Oggi 26 dicembre 2015 il nostro blog compie 6 anni!!!
Volevo ringraziare tutte le persone che passano da questo mio Blog...
Ringrazio a chi passa casualmente...
Ringrazio chi c'è regolarmente...
Ringrazio tutti, ma proprio tutti i lettori....
Ho aperto questo Blog il 26 dicembre 2009 e oggi, dopo 6 anni, proprio nel momento in cui scrivo, il primo contatore segnala 206.867 lettori...
Nel primo contatore (rosso) sul lato destro in home page, si può vedere (dal 26 dicembre 2009) il numero aggiornato delle visite.
Nel secondo, da settembre 2012, si rilevano anche le nazioni collegate.
Ricordo benissimo quando nel 2009 pubblicai i miei primi post, con la speranza (e un pò col dubbio) che qualcuno li avesse letti.
Ho iniziato a gestire questo Blog come qualcosa di emozionante e fragile, visto il fine e gli argomenti trattatati, poi è stato un crescendo di stimoli a proseguire, con la vostra fedeltà nel seguirlo e a partecipare, ma mai avrei creduto in tanta attenzione...
Poi via via, post dopo post e tanti commenti, siamo arrivati fino a qui, e a questo splendido risultato..Grazie a tutti voi lettori.
Sul Blog come saprete, potrete leggere informazioni in vari settori dal mondo Lgbt, ma anche Interviste Esclusive, Danza, Moda e Stile, Cinema, Teatro, Eventi, Musica, Libri, Arte, e tanto altro...
Credetemi, è fondamentale per qualsiasi blogger essere seguiti e NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO...oltre che dall'Italia, con molta soddisfazione, essendo tradotto in circa 50 lingue, anche dal resto del mondo.
Colgo l'occasione per ringraziare anche i collaboratori del mio blog: le Redazioni, i Registi, i Festival, le Associazioni lgbt, gli Artisti, gli altri Blogger e le tantissime altre realtà, che spesso attraverso i loro uffici stampa mi segnalano notizie ed iniziative.
Un grazie speciale va anche a tutti i miei Amici e Amiche, che mi hanno sempre incoraggiata a continuare...Vi ringrazio uno per uno per il vostro apporto !
A tutti i lettori dico che le vostre visite e commenti mi danno sempre più voglia e la convinzione di continuare. Il mio successo lo fate voi, la parte più importante del blog..
Ad i miei tanti amici che conosco, e anche chi non conoscerò mai...
Non posso che dirvi Grazie...Thank you, Merçi, Danke, Choukran, Tighmmi, Gracias, Obrigada, Spasiba, Asante, Tack...
fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/
Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
sabato 26 dicembre 2015
lunedì 14 dicembre 2015
Lgbt: Cos’è “Carol” il film con più nomination ai Golden Globes
È un dramma sentimentale con Rooney Mara e Cate Blanchett: racconta l'amore tra due donne nella New York degli anni Cinquanta, se ne parla benissimo
Nel primo pomeriggio del 10 novembre sono state annunciate tutte le nomination ai i Golden Globes 2016. Il film che ha ricevuto più nomination è Carol: è un dramma sentimentale diretto da Todd Haynes – il regista di Io non sono qui e Lontano dal paradiso – e uscirà in Italia il 5 gennaio. Carol ha ottenuto cinque nomination: per il miglior film nella categoria drama, per la miglior regia, per la miglior colonna sonora originale e due nomination (su cinque complessive) per il ruolo di miglior attrice in film di genere drama – una per Cate Blanchett e una per Rooney Mara, le due attrici protagoniste del film.
Negli Stati Uniti Carol è uscito a novembre ed è stato apprezzato sia dal pubblico che dalla critica cinematografica: è ambientato nella New York degli anni Cinquanta e racconta la storia d’amore tra una ragazza di diciannove anni (Therese) e Carol, una donna con più anni di lei (interpretata da Blanchett) e in crisi con il marito (interpretato da Kyle Chandler). Therese è invece interpretata da Rooney Mara, che dopo che il film è stato presentato a Cannes ha vinto il Premio per la miglior attrice in un film in concorso al Festival. Carol è tratto dall’omonimo romanzo scritto nel 1952 da Patricia Highsmith, che al tempo usò lo pseudonimo “Claire Morgan”.
Su IMDB il voto medio tra quelli dati a Carol da oltre 4mila utenti è 7,8 su 10. Ai critici cinematografici il film è in genere piaciuto ancora di più: il Metascore del film – un voto ottenuto facendo una media delle principali recensioni fatte da critici professionisti – è di 94 su 100. Peter Bradshaw, il più noto critico del Guardian ha dato a Carol cinque stelle su cinque e ha scritto che il film «è un denso e sensuale, molto ben studiato, molto dettagliato e “ben arredato”. Tutto è presentato in modo superbo: gli abiti, le acconciature, le automobili, i vagoni dei treni, i giradischi, i rossetti e le sigarette. La combinazione di tutti gli elementi dà dipendenza». Su Variety Justin Chang ha scritto che «nemmeno le alte aspettative sono sufficienti a preparare al notevole impatto di Carol, una storia d’amore costruita in modo squisito e molto sentito, che è capace di mostrare ogni ombra e sfumatura delle vite interiori dei suoi protagonisti». Chang spiega che il film è girato «con intelligenza suprema e incredibile compostezza» e scrive che il film riesce a essere allo stesso tempo sia sofisticato che accessibile.
I Golden Globes sono i premi televisivi e cinematografici che verranno assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, un’associazione di giornalisti statunitensi che si occupano di cinema e televisione: quelli che votano sono 90. A differenza degli Oscar i Golden Globe riguardano quindi sia cinema che televisione, sono comunque il secondo più importante premio cinematografico dopo gli Oscar e sono spesso molto indicativi per provare a capire come andranno gli Oscar. I Golden Globes saranno assegnati il 10 gennaio 2016.
Al link Carol Trailer Italiano Ufficiale:
https://www.youtube.com/watch?v=WFn2MFQcHWw
fonte: http://www.ilpost.it/2015/12/10/carol-golden-globes/
Nel primo pomeriggio del 10 novembre sono state annunciate tutte le nomination ai i Golden Globes 2016. Il film che ha ricevuto più nomination è Carol: è un dramma sentimentale diretto da Todd Haynes – il regista di Io non sono qui e Lontano dal paradiso – e uscirà in Italia il 5 gennaio. Carol ha ottenuto cinque nomination: per il miglior film nella categoria drama, per la miglior regia, per la miglior colonna sonora originale e due nomination (su cinque complessive) per il ruolo di miglior attrice in film di genere drama – una per Cate Blanchett e una per Rooney Mara, le due attrici protagoniste del film.
Negli Stati Uniti Carol è uscito a novembre ed è stato apprezzato sia dal pubblico che dalla critica cinematografica: è ambientato nella New York degli anni Cinquanta e racconta la storia d’amore tra una ragazza di diciannove anni (Therese) e Carol, una donna con più anni di lei (interpretata da Blanchett) e in crisi con il marito (interpretato da Kyle Chandler). Therese è invece interpretata da Rooney Mara, che dopo che il film è stato presentato a Cannes ha vinto il Premio per la miglior attrice in un film in concorso al Festival. Carol è tratto dall’omonimo romanzo scritto nel 1952 da Patricia Highsmith, che al tempo usò lo pseudonimo “Claire Morgan”.
Su IMDB il voto medio tra quelli dati a Carol da oltre 4mila utenti è 7,8 su 10. Ai critici cinematografici il film è in genere piaciuto ancora di più: il Metascore del film – un voto ottenuto facendo una media delle principali recensioni fatte da critici professionisti – è di 94 su 100. Peter Bradshaw, il più noto critico del Guardian ha dato a Carol cinque stelle su cinque e ha scritto che il film «è un denso e sensuale, molto ben studiato, molto dettagliato e “ben arredato”. Tutto è presentato in modo superbo: gli abiti, le acconciature, le automobili, i vagoni dei treni, i giradischi, i rossetti e le sigarette. La combinazione di tutti gli elementi dà dipendenza». Su Variety Justin Chang ha scritto che «nemmeno le alte aspettative sono sufficienti a preparare al notevole impatto di Carol, una storia d’amore costruita in modo squisito e molto sentito, che è capace di mostrare ogni ombra e sfumatura delle vite interiori dei suoi protagonisti». Chang spiega che il film è girato «con intelligenza suprema e incredibile compostezza» e scrive che il film riesce a essere allo stesso tempo sia sofisticato che accessibile.
I Golden Globes sono i premi televisivi e cinematografici che verranno assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, un’associazione di giornalisti statunitensi che si occupano di cinema e televisione: quelli che votano sono 90. A differenza degli Oscar i Golden Globe riguardano quindi sia cinema che televisione, sono comunque il secondo più importante premio cinematografico dopo gli Oscar e sono spesso molto indicativi per provare a capire come andranno gli Oscar. I Golden Globes saranno assegnati il 10 gennaio 2016.
Al link Carol Trailer Italiano Ufficiale:
https://www.youtube.com/watch?v=WFn2MFQcHWw
fonte: http://www.ilpost.it/2015/12/10/carol-golden-globes/
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venerdì 4 dicembre 2015
Lgbt: Apple guadagna ancora il punteggio perfetto nel questionario Corporate Equality Index
Apple ha ottenuto un ulteriore riconoscimento, oltre alla prima posizione nella classifica delle aziende più innovative al mondo. Per il 14esimo anno consecutivo, Apple ha ottenuto un punteggio perfetto nel sondaggio Corporate Equality Index della fondazione Human Rights Campaign a favore dell’uguaglianza sessuale.
Per il 14esimo anno di fila quindi Apple riesce a registrare un punteggio perfetto. Questo sondaggio, lo ricordiamo per chi non avesse mai seguito le notizie sull’argomento negli anni passati, serve a valutare le aziende statunitensi in base all’uguaglianza bisessuale, gay e transgender. Apple ha raggiunto il punteggio perfetto insieme ad altre 20 aziende tech in USA come Facebook, Intel, Microsoft, Tesla e Twitter.
Tra i criteri utilizzati per valutare le compagnie troviamo politiche non discriminanti, benefici per i dipendenti, competenza organizzativa dimostrata e inclusione circa la diversità LGBT, nonché impegno pubblico verso l’uguaglianza LGBT.
Risultato importante per Apple che si è sempre distinta in questo campo e che da 14 anni si trova ad essere un esempio nella lotta alla discriminazione.
fonte: di Francesco Siciliani http://www.iphoneitalia.com via http://appleinsider.com
Per il 14esimo anno di fila quindi Apple riesce a registrare un punteggio perfetto. Questo sondaggio, lo ricordiamo per chi non avesse mai seguito le notizie sull’argomento negli anni passati, serve a valutare le aziende statunitensi in base all’uguaglianza bisessuale, gay e transgender. Apple ha raggiunto il punteggio perfetto insieme ad altre 20 aziende tech in USA come Facebook, Intel, Microsoft, Tesla e Twitter.
Tra i criteri utilizzati per valutare le compagnie troviamo politiche non discriminanti, benefici per i dipendenti, competenza organizzativa dimostrata e inclusione circa la diversità LGBT, nonché impegno pubblico verso l’uguaglianza LGBT.
Risultato importante per Apple che si è sempre distinta in questo campo e che da 14 anni si trova ad essere un esempio nella lotta alla discriminazione.
fonte: di Francesco Siciliani http://www.iphoneitalia.com via http://appleinsider.com
Lgbt: Daniele Sartori a Lecce per il "SALENTO RAINBOW FILM FEST" con il film “Contatto forzato” e i nuovi docu-shorts “Gloria Darling” e “Priscilla in Mykonos“
Dall’11 al 13 dicembre 2015 presso lo Spazio Manifatture Knos di Lecce si terrà la seconda edizione del Salento Rainbow Film Fest, rassegna cinematografica queer ideata dall’Associazione “LEA – Liberamente e Apertamente” e curata con la preziosa collaborazione di Giovanni Minerba, direttore del Festival di Torino TGLFF.
Sabato 12 dicembre alle ore 19.15 allo Spazio K, il regista Daniele Sartori dialogherà col pubblico e incontrerà la giornalista Alessandra Lupo.
A seguire saranno proiettati “Contatto forzato”, film ambientato durante la Seconda guerra mondiale, vincitore al Macon Film Festival 2015 di due premi (Best LGBT Short & Best Cinematography) e i nuovi docu-shorts “Gloria Darling” e “Priscilla in Mykonos“, dedicati alle due drag queen italiane protagoniste assolute della queer island greca per eccellenza: Mykonos. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale del Festival: http://www.salentorainbowfilmfest.com
IL FILM “CONTATTO FORZATO”
Recensione a cura del Critico cinematografico Vincenzo Patanè: “In Contatto forzato Daniele Sartori evidenzia la sua non comune versatilità, che lo vede capace di affrontare con uguale piglio generi estremamente differenti fra di loro, e soprattutto una sempre maggiore efficacia, frutto anche di una piena padronanza di sé e dei propri mezzi espressivi.
Il corto racconta di due soldati fascisti, imprigionati dai partigiani nei giorni precedenti la liberazione, nell’aprile 1945: il tenente Antonio Graziani (Alberto Onofrietti), comandante di una brigata, e il soldato altoatesino Detlef Hagermann (Diego Facciotti).
I due vengono portati in una stalla, bendati e legati saldamente assieme da corde strette e opprimenti che li obbligano a una vicinanza coatta. L’arma vincente del film è l’ambiguità di una sceneggiatura calibrata e senza sbavature e di un team di persone in stato di grazia – in primis il supervisore artistico Ivan Stefanutti, il direttore della fotografia Flavio Zattera e la musicista Marina Penzo – che fanno di questo racconto un gioiello, curato in ogni particolare e denso di significato.
Un significato che si esalta soprattutto nel rapporto profondo e autentico che si viene a creare fra i due protagonisti, legati – non a caso la corda è un elemento visivo costante, dalle evidenti valenze simboliche – da un senso di complicità e di umana pietas, che permette di attenuare il dolore e lo scoramento. Pur accomunati dal caso, i due protagonisti – ritratti in più occasioni in pose sensuali, di plastica bellezza, ravvivata da una luce caravaggesca – trovano infatti assieme il coraggio per superare quel momento tremendo; merito delle parole ma anche del contatto fisico perché talora, grazie ad esso, anche se “forzato”, tocchiamo un angelo, destinato magari ad aiutarci nella nostra risalita”
DOCU-SHORTS “GLORIA DARLING” & “PRISCILLA IN MYKONOS”
“Si tratta di due corti nati e cresciuti a Mykonos, due work in progress sviluppati durante la mia permanenza sull’isola – dice Daniele Sartori – Ho raccolto tantissimo materiale, indipendentemente dal suo utilizzo. In passato ho lavorato con artisti drag per il Queer Lion, il Padova Pride Village, nel film Doris Ortiz e in What about Alice. Molti di loro sono ragazzi artisticamente davvero seri e preparati. Le drag queen sono i classici della queer culture e Mykonos è da sempre un riferimento. Lì, ho incontrato i due performer più talentuosi: Gloria Darling e Priscilla. Due interpreti italiani stilisticamente agli antipodi ma accomunati da talento e da qualcosa di veramente interessante da raccontare, sia artisticamente che umanamente parlando”
LINK Trailer “CONTATTO FORZATO”
https://www.youtube.com/watch?v=5XUDmuKw278
LINK Trailer “GLORIA DARLING”
https://vimeo.com/146488007
LINK Trailer “PRISCILLA IN MYKONOS”
https://vimeo.com/146487298
fonte: http://lostinvauxhall.com
Sabato 12 dicembre alle ore 19.15 allo Spazio K, il regista Daniele Sartori dialogherà col pubblico e incontrerà la giornalista Alessandra Lupo.
A seguire saranno proiettati “Contatto forzato”, film ambientato durante la Seconda guerra mondiale, vincitore al Macon Film Festival 2015 di due premi (Best LGBT Short & Best Cinematography) e i nuovi docu-shorts “Gloria Darling” e “Priscilla in Mykonos“, dedicati alle due drag queen italiane protagoniste assolute della queer island greca per eccellenza: Mykonos. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale del Festival: http://www.salentorainbowfilmfest.com
IL FILM “CONTATTO FORZATO”
Recensione a cura del Critico cinematografico Vincenzo Patanè: “In Contatto forzato Daniele Sartori evidenzia la sua non comune versatilità, che lo vede capace di affrontare con uguale piglio generi estremamente differenti fra di loro, e soprattutto una sempre maggiore efficacia, frutto anche di una piena padronanza di sé e dei propri mezzi espressivi.
Il corto racconta di due soldati fascisti, imprigionati dai partigiani nei giorni precedenti la liberazione, nell’aprile 1945: il tenente Antonio Graziani (Alberto Onofrietti), comandante di una brigata, e il soldato altoatesino Detlef Hagermann (Diego Facciotti).
I due vengono portati in una stalla, bendati e legati saldamente assieme da corde strette e opprimenti che li obbligano a una vicinanza coatta. L’arma vincente del film è l’ambiguità di una sceneggiatura calibrata e senza sbavature e di un team di persone in stato di grazia – in primis il supervisore artistico Ivan Stefanutti, il direttore della fotografia Flavio Zattera e la musicista Marina Penzo – che fanno di questo racconto un gioiello, curato in ogni particolare e denso di significato.
Un significato che si esalta soprattutto nel rapporto profondo e autentico che si viene a creare fra i due protagonisti, legati – non a caso la corda è un elemento visivo costante, dalle evidenti valenze simboliche – da un senso di complicità e di umana pietas, che permette di attenuare il dolore e lo scoramento. Pur accomunati dal caso, i due protagonisti – ritratti in più occasioni in pose sensuali, di plastica bellezza, ravvivata da una luce caravaggesca – trovano infatti assieme il coraggio per superare quel momento tremendo; merito delle parole ma anche del contatto fisico perché talora, grazie ad esso, anche se “forzato”, tocchiamo un angelo, destinato magari ad aiutarci nella nostra risalita”
DOCU-SHORTS “GLORIA DARLING” & “PRISCILLA IN MYKONOS”
“Si tratta di due corti nati e cresciuti a Mykonos, due work in progress sviluppati durante la mia permanenza sull’isola – dice Daniele Sartori – Ho raccolto tantissimo materiale, indipendentemente dal suo utilizzo. In passato ho lavorato con artisti drag per il Queer Lion, il Padova Pride Village, nel film Doris Ortiz e in What about Alice. Molti di loro sono ragazzi artisticamente davvero seri e preparati. Le drag queen sono i classici della queer culture e Mykonos è da sempre un riferimento. Lì, ho incontrato i due performer più talentuosi: Gloria Darling e Priscilla. Due interpreti italiani stilisticamente agli antipodi ma accomunati da talento e da qualcosa di veramente interessante da raccontare, sia artisticamente che umanamente parlando”
LINK Trailer “CONTATTO FORZATO”
https://www.youtube.com/watch?v=5XUDmuKw278
LINK Trailer “GLORIA DARLING”
https://vimeo.com/146488007
LINK Trailer “PRISCILLA IN MYKONOS”
https://vimeo.com/146487298
fonte: http://lostinvauxhall.com
Lgbt: Twizz investe in formazione, a Torino focus sul Giappone
È il Giappone l’ultimo arrivato in casa Twizz, il brand di Tau Viaggi specializzato nel segmento lgbt. Ed è proprio a questa meta, in continua crescita sul mercato italiano, che l’operatore ha dedicato, a Torino, il 60esimo evento di formazione per i dettaglianti.
