che arriva a produrre oltre cento miliardi di capi all’anno, per la gran parte realizzati a prezzi stracciati e destinati nel giro di poco tempo a finire dimenticati in fondo ai nostri armadi o gettati via.

Un sistema perfetto per pochissimi, ma insostenibile per tutti gli altri. Lo ha drammaticamente dimostrato il crollo del Rana Plaza, in Bangladesh, dove oltre mille operaie e operai tessili sono morti, perché costretti a lavorare in un edificio pericolante. La moda non poteva e non può fermarsi.

Ma come può avere senso continuare così? Partendo da questa domanda Matteo Ward ci guida in una ricognizione attraverso l’insostenibilità del sistema moda contemporaneo, i quattro pilastri su cui poggia e sui quali possiamo far leva per contribuire a tracciare scenari migliori. Una prima possibile via di uscita alla portata di tutti? Dare ai vestiti lo stesso valore che diamo al cibo, perché una maglietta e un pezzo di pane provengono dalle stesse fonti essenziali ed entrambi hanno un impatto sul nostro organismo.
Acquistare solo ciò che ci serve (o quasi), consumare meno e meglio, scegliere con consapevolezza, pretendere, per quanto possibile, maggiore chiarezza su ciò che compriamo, far sentire la nostra voce come consumatori e come cittadini.

Fuorimoda! è un viaggio tra le strade di un’industria tentacolare, in cui Ward si rivolge sia a chi acquista, sia a chi i vestiti li crea, alla ricerca di soluzioni percorribili per catalizzare un processo di cambiamento. Per restituire al fashion design il potere di partecipare e preservare la varietà del mondo, per riscoprirne la bellezza e comprendere che una moda responsabile non è un’opzione per pochi, ma una necessità di tutti.

fonte: www.deagostinilibri.it

Firenze > La 50 giorni di Cinema, nove festival internazionali. Al Cinema La Compagnia. Dal 2 ottobre al 13 dicembre

La kermesse dei festival fiorentini a vocazione internazionale

La nuova 50 Giorni si terrà dal 2 ottobre al 14 dicembre 2024, al Cinema La Compagnia – alla quale si affiancheranno altre sala fiorentine – e sarà rilanciata e potenziata grazie a risorse straordinarie provenienti dal Ministero del Turismo per la valorizzazione delle Grandi Destinazioni Italiane per un Turismo Sostenibile, volto a promuovere un turismo diversificato e sempre più di qualità.

Al termine della programmazione dei festival, seguirà la seconda edizione di “Rivelazioni Italiane – Premio David Italian Rising Stars”, riconoscimento creato per dare vita a un percorso di valorizzazione e supporto alle rivelazioni italiane tra le attrici e gli attori under 28, realizzato in collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello. L’inizio di un percorso che renderà alcuni giovani attori le star del cinema di domani, attraverso un programma di mentoring e orientamento professionale.

Programma

La rassegna prende il via con il FanHua Chinese Film Festival, in programma dal 2 al 6 ottobre: cinque giorni di full immersion nel miglior cinema cinese, tra classici e le più recenti produzioni. Dal 15 al 20 ottobre il festival Middle East Now, grazie ad un programma multiforme di eventi, tra cinema, documentari, arte, musica, mostre, food, incontri, talk e progetti culturali, si caratterizza, come di consueto, per una forte attenzione all’attualità, al racconto dei fenomeni più nuovi e vibranti delle culture e delle società del Medio Oriente contemporaneo. Dal 29 ottobre al 1° novembre France Odeon, la migliore produzione d’Oltralpe dell’anno per tutti coloro che amano la Francia, la sua lingua e si vogliono
immergere nelle migliori storie che ne raccontano l’evoluzione e i cambiamenti, artistici e sociali.

