giovedì 9 agosto 2012

Lgbt: Vaticano vieta nomina ambasciatore bulgaro per aver scritto un libro gay

Può un libro che racconta una storia omosessuale farti diventare nemico del Vaticano?

Sì, se parliamo di Kiril Maritchkov (in foto), giurista e scrittore bulgaro candidato a diventare ambasciatore in Vaticano. Da Roma non ne vogliono sapere di chiudere un occhio.

Orazio La Rocca su La Repubblica racconta:
Da oltre tre mesi i rapporti tra i due paesi sono diventati tesi perché il diplomatico designato dal ministero degli Esteri di Sofia non ha ricevuto il gradimento della Segreteria di Stato vaticana.

Motivo del rifiuto: il diplomatico nominato — Kiril Maritchov — ha scritto un romanzo, best seller nel suo paese, sulle condizioni di vita degli immigrati in Italia, in cui, tra l’altro, si racconta anche di un rapporto omosessuale a pagamento tra un giovanissimo clandestino dell’Est e un uomo incontrato a Roma.
Una storia sgradita alla Santa Sede che lo ha immediatamente “punito” bocciando — oltre al romanzo — la sua nomina ad ambasciatore presso il Papa. […] Profilo ideale per un candidato a rappresentare la Bulgaria in Vaticano.

Ma la sua designazione ha clamorosamente raffreddato i rapporti tra i due paesi, quasi come al tempo delle polemiche esplose per la cosiddetta pista bulgara, battuta dagli inquirenti italiani che indagarono sull’attentato a Giovanni Paolo II del 13 maggio 1981 e che, tra l’altro, portò all’incriminazione di Serghei Antonov, responsabile a Roma della compagnia aerea Balkan Air. Antonov (morto nel 2007) fu accusato di complicità dal turco Alì Agca, l’autore dell’attentato, e incarcerato, ma alla fine fu assolto per insufficienza di prove. Col caso Maritchov la tormentata storia diplomatica tra Bulgaria e Vaticano si ripete anche se su un piano prettamente letterario.

Clandestination, il libro di Maritchkov, ha avuto uno straordinario successo nel suo paese.
fonte http://www.gayprider.com by marziano

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