“Nei confronti delle agenzie - spiega l’a.d. Franco Fumagalli - abbiamo assunto un impegno concreto, che si va rafforzando di anno in anno. Rispetto al trend di oggi, che spinge gli operatori sempre più verso i webinar, noi abbiamo deciso di fare un passo indietro e investire su incontri diretti con i dettaglianti, in collaborazione con gli enti del turismo. Una modalità di fare formazione che piace ancora agli adv, come dimostra l’alta adesione anche a questo incontro di Torino, che ha visto intervenire oltre 60 partecipanti”.
L’impegno dell’operatore proseguirà anche per il prossimo anno: “Per il 2016 - sottolinea Fumagalli - abbiamo previsto di organizzare almeno altri 40 incontri sulle diverse nostre mete in programmazione. Gli agenti di viaggi sono per noi fondamentali e, anche se il consumer può consultare il nostro portale costruendosi su misura il proprio viaggio, poi deve sempre finalizzare la pratica in agenzia”.
Intanto Twizz stima di chiudere il 2015 con un incremento considerevole del fatturato: “Dal 2102, anno di nascita del brand, l’aumento è stato costante - dichiara Fumagalli - e quantificabile in un più 20, 25 per cento rispetto all’anno precedente. I prodotti più richiesti sono Israele, Canarie ma anche gli Stati Uniti. Per quanto riguarda, invece, il Giappone, l’interesse della nostra clientela sta aumentando perché si tratta di una meta versatile, che è ricca di spunti interessanti e si presta anche ad essere abbinata, ad esempio, alle Cook e agli Stati Untii per un giro del mondo”.
fonte: di Stefania Galvan http://www.ttgitalia.com/
“Nei confronti delle agenzie - spiega l’a.d. Franco Fumagalli - abbiamo assunto un impegno concreto, che si va rafforzando di anno in anno. Rispetto al trend di oggi, che spinge gli operatori sempre più verso i webinar, noi abbiamo deciso di fare un passo indietro e investire su incontri diretti con i dettaglianti, in collaborazione con gli enti del turismo. Una modalità di fare formazione che piace ancora agli adv, come dimostra l’alta adesione anche a questo incontro di Torino, che ha visto intervenire oltre 60 partecipanti”.
L’impegno dell’operatore proseguirà anche per il prossimo anno: “Per il 2016 - sottolinea Fumagalli - abbiamo previsto di organizzare almeno altri 40 incontri sulle diverse nostre mete in programmazione. Gli agenti di viaggi sono per noi fondamentali e, anche se il consumer può consultare il nostro portale costruendosi su misura il proprio viaggio, poi deve sempre finalizzare la pratica in agenzia”.
Intanto Twizz stima di chiudere il 2015 con un incremento considerevole del fatturato: “Dal 2102, anno di nascita del brand, l’aumento è stato costante - dichiara Fumagalli - e quantificabile in un più 20, 25 per cento rispetto all’anno precedente. I prodotti più richiesti sono Israele, Canarie ma anche gli Stati Uniti. Per quanto riguarda, invece, il Giappone, l’interesse della nostra clientela sta aumentando perché si tratta di una meta versatile, che è ricca di spunti interessanti e si presta anche ad essere abbinata, ad esempio, alle Cook e agli Stati Untii per un giro del mondo”.
fonte: di Stefania Galvan http://www.ttgitalia.com/
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Lgbt: Giornata Mondiale contro l’AIDS, a Ragusa l’importanza della prevenzione spiegata dai ragazzi
In foto al centro il dottore Francesco Gebbia responsabile del reparto di malattie infettive dell'ospedale di Modica provincia di Ragusa,a sinistra padre Giorgio Occhipinti, a destra Gloria Gramaglia referente per la Sicilia, dell’Associazione Libellula.
Sensibilizzare ma soprattutto informare per prevenire. Questi i concetti chiave attorno cui ha ruotato l’iniziativa, organizzata, ieri pomeriggio, in occasione della Giornata Mondiale contro l’A.I.D.S, dall’U.O.C. di Malattie Infettive dell’Ospedale Civile di Ragusa – Asp 7 in collaborazione con il Centro Commerciale Le Masserie e gli Istituti d’Istruzione Secondaria ITC Fabio Besta, indirizzo Sistemi informativi Aziendali e l’Istituto G. Ferraris di Ragusa – Liceo Artistico ad indirizzo grafico.
“In realtà – spiega il dott. Francesco Gebbia, infettivologo – con questa iniziativa ci siamo posti l’obiettivo di risensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, alle problematiche legate alla diffusione del virus dell’HIV nonché alla necessità di attuare pratiche di prevenzione. Purtroppo negli ultimi anni i mass media hanno notevolmente abbassato la loro attenzione su questa tematica, per cui si ha l’impressione che sia la condizione di infezione che della malattia stessa siano sotto controllo da parte della sanità. Alla luce dei riscontri epidemiologici si evidenzia invece una recrudescenza di tali condizioni patologiche legate soprattutto ai flussi migratori sia comunitari che extracomunitari. Da qui nasce quindi l’esigenza di sensibilizzare le giovani popolazioni alla problematica e renderli partecipi di un processo informativo che li veda protagonisti e non semplici spettatori. Ecco perché quest’anno abbiamo coinvolto nell’iniziativa un gruppo di studenti che devo dire hanno fatto un ottimo lavoro. A loro, al corpo insegnanti e ai dirigenti un grazie di cuore per aver sposato questa iniziativa che spero possa essere un primo tassello verso la costruzione di qualcosa di più grande”.
I lavori degli studenti sono stati esposti in uno spazio che la direzione del centro commerciale ha messo a disposizione per l’occasione; nello specifico gli studenti del liceo artistico hanno esposto alcuni pannelli informativi sul tema dell’HIV e sull’ importanza della prevenzione mentre i ragazzi dell’Istituto Fabio Besta hanno realizzato un documentario.
“E’ stata un’esperienza importante per noi – dicono Simone, Maria Antonietta e Massimiliano – soprattutto perché abbiamo compreso come a volte alcuni nostri atteggiamenti, dettati dalla spensieratezza e incoscienza della nostra età, possano portarci a conseguenze negative per il nostro futuro. Oggi sappiamo molto di più su questo virus del quale non si sente parlare spesso ma che è sempre presente. Siamo inoltre consapevoli dell’importanza che ha la prevenzione e il messaggio che vogliamo lanciare soprattutto ai nostri coetanei è quello di fare molta attenzione al proprio stile di vita e vedere la prevenzione come forma di tutela della nostra vita e di coloro che amiamo e non come qualcosa da rifuggire. Sarebbe inoltre opportuno che anche i giornali e le televisioni tornassero a parlare di questo problema anziché tacerlo. Se da un lato è vero che il cancro è il male del secolo, dall’altro è anche vero che il virus dell’HIV non è superato e bisogna informare e sensibilizzare con più accuratezza la popolazione”.
Don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute della Diocesi di Ragusa ha poi evidenziato come a volte la scarsa conoscenza di determinate patologie possa ingenerare atteggiamenti sbagliati nelle persone: “Il non sapere, il non essere informati è spesso anche causa di un fenomeno anche più brutto di questa malattia: l’emarginazione. La non conoscenza genera paura nelle persone e così appena si apprende che un amico, un parente o un conoscente ha contratto questo virus, ancora oggi, in molti tendono ad emarginarlo anziché supportarlo e aiutarlo spiritualmente. Ecco perché è necessario informarsi e soprattutto avere sete di conoscenza. Se da un lato i media devono contribuire in questo dall’altro noi dobbiamo superare le barriere dell’indifferenza”.
Presente all’iniziativa anche Gloria Gramaglia, referente per la Sicilia, dell’Associazione Libellula che si occupa delle problematiche sociali legate al transessualismo ed al transgenderismo:”Ci rendiamo sempre più conto che negli ultimi anni, relativamente a questa problematica, si è abbassata un po’ la guardia. A questo si aggiunga lo stile di vita dei giovani di oggi che è notevolmente cambiato e crea condizioni di rischio maggiore. Crediamo, ed è quello che facciamo giornalmente con la nostra associazione, che sia importante riportare queste tematiche anche nelle scuole. Bisogna ricominciare a parlare con i ragazzi. Non è sempre facile soprattutto per la diversità di linguaggio tra noi adulti e loro. Diventa quindi importante, da parte nostra, capire che il primo passo da fare è mettersi alla pari con loro, entrare nel loro sistema. Una volta riusciti in questo far capire loro l’importanza di amare se stessi”.
Coinvolto nella manifestazione anche il mondo dello sport ragusano. È stato infatti conferito ad alcuni ragazzi, provenienti da diverse discipline sportive e che si sono distinti sia sotto il profilo della conoscenza che della sensibilità verso questa tematica, il titolo di Ambasciatore della lotta contro l’AIDS nello sport.
fonte: articolo e foto di Francesca Bocchieri per http://www.italreport.it/
Sensibilizzare ma soprattutto informare per prevenire. Questi i concetti chiave attorno cui ha ruotato l’iniziativa, organizzata, ieri pomeriggio, in occasione della Giornata Mondiale contro l’A.I.D.S, dall’U.O.C. di Malattie Infettive dell’Ospedale Civile di Ragusa – Asp 7 in collaborazione con il Centro Commerciale Le Masserie e gli Istituti d’Istruzione Secondaria ITC Fabio Besta, indirizzo Sistemi informativi Aziendali e l’Istituto G. Ferraris di Ragusa – Liceo Artistico ad indirizzo grafico.
“In realtà – spiega il dott. Francesco Gebbia, infettivologo – con questa iniziativa ci siamo posti l’obiettivo di risensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, alle problematiche legate alla diffusione del virus dell’HIV nonché alla necessità di attuare pratiche di prevenzione. Purtroppo negli ultimi anni i mass media hanno notevolmente abbassato la loro attenzione su questa tematica, per cui si ha l’impressione che sia la condizione di infezione che della malattia stessa siano sotto controllo da parte della sanità. Alla luce dei riscontri epidemiologici si evidenzia invece una recrudescenza di tali condizioni patologiche legate soprattutto ai flussi migratori sia comunitari che extracomunitari. Da qui nasce quindi l’esigenza di sensibilizzare le giovani popolazioni alla problematica e renderli partecipi di un processo informativo che li veda protagonisti e non semplici spettatori. Ecco perché quest’anno abbiamo coinvolto nell’iniziativa un gruppo di studenti che devo dire hanno fatto un ottimo lavoro. A loro, al corpo insegnanti e ai dirigenti un grazie di cuore per aver sposato questa iniziativa che spero possa essere un primo tassello verso la costruzione di qualcosa di più grande”.
I lavori degli studenti sono stati esposti in uno spazio che la direzione del centro commerciale ha messo a disposizione per l’occasione; nello specifico gli studenti del liceo artistico hanno esposto alcuni pannelli informativi sul tema dell’HIV e sull’ importanza della prevenzione mentre i ragazzi dell’Istituto Fabio Besta hanno realizzato un documentario.
“E’ stata un’esperienza importante per noi – dicono Simone, Maria Antonietta e Massimiliano – soprattutto perché abbiamo compreso come a volte alcuni nostri atteggiamenti, dettati dalla spensieratezza e incoscienza della nostra età, possano portarci a conseguenze negative per il nostro futuro. Oggi sappiamo molto di più su questo virus del quale non si sente parlare spesso ma che è sempre presente. Siamo inoltre consapevoli dell’importanza che ha la prevenzione e il messaggio che vogliamo lanciare soprattutto ai nostri coetanei è quello di fare molta attenzione al proprio stile di vita e vedere la prevenzione come forma di tutela della nostra vita e di coloro che amiamo e non come qualcosa da rifuggire. Sarebbe inoltre opportuno che anche i giornali e le televisioni tornassero a parlare di questo problema anziché tacerlo. Se da un lato è vero che il cancro è il male del secolo, dall’altro è anche vero che il virus dell’HIV non è superato e bisogna informare e sensibilizzare con più accuratezza la popolazione”.
Don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute della Diocesi di Ragusa ha poi evidenziato come a volte la scarsa conoscenza di determinate patologie possa ingenerare atteggiamenti sbagliati nelle persone: “Il non sapere, il non essere informati è spesso anche causa di un fenomeno anche più brutto di questa malattia: l’emarginazione. La non conoscenza genera paura nelle persone e così appena si apprende che un amico, un parente o un conoscente ha contratto questo virus, ancora oggi, in molti tendono ad emarginarlo anziché supportarlo e aiutarlo spiritualmente. Ecco perché è necessario informarsi e soprattutto avere sete di conoscenza. Se da un lato i media devono contribuire in questo dall’altro noi dobbiamo superare le barriere dell’indifferenza”.
Presente all’iniziativa anche Gloria Gramaglia, referente per la Sicilia, dell’Associazione Libellula che si occupa delle problematiche sociali legate al transessualismo ed al transgenderismo:”Ci rendiamo sempre più conto che negli ultimi anni, relativamente a questa problematica, si è abbassata un po’ la guardia. A questo si aggiunga lo stile di vita dei giovani di oggi che è notevolmente cambiato e crea condizioni di rischio maggiore. Crediamo, ed è quello che facciamo giornalmente con la nostra associazione, che sia importante riportare queste tematiche anche nelle scuole. Bisogna ricominciare a parlare con i ragazzi. Non è sempre facile soprattutto per la diversità di linguaggio tra noi adulti e loro. Diventa quindi importante, da parte nostra, capire che il primo passo da fare è mettersi alla pari con loro, entrare nel loro sistema. Una volta riusciti in questo far capire loro l’importanza di amare se stessi”.
Coinvolto nella manifestazione anche il mondo dello sport ragusano. È stato infatti conferito ad alcuni ragazzi, provenienti da diverse discipline sportive e che si sono distinti sia sotto il profilo della conoscenza che della sensibilità verso questa tematica, il titolo di Ambasciatore della lotta contro l’AIDS nello sport.
fonte: articolo e foto di Francesca Bocchieri per http://www.italreport.it/
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martedì 1 dicembre 2015
Lgbt: Giornata Mondiale contro l'AIDS, 1 dicembre 2015: film e doc solo su Sky e MTV8
Edizione 27 per la Giornata Mondiale contro l'AIDS, ma la tv italiana la celebra solo grazie a Sky, mentre MTV lancia la campagna Safe Sexting.
1 dicembre, Giornata Mondiale contro l'AIDS: un appuntamento che unisce il pianeta dal 1988, dopo anni di difficili lotte per accendere i riflettori su un'epidemia a lungo considerata dai bigotti come una 'punizione divina' per le comunità gay. L'attenzione sulla malattia, affievolitasi negli ultimi anni nel 'mondo occidentale', si è riaccesa proprio nelle ultime settimane dopo la confessione dell'attore Charlie Sheen, dichiaratosi sieropositivo in una intervista in diretta tv. Ma la tv italiana non sembra ricordarsi della ricorrenza, lasciando solo a Sky e ai suoi canali DTT il 'compito' di ricordare al pubblico che l'AIDS non è debellato.
The Normal Heart, Ryan Murphy torna ad occuparsi di diritti gay
Il film è ambientato nell'America degli anni Ottanta, dopo i primi casi di Aids che portano un gruppo di omosessuali a chiedere aiuto al Governo
Il taglio della proposta Sky è comunque piuttosto 'glam', poco documentaristica, piuttosto incentrata sul (bellissimo e) pluripremiato The Normal Heart, film tv diretto da Ryan Murphy, prodotto da HBO e interpretato da Mark Ruffalo e Matt Bomer, in onda alle 21.05 in prima tv in chiaro su MTV8. Il film tv porta sul piccolo schermo l'omonima pièce teatrale di Larry Kramer che ha raccontato i primi anni dell'epidemia e la sua diffusione nella comunità gay di New York: al centro della storia il giornalista Ned Weeks alle prese con i pregiudizi sulla malattia e l'ostilità dell'opinione pubblica e della stessa comunità gay, alla ricerca di un riconoscimento pubblico e soprattutto di un protocollo sanitario utile alla lotta contro il male.
A seguire, intorno alle 23.05, sempre su MTV8 va in onda il doc in prima tv Larry Kramer per amore e per rabbia, di Jean Carlomusto, incentrato sul celebre attivista e drammaturgo statunitense, simbolo nella lotta per i diritti omosessuali e autore della versione teatrale di The Normal Heart, che debuttò nel 1985. Il doc, anche questo targato HBO, sarà trasmesso in contemporanea anche su Sky Cinema Cult HD.
Dal canto proprio Sky Cinema Cult HD integra e inverte la programmazione free di MTV8: il canale pay, infatti, offre alle 21.05 Dallas Buyers Club, film vincitore di tre premi Oscar incentrato sulla storia di un uomo incapace di accettare la condanna a morte, che decide di sperimentare delle medicine alternative e di renderle disponibili per i malati di AIDS, sfidando la comunità scientifica. A seguire il doc su Larry Kramer e in chiusura la replica di The Normal Heart.
Niente di davvero nuovo, quindi, nella tv italiana, che continua a offrire davvero poco in occasione della Giornata Mondiale sulla Lotta all'AIDS. A parte indossare qualche fiocchetto rosso, frutto della sensibilità dei singoli autori/conduttori che di una vera partecipazione di rete, le tv generaliste 'ignorano' da tempo la ricorrenza del 1° dicembre. Non sono sole, però. Se Sky Tg24 oggi dedica almeno un suo titolo ai dati sulla diffusione del male nel mondo, mi stupisco (ancora) di non trovare nient'altro in tv, su nessuno dei tanti canali DTT e Pay che ora arricchiscono la nostra offerta.
In fondo già nel 2013 notavamo come solo Cielo (e uno speciale Tg1) ricordasse l'AIDS e come negli anni si siano affievolite anche le campagne anti-Aids in tv, di cui finora non ho visto neppure traccia sui canali mainstream. MTV, invece, lancia proprio oggi la campagna Safe Sexting con la messa in onda di uno spot di 30 secondi, Sext Life, realizzato da MTV Staying Alive Foundation e Y&R New York. Un video ironico in cui delle gigantesche emojis a tema sessuale prendono vita per promuovere sempre l'uso del preservativo. Il claim è chiaro:“Fai dei preliminari una cosa a tre. Aggiungi un preservativo”. Il promo, però, andrà in onda su MTV Next (Sky, 133) e MTV Music (DTT, 67).
Almeno una novità nell'ormai distratta tv italiana.
fonte: Di Giorgia Iovane per http://www.tvblog.it/
1 dicembre, Giornata Mondiale contro l'AIDS: un appuntamento che unisce il pianeta dal 1988, dopo anni di difficili lotte per accendere i riflettori su un'epidemia a lungo considerata dai bigotti come una 'punizione divina' per le comunità gay. L'attenzione sulla malattia, affievolitasi negli ultimi anni nel 'mondo occidentale', si è riaccesa proprio nelle ultime settimane dopo la confessione dell'attore Charlie Sheen, dichiaratosi sieropositivo in una intervista in diretta tv. Ma la tv italiana non sembra ricordarsi della ricorrenza, lasciando solo a Sky e ai suoi canali DTT il 'compito' di ricordare al pubblico che l'AIDS non è debellato.