Dal 2 al 10 novembre il Festival dei Popoli – Festival Internazionale del Film Documentario, il principale e più longevo festival dedicato al documentario creativo e al cinema sperimentale in Italia e in Europa. Il programma prevede concorsi internazionali e nazionali, omaggi e retrospettive, masterclass, dibattiti, focus tematici, workshop speciali e programmi per il pubblico giovane, oltre a iniziative market oriented e attività di formazione per nuovi talenti realizzate nell’ambito di “Doc at Work”. Lo Schermo dell’Arte Film Festival dal 13 al 17 novembre, l’appuntamento internazionale atteso dagli artisti, dal pubblico e da tutti gli appassionati di cinema e arte contemporanea.

Il Festival di Cinema e Donne, dal 20 al 24 novembre, è la manifestazione dedicata alle cineaste internazionali, che quest’anno arriva alla sua 45esima edizione. Fondato nel 1979, il festival ha rappresentato nei suoi quarantacinque anni di attività, per altre manifestazioni analoghe in Italia e in Europa, un modello e una fonte d’ispirazione, per un cinema libero, militante e focalizzato sulla parità di genere. Dal 27 novembre al 1° dicembre è in programma il Florence Queer Festival, manifestazione
che pone l’attenzione del pubblico sulle tematiche, le esperienze e le espressioni artistiche delle
persone LGBTQIA+. Dal 5 al 10 dicembre il River to River Florence Indian Film Festival che propone meglio della cinematografia indiana più recente, con uno sguardo a 360 gradi sul Subcontinente indiano, oltre agli omaggi dedicati ai grandi registi, agli attori e ai focus sui temi di più stringente attualità.

N.I.C.E. (New Italian Cinema Events) porta il nuovo cinema italiano in Irlanda: il grande
entusiasmo che il pubblico ha riservato al progetto ha stimolato la direzione artistica a ricambiare il
favore. Nasce così la prima edizione di N.I.C.E. X Irish Film Festa (in collaborazione con l’Irish
Film Festa, rassegna romana, nata nel 2007 con l’obiettivo di far conoscere il cinema irlandese in
Italia).

Chiude la “50 Giorni di Cinema a Firenze” la seconda edizione dei David Rivelazioni
Italiane – Italian Rising Stars
, premio rivolto alle promesse del cinema italiano
Il premio nasce nel 2023 dalla collaborazione dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di
Donatello con l’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana. I vincitori vengono scelti per la qualità
del loro lavoro dalla Presidenza del David e dal Consiglio Direttivo. I nomi dei sei giovani talenti selezionati saranno annunciati il 13 dicembre, nel corso della speciale serata di premiazione che si terrà al Museo Nazionale del Bargello di Firenze.

Maggiori informazioni sul programma della 50 Giorni di Cinema a Firenze sono disponibili sul sito della manifestazione www.50giornidicinema.it

CALENDARIO DEI FESTIVAL 2024

Libri: "L'eleganza è servita" di Monica Iotti

L’eleganza è servita nasce da appunti, amore, dedizione e studio di una delle più belle materie al mondo, per quanto mi riguarda. Sì, perché il galateo è una vera e propria materia di studio che amo approfondire, ed è quello che faremo insieme in questo libro.


Qual è la differenza tra “eleganza”, “stile” e “classe”? Come ci si presenta a regola d’arte in occasione di un primo incontro? E quali sono i capi d’abbigliamento essenziali che non possono mancare nell’armadio di una vera madame chic (e di un vero gentleman)? Queste e tantissime altre risposte sono contenute nelle pagine di ""L’eleganza è servita"", un prezioso manuale di galateo contemporaneo di facilissima consultazione, completo e divertente: dal portamento ai profumi da indossare, dalle “cortesie per gli ospiti” alla ""business etiquette"", dalla ""mise en place"" al comportamento da tenere al cellulare e sui social, dai dress code da adottare nelle diverse occasioni ai regali da fare e da evitare (e come aprirli quando siamo noi a riceverli), ogni ambito viene accuratamente analizzato da Monica Iotti con lo stile inconfondibile che sui social l’ha resa in breve tempo un punto di riferimento in materia. E, grazie alle impietose sezioni “Orrori ed errori” che introducono ogni capitolo, sarà possibile evitare le principali trappole e scongiurare le ""défaillances"" più diffuse. 

fonte: www.lafeltrinelli.it

Sport > Sinner oggi contro Lehecka, quarti di finale Atp Pechino: orario e diretta tv. Il numero 1 del mondo contro il ceco

Jannik Sinner
Jannik Sinner oggi contro Jiri Lehecka nei quarti di finale del torneo Atp di Pechino 2024. Il numero 1 del mondo, detentore del titolo, affronta il ceco numero 37 del ranking nella sfida - in diretta tv e streaming - che assegna un posto in semifinale. Sinner cerca di scrollarsi di dosso le scorie del caso doping, con la richiesta di squalifica avanzata dalla Wada per il caso Clostebol, e prova a concentrarsi sul finale di stagione. 

