martedì 1 dicembre 2015

Lgbt: O.M.S. mai così tanti casi di HIV in Europa, primo bersaglio i giovani. Nel 2014 aumento dei casi a livelli degli anni '80

Il rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità rileva che nei 53 Paesi europei presi in esame ci sono stati oltre 140 mila nuovi casi di infezione da Hiv, di cui 30 mila nell'Unione europea. L'11% dei casi riguarda giovani tra 15 e 24 anni. L'Italia è 12/ma in classifica ma 7 malati su 10 non sanno di essere sieropositivi.

In Europa mai così tante nuove diagnosi di Hiv come nel 2014, afferma il rapporto annuale di Oms Europa e Centro europeo controllo malattie (Ecdc). Ci sono stati nuovi 142mila mila casi di infezioni nei 53 paesi della regione europea dell'Oms, di cui circa 30mila nella sola Unione Europea, il numero più alto dagli anni '80.

In aumento nuove infezioni da rapporti omosessuali (42%), mentre quelle dovute a rapporti eterosessuali sono al 32%. Quelle da tossicodipendenti che usano droghe iniettabili sono il 4,1%. L'11% delle infezioni avviene nella fascia tra i 15 e i 24 anni.

Contagio tra giovani italiani
Anche in Italia la situazione per quanto riguarda i giovani è allarmante. Sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 29 anni i bersagli preferiti dal virus dell'Hiv e, nonostante anni di campagne informative, si contagiano nell'84% dei casi, ovvero più di 8 volte su 10, attraverso rapporti sessuali senza preservativo. Rapporti che avvengono nel 40% casi dei tra omosessuali maschi. E' quanto emerge dal rapporto dal Centro Operativo Aids dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha pubblicato l'aggiornamento annuale della sorveglianza sulle nuove diagnosi di Hiv e i casi di Aids.

Italia 12/ma, senza variazioni
Secondo il rapporto, pubblicato in vista della Giornata Mondiale di Lotta contro l'Aids che si celebra il primo dicembre, nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive. Un'incidenza pari a 6,1 nuovi casi ogni 100 mila residenti, che non mostra particolari variazioni rispetto ai tre anni precedenti e colloca il nostro Paese al 12/esimo posto nell'Unione Europea. Le regioni che hanno mostrato un'incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l'Emilia-Romagna. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini, che rappresentano il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l'incidenza delle nuove diagnosi nelle donne.

Meno Aids più Hiv
Quanto alle diagnosi di Aids conclamato, dall'inizio dell'epidemia (nel 1982) a oggi in Italia sono stati segnalati oltre 67.000 casi e 43.000 decessi. Nel 2014, le nuove diagnosi sono state 858, ovvero 1,4 per 100.000 residenti. Diminuiscono i decessi di persone con Aids ma una quota crescente di persone positive all'Hiv è inconsapevole della propria condizione: tra il 2006 e il 2014 è aumentata dal 20,5% al 71,5% la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività e, nel 2014, meno di un quarto delle persone ha eseguito la terapia antiretrovirale prima della diagnosi.
fonte: http://www.rainews.it/

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