The Normal Heart, Ryan Murphy torna ad occuparsi di diritti gay
Il film è ambientato nell'America degli anni Ottanta, dopo i primi casi di Aids che portano un gruppo di omosessuali a chiedere aiuto al Governo
Il taglio della proposta Sky è comunque piuttosto 'glam', poco documentaristica, piuttosto incentrata sul (bellissimo e) pluripremiato The Normal Heart, film tv diretto da Ryan Murphy, prodotto da HBO e interpretato da Mark Ruffalo e Matt Bomer, in onda alle 21.05 in prima tv in chiaro su MTV8. Il film tv porta sul piccolo schermo l'omonima pièce teatrale di Larry Kramer che ha raccontato i primi anni dell'epidemia e la sua diffusione nella comunità gay di New York: al centro della storia il giornalista Ned Weeks alle prese con i pregiudizi sulla malattia e l'ostilità dell'opinione pubblica e della stessa comunità gay, alla ricerca di un riconoscimento pubblico e soprattutto di un protocollo sanitario utile alla lotta contro il male.
A seguire, intorno alle 23.05, sempre su MTV8 va in onda il doc in prima tv Larry Kramer per amore e per rabbia, di Jean Carlomusto, incentrato sul celebre attivista e drammaturgo statunitense, simbolo nella lotta per i diritti omosessuali e autore della versione teatrale di The Normal Heart, che debuttò nel 1985. Il doc, anche questo targato HBO, sarà trasmesso in contemporanea anche su Sky Cinema Cult HD.
Dal canto proprio Sky Cinema Cult HD integra e inverte la programmazione free di MTV8: il canale pay, infatti, offre alle 21.05 Dallas Buyers Club, film vincitore di tre premi Oscar incentrato sulla storia di un uomo incapace di accettare la condanna a morte, che decide di sperimentare delle medicine alternative e di renderle disponibili per i malati di AIDS, sfidando la comunità scientifica. A seguire il doc su Larry Kramer e in chiusura la replica di The Normal Heart.
Niente di davvero nuovo, quindi, nella tv italiana, che continua a offrire davvero poco in occasione della Giornata Mondiale sulla Lotta all'AIDS. A parte indossare qualche fiocchetto rosso, frutto della sensibilità dei singoli autori/conduttori che di una vera partecipazione di rete, le tv generaliste 'ignorano' da tempo la ricorrenza del 1° dicembre. Non sono sole, però. Se Sky Tg24 oggi dedica almeno un suo titolo ai dati sulla diffusione del male nel mondo, mi stupisco (ancora) di non trovare nient'altro in tv, su nessuno dei tanti canali DTT e Pay che ora arricchiscono la nostra offerta.
In fondo già nel 2013 notavamo come solo Cielo (e uno speciale Tg1) ricordasse l'AIDS e come negli anni si siano affievolite anche le campagne anti-Aids in tv, di cui finora non ho visto neppure traccia sui canali mainstream. MTV, invece, lancia proprio oggi la campagna Safe Sexting con la messa in onda di uno spot di 30 secondi, Sext Life, realizzato da MTV Staying Alive Foundation e Y&R New York. Un video ironico in cui delle gigantesche emojis a tema sessuale prendono vita per promuovere sempre l'uso del preservativo. Il claim è chiaro:“Fai dei preliminari una cosa a tre. Aggiungi un preservativo”. Il promo, però, andrà in onda su MTV Next (Sky, 133) e MTV Music (DTT, 67).
Almeno una novità nell'ormai distratta tv italiana.
fonte: Di Giorgia Iovane per http://www.tvblog.it/
Lgbt: O.M.S. mai così tanti casi di HIV in Europa, primo bersaglio i giovani. Nel 2014 aumento dei casi a livelli degli anni '80
Il rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità rileva che nei 53 Paesi europei presi in esame ci sono stati oltre 140 mila nuovi casi di infezione da Hiv, di cui 30 mila nell'Unione europea. L'11% dei casi riguarda giovani tra 15 e 24 anni. L'Italia è 12/ma in classifica ma 7 malati su 10 non sanno di essere sieropositivi.
In Europa mai così tante nuove diagnosi di Hiv come nel 2014, afferma il rapporto annuale di Oms Europa e Centro europeo controllo malattie (Ecdc). Ci sono stati nuovi 142mila mila casi di infezioni nei 53 paesi della regione europea dell'Oms, di cui circa 30mila nella sola Unione Europea, il numero più alto dagli anni '80.
In aumento nuove infezioni da rapporti omosessuali (42%), mentre quelle dovute a rapporti eterosessuali sono al 32%. Quelle da tossicodipendenti che usano droghe iniettabili sono il 4,1%. L'11% delle infezioni avviene nella fascia tra i 15 e i 24 anni.
Contagio tra giovani italiani
Anche in Italia la situazione per quanto riguarda i giovani è allarmante. Sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 29 anni i bersagli preferiti dal virus dell'Hiv e, nonostante anni di campagne informative, si contagiano nell'84% dei casi, ovvero più di 8 volte su 10, attraverso rapporti sessuali senza preservativo. Rapporti che avvengono nel 40% casi dei tra omosessuali maschi. E' quanto emerge dal rapporto dal Centro Operativo Aids dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha pubblicato l'aggiornamento annuale della sorveglianza sulle nuove diagnosi di Hiv e i casi di Aids.
Italia 12/ma, senza variazioni
Secondo il rapporto, pubblicato in vista della Giornata Mondiale di Lotta contro l'Aids che si celebra il primo dicembre, nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive. Un'incidenza pari a 6,1 nuovi casi ogni 100 mila residenti, che non mostra particolari variazioni rispetto ai tre anni precedenti e colloca il nostro Paese al 12/esimo posto nell'Unione Europea. Le regioni che hanno mostrato un'incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l'Emilia-Romagna. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini, che rappresentano il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l'incidenza delle nuove diagnosi nelle donne.
Meno Aids più Hiv
Quanto alle diagnosi di Aids conclamato, dall'inizio dell'epidemia (nel 1982) a oggi in Italia sono stati segnalati oltre 67.000 casi e 43.000 decessi. Nel 2014, le nuove diagnosi sono state 858, ovvero 1,4 per 100.000 residenti. Diminuiscono i decessi di persone con Aids ma una quota crescente di persone positive all'Hiv è inconsapevole della propria condizione: tra il 2006 e il 2014 è aumentata dal 20,5% al 71,5% la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività e, nel 2014, meno di un quarto delle persone ha eseguito la terapia antiretrovirale prima della diagnosi.
fonte: http://www.rainews.it/
In Europa mai così tante nuove diagnosi di Hiv come nel 2014, afferma il rapporto annuale di Oms Europa e Centro europeo controllo malattie (Ecdc). Ci sono stati nuovi 142mila mila casi di infezioni nei 53 paesi della regione europea dell'Oms, di cui circa 30mila nella sola Unione Europea, il numero più alto dagli anni '80.
In aumento nuove infezioni da rapporti omosessuali (42%), mentre quelle dovute a rapporti eterosessuali sono al 32%. Quelle da tossicodipendenti che usano droghe iniettabili sono il 4,1%. L'11% delle infezioni avviene nella fascia tra i 15 e i 24 anni.
Contagio tra giovani italiani
Anche in Italia la situazione per quanto riguarda i giovani è allarmante. Sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 29 anni i bersagli preferiti dal virus dell'Hiv e, nonostante anni di campagne informative, si contagiano nell'84% dei casi, ovvero più di 8 volte su 10, attraverso rapporti sessuali senza preservativo. Rapporti che avvengono nel 40% casi dei tra omosessuali maschi. E' quanto emerge dal rapporto dal Centro Operativo Aids dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha pubblicato l'aggiornamento annuale della sorveglianza sulle nuove diagnosi di Hiv e i casi di Aids.
Italia 12/ma, senza variazioni
Secondo il rapporto, pubblicato in vista della Giornata Mondiale di Lotta contro l'Aids che si celebra il primo dicembre, nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive. Un'incidenza pari a 6,1 nuovi casi ogni 100 mila residenti, che non mostra particolari variazioni rispetto ai tre anni precedenti e colloca il nostro Paese al 12/esimo posto nell'Unione Europea. Le regioni che hanno mostrato un'incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l'Emilia-Romagna. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini, che rappresentano il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l'incidenza delle nuove diagnosi nelle donne.
Meno Aids più Hiv
Quanto alle diagnosi di Aids conclamato, dall'inizio dell'epidemia (nel 1982) a oggi in Italia sono stati segnalati oltre 67.000 casi e 43.000 decessi. Nel 2014, le nuove diagnosi sono state 858, ovvero 1,4 per 100.000 residenti. Diminuiscono i decessi di persone con Aids ma una quota crescente di persone positive all'Hiv è inconsapevole della propria condizione: tra il 2006 e il 2014 è aumentata dal 20,5% al 71,5% la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività e, nel 2014, meno di un quarto delle persone ha eseguito la terapia antiretrovirale prima della diagnosi.
fonte: http://www.rainews.it/
giovedì 26 novembre 2015
Facebook apre all'uso di pseudonimi o soprannomi dopo proteste comunità Lgbt, trans e dei nativi americani
Facebook apre alla possibilità di usare pseudonimi e soprannomi. Il social network, come annunciato dal manager Alex Shultz in una lettera ad organizzazioni per i diritti civili, introdurrà novità alla sua policy che chiede agli iscritti di utilizzare «nomi autentici" sulla piattaforma.
La mossa arriva dopo reiterate proteste da parte delle comunità Lgbt, trans e dei nativi americani che spesso usano nomi di fantasia o non comuni per registrarsi.
Le modifiche in arrivo - a dicembre i primi test - sono due. Prima di tutto il social network darà agli utenti la possibilità di inserire tra le informazioni personali anche una nota che spieghi per quale ragione si usa un determinato nome. «Aiuterà il nostro team a capire meglio la situazione», spiega Alex Schultz.
In secondo luogo Facebook renderà più difficili le segnalazioni di utenti con la motivazione che utilizzano nomi falsi. In questo modo il social spera di scoraggiare chi abusa dello strumento delle «segnalazioni» e di tutelare chi decide di non usare un nome reale.
L’apertura arriva dopo quasi un anno di polemiche e in particolare dopo una lettera alla compagnia da parte della comunità Lgbt e trans americana.
Schultz comunque difende la volontà di Facebook di continuare a chiedere alle persone di usare i nomi con cui «sono conosciuti da amici e parenti": rende Facebook «più sicuro», spiega, perchè così «è anche più difficile per gli utenti nascondersi dietro l'anonimato per fare molestie, atti di bullismo o frodi ai danni di altri».
fonte: http://ww2.gazzettadiparma.it
La mossa arriva dopo reiterate proteste da parte delle comunità Lgbt, trans e dei nativi americani che spesso usano nomi di fantasia o non comuni per registrarsi.
Le modifiche in arrivo - a dicembre i primi test - sono due. Prima di tutto il social network darà agli utenti la possibilità di inserire tra le informazioni personali anche una nota che spieghi per quale ragione si usa un determinato nome. «Aiuterà il nostro team a capire meglio la situazione», spiega Alex Schultz.
In secondo luogo Facebook renderà più difficili le segnalazioni di utenti con la motivazione che utilizzano nomi falsi. In questo modo il social spera di scoraggiare chi abusa dello strumento delle «segnalazioni» e di tutelare chi decide di non usare un nome reale.
L’apertura arriva dopo quasi un anno di polemiche e in particolare dopo una lettera alla compagnia da parte della comunità Lgbt e trans americana.
Schultz comunque difende la volontà di Facebook di continuare a chiedere alle persone di usare i nomi con cui «sono conosciuti da amici e parenti": rende Facebook «più sicuro», spiega, perchè così «è anche più difficile per gli utenti nascondersi dietro l'anonimato per fare molestie, atti di bullismo o frodi ai danni di altri».
fonte: http://ww2.gazzettadiparma.it
Lgbt: Esce su You Tube e Vimeo Pro “L’APPUNTAMENTO ” del regista Daniele Sartori
Esce in questi giorni, visionabile senza restrizioni, “L’Appuntamento” cortometraggio scritto e diretto da Daniele Sartori. Il racconto vinse nel 2010 sei premi e venne selezionato in numerosi Festivals di tutto il mondo.
Fu distribuito anche in Cina, Russia e in alcune piattaforme VOD. Assolto ogni impegno che lo legava alla distribuzione americana, ora è libero in rete per You Tube e il canale Lost in Vauxhall di Vimeo Pro. Abbiamo chiesto a Sartori di parlarci di quel video per il quale, oltre ai vari riconoscimenti, ricevette la proposta di farne un lungometraggio.
“L’Appuntamento nacque sei anni fa’ da un altro corto, Ora scelgo io che girai nel 2009, non lo vide praticamente nessuno. Non mi soddisfava e non venne mai pubblicato. Decisi di riscriverlo daccapo ambientandolo all’interno di uno studio di uno psicologo. Molti amici mi consigliarono di lasciar perdere e di pensare a nuovi lavori, ma quella storia mi piaceva molto, mi intrigava e quindi la realizzai per la seconda volta. Conobbi il D.o.p. Flavio Zattera a un casting, mi piacque il suo modo di lavorare con la luce, gli chiesi di aiutarmi e da quel momento divenne il mio insostituibile Direttore della fotografia firmando tutti i mei futuri lavori. L’Appuntamento è una storia sui confini ambigui dell’emotività““Ricordo che per mesi cercammo la location adatta. Volevo un ambiente caldo, intimo, che somigliasse ad una vecchia biblioteca. Avevo da poco lavorato in Sangue Pazzo di Marco Tullio Giordana, con Monica Bellucci, e mi ricordai delle stanze del Palazzo Papadopoli di Venezia, dove appunto girammo alcune scene di quel film. Mi feci coraggio e contattai i proprietari. Furono di una gentilezza infinita e a sorpresa ci ospitarono permettendoci di realizzare la storia. Il corto fu autoprodotto coi risparmi che misi via dopo il mio impegno in 007 Casinò Royale, facendo il double di Craig, e fu realizzato in soli tre giorni, con pochi mezzi e un paio di Canon 5D. Gli esterni li girammo alla Giudecca, lontano dai turisti, era maggio e a Venezia ce n’erano davvero tanti. Non feci alcun provino per gli attori. Avevo già visto Leonardo Santini, Tommaso Minniti ed Eleonora Bolla in alcuni spettacoli, erano perfetti per la parte. Li contattai e proposi loro di dar vita ai miei personaggi. Col regista Ivan Stefanutti, amico da sempre e abituato a dirigere opere liriche, ci fu subito un’intesa perfetta. Fui davvero sorpreso dalla disponibilità di tutte le persone che collaborarono a questo video, era il 2010 e i corti queer non erano all’ordine del giorno. Molte rassegne mi comunicarono la non selezione perchè trattava un argomento inconsueto. Ora ricevo inviti mail da quegli stessi selezionatori che lo rifiutarono”
“Eravamo in undici: Ivan Stefanutti, Flavio Zattera, Marco Zanelli, Damiano Bertazzo, Enrico Lenarduzzi, Anna Lazzarini, Davide Meggiato, Paolo Simone, Marta Buso ed Enrica Cavalli. Marina Penzo compose le musiche senza nemmeno vedere il video, semplicemente leggendo la storia e seguendo le mie indicazioni. Un grande talento, un’amicizia che dura da quasi trent’anni. Marina regalò alla storia una colonna sonora semplice ma molto suggestiva ed Enrico Lenarduzzi un suono generale perfetto. Damiano Bertazzo realizzò un bellissimo backstage. Non ci sono aneddoti particolari da raccontare, avevamo tre giorni di tempo e quindi lavorammo come dei carrarmati, facemmo pochissime pause, ma star chiusi 36 ore in un ambiente così bello fu davvero un sogno per tutti”
“E’ stato un corto fortunato, tutto è coinciso al meglio. Ci volle qualche mese per scriverlo, tre giorni per girarlo e due settimane di post produzione. Uscì a settembre e lo misi subito in rete, m’interessava fosse visto dal maggior numero di utenti. Poi fui costretto a toglierlo per accordi con un distributore. Ricevetti la proposta di realizzarne un lungometraggio, avrei dovuto scrivere la sceneggiatura per la terza volta e cedere i diritti per farla girare ad un altro giovane regista, quindi rifiutai. Generalmente i miei lavori non vengono iscritti a molti Festival, preferisco seglierne pochi ma che mi piacciono. Non m’interessa se si tratta di rassegne importanti o di nicchia, m’interessa il rapporto che si instaura con gli organizzatori, la qualità della proiezione, l’attenzione nei comunicati stampa e la libertà di pensiero dei selezionatori.
Mi consigliarono un paio di concorsi. Fummo scelti a dicembre al Festival di Napoli Omovies e inaspettatamente il corto vinse subito 6 premi: Miglior cortometraggio, miglior fotografia (Flavio Zattera), migliore interpretazione maschile (Leonardo Santini), migliore sceneggiatura, Premio Mediateca Santa Sofia, Premio Festival dei Diritti Umani.
Un record che nessuno di noi nemmeno si sognava. Da lì ci furono diverse proposte di produzione e qualche fraintendimento con alcuni distributori che lo cedettero a mia insauputa e senza permesso in Cina e Russia. Non me la presi, i corti non fruttano nulla, sono solo dei biglietti da visita di modesto valore, quindi considerai la “svista” come una buona mossa promozionale. E poi effettivamente il poster originale in cinese faceva la sua bella figura. Alla fine uscirono tre immagini ufficiali, tra cui la versione Director’s cut del 2012. L’Appuntamento piacque a Daniel Casagrande, fondatore del Premio Queer Lion della Biennale Cinema di Venezia, lo vide in anteprima e mi chiamò in giuria. Fu una bellissima esperienza che con lui diede il via a numerose altre collaborazioni”
QUI I LINK DEL CORTOMETRAGGIO
Cortometraggio "L'Appuntamento" di Daniele Sartori
https://www.youtube.com/watch?v=TmB71q8gLp4
Cortometraggio "L'Appuntamento" Backstage di Damiano Bertazzo
https://www.youtube.com/watch?v=uMO2k9r9qb4
fonte: http://lostinvauxhall.com - [Marta Doardo. Ph. Marta Buso©]
Fu distribuito anche in Cina, Russia e in alcune piattaforme VOD. Assolto ogni impegno che lo legava alla distribuzione americana, ora è libero in rete per You Tube e il canale Lost in Vauxhall di Vimeo Pro. Abbiamo chiesto a Sartori di parlarci di quel video per il quale, oltre ai vari riconoscimenti, ricevette la proposta di farne un lungometraggio.