Sinner-Lehecka, quando giocano

Sinner e Lehecka saranno protagonisti del quarto e ultimo match sul campo Lotus, dove il programma si apre con l'incontro femminile tra la bielorussa Aryna Sabalenka e la statunitense Ashlyn Krueger. A seguire tocca all'azzurra Jasmine Paolini contro la polacca Magda Linette. Quindi, altro match del torneo Wta tra Mirra Andreeva e Donna Vekic. Attorno alle 13 italiane (le 19 di Pechino), ecco Sinner.

Nella giornata di oggi spicca anche l'impegno di un altro azzurro. Flavio Cobolli se la vedrà contro il russo Daniil Medvedev per un posto in semifinale: l'incontro è programmato per le 10 italiane.

Sinner-Lehecka, un solo precedente

Il numero 1 del mondo e Lehecka si affrontano per la seconda volta in carriera. Sinner si è aggiudicato l'unico precedente, andato in scena in primavera nei quarti di finali di Indian Wells: Sinner si è imposto per 6-3, 6-3. Proprio al Masters 1000 di Indian Wells è legato l'inizio della vicenda doping che ancora si trascina. L'azzurro è risultato positivo a due controlli antidoping a marzo: nelle sue urine sono state rinvenute tracce di Clostebol, uno steroide anabolizzante. Sinner ha spiegato che la positività è stata provocata da una contaminazione accidentale. Un tribunale indipendente ha prosciolto il tennista, il verdetto ora è stato impugnato dalla Wada che chiede una squalifica di 1-2 anni: sul caso si esprimerà il Tas, il Tribunale arbitrale dello sport, probabilmente all'inizio del 2025. 

Sinner-Lehecka in tv

Il match sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky: si potrà seguire in diretta sui canali 201 (Sky Sport Uno) e 203 (Sky Sport Tennis). Sarà visibile in streaming per abbonati con Sky Go e NOW.

fonte: Redazione Adnkronos  www.adnkronos.com

lunedì 23 settembre 2024

LifeStyle: Emily in Paris 4, i luoghi iconici della serie. Nella Maison Boucheron alcune scene e poi Roma e le alpi francesi

Maison Boucheron a Place Vendome - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tra il successo dei Giochi Olimpici e l’attesa per le prossime Paralimpiadi, la quarta stagione di Emily in Paris riporta subito Parigi sotto i riflettori tra luoghi cult della serie e nuovi posti da scoprire dentro e fuori Parigi, alla scoperta di paesaggi e cultura francese in un modo unico.

E non solo. Dopo aver fatto tappa in Normandia, nella seconda parte della stagione disponibile dal 12 settembre su Netflix, la protagonista della serie Emily Cooper farà incursione sulle Alpi francesi per poi sbarcare a Roma. Con l'aiuto di Omio - la piattaforma di soluzioni di trasporto globali - è possibile seguire le orme di Emily e visitare i luoghi più iconici della serie per vivere un viaggio iconico alla scoperta delle più belle location di Emily in Paris.

Roma. Sarà protagonista della seconda parte della stagione con luoghi iconici della capitale italiana come il Colosseo, la Fontana di Trevi, Trastevere e la Bocca della Verità, situata nella parete del pronao della chiesa di Santa Maria in Cosmedin.

Parigi. Indiscussa protagonista, mette in scena il meglio di sé anche durante la quarta stagione che vede Emily tornare in tutti i suoi luoghi parigini preferiti oltre ad aggiungerne di nuovi.

