Da oggi , 21 febbraio, giornata mondiale del Braille, la Galleria apre le porte ai visitatori ciechi o ipovedenti che potranno "leggere" con le mani 16 sculture antiche.
"Si prega di toccare". Un invito anomalo, per un museo.
Eppure, è proprio questo il messaggio che accompagnerà il nuovo percorso per visitatori ciechi o ipovedenti che sarà inaugurato domani, 21 febbraio, giornata mondiale del Braille, nella Galleria fiorentina: un viaggio tra sedici capolavori della scultura antica esposti in vari ambienti del complesso vasariano da "leggere" con le mani, accarezzandoli per scoprirne tratti e fattura.
Protagoniste dell'iniziativa opere reali e non riproduzioni in gesso, come accade in tanti altri musei del mondo: sculture celebri come il cosiddetto "Torso Gaddi" o l'ermafrodito romano del I secolo avanti Cristo, la lupa di porfido frammentario simbolo della fondazione dell'Urbe e quel Caracalla che probabilmente ispirò Michelangelo per il suo Bruto, la Venere al bagno e lo Spinario, oltre a tre sarcofagi e a una riproduzione in 3D del dipinto "La nascita di Venere" di Botticelli. Ad accompagnare i capolavori, una didascalia in Braille che ne spiega genesi e significato, aggiungendosi alle indicazioni di una guida specializzata.
"Non si tratta assolutamente di un itinerario
'di consolazione' o di secondaria importanza ha spiegato Fabrizio Paolucci, direttore del Dipartimento di antichità classica, che ha avviato il progetto insieme alla Sezione didattica del museo - basti pensare che gli Uffizi nascono come galleria delle statue per antonomasia, e soltanto successivamente diventarono famosi per i dipinti. Le sculture al centro del percorso sono opere di eccezionale valore e importanza".
Testimonial dell'iniziativa il cantante fiorentino Aleandro Baldi il quale, insieme al presidente provinciale dell'Unione ciechi Antonio Quatraro, ha sperimentato in anteprima il percorso. "Non avevo mai visitato gli Uffizi prima - ha spiegato - è stata un'esperienza straordinaria, un viaggio a ritroso nel tempo".
Per poter accedere al percorso i disabili visivi dovranno presentarsi alla biglietteria con l'apposita documentazione che dà loro diritto all'ingresso gratuito: lì riceveranno un paio di guanti monouso in latex (gli stessi che utilizzano i restauratori di opere d'arte) con cui potranno toccare le sculture.
fonte http://firenze.repubblica.it di GAIA RAU, http://video.repubblica.it
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