“L’Appuntamento nacque sei anni fa’ da un altro corto, Ora scelgo io che girai nel 2009, non lo vide praticamente nessuno. Non mi soddisfava e non venne mai pubblicato. Decisi di riscriverlo daccapo ambientandolo all’interno di uno studio di uno psicologo. Molti amici mi consigliarono di lasciar perdere e di pensare a nuovi lavori, ma quella storia mi piaceva molto, mi intrigava e quindi la realizzai per la seconda volta. Conobbi il D.o.p. Flavio Zattera a un casting, mi piacque il suo modo di lavorare con la luce, gli chiesi di aiutarmi e da quel momento divenne il mio insostituibile Direttore della fotografia firmando tutti i mei futuri lavori. L’Appuntamento è una storia sui confini ambigui dell’emotività““Ricordo che per mesi cercammo la location adatta. Volevo un ambiente caldo, intimo, che somigliasse ad una vecchia biblioteca. Avevo da poco lavorato in Sangue Pazzo di Marco Tullio Giordana, con Monica Bellucci, e mi ricordai delle stanze del Palazzo Papadopoli di Venezia, dove appunto girammo alcune scene di quel film. Mi feci coraggio e contattai i proprietari. Furono di una gentilezza infinita e a sorpresa ci ospitarono permettendoci di realizzare la storia. Il corto fu autoprodotto coi risparmi che misi via dopo il mio impegno in 007 Casinò Royale, facendo il double di Craig, e fu realizzato in soli tre giorni, con pochi mezzi e un paio di Canon 5D. Gli esterni li girammo alla Giudecca, lontano dai turisti, era maggio e a Venezia ce n’erano davvero tanti. Non feci alcun provino per gli attori. Avevo già visto Leonardo Santini, Tommaso Minniti ed Eleonora Bolla in alcuni spettacoli, erano perfetti per la parte. Li contattai e proposi loro di dar vita ai miei personaggi. Col regista Ivan Stefanutti, amico da sempre e abituato a dirigere opere liriche, ci fu subito un’intesa perfetta. Fui davvero sorpreso dalla disponibilità di tutte le persone che collaborarono a questo video, era il 2010 e i corti queer non erano all’ordine del giorno. Molte rassegne mi comunicarono la non selezione perchè trattava un argomento inconsueto. Ora ricevo inviti mail da quegli stessi selezionatori che lo rifiutarono”
“Eravamo in undici: Ivan Stefanutti, Flavio Zattera, Marco Zanelli, Damiano Bertazzo, Enrico Lenarduzzi, Anna Lazzarini, Davide Meggiato, Paolo Simone, Marta Buso ed Enrica Cavalli. Marina Penzo compose le musiche senza nemmeno vedere il video, semplicemente leggendo la storia e seguendo le mie indicazioni. Un grande talento, un’amicizia che dura da quasi trent’anni. Marina regalò alla storia una colonna sonora semplice ma molto suggestiva ed Enrico Lenarduzzi un suono generale perfetto. Damiano Bertazzo realizzò un bellissimo backstage. Non ci sono aneddoti particolari da raccontare, avevamo tre giorni di tempo e quindi lavorammo come dei carrarmati, facemmo pochissime pause, ma star chiusi 36 ore in un ambiente così bello fu davvero un sogno per tutti”
“E’ stato un corto fortunato, tutto è coinciso al meglio. Ci volle qualche mese per scriverlo, tre giorni per girarlo e due settimane di post produzione. Uscì a settembre e lo misi subito in rete, m’interessava fosse visto dal maggior numero di utenti. Poi fui costretto a toglierlo per accordi con un distributore. Ricevetti la proposta di realizzarne un lungometraggio, avrei dovuto scrivere la sceneggiatura per la terza volta e cedere i diritti per farla girare ad un altro giovane regista, quindi rifiutai. Generalmente i miei lavori non vengono iscritti a molti Festival, preferisco seglierne pochi ma che mi piacciono. Non m’interessa se si tratta di rassegne importanti o di nicchia, m’interessa il rapporto che si instaura con gli organizzatori, la qualità della proiezione, l’attenzione nei comunicati stampa e la libertà di pensiero dei selezionatori.
Mi consigliarono un paio di concorsi. Fummo scelti a dicembre al Festival di Napoli Omovies e inaspettatamente il corto vinse subito 6 premi: Miglior cortometraggio, miglior fotografia (Flavio Zattera), migliore interpretazione maschile (Leonardo Santini), migliore sceneggiatura, Premio Mediateca Santa Sofia, Premio Festival dei Diritti Umani.
Un record che nessuno di noi nemmeno si sognava. Da lì ci furono diverse proposte di produzione e qualche fraintendimento con alcuni distributori che lo cedettero a mia insauputa e senza permesso in Cina e Russia. Non me la presi, i corti non fruttano nulla, sono solo dei biglietti da visita di modesto valore, quindi considerai la “svista” come una buona mossa promozionale. E poi effettivamente il poster originale in cinese faceva la sua bella figura. Alla fine uscirono tre immagini ufficiali, tra cui la versione Director’s cut del 2012. L’Appuntamento piacque a Daniel Casagrande, fondatore del Premio Queer Lion della Biennale Cinema di Venezia, lo vide in anteprima e mi chiamò in giuria. Fu una bellissima esperienza che con lui diede il via a numerose altre collaborazioni”
QUI I LINK DEL CORTOMETRAGGIO
Cortometraggio "L'Appuntamento" di Daniele Sartori
https://www.youtube.com/watch?v=TmB71q8gLp4
Cortometraggio "L'Appuntamento" Backstage di Damiano Bertazzo
https://www.youtube.com/watch?v=uMO2k9r9qb4
fonte: http://lostinvauxhall.com - [Marta Doardo. Ph. Marta Buso©]
mercoledì 25 novembre 2015
Lgbt: "The Danish Girl" Eddie Redmayne e il mondo trans: "è assurdo che in quasi 100 anni sia cambiato tanto poco"
“Lily ha dovuto attraversare violenza e discriminazione, e quasi un centinaio di anni dopo quella storia tutte queste cose non sono necessariamente cambiate. C’è una quantità enorme di discriminazione sul lavoro, e di discriminazione in generale, contro le persone transgender e una quantità enorme di violenza.
E’scioccante constatare come non ci siano stati così tanti progressi in questo lasso di tempo“.
Così parlò a Reuters Eddie Redmayne, a breve nelle sale d’America con The Danish Girl, film incentrato sulla storia vera della prima trans storicamente riconosciuta, Lili Elbe.
Titolo visto alla Mostra del Cinema di Venezia "The Danish Girl" uscirà il 18 febbraio nei cinema d’Italia.
fonte: http://www.spetteguless.it/
E’scioccante constatare come non ci siano stati così tanti progressi in questo lasso di tempo“.
Così parlò a Reuters Eddie Redmayne, a breve nelle sale d’America con The Danish Girl, film incentrato sulla storia vera della prima trans storicamente riconosciuta, Lili Elbe.
Titolo visto alla Mostra del Cinema di Venezia "The Danish Girl" uscirà il 18 febbraio nei cinema d’Italia.
fonte: http://www.spetteguless.it/
Lgbt: Cinema "Zoolander 2" le accuse di transfobia per colpa di Benedict Cumberbatch
Zoolander 2, forse non è più il tempo per un sequel della pellicola del 2001 scritta e diretta da Ben Stiller. Un gruppo di attivisti LGBT ha chiesto di boicottare il sequel del fortunatissimo film a causa della presenza nel cast di un modello androgino e a prima vista asessuato di nome “All”, interpretato da Benedict Cumberbatch, personaggio che potrebbe incitare alla transfobia.
Zoolander 2. Vi ricordate Zoolander? I modelli che vogliono aiutare il prossimo perché la vita non è solo essere “belli-belli-belli” in modo assurdo” e che risolvono i loro dubbi esistenziali con la formula “Orange-Moka-Frappuccino”? Ecco, rischiate di dovervi dimenticare di questa scena. Se 14 anni fa andavano bene, oggi per qualcuno non più.
Si, perché come riportato dal Guardian on line esiste una petizione firmata da 9.000 persone che accusa la pellicola di prendersi gioco delle personalità androgine e dei transessuali nella moda. Questo perché in Zoolander 2 il personaggio di Benedict Cumberbatch si basa sulla figura di Andreja Pejić, modella transgender protagonista della pellicola: “In Zoolander 2 il modello androgino interpretato da Benedict Cumberbatch è oggetto di una domanda da parte di Derek Zoolander e Hansel -interpretato da Owen Wilson ndr- : entrambi chiedono se è uomo o donna e se ha l’hot dog o la farfallina. Inoltre il personaggio interpretato da Cumberbatch è eccessivamente stereotipato e si prende gioco dei transessuali”.
QUI LA PETIZIONE: http://www.thepetitionsite.com/it-it/549/222/494/boycott-zoolander-2-for-its-offensive-representation-of-non-binary-individuals/
“Se i produttori di Zoolander 2 -prosegue la petizione- avessero voluto proporre un modello sociale relativo all’esistenza di modelli transessuali o androgini nell’industria dello stile, avrebbero potuto ingaggiare come attore Andreja Pejić. Invece hanno scelto di presentare il modello transgender in un’accezione negativa incentivando una percezione negativa e pericolosa della comunità gay incentivando la transfobia”. Zoolander 2, diretto da Ben Stiller, dovrebbe uscire negli Usa il 12 febbraio 2016.
fonte: di Maghdi Abo Abia per http://www.giornalettismo.com
Zoolander 2. Vi ricordate Zoolander? I modelli che vogliono aiutare il prossimo perché la vita non è solo essere “belli-belli-belli” in modo assurdo” e che risolvono i loro dubbi esistenziali con la formula “Orange-Moka-Frappuccino”? Ecco, rischiate di dovervi dimenticare di questa scena. Se 14 anni fa andavano bene, oggi per qualcuno non più.
Si, perché come riportato dal Guardian on line esiste una petizione firmata da 9.000 persone che accusa la pellicola di prendersi gioco delle personalità androgine e dei transessuali nella moda. Questo perché in Zoolander 2 il personaggio di Benedict Cumberbatch si basa sulla figura di Andreja Pejić, modella transgender protagonista della pellicola: “In Zoolander 2 il modello androgino interpretato da Benedict Cumberbatch è oggetto di una domanda da parte di Derek Zoolander e Hansel -interpretato da Owen Wilson ndr- : entrambi chiedono se è uomo o donna e se ha l’hot dog o la farfallina. Inoltre il personaggio interpretato da Cumberbatch è eccessivamente stereotipato e si prende gioco dei transessuali”.
QUI LA PETIZIONE: http://www.thepetitionsite.com/it-it/549/222/494/boycott-zoolander-2-for-its-offensive-representation-of-non-binary-individuals/
“Se i produttori di Zoolander 2 -prosegue la petizione- avessero voluto proporre un modello sociale relativo all’esistenza di modelli transessuali o androgini nell’industria dello stile, avrebbero potuto ingaggiare come attore Andreja Pejić. Invece hanno scelto di presentare il modello transgender in un’accezione negativa incentivando una percezione negativa e pericolosa della comunità gay incentivando la transfobia”. Zoolander 2, diretto da Ben Stiller, dovrebbe uscire negli Usa il 12 febbraio 2016.
fonte: di Maghdi Abo Abia per http://www.giornalettismo.com
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Lgbt: Esce “Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie” il film sul luogo dov’è nata la grande opera
“Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie” arriverà nelle sale italiane il 24 e 25 novembre nell’ambito del progetto della Grande Arte al cinema di Nexo Digital.
Il film racconta la storia del teatro che più di ogni altro ha catturato e legato a sé i più grandi nomi della scena musicale di tutti i tempi. Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Arturo Toscanini, Maria Callas, Luchino Visconti hanno fondato il mito di un luogo, animato in anni più recenti da artisti come Claudio Abbado e Riccardo Muti, che ancora oggi suscita un senso di sacralità: nel film ce lo raccontano tra gli altri i direttori d’orchestra Daniel Barenboim e Riccardo Chailly, i cantanti Mirella Freni e Plácido Domingo, i ballerini Carla Fracci e Roberto Bolle oltre ai sovrintendenti Pereira, Lissner e Fontana.
Inaugurato nel 1778, il Teatro alla Scala di Milano è il luogo dove è nata la tradizione della grande opera italiana. Le videocamere, accompagnate dalla voce narrante di Sandro Lombardi, percorrono i corridoi e ci fanno respirare 237 anni di storia.
Gli autori Luca Lucini e Silvia Corbetta hanno dichiarato: “Immediatamente è stato chiaro che se avessimo voluto carpire i segreti di quasi 250 anni di storia del Teatro alla Scala di Milano, avremmo dovuto narrare ciò che la Scala è: una fabbrica di emozioni e un luogo unico al mondo, dove si concentrano passione, sacrificio, talento e dedizione. Abbiamo abbandonato la rigidità del racconto prettamente cronologico e ci siamo lasciati trasportare dalle rapide di un fiume fatto di luci, musiche, immagini, silenzi”.
“Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie” vede anche la fotografia di Luca Bigazzi e la partecipazione straordinaria di Bebo Storti nel ruolo di Domenico Barbaja, Francesca Inaudi nel ruolo di Marietta Ricordi, Filippo Nigro nel ruolo di Bartolomeo Merelli, Giuseppe Cederna nel ruolo dell’ingegnere Giuseppe Colombo, Andrea Bosca nel ruolo del concierge del Grand Hotel et de Milan, Gigio Alberti nel ruolo di Luigi Illica e Pia Engleberth nel ruolo di Biki.
Tra le location d’eccellenza che compaiono nel film anche il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia con la centrale termoelettrica Regina Margherita, che fa da sfondo alla ricostruzione di una scena in cui l’ingegner Colombo attiva la luce elettrica alla Scala.
“Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie”, distribuito nel mondo da Nexo Digital, è prodotto da Skira Classica, Arte France, Rai Com e Camera Lucida e realizzato in associazione con Intesa Sanpaolo spa ai sensi delle norme sul Tax Credit e con il contributo di Pirelli ed Edison.
fonte: http://www.primaonline.it/
Il film racconta la storia del teatro che più di ogni altro ha catturato e legato a sé i più grandi nomi della scena musicale di tutti i tempi. Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Arturo Toscanini, Maria Callas, Luchino Visconti hanno fondato il mito di un luogo, animato in anni più recenti da artisti come Claudio Abbado e Riccardo Muti, che ancora oggi suscita un senso di sacralità: nel film ce lo raccontano tra gli altri i direttori d’orchestra Daniel Barenboim e Riccardo Chailly, i cantanti Mirella Freni e Plácido Domingo, i ballerini Carla Fracci e Roberto Bolle oltre ai sovrintendenti Pereira, Lissner e Fontana.
Inaugurato nel 1778, il Teatro alla Scala di Milano è il luogo dove è nata la tradizione della grande opera italiana. Le videocamere, accompagnate dalla voce narrante di Sandro Lombardi, percorrono i corridoi e ci fanno respirare 237 anni di storia.
Gli autori Luca Lucini e Silvia Corbetta hanno dichiarato: “Immediatamente è stato chiaro che se avessimo voluto carpire i segreti di quasi 250 anni di storia del Teatro alla Scala di Milano, avremmo dovuto narrare ciò che la Scala è: una fabbrica di emozioni e un luogo unico al mondo, dove si concentrano passione, sacrificio, talento e dedizione. Abbiamo abbandonato la rigidità del racconto prettamente cronologico e ci siamo lasciati trasportare dalle rapide di un fiume fatto di luci, musiche, immagini, silenzi”.
“Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie” vede anche la fotografia di Luca Bigazzi e la partecipazione straordinaria di Bebo Storti nel ruolo di Domenico Barbaja, Francesca Inaudi nel ruolo di Marietta Ricordi, Filippo Nigro nel ruolo di Bartolomeo Merelli, Giuseppe Cederna nel ruolo dell’ingegnere Giuseppe Colombo, Andrea Bosca nel ruolo del concierge del Grand Hotel et de Milan, Gigio Alberti nel ruolo di Luigi Illica e Pia Engleberth nel ruolo di Biki.
Tra le location d’eccellenza che compaiono nel film anche il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia con la centrale termoelettrica Regina Margherita, che fa da sfondo alla ricostruzione di una scena in cui l’ingegner Colombo attiva la luce elettrica alla Scala.
“Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie”, distribuito nel mondo da Nexo Digital, è prodotto da Skira Classica, Arte France, Rai Com e Camera Lucida e realizzato in associazione con Intesa Sanpaolo spa ai sensi delle norme sul Tax Credit e con il contributo di Pirelli ed Edison.
fonte: http://www.primaonline.it/
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Futuri leader Lgbt, nella classifica del Financial Times c'è anche un italiano
Nella top 30 della classifica del Financial Times “2015 Lgbt Future Leaders” che premia i futuri leader che si sono impegnati nel promuovere campagne a favore dei diritti Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) c’è anche un italiano.
E’ Alessandro Commisso, responsabile Global Brand Operations alla Lush Cosmetics, azienda inglese di cosmetici freschi e fatti a mano, rinomata per le campagne mondiali sui diritti oltre che pro-Lgbt (la campagna #GayIsOk: http://www.ansa.it/lifestyle/notizie/societa/best_practice/2015/06/23/puo-una-saponetta-essere-illegale-campagna-gayisok-per-fondi-a-associazioni-lgbt_8e1ebaea-5104-473d-9b24-667f27cc14ee.html)
Commisso, unico italiano nella classifica internazionale, è al quattordicesimo posto. In testa c’è Aritha Wickramasinghe, consulente della company K&L Gates (studi legali). Il manager ha dichiarato “Essere leader Lgbt significa lanciare un messaggio ai giovani facendo capire che fare parte di questa comunità non è un freno alla loro carriera”. Mark McBride-Wright, Safety Engineer, KBR è al secondo; Cory Valente
Associate Scientist & Global Leader, The Dow Chemical Company al terzo.
Nei fatti però la discriminazione dilaga. Il premio del quotidiano inglese è infatti nato per sconfiggere lo stigma del ‘diverso’ ed esaltare le capacità professionali di tutti. Sviluppato in collaborazione con l’associazione OutStandind, si propone di mostrare al mondo modelli positivi per incoraggiare sempre più persone ad essere se stesse sui luoghi di lavoro.
Le diversità sono una ricchezza ed andrebbero celebrate e invece il 70% gli impiegati Lgbt lasciano l’azienda in cui lavorano entro il primo anno dall’assunzione, secondo i dati OutStanding. Si dice che per le nuove generazioni l’integrazione sia più facile ed invece il 62% dei laureati Lgbt della generazione Y ha lasciato il primo lavoro appena laureati. L’85% dei gay, lesbiche, bisessuali e transgender dichiara che i luoghi di lavoro non sono affatto ‘inclusivi’ e che l’aria che si respira ha un impatto negativo sul loro rendimento e danneggia la produttività.
Giunta alla terza edizione la classifica mondiale si divide in 3 categorie: i “100 Leading Lgbt Executive”, che premia i migliori manager senior che hanno contribuito a rendere l’ambiente di lavoro un luogo accogliente ed inclusivo; i “30 Leading Ally Executives” per i senior executive che hanno supportato le persone Lgbt in ufficio e, infine, i “30 Top Lgbt future leaders’ per i giovani che hanno apportato un contributo significativo all’inclusione delle persone Lgbt nelle aziende a qualsiasi livello dell’organizzazione aziendale.