° Maison Boucheron - Nello storico flagship  al civico 26 di Place Vendôme l’amato cast, che include Lily Collins, Philippine Leroy-Beaulieu e Bruno Gouery, esplora l’essenza del lusso parigino tra le creazioni della Maison. L'iconica collezione Quatre, che quest'anno celebra il suo 20º anniversario, è protagonista: l'attrice Philippine Leroy-Beaulieu indossa alcuni tra i pezzi più emblematici della collezione e, per le riprese, Boucheron ha messo a disposizione circa 100 gioielli esclusivi. Le scene sono state girate il 5 febbraio al 26 di Place Vendôme nell’appartamento situato tre piani sopra la boutique all’interno dell’Hotel de Nocé. In questo spazio, completamente ristrutturato nel 2018 come suite indipendente per gli Amici della Maison, si possono organizzare pranzi privati o addirittura soggiornare per una o due notti ammirando Place Vendôme dalla camera da letto o dalla vasca da bagno. 

● I arrondissement - la tappa imperdibile è Place de Valois, punto fermo della serie a pochi passi dal Louvre e dalla pittoresca Place Colette. In questa piazza che prende il nome da re Luigi FIlippo I hanno sede l’agenzia in cui lavora Emily e il Bistrot Valois, il locale dove hanno luogo le pause pranzo tra colleghi. A pochi passi, si trova anche il Jardin du Palais Royal, un vero rifugio nel cuore della città dove Emily aveva incontrato la sua migliore amica Mindy

● V arrondissement - nel cuore del Quartiere Latino, diventato un vero e proprio simbolo della vita parigina, si trova Place de l’Estrapade dove affaccia il caratteristico appartamento della protagonista e ha sede il ristorante di Gabriel

● VI arrondissement - qui si trova il Café de Flore, storico locale all’angolo di Boulevard Saint-Germain e Rue Saint-Benoît. Sin dalle prime stagioni il Café de Flore diventa per la protagonista punto di ritrovo per incontri cruciali

● IX arrondissement - irrinunciabile la visita al maestoso Opéra Garnier, teatro simbolo della cultura francese, dove Emily assisterà allo spettacolo de Il lago dei cigni insieme alla sua nuova fiamma Thomas

● XVI arrondissement - nuove e suggestive location parigine al di fuori della frenesia dei quartieri centrali si aggiungono nella quarta stagione come il lussuosissimo Musée de Baccarat, un antico palazzo costruito da una famiglia francese nel 1800 che ospita il negozio di Baccarat, un museo, una sala da ballo dove è stato girato lo spettacolare ballo in maschera della quarta stagione.

Nello stesso arrondissement si trova poi il celebre Stade Roland Garros, tempio del tennis e protagonista del lancio di una campagna pubblicitaria nei nuovi episodi della serie 

Normandia. Bellissima escursione in giornata alla Maison et Jardin de Claude Monet a Giverny, in Normandia dove hanno sede giardini e casa del famoso pittore Claude Monet. Un luogo perfetto per una gita fuori Parigi tra arte e natura. 

Alpi Francesi, Haute-Savoie. Megève, caratteristico villaggio delle Alpi Francesi, è una delle destinazioni sciistiche più esclusive e affascinanti della Francia. Altra new entry della quarta stagione, si trova nelle Alpi del sud-est della Francia, nel massiccio del Monte Bianco. Qui è collocato lo Chalet della famiglia di Camille. 

Il guardaroba tutto griffe di Emily Cooper

Per celebrare il lancio della quarta stagione di Emily in Paris su Netflix, Catawiki, leader in Europa per gli oggetti speciali, ha dedicato un’asta esclusiva dedicata alla serie tv. Ispirata a Emily Cooper, la dinamica marketing executive di Chicago, che ha incantato e lasciato sorpresi gli spettatori di tutto il mondo con il suo guardaroba sin dalla prima stagione, la collezione cattura l'essenza delle sue vivaci e stravaganti avventure parigine. La raccolta comprende pezzi ispirati al guardaroba di Emily quali la borsa Kelly 32 di Hermès, la collana con ciondolo in oro di Cartier, o gli occhiali da sole di Tom Ford in rosa acceso.

