mercoledì 6 giugno 2012

Lgbt: Massimo Polledri (Lega Nord) attacca i gay: le associazioni lgbt insorgono

“L’omosessualità è una condizione di infelicità che può essere reversibile”.

Sono queste alcune delle dichiarazioni rilasciate dal parlamentare leghista e psichiatra Massimo Polledri, che in un’intervista rilasciata al famoso programma ”La Zanzara”, ha detto la sua in merito all’omosessualità, spendendo parole non esattamente positive, parole che hanno comprensibilmente irritato gli esponenti della comunità lgbt.

A quanto sembra l’omosessualità sarebbe innanzitutto “una situazione di identità sessuale distonica”.

“Non è una malattia – specifica però lo psichiatra - ma in quella situazione si può stare male e qualcuno si rivolge a uno psicologo: tre su dieci poi sono stati meglio, ne traggono beneficio. Se i miei figli fossero gay non sarei contento, sarebbe come se mia figlia mi dicesse ‘mi faccio suora’ o ‘mi sposo con un marocchino’. Anzi, questo sarebbe uno dei peggiori casi che possano capitare”.

Immediata e comprensibile la reazione della comunità lgbt, che non ha potuto ignorare simili affermazioni, affermazioni che – come avrete capito – non offendono solo la comunità gay.

“Quelle di Polledri – ha commentato Fabrizio Marrazzo a nome di Gay Center – sono parole non degne di chi dovrebbe stare in Parlamento a spese dei contribuenti italiani compresi gli omosessuali, che a suo dire dovrebbero andare dallo psicologo. A Roberto Maroni e anche ai due neo segretari Salvini e Tosi chiediamo di intervenire e di dire se questa è la Lega 2.0 o se prendono le distanze da questo tipo di dichiarazioni”.

A dire la sua in merito alle dichiarazioni rilasciate dal politico, è stata anche la deputata del PD Anna Paola Concia, che ha fatto notare come, con una sola dichiarazione, l’onorevole abbia fatto sfoggio della sua “omofobia, razzismo e misoginia, confermando quello che ho sempre pensato dei leghisti in questi anni. Al di là di tutte le operazioni di restyling, – dichiara la Concia – la vera essenza della lega è questa: un partito che quotidianamente cerca di riportarci all’età della pietra. Per questo motivo non mi sono mai fidata e continuo a non fidarmi di Maroni”, conclude la deputata, alle cui parole si aggiungono quelle dell’attivista per i diritti gay Aurelio Mancuso.

“Avere la capacità di insultare contemporaneamente le donne marocchine e i gay merita un premio: – dichiara Mancuso - un’immediata reazione da parte della Lega Nord.
Il movimento padano, ormai ridotto ai minimi termini, può continuare in diverse occasioni a insultare la dignità delle persone senza domandarsi se questo tipo di atteggiamenti siano compatibili con il minimo di civiltà richiesto a forze politiche che siedono in Parlamento e hanno ricoperto importanti ruoli di governo? Le parole del deputato leghista Polledri, – conclude infine l’attivista gay - sono davvero gravi e attendiamo un’inequivocabile presa di posizione”.
Non ci resta che attendere…!
fonte http://www.gaywave.it/

Nessun commento:

Posta un commento