Appena ricevuto il premio Alessandro Comisso ha detto: “Sono un ragazzo gay, ma sono anche italiano, giovane, testardo, iperattivo, leggermente ribelle e tutte queste cose hanno avuto maggior impatto sulla mia carriera lavorativa rispetto al mio orientamento sessuale!”. “Promuovere la diversità non si deve limitare al rispetto dei diritti Lgbt. Significa invece valorizzare la ricchezza di ogni individuo senza pregiudizi. In Lush essere gay è totalmente ok, ma anche essere tatuati, avere i capelli colorati o avere un passato da attivisti. Quando si parla di vera uguaglianza, si può davvero fare la differenza” ha concluso il giovane manager.
Commisso nel 2014 è stato determinante nella campagna #SignOfLove per i diritti Lgbt, che ha incluso una petizione di fotografie (migliaia di immagini raccolte in oltre 50 paesi) che furono stampate e consegnate alle ambasciate russe di oltre 20 paesi in occasione dei Giochi Olimpici in Russia. Più recentemente, il giovane manager ha lanciato la campagna #GayIsOk con l’obiettivo di evidenziare come in 76 paesi essere gay è considerato un crimine e in 10 può costare la vita.
La campagna ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti ed è diventata virale sui social. L’hasthag #GayIsOk ha raggiunto in pochi giorni 30 milioni di persone ed è stata usata in occasione delle celebrazioni per l’uguaglianza dei matrimoni negli Stati Uniti, raggiungendo 40 milioni di persone ed ha avviato la più grande conversazione a livello mondiale sulle leggi anti-gay.
La classifica completa dei 30 premiati si legge qui:
http://www.ft.com/intl/cms/s/0/c8981884-70dc-11e5-9b9e-690fdae72044.html#axzz3s3ppx7YS
fonte: di Agnese Ferrara per https://www.ansa.it/
E’ Alessandro Commisso, responsabile Global Brand Operations alla Lush Cosmetics, azienda inglese di cosmetici freschi e fatti a mano, rinomata per le campagne mondiali sui diritti oltre che pro-Lgbt (la campagna #GayIsOk: http://www.ansa.it/lifestyle/notizie/societa/best_practice/2015/06/23/puo-una-saponetta-essere-illegale-campagna-gayisok-per-fondi-a-associazioni-lgbt_8e1ebaea-5104-473d-9b24-667f27cc14ee.html)
Commisso, unico italiano nella classifica internazionale, è al quattordicesimo posto. In testa c’è Aritha Wickramasinghe, consulente della company K&L Gates (studi legali). Il manager ha dichiarato “Essere leader Lgbt significa lanciare un messaggio ai giovani facendo capire che fare parte di questa comunità non è un freno alla loro carriera”. Mark McBride-Wright, Safety Engineer, KBR è al secondo; Cory Valente
Associate Scientist & Global Leader, The Dow Chemical Company al terzo.
Nei fatti però la discriminazione dilaga. Il premio del quotidiano inglese è infatti nato per sconfiggere lo stigma del ‘diverso’ ed esaltare le capacità professionali di tutti. Sviluppato in collaborazione con l’associazione OutStandind, si propone di mostrare al mondo modelli positivi per incoraggiare sempre più persone ad essere se stesse sui luoghi di lavoro.
Le diversità sono una ricchezza ed andrebbero celebrate e invece il 70% gli impiegati Lgbt lasciano l’azienda in cui lavorano entro il primo anno dall’assunzione, secondo i dati OutStanding. Si dice che per le nuove generazioni l’integrazione sia più facile ed invece il 62% dei laureati Lgbt della generazione Y ha lasciato il primo lavoro appena laureati. L’85% dei gay, lesbiche, bisessuali e transgender dichiara che i luoghi di lavoro non sono affatto ‘inclusivi’ e che l’aria che si respira ha un impatto negativo sul loro rendimento e danneggia la produttività.
Giunta alla terza edizione la classifica mondiale si divide in 3 categorie: i “100 Leading Lgbt Executive”, che premia i migliori manager senior che hanno contribuito a rendere l’ambiente di lavoro un luogo accogliente ed inclusivo; i “30 Leading Ally Executives” per i senior executive che hanno supportato le persone Lgbt in ufficio e, infine, i “30 Top Lgbt future leaders’ per i giovani che hanno apportato un contributo significativo all’inclusione delle persone Lgbt nelle aziende a qualsiasi livello dell’organizzazione aziendale.
Appena ricevuto il premio Alessandro Comisso ha detto: “Sono un ragazzo gay, ma sono anche italiano, giovane, testardo, iperattivo, leggermente ribelle e tutte queste cose hanno avuto maggior impatto sulla mia carriera lavorativa rispetto al mio orientamento sessuale!”. “Promuovere la diversità non si deve limitare al rispetto dei diritti Lgbt. Significa invece valorizzare la ricchezza di ogni individuo senza pregiudizi. In Lush essere gay è totalmente ok, ma anche essere tatuati, avere i capelli colorati o avere un passato da attivisti. Quando si parla di vera uguaglianza, si può davvero fare la differenza” ha concluso il giovane manager.
Commisso nel 2014 è stato determinante nella campagna #SignOfLove per i diritti Lgbt, che ha incluso una petizione di fotografie (migliaia di immagini raccolte in oltre 50 paesi) che furono stampate e consegnate alle ambasciate russe di oltre 20 paesi in occasione dei Giochi Olimpici in Russia. Più recentemente, il giovane manager ha lanciato la campagna #GayIsOk con l’obiettivo di evidenziare come in 76 paesi essere gay è considerato un crimine e in 10 può costare la vita.
La campagna ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti ed è diventata virale sui social. L’hasthag #GayIsOk ha raggiunto in pochi giorni 30 milioni di persone ed è stata usata in occasione delle celebrazioni per l’uguaglianza dei matrimoni negli Stati Uniti, raggiungendo 40 milioni di persone ed ha avviato la più grande conversazione a livello mondiale sulle leggi anti-gay.
La classifica completa dei 30 premiati si legge qui:
http://www.ft.com/intl/cms/s/0/c8981884-70dc-11e5-9b9e-690fdae72044.html#axzz3s3ppx7YS
fonte: di Agnese Ferrara per https://www.ansa.it/
lunedì 23 novembre 2015
Lgbt: Firma la petizione "Salviamo il Corpo di Ballo dell'Arena di Verona" - Please sign the petition
Il Corpo di Ballo dell'Arena di Verona rischia di essere definitivamente chiuso, in nome di un fantomatico taglio dei costi che in realtà è un taglio della tradizione, della cultura e di un importante bene artistico che è importante tutelare per il bene di tutti. Salviamoli! È il momento di reagire.
The Corps de Ballet of Verona is in danger: italian politicians want to close it defenetly, in the name of phantomatic costs. The truth is that this is a cut of a great italian tradition of art and it's important for all of us to help them to survive. Please help us to save them. Sign the petition! It's time to react!
PUOI FIRMARE A QUESTO LINK - YOU CAN SIGN AT LINK:
https://www.change.org/p/flavio-tosi-francesco-girondini-salviamo-il-corpo-di-ballo-dell-arena-di-verona?recruiter=196726176&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=mob-xs-share_petition-reason_msg
Fonte: https://www.change.org
The Corps de Ballet of Verona is in danger: italian politicians want to close it defenetly, in the name of phantomatic costs. The truth is that this is a cut of a great italian tradition of art and it's important for all of us to help them to survive. Please help us to save them. Sign the petition! It's time to react!
PUOI FIRMARE A QUESTO LINK - YOU CAN SIGN AT LINK:
https://www.change.org/p/flavio-tosi-francesco-girondini-salviamo-il-corpo-di-ballo-dell-arena-di-verona?recruiter=196726176&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=mob-xs-share_petition-reason_msg
Fonte: https://www.change.org
Lgbt: A Roma "VITE in Transito" alla Nuova Aula Dei Gruppi Parlamentari, giovedì 10 dicembre alle ore 16
L'evento è gratuito e l'iscrizione obbligatoria
Presso la Nuova Aula Dei Gruppi Parlamentari
giovedì 10 dicembre alle ore 16
Via di Campo Marzio 74, 00186 Roma
Troppo spesso temi delicati come la transessualità e il transgenderismo vengono affrontati con un taglio scandalistico e superficiale, tralasciando le paure e le difficoltà che le persone coinvolte vivono, subiscono e affrontano ogni giorno.
Il nostro obiettivo è di spostare l’attenzione, oltre che sull’informazione, sulla bellezza dell’essere umano che si manifesta nelle sue variopinte sfumature. Ogni essere umano libero di scrivere il romanzo della propria vita contribuisce attivamente a creare cultura e condivisione. Un esempio ne è la testimonianza di chi ha affrontato il difficile percorso di transizione per arrivare ad essere chi sapeva di essere già.
Transito inteso quindi come trasformazione, evoluzione, spinta verso la consapevolezza del proprio sé profondo.
Il Workshop è organizzato e promosso dalla Fondazione Italiana Gestalt, l'Associazione N.U.D.I., l'Associazione Tgenus, l'IISS Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica e AndroGiniArte,
con il patrocinio dell'Ordine degli Psicologi del Lazio, la Federazione Italiana Sessuologia Scientifica, EDGE, PARKS, AIGA e l'Associazione Italiana Gestalt Analitica.
Intervengono al dibattito:
Paolo Greco psicoterapeuta Direttore della Scuola di Formazione per la Fondazione Italiana Gestalt
Antonella Palmitesta Psicologa e Sessuologa Presidente dell'Associazione Nazionale N.U.D.I.
Fabrizio Quattrini Psicoterapeuta Sessuologo Presidente dell'IISS Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica
Paola Biondi Psicoterapeuta Consigliera Segreteria Ordine degli Psicologi del Lazio
Delia Vaccarello Giornalista e Scrittice
Igor Suran Direttore esecutivo Parks - Liberi e Uguali.
A seguire proiezione del DocuFilm "Metamorfosi" di Paolo Lipartiti e dialogo con i protagonisti Stefania Zaini e Miki Formisano
L'evento è gratuito e l'iscrizione obbligatoria
per info e iscrizioni: info@associazionenudi.it
+39 3208045054 oppure +39 3406830449
fonte: evento facebook
Presso la Nuova Aula Dei Gruppi Parlamentari
giovedì 10 dicembre alle ore 16
Via di Campo Marzio 74, 00186 Roma
Troppo spesso temi delicati come la transessualità e il transgenderismo vengono affrontati con un taglio scandalistico e superficiale, tralasciando le paure e le difficoltà che le persone coinvolte vivono, subiscono e affrontano ogni giorno.
Il nostro obiettivo è di spostare l’attenzione, oltre che sull’informazione, sulla bellezza dell’essere umano che si manifesta nelle sue variopinte sfumature. Ogni essere umano libero di scrivere il romanzo della propria vita contribuisce attivamente a creare cultura e condivisione. Un esempio ne è la testimonianza di chi ha affrontato il difficile percorso di transizione per arrivare ad essere chi sapeva di essere già.
Transito inteso quindi come trasformazione, evoluzione, spinta verso la consapevolezza del proprio sé profondo.
Il Workshop è organizzato e promosso dalla Fondazione Italiana Gestalt, l'Associazione N.U.D.I., l'Associazione Tgenus, l'IISS Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica e AndroGiniArte,
con il patrocinio dell'Ordine degli Psicologi del Lazio, la Federazione Italiana Sessuologia Scientifica, EDGE, PARKS, AIGA e l'Associazione Italiana Gestalt Analitica.
Intervengono al dibattito:
Paolo Greco psicoterapeuta Direttore della Scuola di Formazione per la Fondazione Italiana Gestalt
Antonella Palmitesta Psicologa e Sessuologa Presidente dell'Associazione Nazionale N.U.D.I.
Fabrizio Quattrini Psicoterapeuta Sessuologo Presidente dell'IISS Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica
Paola Biondi Psicoterapeuta Consigliera Segreteria Ordine degli Psicologi del Lazio
Delia Vaccarello Giornalista e Scrittice
Igor Suran Direttore esecutivo Parks - Liberi e Uguali.
A seguire proiezione del DocuFilm "Metamorfosi" di Paolo Lipartiti e dialogo con i protagonisti Stefania Zaini e Miki Formisano
L'evento è gratuito e l'iscrizione obbligatoria
per info e iscrizioni: info@associazionenudi.it
+39 3208045054 oppure +39 3406830449
fonte: evento facebook
sabato 21 novembre 2015
Lgbt: "Jackie e le altre. Un altro pezzo dedicato a Elfriede Jelinek” in scena a Milano da stasera 21 novembre
Jacqueline Kennedy rievoca la sua storia, il rapporto con John Kennedy, il tragico omicidio del Presidente seduto al suo fianco, le scappatelle del marito con Marilyn Monroe, i segreti del suo inconfondibile look, i vestiti e le acconciature... tutto questo nel fiume di parole scritto da Elfriede Jelinek, l’autrice austriaca premio Nobel per la letteratura.A portare in scena “Jackie e le altre. Un altro pezzo dedicato a Elfriede Jelinek” è Andrea Adriatico, dal testo “Jackie” di Elfriede Jelinek, traduzione Luigi Reitani.
Dopo il debutto al festival “Orizzonti” di Chiusi (Siena) e una tournée da Bologna a Roma e in altre città, lo spettacolo approda a Milano, al DiDstudio (via Procaccini 4; info 023450996 - 3472952916), sabato 21 novembre, ore 21, e domenica 22 novembre, ore 18.
In scena, Anna Amadori, Olga Durano, Eva Robin’s e Selvaggia Tegon Giacoppo.
Lo spettacolo è prodotto da Teatri di Vita, in collaborazione con Fondazione Orizzonti d’Arte; Festival Focus Jelinek; e il sostegno di Comune di Bologna – settore cultura; Regione Emilia Romagna – servizio cultura; Ministero per i beni e le attività culturali.
In quest’opera Elfriede Jelinek riesce a tratteggiare la storia di un paese in profonda mutazione, gli Usa, e nello stesso tempo a ricostruire il personaggio di Jackie Kennedy con grande dovizia di particolari. Una dimensione più popolare e aneddotica convive con un'analisi stratificata, che riporta a un periodo storico cruciale per le sorti del pianeta.
Nello spettacolo, le parole di Jackie sono riportate da quattro “cloni” della prima “diva” politica del dopoguerra, in una moltiplicazione corale dell’individualità espressa dalla “presidentessa”. Una sorta di oratorio post-pop, in cui i simboli iconici di Jacqueline Kennedy – i capelli, i vestiti, le pose – rimbalzano da una all’altra, diventando emblema assoluto di una moderna rappresentazione del potere, che esprime sé stesso attraverso segni folgoranti che seducono le masse.
Andrea Adriatico compone partiture della parola e dello spazio, facendo base nella “casa” bolognese di Teatri di Vita creata nel 1993: spettacoli che spesso incontrano drammaturgie dense come quelle di Bernard-Marie Koltès, Pier Paolo Pasolini, Samuel Beckett, Copi, Elfriede Jelinek, interlocutori privilegiati di un modo autorale di creare concerti di corpi e voci, attraversando con i suoi lavori numerosi festival dalla Biennale Teatro al Festival Orizzonti, dallo Short Theatre a Santarcangelo.
Al cinema racconta rimozioni intime (nei film drammatici Il vento, di sera; All’amore assente) e pubbliche (nei documentari +o- il sesso confuso, racconti di mondi nell’era aids, e Torri, checche e tortellini), presentate e premiate in festival internazionali.
fonte:Comunicato stampa Teatri di Vita- via http://www.milanotoday.it
Dopo il debutto al festival “Orizzonti” di Chiusi (Siena) e una tournée da Bologna a Roma e in altre città, lo spettacolo approda a Milano, al DiDstudio (via Procaccini 4; info 023450996 - 3472952916), sabato 21 novembre, ore 21, e domenica 22 novembre, ore 18.
In scena, Anna Amadori, Olga Durano, Eva Robin’s e Selvaggia Tegon Giacoppo.
Lo spettacolo è prodotto da Teatri di Vita, in collaborazione con Fondazione Orizzonti d’Arte; Festival Focus Jelinek; e il sostegno di Comune di Bologna – settore cultura; Regione Emilia Romagna – servizio cultura; Ministero per i beni e le attività culturali.
In quest’opera Elfriede Jelinek riesce a tratteggiare la storia di un paese in profonda mutazione, gli Usa, e nello stesso tempo a ricostruire il personaggio di Jackie Kennedy con grande dovizia di particolari. Una dimensione più popolare e aneddotica convive con un'analisi stratificata, che riporta a un periodo storico cruciale per le sorti del pianeta.
Nello spettacolo, le parole di Jackie sono riportate da quattro “cloni” della prima “diva” politica del dopoguerra, in una moltiplicazione corale dell’individualità espressa dalla “presidentessa”. Una sorta di oratorio post-pop, in cui i simboli iconici di Jacqueline Kennedy – i capelli, i vestiti, le pose – rimbalzano da una all’altra, diventando emblema assoluto di una moderna rappresentazione del potere, che esprime sé stesso attraverso segni folgoranti che seducono le masse.
Andrea Adriatico compone partiture della parola e dello spazio, facendo base nella “casa” bolognese di Teatri di Vita creata nel 1993: spettacoli che spesso incontrano drammaturgie dense come quelle di Bernard-Marie Koltès, Pier Paolo Pasolini, Samuel Beckett, Copi, Elfriede Jelinek, interlocutori privilegiati di un modo autorale di creare concerti di corpi e voci, attraversando con i suoi lavori numerosi festival dalla Biennale Teatro al Festival Orizzonti, dallo Short Theatre a Santarcangelo.
Al cinema racconta rimozioni intime (nei film drammatici Il vento, di sera; All’amore assente) e pubbliche (nei documentari +o- il sesso confuso, racconti di mondi nell’era aids, e Torri, checche e tortellini), presentate e premiate in festival internazionali.
fonte:Comunicato stampa Teatri di Vita- via http://www.milanotoday.it
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"Eroticanzoni 2015" incontro con Drusilla Foer al Teatro Politeama di Prato
Si terrà sabato 28 novembre al Teatro Politeama di Prato la quarta edizione di Eroticanzoni, il concorso/festival dedicato all’amore e all’eros nella canzone il link: http://www.politeamapratese.com/politeamapratese/ridotto/eroticanzoni/ che quest’anno si preannuncia ricca di artisti, a partire da Renzo Arbore, presidente della giuria composta dall’attrice Simona Marchini, dal coreografo e regista Franco Miseria, dal direttore artistico del Premio Tenco, Enrico De Angelis; dai discografici Stefano Senardi e Paolo Maiorino e dal direttore di Rockol, Franco Zanetti (www.politeamapratese.com).
Il concorso vuole privilegiare, all’interno della canzone, il tema di quell’impulso d’amore, quell’istinto primordiale che è l’eros. Arriveranno in finale quei concorrenti che con maggior creatività e originalità avranno scritto testi o canzoni dove l’eros è raccontato in modo ironico, elegante, originale ma non volgare.
Madrina d’eccezione e ospite d’onore della serata sarà Patty Pravo (ha accettato l’invito del supervisore artistico Franco Godi, figura centrale di questo progetto), che per l’occasione si concederà al pubblico con un set acustico in cui interpreterà alcuni dei brani che l’hanno resa un’icona evergreen, nonché pioniera in Italia ad affrontare il tema dell’erotismo nelle canzoni d’autore; Pazza idea e Pensiero Stupendo su tutte.