Il suo stile di vita frizzante e l'incantevole scenario di Parigi hanno ispirato anche una selezione di arredi interni come il vaso Val Saint Lambert in cristallo viola e trasparente, il tavolino da caffè in carta riciclata di J.oB Studio, e la poltrona in plastilina di Diego Faivre, per evocare l'inebriante atmosfera cosmopolita della serie. E poi ancora la borsa Balenciaga Crush, un paio di sandali con cinturino di Bottega Veneta.

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati   

venerdì 20 settembre 2024

Auguri Sophia, la Loren compie 90 anni

Sophia Loren
La diva, tra le attrici più amate di sempre, festeggia a Roma con un brindisi al tramonto. A Pozzuoli si inaugura un murale sulla casa d'infanzia

Festeggerà i suoi 90 anni a Roma Sophia Loren. La diva riceverà un prestigioso e inedito riconoscimento da Ministero della Cultura, Cinecittà e Archivio Luce, poi, brinderà al tramonto con 150 selezionati invitati tra familiari, amici e colleghi. 

A Pozzuoli, città d'origine dell'attrice, tra le più amate di sempre, sarà inaugurato il murale di Lucia Mandragora realizzato sulla casa dove la Loren ha trascorso la sua infanzia in via Solfatara 5. 

A Napoli sono in programma una retrospettiva e proiezioni speciali. Saranno dedicati agli studenti e ai giovani, con ingresso gratuito per loro, la retrospettiva e gli incontri per festeggiare lo speciale compleanno di Donna Sophia, promosso dalla Regione Campania, dal 5 all’8 ottobre a Palazzo Reale nell’ambito del “Campania Libri - Festival della Lettura e dell’Ascolto”, diretto da Ruggero Cappuccio con la Fondazione Campania dei Festival e la Film Commission Campania. L’omaggio si estenderà anche alle sale cinematografiche cittadine. L’obiettivo è quello di far scoprire alle nuove generazioni i classici interpretati da Sophia con proiezione di film, incontri e dibattiti con attori e registi.

Sophia Loren, all'anagrafe Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, nasce a Roma il 20 settembre 1934 ma cresce a Pozzuoli, vicino a Napoli. Prima di sfondare nel mondo del cinema ha intrapreso tutte le strade classiche di chi tenta la scalata al successo: partecipa a concorsi di bellezza, recita nei fotoromanzi e in piccole parti cinematografiche con lo pseudonimo di Sofia Lazzaro.

Sul set di "Africa sotto i mari" (Giovanni Roccardi, 1952) viene notata da Carlo Ponti, suo futuro marito, che le propone un contratto di sette anni. 

Sophia inizia così una carriera cinematografica che sulle prime la vede recitare in parti di popolana, come ad esempio in "Carosello napoletano" (1953) di Ettore Giannini, "L'oro di Napoli" (1954) di Vittorio De Sica e "La bella mugnaia" (1955) di Mario Camerini. Poi a Hollywood al fianco di star come Cary Grant, Marlon Brando, William Holden e Clark Gable. Raggiunge presto la fama mondiale anche grazie alla sua prorompente bellezza che a stento lascia indifferenti.

Non solo è divenuta una vera e propria icona ma ha anche ottenuto alcuni tra i premi più ambiti del settore: la Coppa Volpi nel 1958 per "Orchidea nera" di Martin Ritt e l'Oscar e il premio per la migliore interpretazione a Cannes per "La ciociara (1960) di Vittorio De Sica.

Nel 1963, la grande diva, ottiene - assieme al produttore-regista, Walt Disney - un riconoscimento dagli esercenti Usa. Per l'occasione viene intervistata da Ruggero Orlando.

Nel 1991 ha ricevuto in un colpo solo l'Oscar, il César alla carriera e la Legion d'Onore. Ad ogni modo, dopo i fasti hollywoodiani del suo periodo aureo (quello legato inevitabilmente alla giovinezza e all'età di mezzo), dal 1980 si è parzialmente ritirata dai set cinematografici, dedicandosi prevalentemente alla televisione.

