Si terrà sabato 28 novembre al Teatro Politeama di Prato la quarta edizione di Eroticanzoni, il concorso/festival dedicato all’amore e all’eros nella canzone il link: http://www.politeamapratese.com/politeamapratese/ridotto/eroticanzoni/ che quest’anno si preannuncia ricca di artisti, a partire da Renzo Arbore, presidente della giuria composta dall’attrice Simona Marchini, dal coreografo e regista Franco Miseria, dal direttore artistico del Premio Tenco, Enrico De Angelis; dai discografici Stefano Senardi e Paolo Maiorino e dal direttore di Rockol, Franco Zanetti (www.politeamapratese.com).
Il concorso vuole privilegiare, all’interno della canzone, il tema di quell’impulso d’amore, quell’istinto primordiale che è l’eros. Arriveranno in finale quei concorrenti che con maggior creatività e originalità avranno scritto testi o canzoni dove l’eros è raccontato in modo ironico, elegante, originale ma non volgare.
Madrina d’eccezione e ospite d’onore della serata sarà Patty Pravo (ha accettato l’invito del supervisore artistico Franco Godi, figura centrale di questo progetto), che per l’occasione si concederà al pubblico con un set acustico in cui interpreterà alcuni dei brani che l’hanno resa un’icona evergreen, nonché pioniera in Italia ad affrontare il tema dell’erotismo nelle canzoni d’autore; Pazza idea e Pensiero Stupendo su tutte.
Poiché i giovani finalisti saranno i protagonisti della serata (i loro brani eseguiti dal Politeama Pratese MusicLab e interpretati dalle voci di Monica Demuru, Massimo Altomare e dei giovani talenti del Laboratorio di Musical Arteinscena) non poteva mancare sul palco un rappresentante della nuova generazione: Giovanni Caccamo, cantautore siciliano scoperto da Franco Battiato, che ha vinto l’ultimo Festival di Sanremo nelle nuove proposte con il brano Ritornerò da te e che si esibirà in alcuni suoi brani al pianoforte.
Ad accompagnare e a presentare sul palco gli aspiranti “eroticautori” sarà la divina Drusilla Foer, jetsetter negli anni ’70, tornata recentemente alla ribalta come “insolita presenza” nel film di Ferzan Özpetek Magnifica presenza. Attualmente sta preparando una serie di concerti per piano e voce. Le abbiamo rivolto alcune domande sul tema della serata, non prima di aver considerato la piacevole intervista 20 minuti di lei pubblicata sul suo profilo Facebook.
Qual è secondo lei, il segreto affinché una canzone d’amore possa diventare un’evergreen come alcune canzoni di Patty Pravo?
Sono convinta che dipenda dai contenuti e dal momento storico in cui vengono espressi. Patty ha interpretato canzoni che hanno scosso, incantato, sedotto. È una rivoluzionaria. La rivoluzione è evergreen.
Come si intratterrà sul palco con la nota star canora?
Chissà cosa accadrà sul palco, siamo due soggettini imprevedibili. Quello che certamente avrò è un grande rispetto per questo personaggio. Non mi sarà difficile, stimo Patty enormemente per il suo talento, la personalità ma più di tutto ammiro la libertà artistica che ha sempre avuto.
Quali secondo lei i segreti che vorreste carpire l’una dall’altra?
Patty è una grande artista e i grandi artisti non hanno segreti.
Perché al giorno d’oggi le canzoni d’amore sembrano tutte banali?
Non sono le canzoni ad essere banali spesso lo sono gli interpreti.
Se dovesse scegliere tra le migliaia di canzoni d’amore che ha ascoltato, a quale in particolare andrebbe la sua preferenza e perché?
Una canzone che amo moltissimo è Che cosa sono le nuvole di Modugno, parole di Pier Paolo Pasolini. Cruda, poetica e vera. Invito i più giovani ad ascoltarla, a farsi inghiottire dal testo e dalla musica. Love Is A Losing Game è un pezzo meraviglioso; perdere un artista come Amy Winehouse è stato gravissimo… nel concerto pianoforte e voce che sto preparando è il pezzo che amo di più cantare…
Quale quella erotica che l’ha più scioccata?
L’erotismo non mi sciocca mai.
I giovani sono ancora in grado di parlare d’amore e di erotismo senza essere volgari?
I giovani parlano molto d’amore, di disagio sociale, di disperazione, ma poco di erotismo o di sesso. Non so se pensare che le nuove generazioni siano più moraliste di come lo fosse la nostra o invece supporre che adesso la musica ha altre urgenze tematiche…
Per quanto riguarda la volgarità, la preferisco di gran lunga alla disonestà artistica. Laddove queste due cose non coincidano…
In Italia i cantanti gay, giovani e meno giovani, non sanno parlare d’amore se non rivolgendosi a una donna. Come considera questa “stranezza” tutta italiana?
È molto garbato chiamarla “stranezza”. Eccezionalmente non approvo questo garbo… È paura di non avere approvazione sociale e quindi commerciale. Mi è scoppiato il cuore di gioia quando Renzo Rubino ha cantato Il postino a Sanremo, il luogo dove più che fare musica, si vende.
È stata testimonial per Anlaids. In occasione della serata, che precederà di pochi giorni la giornata per la lotta contro l’AIDS, pensa che anche il luogo reputato a questa manifestazione possa essere un momento per sensibilizzare l’opinione pubblica per questa campagna?
Metterò il fiocchino rosso sul petto. Sarò in total black, si vedrà benissimo… Sul secondo cambio d’abito ricorderò la giornata internazionale contro la violenza sulle donne mettendo il fiocchino bianco. Sull’oro sta meglio…
fonte: di Roberto Cangioli http://www.prideonline.it/
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sabato 21 novembre 2015
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