Poiché i giovani finalisti saranno i protagonisti della serata (i loro brani eseguiti dal Politeama Pratese MusicLab e interpretati dalle voci di Monica Demuru, Massimo Altomare e dei giovani talenti del Laboratorio di Musical Arteinscena) non poteva mancare sul palco un rappresentante della nuova generazione: Giovanni Caccamo, cantautore siciliano scoperto da Franco Battiato, che ha vinto l’ultimo Festival di Sanremo nelle nuove proposte con il brano Ritornerò da te e che si esibirà in alcuni suoi brani al pianoforte.
Ad accompagnare e a presentare sul palco gli aspiranti “eroticautori” sarà la divina Drusilla Foer, jetsetter negli anni ’70, tornata recentemente alla ribalta come “insolita presenza” nel film di Ferzan Özpetek Magnifica presenza. Attualmente sta preparando una serie di concerti per piano e voce. Le abbiamo rivolto alcune domande sul tema della serata, non prima di aver considerato la piacevole intervista 20 minuti di lei pubblicata sul suo profilo Facebook.
Qual è secondo lei, il segreto affinché una canzone d’amore possa diventare un’evergreen come alcune canzoni di Patty Pravo?
Sono convinta che dipenda dai contenuti e dal momento storico in cui vengono espressi. Patty ha interpretato canzoni che hanno scosso, incantato, sedotto. È una rivoluzionaria. La rivoluzione è evergreen.
Come si intratterrà sul palco con la nota star canora?
Chissà cosa accadrà sul palco, siamo due soggettini imprevedibili. Quello che certamente avrò è un grande rispetto per questo personaggio. Non mi sarà difficile, stimo Patty enormemente per il suo talento, la personalità ma più di tutto ammiro la libertà artistica che ha sempre avuto.
Quali secondo lei i segreti che vorreste carpire l’una dall’altra?
Patty è una grande artista e i grandi artisti non hanno segreti.
Perché al giorno d’oggi le canzoni d’amore sembrano tutte banali?
Non sono le canzoni ad essere banali spesso lo sono gli interpreti.
Se dovesse scegliere tra le migliaia di canzoni d’amore che ha ascoltato, a quale in particolare andrebbe la sua preferenza e perché?
Una canzone che amo moltissimo è Che cosa sono le nuvole di Modugno, parole di Pier Paolo Pasolini. Cruda, poetica e vera. Invito i più giovani ad ascoltarla, a farsi inghiottire dal testo e dalla musica. Love Is A Losing Game è un pezzo meraviglioso; perdere un artista come Amy Winehouse è stato gravissimo… nel concerto pianoforte e voce che sto preparando è il pezzo che amo di più cantare…
Quale quella erotica che l’ha più scioccata?
L’erotismo non mi sciocca mai.
I giovani sono ancora in grado di parlare d’amore e di erotismo senza essere volgari?
I giovani parlano molto d’amore, di disagio sociale, di disperazione, ma poco di erotismo o di sesso. Non so se pensare che le nuove generazioni siano più moraliste di come lo fosse la nostra o invece supporre che adesso la musica ha altre urgenze tematiche…
Per quanto riguarda la volgarità, la preferisco di gran lunga alla disonestà artistica. Laddove queste due cose non coincidano…
In Italia i cantanti gay, giovani e meno giovani, non sanno parlare d’amore se non rivolgendosi a una donna. Come considera questa “stranezza” tutta italiana?
È molto garbato chiamarla “stranezza”. Eccezionalmente non approvo questo garbo… È paura di non avere approvazione sociale e quindi commerciale. Mi è scoppiato il cuore di gioia quando Renzo Rubino ha cantato Il postino a Sanremo, il luogo dove più che fare musica, si vende.
È stata testimonial per Anlaids. In occasione della serata, che precederà di pochi giorni la giornata per la lotta contro l’AIDS, pensa che anche il luogo reputato a questa manifestazione possa essere un momento per sensibilizzare l’opinione pubblica per questa campagna?
Metterò il fiocchino rosso sul petto. Sarò in total black, si vedrà benissimo… Sul secondo cambio d’abito ricorderò la giornata internazionale contro la violenza sulle donne mettendo il fiocchino bianco. Sull’oro sta meglio…
fonte: di Roberto Cangioli http://www.prideonline.it/
Il concorso vuole privilegiare, all’interno della canzone, il tema di quell’impulso d’amore, quell’istinto primordiale che è l’eros. Arriveranno in finale quei concorrenti che con maggior creatività e originalità avranno scritto testi o canzoni dove l’eros è raccontato in modo ironico, elegante, originale ma non volgare.
Madrina d’eccezione e ospite d’onore della serata sarà Patty Pravo (ha accettato l’invito del supervisore artistico Franco Godi, figura centrale di questo progetto), che per l’occasione si concederà al pubblico con un set acustico in cui interpreterà alcuni dei brani che l’hanno resa un’icona evergreen, nonché pioniera in Italia ad affrontare il tema dell’erotismo nelle canzoni d’autore; Pazza idea e Pensiero Stupendo su tutte.
Poiché i giovani finalisti saranno i protagonisti della serata (i loro brani eseguiti dal Politeama Pratese MusicLab e interpretati dalle voci di Monica Demuru, Massimo Altomare e dei giovani talenti del Laboratorio di Musical Arteinscena) non poteva mancare sul palco un rappresentante della nuova generazione: Giovanni Caccamo, cantautore siciliano scoperto da Franco Battiato, che ha vinto l’ultimo Festival di Sanremo nelle nuove proposte con il brano Ritornerò da te e che si esibirà in alcuni suoi brani al pianoforte.
Ad accompagnare e a presentare sul palco gli aspiranti “eroticautori” sarà la divina Drusilla Foer, jetsetter negli anni ’70, tornata recentemente alla ribalta come “insolita presenza” nel film di Ferzan Özpetek Magnifica presenza. Attualmente sta preparando una serie di concerti per piano e voce. Le abbiamo rivolto alcune domande sul tema della serata, non prima di aver considerato la piacevole intervista 20 minuti di lei pubblicata sul suo profilo Facebook.
Qual è secondo lei, il segreto affinché una canzone d’amore possa diventare un’evergreen come alcune canzoni di Patty Pravo?
Sono convinta che dipenda dai contenuti e dal momento storico in cui vengono espressi. Patty ha interpretato canzoni che hanno scosso, incantato, sedotto. È una rivoluzionaria. La rivoluzione è evergreen.
Come si intratterrà sul palco con la nota star canora?
Chissà cosa accadrà sul palco, siamo due soggettini imprevedibili. Quello che certamente avrò è un grande rispetto per questo personaggio. Non mi sarà difficile, stimo Patty enormemente per il suo talento, la personalità ma più di tutto ammiro la libertà artistica che ha sempre avuto.
Quali secondo lei i segreti che vorreste carpire l’una dall’altra?
Patty è una grande artista e i grandi artisti non hanno segreti.
Perché al giorno d’oggi le canzoni d’amore sembrano tutte banali?
Non sono le canzoni ad essere banali spesso lo sono gli interpreti.
Se dovesse scegliere tra le migliaia di canzoni d’amore che ha ascoltato, a quale in particolare andrebbe la sua preferenza e perché?
Una canzone che amo moltissimo è Che cosa sono le nuvole di Modugno, parole di Pier Paolo Pasolini. Cruda, poetica e vera. Invito i più giovani ad ascoltarla, a farsi inghiottire dal testo e dalla musica. Love Is A Losing Game è un pezzo meraviglioso; perdere un artista come Amy Winehouse è stato gravissimo… nel concerto pianoforte e voce che sto preparando è il pezzo che amo di più cantare…
Quale quella erotica che l’ha più scioccata?
L’erotismo non mi sciocca mai.
I giovani sono ancora in grado di parlare d’amore e di erotismo senza essere volgari?
I giovani parlano molto d’amore, di disagio sociale, di disperazione, ma poco di erotismo o di sesso. Non so se pensare che le nuove generazioni siano più moraliste di come lo fosse la nostra o invece supporre che adesso la musica ha altre urgenze tematiche…
Per quanto riguarda la volgarità, la preferisco di gran lunga alla disonestà artistica. Laddove queste due cose non coincidano…
In Italia i cantanti gay, giovani e meno giovani, non sanno parlare d’amore se non rivolgendosi a una donna. Come considera questa “stranezza” tutta italiana?
È molto garbato chiamarla “stranezza”. Eccezionalmente non approvo questo garbo… È paura di non avere approvazione sociale e quindi commerciale. Mi è scoppiato il cuore di gioia quando Renzo Rubino ha cantato Il postino a Sanremo, il luogo dove più che fare musica, si vende.
È stata testimonial per Anlaids. In occasione della serata, che precederà di pochi giorni la giornata per la lotta contro l’AIDS, pensa che anche il luogo reputato a questa manifestazione possa essere un momento per sensibilizzare l’opinione pubblica per questa campagna?
Metterò il fiocchino rosso sul petto. Sarò in total black, si vedrà benissimo… Sul secondo cambio d’abito ricorderò la giornata internazionale contro la violenza sulle donne mettendo il fiocchino bianco. Sull’oro sta meglio…
fonte: di Roberto Cangioli http://www.prideonline.it/
martedì 17 novembre 2015
Lgbt: "Uno Sguardo Normale Expo – Sardinia Queer Short Film Festival 2015" a Caglari dal 19 al 28 novembre
Uno Sguardo Normale Expo – Sardinia Queer Short Film Festival 2015 è un evento cinematografico dedicato a cortometraggi e lungometraggi a tematica gay, lesbica, transgender e queer, promosso dall’Associazione Culturale e di Volontariato ARC Onlus di Cagliari, dal Circolo del Cinema ARCinema, membro della F.I.C.C. – Federazione Italiana dei Circoli del Cinema e dall’Associazione Studentesca universitARC, con il Patrocinio del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Cultura, della Fondazione Sardegna Film Commission e dell’E.R.S.U. –Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario e grazie al supporto della Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari, della F.I.C.C. nazionale e sarda, della C.G.I.L. Camera del Lavoro Metropolitana di Cagliari, del Centro Culturale “Thomas Sankara”, della Circola nel Cinema “Alice Guy” F.I.C.C., della L.I.L.A. Sardegna – Lega Italiana per la Lotta all’AIDS, con la partnership dei Festival “ZineGoak” di Bilbao, “Gender Bender” di Bologna, “BiG” di Bari e “Giacinto” di Noto e grazie alla media-partnership di Affaritaliani.it, Streamago Tiscali, EjaTV e La Donna Sarda.
Il Sardinia Queer Short Film Festival si terrà a Cagliari presso la Società Umanitaria-Cineteca Sarda in viale Trieste 126
I numeri di questa tredicesima edizione di USN sono entusiasmanti: sono stati iscritti 89 cortometraggi, per un totale di più di 18 ore di visione. 23 i Paesi rappresentati: Iraq, India, Marocco, Messico, Russia, Brasile, Taiwan, Regno Unito, Germania, Svezia, Spagna, Italia, Francia, Grecia, Danimarca, Canada, Belgio, U.S.A., Olanda, Israele, Portogallo, Australia, Polonia. Il Circolo ARCinema e la Segreteria del Festival hanno così preselezionato 33 corti, per un totale di 6 ore e mezza di proiezioni, che saranno valutati dalla Giuria del Pubblico e dalla Giuria del Festival: fra essi si nascondono i vincitori dei 2.000 € del Sardinia Queer Award 2015, dei 500 € del Sardinia Queer Audience Award 2015 e della Menzione dell’Associazione ARC 2015!
Eccezionalmente, quest’anno USN|expo realizza un evento unico: oltre 40 artisti di fama nazionale e internazionale hanno infatti realizzato, appositamente per questa edizione del Festival, una loro personale reinterpretazione di alcuni dei più grandi cult della storia del cinema a tematica omosessuale, lesbica, transessuale e queer, dando vita, grazie al loro talento e alla loro amichevole disponibilità, all’esposizione Uno sguardo in mostra nella quale i due diversi linguaggi artistici – quello del cinema e quello del disegno – possano contaminarsi e prestarsi l’uno all’altro, con risultati straordinari.
Anche quest’anno, il Festival è onorato di accogliere ospiti prestigiosi: Giovanni Minerba, fondatore e direttore del Torino Gay & Lesbian Film Festival, i registi Carlo Lavagna, Simone Cangelosi e Sergio Naitza, e una preziosissima giuria composta dal presidente Daniel Casagrande, ideatore e direttore del Queer Lion della Mostra del Cinema di Venezia, Valerie Taccarelli, fondatrice e attivista del Cassero ed esponente del M.I.T. – Movimento Identità Transessuale di Bologna, Lucia Cardone, docente di Storia del Cinema e dello Spettacolo presso l’Università di Sassari, Silvia Novelli, del gruppo di film-maker indipendenti BadHole e David Lambert, regista del pluripremiato Hors le Murs (Cannes 2012).
Con questo lungo evento l’ARC si propone, ancor più quest’anno, di sensibilizzare la società, attraverso l’universale mezzo di comunicazione del cinema, sui temi delle naturali differenze di orientamento sessuale e di identità di genere, e sulla necessità di raggiungere equivalenti diritti civili per tutti e tutte. Inoltre, attraverso il Festival, l’ARC persegue l’obiettivo di valorizzare e promuovere le produzioni cinematografiche, anche piccole e piccolissime, dedicate a questo tema; favorire il confronto e lo scambio culturale tra le produzioni di paesi diversi;consolidare la rete di collaborazioni tra associazioni, circoli del cinema, movimenti e realtà culturali della città e della Sardegna; offrire a Cagliari la possibilità di conoscere un mondo cinematografico per lo più inesplorato e, soprattutto, di discuterlo secondo il principio del “pubblico come autore” (1. Il pubblico ha diritto di ricevere tutte le informazioni ed espressioni audiovisive. Il pubblico deve avere i mezzi per esprimersi e far conoscere i propri giudizi e opinioni. Non vi sarà umanizzazione senza comunicazione – Carta dei Diritti del Pubblico, Tabor 18 settembre 1987).
USN|expo aderisce inoltre al calendario delle iniziative previste nel Mese dei Diritti Umani organizzato e coordinato dal comitato “Stop OPG” e a Differenza è bellezza. Cagliari contro la violenza, in occasione della Settimana contro la violenza sulle donne, coordinato dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari.
SCARICA IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL:
http://www.usnexpo.it/wp-content/uploads/2015/11/Programma_USN2015_SardiniaQueer.pdf
fonte: http://www.usnexpo.it/usn-festival/
Il Sardinia Queer Short Film Festival si terrà a Cagliari presso la Società Umanitaria-Cineteca Sarda in viale Trieste 126
I numeri di questa tredicesima edizione di USN sono entusiasmanti: sono stati iscritti 89 cortometraggi, per un totale di più di 18 ore di visione. 23 i Paesi rappresentati: Iraq, India, Marocco, Messico, Russia, Brasile, Taiwan, Regno Unito, Germania, Svezia, Spagna, Italia, Francia, Grecia, Danimarca, Canada, Belgio, U.S.A., Olanda, Israele, Portogallo, Australia, Polonia. Il Circolo ARCinema e la Segreteria del Festival hanno così preselezionato 33 corti, per un totale di 6 ore e mezza di proiezioni, che saranno valutati dalla Giuria del Pubblico e dalla Giuria del Festival: fra essi si nascondono i vincitori dei 2.000 € del Sardinia Queer Award 2015, dei 500 € del Sardinia Queer Audience Award 2015 e della Menzione dell’Associazione ARC 2015!
Eccezionalmente, quest’anno USN|expo realizza un evento unico: oltre 40 artisti di fama nazionale e internazionale hanno infatti realizzato, appositamente per questa edizione del Festival, una loro personale reinterpretazione di alcuni dei più grandi cult della storia del cinema a tematica omosessuale, lesbica, transessuale e queer, dando vita, grazie al loro talento e alla loro amichevole disponibilità, all’esposizione Uno sguardo in mostra nella quale i due diversi linguaggi artistici – quello del cinema e quello del disegno – possano contaminarsi e prestarsi l’uno all’altro, con risultati straordinari.
Anche quest’anno, il Festival è onorato di accogliere ospiti prestigiosi: Giovanni Minerba, fondatore e direttore del Torino Gay & Lesbian Film Festival, i registi Carlo Lavagna, Simone Cangelosi e Sergio Naitza, e una preziosissima giuria composta dal presidente Daniel Casagrande, ideatore e direttore del Queer Lion della Mostra del Cinema di Venezia, Valerie Taccarelli, fondatrice e attivista del Cassero ed esponente del M.I.T. – Movimento Identità Transessuale di Bologna, Lucia Cardone, docente di Storia del Cinema e dello Spettacolo presso l’Università di Sassari, Silvia Novelli, del gruppo di film-maker indipendenti BadHole e David Lambert, regista del pluripremiato Hors le Murs (Cannes 2012).
Con questo lungo evento l’ARC si propone, ancor più quest’anno, di sensibilizzare la società, attraverso l’universale mezzo di comunicazione del cinema, sui temi delle naturali differenze di orientamento sessuale e di identità di genere, e sulla necessità di raggiungere equivalenti diritti civili per tutti e tutte. Inoltre, attraverso il Festival, l’ARC persegue l’obiettivo di valorizzare e promuovere le produzioni cinematografiche, anche piccole e piccolissime, dedicate a questo tema; favorire il confronto e lo scambio culturale tra le produzioni di paesi diversi;consolidare la rete di collaborazioni tra associazioni, circoli del cinema, movimenti e realtà culturali della città e della Sardegna; offrire a Cagliari la possibilità di conoscere un mondo cinematografico per lo più inesplorato e, soprattutto, di discuterlo secondo il principio del “pubblico come autore” (1. Il pubblico ha diritto di ricevere tutte le informazioni ed espressioni audiovisive. Il pubblico deve avere i mezzi per esprimersi e far conoscere i propri giudizi e opinioni. Non vi sarà umanizzazione senza comunicazione – Carta dei Diritti del Pubblico, Tabor 18 settembre 1987).
USN|expo aderisce inoltre al calendario delle iniziative previste nel Mese dei Diritti Umani organizzato e coordinato dal comitato “Stop OPG” e a Differenza è bellezza. Cagliari contro la violenza, in occasione della Settimana contro la violenza sulle donne, coordinato dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari.
SCARICA IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL:
http://www.usnexpo.it/wp-content/uploads/2015/11/Programma_USN2015_SardiniaQueer.pdf
fonte: http://www.usnexpo.it/usn-festival/
Lgbt: Il 21 novembre marcia a Torino per il TDOR - Transgender day of Remembrance
Anche quest'anno a Torino, il Coordinamento Torino Pride GLBT, in occasione del TDoR (Transgender Day of Remembrance), organizza la Trans Freedom March.
La giornata del TDor è una giornata, organizzata dalla comunità LGBT in tutto il mondo dal 1999, per il ricordo delle vittime dell'odio e del pregiudizio anti-transgender (Transfobia).
Con la Trans Freedom March, il Coordinamento Torino Pride, sceglie di connotare il TDoR come una manifestazione di lotta per i diritti trans ed in particolare, quest'anno, incentrando il discorso sul rapporto problematico tra persone trans* e il mondo del lavoro.