Ha così interpretato, tra gli altri, il biografico "Sophia: la sua storia" di Mel Stuart e il remake di "La ciociara" (di Dino Risi, 1989).

Nel corso della sua lunghissima carriera è stata diretta, a maggior gloria dell'immagine italiana nel mondo, dai più importanti registi, tra i quali ricordiamo Sidney Lumet, Michael Curtiz, Charlie Chaplin, Dino Risi, Mario Monicelli e Ettore Scola.

I critici sono però concordi nel ritenere che fu con Vittorio De Sica (con il quale girò otto film), che formò un ideale sodalizio, spesso completato dalla indimenticabile presenza di Marcello Mastroianni. Impossibile non citare: "Ieri, oggi, domani" (1963); "Matrimonio all'italiana" (1964) e "Una giornata particolare" (1977).

Il 29 marzo del 1993, al fianco di Marcello Mastroianni, la grande attrice italiana consegna l'Oscar alla carriera ad un emozionato Federico Fellini.

Nel 1999 l'American Film Institute classifica Sophia Loren al 21° posto fra le più grandi attrici del cinema statunitense di tutti i tempi. Nello stesso anno è lei a consegnare l'Oscar al miglior film straniero a Roberto Benigni per “La vita è bella”: rimane memorabile il momento in cui Sophia grida il nome "Roberto!" e l'attore la raggiunge sul palco camminando sugli schienali delle poltrone. Il 4 marzo 2011 l'Academy di Los Angeles ha celebrato la carriera di Sophia Loren con una serata a lei interamente dedicata. 

Nel 2015 per i suoi 80 anni pubblica un'autobiografia dal titolo “Ieri, oggi, domani. La mia vita”. L'anno seguente è protagonista della campagna pubblicitaria del profumo Dolce Rosa Excelsa di Dolce & Gabbana, per cui realizza anche uno spot ambientato in Sicilia, a Bagheria, e diretto da Giuseppe Tornatore con la musica di Ennio Morricone.

Nel 2020, a 86 anni, recita nel film “La vita davanti a sè” del regista Edoardo Ponti, suo figlio. Per questo film vince un David di Donatello per la migliore attrice protagonista e stabilisce un record: è l'attrice più anziana ad averlo vinto.

fonte: www.rainews.it/

lunedì 16 settembre 2024

Libri: "Anche Dafne ha paccato Apollo. I miti greci come rimedi di ogni giorno" di Chiara Lipari

In questo libro si narrano i miti classici che, raccontati in salsa moderna, vengono incontro ai nostri problemi di tutti i giorni.

Come si reagisce a una delusione d’amore? Ce lo insegna Apollo, che prese un sonoro due picche da Dafne… e se non ce l’ha fatta lui, che è il dio del sole e delle arti, che speranze abbiamo noi? E come affrontare il dolore per la perdita del nostro amico a quattro zampe? Ulisse e il suo Argo hanno molto da insegnarci al riguardo.

Influencer ante litteram, questi grandi protagonisti ci regalano le soluzioni e ci indicano la via per affrontare i drammi che ci toccano in varie sfere della nostra vita: dall’amore alla competizione e dall’amicizia alla famiglia. 

Ci consigliano quali atteggiamenti vincenti adottare perché in fondo, gira e rigira, viviamo più o meno gli stessi scombussolamenti fin dall’alba dei tempi.

Un vero manuale d’aiuto per tutti coloro che hanno voglia di imparare sorridendo e che desiderano prestare l’orecchio agli insegnamenti e alla sempiterna saggezza del mito. In fondo, se sono dei «miti», un motivo ci sarà!

fonte: www.macrolibrarsi.it

Sport: Sinner, la confessione del fidanzato di Taylor Swift: "Volevo dargli fastidio"

Jannik Sinner, Taylor Swift e Travis Kelce
Travis Kelce e la finale degli US Open: "Ho provato a disturbare l'italiano..."

"Ho provato a infastidire l'italiano, a disturbarlo, a farlo innervosire...". Jannik Sinner, nella finale degli US Open vinta contro Taylor Fritz domenica scorsa, ha dovuto fare i conti con il tifo ostile - e non sempre corretto - di uno spettatore speciale. In un box dell'Arthur Ashe Stadium, come è noto, si è accomodata anche Taylor Swift, la superstar del pop, con il fidanzato Travis Kelce. Il giocatore di football, tight end dei Kansas City Chiefs campioni Nfl, si è distinto per il suo look 'sofisticato' - non proprio in linea con il personaggio - e per il comportamento non proprio esemplare.  

"Per la seconda volta sono andato a vedere una partita di tennis. La partita era molto silenziosa e quando c'è silenzio ci viene voglia di dire qualcosa...", racconta Kelce nel podcast con il fratello Jason, ex giocatore NFL con i Philadelphia Eagles. "Io non sono una persona tranquilla, non sono mai stato calmo. A scuola ero sempre quello all'ultimo banco che diceva qualcosa di furbo o cercava di far ridere tutti quando c'era silenzio. Per tutto il tempo, quindi, volevo infastidire l'italiano, Sinner, il numero 1 al mondo". E cosa ha fatto? "Volevo contribuire a creare il fattore campo... Mi sono comportato bene, sono stato rispettoso: se avessi esagerato, mi avrebbero chiesto di andare via. Mi sono scatenato solo nelle pause in c'era la musica ad alto volume". Qualsiasi cosa abbia fatto, Kelce non ha minimamente raggiunto l'obiettivo: Sinner ha demolito l'avversario in 3 set e si è preso il trofeo. Kelce è tornato a casa con il suo look da circolo di alto livello. Una tenuta che ha sorpreso il fratello Jason: "Sembravi vestito per un country club...". "Era tennis, cosa avrei dovuto fare?". 

fonte: Redazione Adnkronos  www.adnkronos.com

Teatro Comunale di Bologna: Stagione Danza 2024. Accademia Teatro Alla Scala "La fille mal gardée" Il 28 e 29 Settembre

La Scuola di Ballo torna a interpretare La fille mal gardée, che ha debuttato al Teatro alla Scala nell’aprile 2023, coreografia firmata da Frédéric Olivieri sulla partitura di Peter Ludwig Hertel e realizzata grazie al contributo della Fondazione Milano per la Scala balletto e della signora Hélène de Prittwitz Zaleski, con scene e costumi di Luisa Spinatelli, rielaborati da Angelo Sala e Maria Chiara Donato.

La fille mal gardée si annovera fra i balletti più antichi ad essere rimasti nel repertorio, essendo nato all’epoca della Rivoluzione francese. È Jean Bercher Dauberval a curare la prima coreografia del balletto, dal titolo Le ballet de la paille, ou il n’est qu’un pas du mal au bien, che va in scena al Grand Théâtre de Bordeaux nel 1789 su uno zibaldone di temi e canzoni popolari francesi. Il balletto conosce nel tempo numerose edizioni e molteplici modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella partitura musicale. 

Il Direttore della Scuola scaligera ha scelto la partitura di Hertel, composta nel 1864 per la versione coreografica di Paolo Taglioni per l’Hofoper di Berlino, rappresentata al Teatro alla Scala nel 1880.

Fra le numerose edizioni del balletto nel corso del Novecento si cita la versione che Heinz Spoerli ideò per l’Opéra di Parigi nel 1981, ripresa dal Teatro alla Scala nel 1987 in cui brillavano Carla Fracci, Gheorghe Jancu, Bruno Vescovo e Biagio Tambone, con scene e costumi di Luisa Spinatelli.

Il balletto, che presenta diversi numeri pantomimici come vuole la tradizione del genere comique settecentesco, in cui prevale l’ambientazione contemporanea immersa in un contesto agreste e in una realtà contadina, mette alla prova gli allievi della Scuola di Ballo scaligera non solo sul piano tecnico, dal momento che la coreografia è pensata per esaltare le loro abilità classico-accademiche, ma anche sul piano interpretativo, poiché richiede notevoli doti ironiche e gestuali soprattutto per alcuni dei personaggi, come M.me Simone qui incarnata da un’allieva e non da un tradizionale danzatore en travesti. In scena una sessantina di giovanissimi ballerini fra il 2° e l’8° corso.