Con questa marcia vogliamo puntare i riflettori dell'opinione pubblica sulla questione Trans* ed vogliamo, ancora una volta, ribadire questi concetti:
1) Le persone Trans* esistono e vanno rispettate nella loro diversità;
2) I pregiudizi anti-transgender sono basati su falsità e la transfobia non è accettabile;
3) Le persone Trans* hanno bisogno che gli vengano riconosciuti dei diritti;
4) Le persone Trans* non sono malate e di conseguenza la transessualità non deve più essere considerata una malattia.
Venite a manifestare con noi per far risuonare sempre più forte la nostra voce!
Appuntamento il 21/11/2015 - Partenza alle 16:30 da piazza Vittorio Veneto a Torino!
Alla fine della parata una piacevole sorpresa chiuderà la marcia!
fonte: https://m.facebook.com/TorinoPride/
La giornata del TDor è una giornata, organizzata dalla comunità LGBT in tutto il mondo dal 1999, per il ricordo delle vittime dell'odio e del pregiudizio anti-transgender (Transfobia).
Con la Trans Freedom March, il Coordinamento Torino Pride, sceglie di connotare il TDoR come una manifestazione di lotta per i diritti trans ed in particolare, quest'anno, incentrando il discorso sul rapporto problematico tra persone trans* e il mondo del lavoro.
Con questa marcia vogliamo puntare i riflettori dell'opinione pubblica sulla questione Trans* ed vogliamo, ancora una volta, ribadire questi concetti:
1) Le persone Trans* esistono e vanno rispettate nella loro diversità;
2) I pregiudizi anti-transgender sono basati su falsità e la transfobia non è accettabile;
3) Le persone Trans* hanno bisogno che gli vengano riconosciuti dei diritti;
4) Le persone Trans* non sono malate e di conseguenza la transessualità non deve più essere considerata una malattia.
Venite a manifestare con noi per far risuonare sempre più forte la nostra voce!
Appuntamento il 21/11/2015 - Partenza alle 16:30 da piazza Vittorio Veneto a Torino!
Alla fine della parata una piacevole sorpresa chiuderà la marcia!
fonte: https://m.facebook.com/TorinoPride/
Lgbt: Terza edizione per il Detour on The Road Film Festival a Roma presso il Cineclub Detour dal 18 novembre al 6 dicembre
E’ arrivato alla terza edizione il festival internazionale Detour on The Road Film Festival 2015, sul cinema di viaggio e di frontiera, che si svolgerà a Roma dal 18 novembre al 6 dicembre 2015 presso il Cineclub Detour (via Urbana 107 Roma) e in altre località del Lazio con il contributo e il sostegno della Regione e il patrocinio del Comune, Municipio Roma I Centro. In foto il regista Claudio Caligari.
Le opere in CONCORSO sono divise in 3 sezioni - lungometraggi, cortometraggi narrativi, cortometraggi sperimentali e video d’arte che affrontano il tema del viaggio nelle sue varie forme: musicale, geografico, ecologicamente sostenibile e onirico.
Tra i 9 lungometraggi in concorso “LocalEuropa, Musica valida per l’espatrio” del regista Francesco Cordio documentario sul tour per l’Europa dei tre cantautori Nicolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazè; “In viaggio con le tabla” di Simone Mariani tra sonorità jazz, moderne ed etniche guidati del maestro indiano Sanjay Kansa Banik, componente dell’Orchestra di Piazza Vittorio; “Nemico dell'Islam? Un incontro con Nouri Bouzid” di Stefano Grossi documentario su Nouri Bouzid il più importante regista tunisino; “Gazzelle – The Love issue” di Cesar Terranova, storia vera di un assistente di volo transgender che ha portato in giro per il mondo le sue performance trasgressive. Al centro del Festival - in coincidenza con l’attesa Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21) che si terrà a Parigi - anche i modelli di mobilità ecologica e sostenibile come risposta all’emergenza dell’inquinamento globale.
Il tema è affrontato in tre film – due in concorso “Cruzando el sentido” di Ivàn Fernàndez de Cordòba su un uomo che attraversa la Spagna su uno skateboard e “Transumanza” di Roberto Zazzara con le musiche originali di Ernst Reijseger (compositore del regista Werner Herzog) – e uno FUORI CONCORSO, “Bikes vs Cars”, film simbolo del festival, dello svedese Fredrik Gertten vincitore della XVIII edizione del Festival CinemAmbiente a Torino. Tra le altre pellicole fuori concorso “De Gallo Bellico” di Gianfranco Miglio viaggio nella vita di don Andrea Gallo attraverso i suoi compagni Moni Ovadia e Dario Fo.
Il Festival presenta poi un Focus sull’Algeria, le sue rivolte passate e contemporanee, attraverso quattro film, tra cui “Rivoluzione Zanj” di Tariq Téguia che aprirà il “Detour on the road 015” mercoledì 18 alle 20.30.
Sabato 21 invece serata omaggio al grande regista Claudio Caligari, scomparso a maggio e il cui ultimo film “Non essere Cattivo” è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar. Saranno proiettati i suoi primi due lavori “Amore Tossico” e “L'Odore della Notte” alla presenza dei protagonisti del suo cinema: le attrici Roberta Mattei e Silvia d’Amico e Giordano Meacci sceneggiatore con di “Non essere Cattivo”.
Tutti i film – tra cui tre anteprime assolute, sei italiane e sei romane - saranno accompagnati da incontri in sala con autori o protagonisti. Tre diverse giurie, una per ogni sezione di concorso, assegneranno i premi alle migliori opere e saranno presiedute da Roberto Silvestri (sezione lungometraggi in concorso), il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì (sezione di corti narratvi) e l’artista Ida Gerosa, pioniera della “computer art” in Italia (corti sperimentali e video d’arte).
fonte: http://www.cinemaitaliano.info/news/33126/terza-edizione-per-il-detour-on-the-road.html
Le opere in CONCORSO sono divise in 3 sezioni - lungometraggi, cortometraggi narrativi, cortometraggi sperimentali e video d’arte che affrontano il tema del viaggio nelle sue varie forme: musicale, geografico, ecologicamente sostenibile e onirico.
Tra i 9 lungometraggi in concorso “LocalEuropa, Musica valida per l’espatrio” del regista Francesco Cordio documentario sul tour per l’Europa dei tre cantautori Nicolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazè; “In viaggio con le tabla” di Simone Mariani tra sonorità jazz, moderne ed etniche guidati del maestro indiano Sanjay Kansa Banik, componente dell’Orchestra di Piazza Vittorio; “Nemico dell'Islam? Un incontro con Nouri Bouzid” di Stefano Grossi documentario su Nouri Bouzid il più importante regista tunisino; “Gazzelle – The Love issue” di Cesar Terranova, storia vera di un assistente di volo transgender che ha portato in giro per il mondo le sue performance trasgressive. Al centro del Festival - in coincidenza con l’attesa Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21) che si terrà a Parigi - anche i modelli di mobilità ecologica e sostenibile come risposta all’emergenza dell’inquinamento globale.
Il tema è affrontato in tre film – due in concorso “Cruzando el sentido” di Ivàn Fernàndez de Cordòba su un uomo che attraversa la Spagna su uno skateboard e “Transumanza” di Roberto Zazzara con le musiche originali di Ernst Reijseger (compositore del regista Werner Herzog) – e uno FUORI CONCORSO, “Bikes vs Cars”, film simbolo del festival, dello svedese Fredrik Gertten vincitore della XVIII edizione del Festival CinemAmbiente a Torino. Tra le altre pellicole fuori concorso “De Gallo Bellico” di Gianfranco Miglio viaggio nella vita di don Andrea Gallo attraverso i suoi compagni Moni Ovadia e Dario Fo.
Il Festival presenta poi un Focus sull’Algeria, le sue rivolte passate e contemporanee, attraverso quattro film, tra cui “Rivoluzione Zanj” di Tariq Téguia che aprirà il “Detour on the road 015” mercoledì 18 alle 20.30.
Sabato 21 invece serata omaggio al grande regista Claudio Caligari, scomparso a maggio e il cui ultimo film “Non essere Cattivo” è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar. Saranno proiettati i suoi primi due lavori “Amore Tossico” e “L'Odore della Notte” alla presenza dei protagonisti del suo cinema: le attrici Roberta Mattei e Silvia d’Amico e Giordano Meacci sceneggiatore con di “Non essere Cattivo”.
Tutti i film – tra cui tre anteprime assolute, sei italiane e sei romane - saranno accompagnati da incontri in sala con autori o protagonisti. Tre diverse giurie, una per ogni sezione di concorso, assegneranno i premi alle migliori opere e saranno presiedute da Roberto Silvestri (sezione lungometraggi in concorso), il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì (sezione di corti narratvi) e l’artista Ida Gerosa, pioniera della “computer art” in Italia (corti sperimentali e video d’arte).
fonte: http://www.cinemaitaliano.info/news/33126/terza-edizione-per-il-detour-on-the-road.html
Lgbt: "Le Nuove Ragazze del Quartiere" ogni lunedì su Real Time per il ciclo “Vite Divergenti”
Continua la programmazione speciale del lunedì sera di Real Time (DTT 31, Sky 131) dal titolo Vite Divergenti, ciclo di appuntamenti per sensibilizzare il pubblico sul tema transgender: dal 16 novembre ogni lunedì alle 21.10 arriva Le Nuove Ragazze del Quartiere, la serie che segue le vite di sei donne transgender di Kansas City che affrontano gli ostacoli della loro trasformazione.
Ne Le Nuove Ragazze del Quartiere su Real Time, AiYana, Jaimie, Chloe, Kassidy, Macy e Robyn sono nate in un corpo da uomo, ma ora vogliono mostrare la loro femminilità: ogni episodio mostra un’analisi senza pregiudizi dei problemi che i transgender incontrano, dalle difficoltà sul lavoro, al rifiuto da parte delle famiglie, non dimenticando le toilette separate e i documenti di identità che non riflettono il proprio genere.
Nei primi episodi, dopo l’operazione per cambiare genere, Macy affronta i problemi della relazione con sua moglie. Chloe invece deve combattere contro la sua depressione.
fonte: Felice Catozzi http://www.cinetivu.com/
Ne Le Nuove Ragazze del Quartiere su Real Time, AiYana, Jaimie, Chloe, Kassidy, Macy e Robyn sono nate in un corpo da uomo, ma ora vogliono mostrare la loro femminilità: ogni episodio mostra un’analisi senza pregiudizi dei problemi che i transgender incontrano, dalle difficoltà sul lavoro, al rifiuto da parte delle famiglie, non dimenticando le toilette separate e i documenti di identità che non riflettono il proprio genere.
Nei primi episodi, dopo l’operazione per cambiare genere, Macy affronta i problemi della relazione con sua moglie. Chloe invece deve combattere contro la sua depressione.
fonte: Felice Catozzi http://www.cinetivu.com/
Università, nasce a Cagliari lo Sportello contro le discriminazioni Lgbt
Uno sportello dell’ateneo riservato alla comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender): a disposizione psicologi, medici e avvocati per un servizio di consulenza sia diretto sia telefonico.
“Vale sempre lo stesso principio – ha detto la rettrice dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo – sia per quanto sta accadendo in Francia e sia per iniziative come l’apertura di questo sportello: tolleranza e rispetto delle diversità sono fondamentali”. Presente all’inaugurazione anche la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli.
Lo sportello si chiama Unicascolta: è realizzato dall’associazione Unica Lgbt grazie al contributo dell’Ateneo e dell’Ersu di Cagliari, con il patrocinio del Comune e la collaborazione del Ctm e della Lega Italiana per la lotta contro l’Aids (Lila Cagliari).
Lo sportello affronterà le tematiche inerenti la comunità Lgbt. Si occuperà anche di integrazione con chi non si riconosce in tale sigla e di malattie sessualmente trasmissibili. I volontari dell’associazione Unica Lgbt si sono preparati a lungo con un periodo di formazione.
Presteranno servizio di consulenza e supporto a tutti gli studenti e studentesse.
Lo sportello sarà aperto a Cagliari ogni martedì, dalle 9:30 alle 13, in corso Vittorio Emanuele II, al n. 68, al secondo piano della sede dell’Ersu.
Ulteriori modalità di contatto, anche in forma completamente anonima, sono possibili tramite messaggi privati sulla pagina Facebook “UnicAscoltalgbt“, via email all’indirizzo di posta: unicalgbt@gmail.com e telefonicamente al numero 070-66206378.
E’ stato letto durante l’inaugurazione anche un messaggio del sottosegretario degli Esteri, Benedetto Della Vedova: “Come dimostra la cronaca di queste ore – è detto in un passaggio della nota – siamo tutti tenuti a tenere alta la guardia contro una minaccia esistenziale alle libertà dell’Occidente. Ma proprio per questa ragione non dobbiamo abbassare la guardia di fronte alle minacce che non attentano alla vita, ma alla dignità di persone emarginate o oltraggiate per le proprie preferenze o la propria identità sessuale”.
fonte: http://www.sardiniapost.it/
“Vale sempre lo stesso principio – ha detto la rettrice dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo – sia per quanto sta accadendo in Francia e sia per iniziative come l’apertura di questo sportello: tolleranza e rispetto delle diversità sono fondamentali”. Presente all’inaugurazione anche la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli.
Lo sportello si chiama Unicascolta: è realizzato dall’associazione Unica Lgbt grazie al contributo dell’Ateneo e dell’Ersu di Cagliari, con il patrocinio del Comune e la collaborazione del Ctm e della Lega Italiana per la lotta contro l’Aids (Lila Cagliari).
Lo sportello affronterà le tematiche inerenti la comunità Lgbt. Si occuperà anche di integrazione con chi non si riconosce in tale sigla e di malattie sessualmente trasmissibili. I volontari dell’associazione Unica Lgbt si sono preparati a lungo con un periodo di formazione.
Presteranno servizio di consulenza e supporto a tutti gli studenti e studentesse.
Lo sportello sarà aperto a Cagliari ogni martedì, dalle 9:30 alle 13, in corso Vittorio Emanuele II, al n. 68, al secondo piano della sede dell’Ersu.
Ulteriori modalità di contatto, anche in forma completamente anonima, sono possibili tramite messaggi privati sulla pagina Facebook “UnicAscoltalgbt“, via email all’indirizzo di posta: unicalgbt@gmail.com e telefonicamente al numero 070-66206378.
E’ stato letto durante l’inaugurazione anche un messaggio del sottosegretario degli Esteri, Benedetto Della Vedova: “Come dimostra la cronaca di queste ore – è detto in un passaggio della nota – siamo tutti tenuti a tenere alta la guardia contro una minaccia esistenziale alle libertà dell’Occidente. Ma proprio per questa ragione non dobbiamo abbassare la guardia di fronte alle minacce che non attentano alla vita, ma alla dignità di persone emarginate o oltraggiate per le proprie preferenze o la propria identità sessuale”.
fonte: http://www.sardiniapost.it/
lunedì 9 novembre 2015
Lgbt: Al XIII° Florence Queer Festival "Priscilla e Gloria Darling da Mykonos a Firenze" due video ritratti firmati dal regista Daniele Sartori
Tra le sorprese dalla tredicesima edizione del Florence Queer Festival, dall’11 al 17 novembre 2015 al Cinema Odeon di Firenze, segnaliamo i due video ritratti firmati da Daniele Sartori dedicati a Priscilla e Gloria Darling.
Il programma della rassegna cinematografica diretta da Roberta Vannucci e Bruno Casini comprenderà infatti due cortometraggi sulle drag italiane protagoniste assolute della party island queer per eccellenza: Mykonos.
“Si tratta di due corti nati e cresciuti a Mykonos, due work in progress sviluppati durante la mia permanenza sull’isola. Ho raccolto tantissimo materiale, indipendentemente dal suo utilizzo – dice Sartori – In passato ho lavorato con artisti drag per il Queer Lion, il Padova Pride Village, nel film Doris Ortiz e in What about Alice. Molti di loro sono ragazzi artisticamente davvero seri, preparati, che vanno sostenuti. Le drag queen sono i classici della queer culture e Mykonos è da sempre un riferimento. Lì, ho incontrato i due performer più talentuosi: Gloria Darling e Priscilla. Due interpreti italiani stilisticamente agli antipodi ma accomunati da talento e da qualcosa di veramente interessante da raccontare, sia artisticamente che umanamente parlando”.
I due cortometraggi saranno presentati al Florence Queer Festival domenica 15 novembre, ore 21 al Cinema Odeon di Firenze, alla presenza del Regista ed eccezionalmente di Priscilla e Gloria Darling. Per info e aggiornamenti consultare il sito ufficiale del Festival.
fonte: http://lostinvauxhall.com
Il programma della rassegna cinematografica diretta da Roberta Vannucci e Bruno Casini comprenderà infatti due cortometraggi sulle drag italiane protagoniste assolute della party island queer per eccellenza: Mykonos.
“Si tratta di due corti nati e cresciuti a Mykonos, due work in progress sviluppati durante la mia permanenza sull’isola. Ho raccolto tantissimo materiale, indipendentemente dal suo utilizzo – dice Sartori – In passato ho lavorato con artisti drag per il Queer Lion, il Padova Pride Village, nel film Doris Ortiz e in What about Alice. Molti di loro sono ragazzi artisticamente davvero seri, preparati, che vanno sostenuti. Le drag queen sono i classici della queer culture e Mykonos è da sempre un riferimento. Lì, ho incontrato i due performer più talentuosi: Gloria Darling e Priscilla. Due interpreti italiani stilisticamente agli antipodi ma accomunati da talento e da qualcosa di veramente interessante da raccontare, sia artisticamente che umanamente parlando”.