"La fille mal gardée" 28 e 29 Settembre, al COMUNALE NOUVEAU (Nuova sede del Teatro - Piazza della Costituzione) 

Tutte le info >>  QUI

fonte: www.tcbo.it

lunedì 9 settembre 2024

Teatro Regio Torino: per la prima volta in Italia Manon Manon Manon. Tre opere, tre compositori, una protagonista unica nella lettura del regista Arnaud Bernard

Dal 1° al 29 ottobre 2024, il Teatro Regio presenta Manon Manon Manon: un viaggio affascinante che per la prima volta in Italia darà vita a una lunga “soggettiva” dedicata a Manon Lescaut

Tre opere, tre compositori, una protagonista unica nella lettura del regista Arnaud Bernard.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, Renato Palumbo, Evelino Pidò e Guillaume Tourniaire.
Teatro Regio, dal 1° al 29 ottobre 2024

La giovane protagonista del romanzo dell’Abate Prévost che, a partire dal successo riscosso alla metà del Settecento, ha ispirato ben tre compositori: Daniel Auber che ha dato vita a Manon Lescaut nel 1856, Jules Massenet che compose la sua Manon nel 1884, e Giacomo Puccini che raggiunse il suo primo grande trionfo con Manon Lescaut nel 1893.

Tre opere autonome ma complementari, tre direttori d’orchestra, tre interpreti per una protagonista unica, tre diversi cast per un inedito “trittico”: ventuno recite in un mese, una vera sfida artistica e produttiva capace di mettere in luce la forza del Regio. 

Per evidenziare le specificità di ciascuna delle tre opere, le tre produzioni sono state affidate a un unico regista, Arnaud Bernard, che svilupperà un progetto drammaturgico incentrato su diverse epoche del cinema, dal cinema muto al cinema francese degli anni ’60.

Centro di questo progetto è Giacomo Puccini di cui nel 2024 si celebra il centenario della morte. Dedichiamo dunque all’inizio della Stagione 2024-2025 uno spazio speciale alla sua Manon Lescaut – che presentò in prima assoluta il 1° febbraio 1893 proprio al Regio – continuando così l’omaggio iniziato nella Stagione in corso nella quale presentiamo ben 7 titoli del compositore lucchese. 

Il palinsesto delle rappresentazioni è stato pensato per permettere a chi non vive a Torino di scoprire le 3 opere in più giorni consecutivi, l’opportunità anche di scoprire una delle città più belle d’Italia.

Libri: "Pensieri lenti e veloci" di Daniel Kahneman

Siamo stati abituati a ritenere che all'uomo, in quanto essere dotato di razionalità, sia sufficiente tenere a freno l'istinto e l'emotività per essere in grado di valutare in modo obiettivo le situazioni che deve affrontare e di scegliere, tra varie alternative, quella per sé più vantaggiosa. 

Gli studi sul processo decisionale condotti ormai da molti anni dal premio Nobel Daniel Kahneman hanno mostrato quanto illusoria sia questa convinzione e come, in realtà, siamo sempre esposti a condizionamenti - magari da parte del nostro stesso modo di pensare - che possono insidiare la capacità di giudicare e di agire lucidamente. 

Illustrando gli ultimi risultati della sua ricerca, Kahneman ci guida in un'esplorazione della mente umana e ci spiega come essa sia caratterizzata da due processi di pensiero ben distinti: uno veloce e intuitivo (sistema 1), e uno più lento ma anche più logico e riflessivo (sistema 2). 

Se il primo presiede all'attività cognitiva automatica e involontaria, il secondo entra in azione quando dobbiamo svolgere compiti che richiedono concentrazione e autocontrollo. Efficiente e produttiva, questa organizzazione del pensiero ci consente di sviluppare raffinate competenze e abilità e di eseguire con relativa facilità operazioni complesse. Ma può anche essere fonte di errori sistematici (bias), quando l'intuizione si lascia suggestionare dagli stereotipi e la riflessione è troppo pigra per correggerla.

fonte: www.amazon.it