I due cortometraggi saranno presentati al Florence Queer Festival domenica 15 novembre, ore 21 al Cinema Odeon di Firenze, alla presenza del Regista ed eccezionalmente di Priscilla e Gloria Darling. Per info e aggiornamenti consultare il sito ufficiale del Festival.
fonte: http://lostinvauxhall.com
venerdì 6 novembre 2015
Lgbt Convegni: C.I.D.I.Ge.M. 10 anni di attivita' 2005-2015. A Torino il 26 novembre Aula Magna A.M. Dogliotti - Presidio Molinette
Centro Interdipartimentale Disturbi Identita' di Genere Molinette
Il 26 novembre 2015, ore 8:00-18:3O
Aula Magna A.M. Dogliotti - Presidio Molinette - C.so Bramante 88, Torino
PROGRAMMA
8.15 Apertura dei lavori
Moderatori: Filippo Bogetto, Ezio Ghigo, Dario Fontana
C.I.D.Ge.M. 10 anni diattività: introduzione Antonio Scarmozzino
Saluti Autorità
9.15 - 9.45 STORIA DEL CIDIGeM ED ORGANIZZAZIONE ATTUALE - Dario Fontana
9.45 - 10.15 Lectio Magistralis: LA DISFORIA DI GENERE FRA SCIENZA ED ETICA
Padre Maurizio Faggioni - Accademia Alfonsiana Roma
Moderatori: Bruno Frea, Paolo Valerio
10.15 - 12.00 LA PRESA IN CARICO PSICO-SESSUOLOGICA:
Moderatori: Mariateresa Molo, Donato Munno
ARGOMENTI:
1) Torino e la disforia di genere: una storia che parte da lontano - Sarah Finzi
2) 2005-2015 l’attività clinica integrata dell’equipe psicologico-psichiatrica - Anna Gualerzi
3) L’evoluzione dell’assessment psico-sessuologico - Valentina Mineccia, Giuseppina Zullo
4) La psicoterapia durante l’esperienza di vita reale: obiettivi e complessità - Chiara Crespi
5) L’ accoglienza alla persona in età evolutiva - Chiara Baietto
6) Discussione
12.00 - 12.30 Lectio Magistralis: AUTONOMIA E PROCESSO DECISIONALE IN BAMBINI ED ADOLESCENTI CON DISFORIA DI GENERE
Domenico Di Ceglie Tavistock & Portman Clinic - Londra
Moderatori: Damiana Massara, Roberto Rigardetto
PAUSA PRANZO 14.00 - 15.00
LA GESTIONE ENDOCRINOLOGICA
Moderatori: Emanuela Arvat, Adriana Godano
1) Il ruolo dell'endocrinologo - Giovanna Motta
2) Attività endocrinologica in 10 anni di CIDIGeM - Chiara Manieri, Elena Castellano
3) Sviluppi futuri - Silvia Einaudi, Esther Botto
15.00 - 17.40 I TRATTAMENTI CHIRURGICI
Moderatori: Luigi Rolle, Carlo Trombetta
1) La riassegnazione chirurgica (RCS) in senso MtF: evoluzione della tecnica Carlo Ceruti
2) Problemi, soluzioni, risultati - Marco Falcone
3) La RCS in senso FtM: complessità e opzioni tecniche di una chirurgia multi-step Massimiliano Timpano, Luca Petruzzelli
4) La mastoplastica additiva e la mastectomia: nuove strategie chirurgiche - Paolo Bogetti, Giacomo Datta
5) Il ruolo del ginecologo nel gender team - Paolo Petruzzelli
6) Adeguamento vocale: tecniche consolidate ed innovative - Andrea Cavalot, Diego Cossu
17.40 - 18.00 Proiezione film: “I nostri primi 10 anni”
18.00 - 18.30 CONCLUSIONI E QUESTIONARI ECM
fonte: http://www.cittadellasalute.to.it
Il 26 novembre 2015, ore 8:00-18:3O
Aula Magna A.M. Dogliotti - Presidio Molinette - C.so Bramante 88, Torino
PROGRAMMA
8.15 Apertura dei lavori
Moderatori: Filippo Bogetto, Ezio Ghigo, Dario Fontana
C.I.D.Ge.M. 10 anni diattività: introduzione Antonio Scarmozzino
Saluti Autorità
9.15 - 9.45 STORIA DEL CIDIGeM ED ORGANIZZAZIONE ATTUALE - Dario Fontana
9.45 - 10.15 Lectio Magistralis: LA DISFORIA DI GENERE FRA SCIENZA ED ETICA
Padre Maurizio Faggioni - Accademia Alfonsiana Roma
Moderatori: Bruno Frea, Paolo Valerio
10.15 - 12.00 LA PRESA IN CARICO PSICO-SESSUOLOGICA:
Moderatori: Mariateresa Molo, Donato Munno
ARGOMENTI:
1) Torino e la disforia di genere: una storia che parte da lontano - Sarah Finzi
2) 2005-2015 l’attività clinica integrata dell’equipe psicologico-psichiatrica - Anna Gualerzi
3) L’evoluzione dell’assessment psico-sessuologico - Valentina Mineccia, Giuseppina Zullo
4) La psicoterapia durante l’esperienza di vita reale: obiettivi e complessità - Chiara Crespi
5) L’ accoglienza alla persona in età evolutiva - Chiara Baietto
6) Discussione
12.00 - 12.30 Lectio Magistralis: AUTONOMIA E PROCESSO DECISIONALE IN BAMBINI ED ADOLESCENTI CON DISFORIA DI GENERE
Domenico Di Ceglie Tavistock & Portman Clinic - Londra
Moderatori: Damiana Massara, Roberto Rigardetto
PAUSA PRANZO 14.00 - 15.00
LA GESTIONE ENDOCRINOLOGICA
Moderatori: Emanuela Arvat, Adriana Godano
1) Il ruolo dell'endocrinologo - Giovanna Motta
2) Attività endocrinologica in 10 anni di CIDIGeM - Chiara Manieri, Elena Castellano
3) Sviluppi futuri - Silvia Einaudi, Esther Botto
15.00 - 17.40 I TRATTAMENTI CHIRURGICI
Moderatori: Luigi Rolle, Carlo Trombetta
1) La riassegnazione chirurgica (RCS) in senso MtF: evoluzione della tecnica Carlo Ceruti
2) Problemi, soluzioni, risultati - Marco Falcone
3) La RCS in senso FtM: complessità e opzioni tecniche di una chirurgia multi-step Massimiliano Timpano, Luca Petruzzelli
4) La mastoplastica additiva e la mastectomia: nuove strategie chirurgiche - Paolo Bogetti, Giacomo Datta
5) Il ruolo del ginecologo nel gender team - Paolo Petruzzelli
6) Adeguamento vocale: tecniche consolidate ed innovative - Andrea Cavalot, Diego Cossu
17.40 - 18.00 Proiezione film: “I nostri primi 10 anni”
18.00 - 18.30 CONCLUSIONI E QUESTIONARI ECM
fonte: http://www.cittadellasalute.to.it
Lgbt: La Corte costituzionale conferma la non necessarietà delle modifiche chirurgiche ai fini del cambio di sesso
Con sentenza n. 221 depositata oggi, la Corte Costituzionale, in adesione all'orientamento espresso dalla Corte di cassazione con sentenza n. 15138/2015 a seguito del ricorso promosso da Avvocatura per i diritti LGBTI - Rete Lenford, ha escluso il carattere necessario dell'intervento chirurgico ai fini della rettificazione anagrafica di sesso.
La Corte, riaffermando il principio per cui resta "ineludibile un rigoroso accertamento giudiziale delle modalità attraverso le quali il cambiamento è avvenuto e del suo carattere definitivo", ha precisato che, rispetto al cambiamento di sesso, "il trattamento chirurgico costituisce uno strumento eventuale, di ausilio al fine di garantire, attraverso una tendenziale corrispondenza dei tratti somatici con quelli del sesso di appartenenza, il conseguimento di un pieno benessere psichico e fisico della persona" e ha sottolineato che "la prevalenza della tutela della salute dell'individuo sulla corrispondenza fra sesso anatomico e sesso anagrafico porta a ritenere il trattamento chirurgico non quale prerequisito per accedere al procedimento di rettificazione", ma "come possibile mezzo, funzionale al conseguimento di un pieno benessere psicofisico".
Importante, infine, il riferimento della Consulta all'art 31 del d.lgs. n. 150 del 2011, che assume "il ruolo di garanzia del diritto all'identità di genere, come espressione del diritto all'identità personale (art. 2 Cost. e art. 8 della CEDU) e, al tempo stesso, di strumento per la piena realizzazione del diritto, dotato anch'esso di copertura costituzionale, alla salute".
La presidente di Avvocatura per i diritti LGBTI, avv. Maria Grazia Sangalli, esprime la sua soddisfazione per l'esito di un giudizio tanto atteso: "si tratta di una pronuncia che chiarisce definitivamente le ambigue zone d'ombra della legge 164/82 in tema di rettificazione di attribuzione di sesso. La legge non impone la modifica chirurgica del sesso, secondo una interpretazione della stessa definitivamente orientata nei termini di una valorizzazione del diritto costituzionale alla salute. L'intervento è dunque solo un possibile mezzo, funzionale al conseguimento di un pieno benessere psicofisico della persona".
Qui la copia della sentenza in formato pdf AL LINK:
http://www.retelenford.it/images/Corte_Cost_221-15_Rettificazione_anagrafica_senza_intervento.pdf
fonte: http://www.retelenford.it
La Corte, riaffermando il principio per cui resta "ineludibile un rigoroso accertamento giudiziale delle modalità attraverso le quali il cambiamento è avvenuto e del suo carattere definitivo", ha precisato che, rispetto al cambiamento di sesso, "il trattamento chirurgico costituisce uno strumento eventuale, di ausilio al fine di garantire, attraverso una tendenziale corrispondenza dei tratti somatici con quelli del sesso di appartenenza, il conseguimento di un pieno benessere psichico e fisico della persona" e ha sottolineato che "la prevalenza della tutela della salute dell'individuo sulla corrispondenza fra sesso anatomico e sesso anagrafico porta a ritenere il trattamento chirurgico non quale prerequisito per accedere al procedimento di rettificazione", ma "come possibile mezzo, funzionale al conseguimento di un pieno benessere psicofisico".
Importante, infine, il riferimento della Consulta all'art 31 del d.lgs. n. 150 del 2011, che assume "il ruolo di garanzia del diritto all'identità di genere, come espressione del diritto all'identità personale (art. 2 Cost. e art. 8 della CEDU) e, al tempo stesso, di strumento per la piena realizzazione del diritto, dotato anch'esso di copertura costituzionale, alla salute".
La presidente di Avvocatura per i diritti LGBTI, avv. Maria Grazia Sangalli, esprime la sua soddisfazione per l'esito di un giudizio tanto atteso: "si tratta di una pronuncia che chiarisce definitivamente le ambigue zone d'ombra della legge 164/82 in tema di rettificazione di attribuzione di sesso. La legge non impone la modifica chirurgica del sesso, secondo una interpretazione della stessa definitivamente orientata nei termini di una valorizzazione del diritto costituzionale alla salute. L'intervento è dunque solo un possibile mezzo, funzionale al conseguimento di un pieno benessere psicofisico della persona".
Qui la copia della sentenza in formato pdf AL LINK:
http://www.retelenford.it/images/Corte_Cost_221-15_Rettificazione_anagrafica_senza_intervento.pdf
fonte: http://www.retelenford.it
mercoledì 4 novembre 2015
Lgbt: In anteprima al XIII° Florence Queer Festival di Firenze. Il Film del regista Daniele Sartori “PRINCIPE MAURICE TRIBUTE” al Cinema Odeon il 15 novembre
In occasione della tredicesima edizione del Florence Queer Festival, in programma dall’11 al 17 novembre 2015 presso il Cinema Odeon di Firenze, il regista Daniele Sartori presenterà in anteprima il docufilm “Principe Maurice Tribute“.
Maurizio Agosti in arte Principe Maurice, icona della nightlife degli anni '90, si racconta in una versione inedita ripercorrendo l’esordio della sua carriera al Cocoricò di Riccione fino ad arrivare ai recenti impegni col Plastic di Milano e il Carnevale di Venezia.
“Maurice ha raccontato non solo la storia sua carriera – dice Sartori – ma ha affrontato anche aspetti inediti e intimi della sua vita privata. Per sette mesi, il tempo delle riprese, l’ho seguito in quasi tutti i suoi impegni artistici ed è stata un’esperienza davvero incredibile. Penso che Principe Maurice sia un performer straordinario e unico nel suo genere che ancora oggi non ha eguali in Italia – afferma il regista – Muovendomi in un ambito artistico indipendente e slegato da ogni politica commerciale, considero la mia attività una divulgazione culturale, posso permettermi di sperimentare e azzardare, quindi lo stile del film è il risultato di diverse contaminazioni tra videoclip, videoarte e backstage. Spesso ho utilizzato le sue esibizioni live al grezzo. Ne è risultato un video molto "vero" e volutamente imperfetto. Credo che la realtà sia soprattutto imperfezione e perciò in questo modo ho provato a restituire allo spettatore le stesse atmosfere delle situazioni che ho vissuto in prima persona. Dopo il successo di "Contatto forzato" invece della fiction ho scelto la vita vera".
Hanno partecipato al progetto, che dura circa 50 minuti, il Direttore della fotografia Luca Perotta, Matteo Santi, Francesca Marelli, Matteo Zonca, Damiano Bertazzo e Enrico Lenarduzzi.
Sono presenti inoltre due omaggi di Principe Maurice ai maestri Klaus Nomi e Lindsay Kemp.
Per le musiche si segnala la collaborazione dei Datura, protagonisti e precursori assoluti del panorama techno italiano. “Principe Maurice Tribute” sarà proiettato domenica 15 novembre 2015 in seconda serata nella sala del Cinema Odeon di Firenze.
Al link il video Teaser n°1 "PRINCIPE MAURICE: TRIBUTE TO KLAUS NOMI & LINDSAY KEMP"
Regia di Daniele Sartori: https://www.youtube.com/watch?v=063PCk_XIsg
Al termine della serata e in occasione del compleanno di Principe Maurice, la premiere del film sarà festeggiata con un Tribute Party nello storico locale YAB, situato vicino all’Odeon.
L’evento è aperto a tutti, con selezione all’ingresso e dresscode happy chic.
Info e lista VIP: info@principemaurice.com
Per aggiornamenti sul programma e maggiori informazioni consultare il website ufficiale del Festival: http://www.florencequeerfestival.it/
La rassegna cinematografica diretta da Bruno Casini e Roberta Vannucci, comprenderà, domenica 15 novembre alle ore 21, due brevi videoritratti firmati dal regista veneziano e dedicati a Priscilla e Gloria Darling, drag queen italiane di spicco e protagoniste assolute della party island queer per eccellenza: Mykonos. Entrambe presenzieranno alla proiezione.
fonte: http://lostinvauxhall.com/
Maurizio Agosti in arte Principe Maurice, icona della nightlife degli anni '90, si racconta in una versione inedita ripercorrendo l’esordio della sua carriera al Cocoricò di Riccione fino ad arrivare ai recenti impegni col Plastic di Milano e il Carnevale di Venezia.
“Maurice ha raccontato non solo la storia sua carriera – dice Sartori – ma ha affrontato anche aspetti inediti e intimi della sua vita privata. Per sette mesi, il tempo delle riprese, l’ho seguito in quasi tutti i suoi impegni artistici ed è stata un’esperienza davvero incredibile. Penso che Principe Maurice sia un performer straordinario e unico nel suo genere che ancora oggi non ha eguali in Italia – afferma il regista – Muovendomi in un ambito artistico indipendente e slegato da ogni politica commerciale, considero la mia attività una divulgazione culturale, posso permettermi di sperimentare e azzardare, quindi lo stile del film è il risultato di diverse contaminazioni tra videoclip, videoarte e backstage. Spesso ho utilizzato le sue esibizioni live al grezzo. Ne è risultato un video molto "vero" e volutamente imperfetto. Credo che la realtà sia soprattutto imperfezione e perciò in questo modo ho provato a restituire allo spettatore le stesse atmosfere delle situazioni che ho vissuto in prima persona. Dopo il successo di "Contatto forzato" invece della fiction ho scelto la vita vera".
Hanno partecipato al progetto, che dura circa 50 minuti, il Direttore della fotografia Luca Perotta, Matteo Santi, Francesca Marelli, Matteo Zonca, Damiano Bertazzo e Enrico Lenarduzzi.
Sono presenti inoltre due omaggi di Principe Maurice ai maestri Klaus Nomi e Lindsay Kemp.
Per le musiche si segnala la collaborazione dei Datura, protagonisti e precursori assoluti del panorama techno italiano. “Principe Maurice Tribute” sarà proiettato domenica 15 novembre 2015 in seconda serata nella sala del Cinema Odeon di Firenze.
Al link il video Teaser n°1 "PRINCIPE MAURICE: TRIBUTE TO KLAUS NOMI & LINDSAY KEMP"
Regia di Daniele Sartori: https://www.youtube.com/watch?v=063PCk_XIsg
Al termine della serata e in occasione del compleanno di Principe Maurice, la premiere del film sarà festeggiata con un Tribute Party nello storico locale YAB, situato vicino all’Odeon.
L’evento è aperto a tutti, con selezione all’ingresso e dresscode happy chic.
Info e lista VIP: info@principemaurice.com
Per aggiornamenti sul programma e maggiori informazioni consultare il website ufficiale del Festival: http://www.florencequeerfestival.it/
La rassegna cinematografica diretta da Bruno Casini e Roberta Vannucci, comprenderà, domenica 15 novembre alle ore 21, due brevi videoritratti firmati dal regista veneziano e dedicati a Priscilla e Gloria Darling, drag queen italiane di spicco e protagoniste assolute della party island queer per eccellenza: Mykonos. Entrambe presenzieranno alla proiezione.
fonte: http://lostinvauxhall.com/
lunedì 26 ottobre 2015
Lgbt: 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze dal 29 ottobre al 13 dicembre 2015
Annunciate le date della nuova edizione della 50 Giorni: la rassegna di nove festival cinematografici internazionali con sede a Firenze, organizzata per Regione Toscana da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana, si terrà dal 29 ottobre al 13 dicembre prossimi.
Apre il nuovo cinema francese di France Odeon (29 ottobre – 1 novembre).
Confermati, in cartellone, gli appuntamenti con:
Immagini e Suoni del Mondo. Festival del Film Etnomusicale (2 - 4 novembre)
Festival Internazionale di Cinema e Donne (5 – 10 novembre)
Florence Queer Festival (11 – 17 novembre)
Lo Schermo dell'Arte Film Festival (18 – 22 novembre)
Festival dei Popoli. Festival Internazionale del Film Documentario (27 novembre – 4 dicembre) River to River Florence Indian Film Festival (5 – 10 dicembre)
Una Finestra sul Nord, rassegna di cinema finlandese (11 – 13 dicembre)
e Premio NICE Città di Firenze, che chiude la rassegna il 13 dicembre.
Novità di quest'anno, una quattro giorni, dal 23 al 26 novembre, dedicata al Cinema Ritrovato, organizzata da Quelli della Compagnia con la Cineteca di Bologna, a conferma di una collaborazione attivata già da qualche anno e grazie alla quale sono stati proiettati a Firenze alcuni dei più bei titoli della storia del cinema, in versione restaurata dalla Fondazione bolognese. Partner della 50 Giorni, il Comune di Firenze e l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
fonte: http://www.firenzetoday.it
Apre il nuovo cinema francese di France Odeon (29 ottobre – 1 novembre).
Confermati, in cartellone, gli appuntamenti con:
Immagini e Suoni del Mondo. Festival del Film Etnomusicale (2 - 4 novembre)
Festival Internazionale di Cinema e Donne (5 – 10 novembre)
Florence Queer Festival (11 – 17 novembre)
Lo Schermo dell'Arte Film Festival (18 – 22 novembre)
Festival dei Popoli. Festival Internazionale del Film Documentario (27 novembre – 4 dicembre) River to River Florence Indian Film Festival (5 – 10 dicembre)
Una Finestra sul Nord, rassegna di cinema finlandese (11 – 13 dicembre)
e Premio NICE Città di Firenze, che chiude la rassegna il 13 dicembre.
Novità di quest'anno, una quattro giorni, dal 23 al 26 novembre, dedicata al Cinema Ritrovato, organizzata da Quelli della Compagnia con la Cineteca di Bologna, a conferma di una collaborazione attivata già da qualche anno e grazie alla quale sono stati proiettati a Firenze alcuni dei più bei titoli della storia del cinema, in versione restaurata dalla Fondazione bolognese. Partner della 50 Giorni, il Comune di Firenze e l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
fonte: http://www.firenzetoday.it
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