lunedì 4 giugno 2012

Lgbt Milano: Pisapia: «Registro delle unioni civili, se non decide il Consiglio, farò io entro l'anno» «E' unimpegno che abbiamo preso in campagna elettorale»

La dichiarazione a due giorni dall'arrivo del Papa.
«E' unimpegno che abbiamo preso in campagna elettorale»

«Se entro quest'anno il consiglio comunale non deciderà, assumerò io personalmente con la mia giunta la decisione sul registro delle unioni civili».

Lo ha affermato il sindaco Giuliano Pisapia, in diretta a Radio Popolare, interpellato sull’impegno elettorale per le coppie di fatto, nella diretta per i suoi 356 giorni da sindaco.

«Dopo il Papa ci sarà il Dalai Lama e tanti altri, noi abbiamo attenzione per tanti mondi diversi e poi prendiamo le nostre decisioni»,
ha spiegato il sindaco.

«PROMESSE MANTENUTE»
Il bilancio di Pisapia, in sintesi, è che Milano sorride, con qualche momento di incazzatura». con l’invito «ai suoi» di «ripartire con più convinzione e più coesione». In un clima che ha definito «strano» per quanto avvenuto «in Emilia e in altre zone», Pisapia ha spiegato: «Oggi non è solo una ricorrenza ma una riflessione sulla modalità diversa di guardare avanti, tenendo conto che governare è ben diverso dal fare opposizione. Bisogna trasformare gli impegni in atti concreti». «Ci vorranno anni per mantenere tutti gli impegni presi, ma abbiamo 5 anni - ha spiegato - . Il bilancio è positivo, abbiamo qualche ritardo su alcune scelte ma abbiamo fatto altre scelte che si sono concretizzate e che nessuno si sarebbe aspettato». Il vento è cambiato, quindi, secondo Pisapia. «Non nascondo delusioni e divergenze - ha precisato - ma penso alle promesse mantenute: area C, i derivati, il Pgt. Mancano sicuramente tanti impegni presi, ma siamo al primo dei 5 anni e gli impegni elettorali si mantengono in 5 anni».

SEA E GALLERIA
Interpellato sulla vendita di Sea e sulla privatizzazione della Galleria, Pisapia ha ribadito: «Siamo consapevoli delle criticità e che una parte dell’elettorato ha dubbi o contrarietà, ma bisogna essere chiari: per cambiare la città dobbiamo avere dei fondi a disposizione». Pisapia ha elencato alcuni interventi - edifici ancora con l’amianto, scuole da sistemare, biblioteche da aprire anche la sera - e ha spiegato che si tratta di «fare scelte per investimenti necessari per cambiare il volto della città». Pisapia ha anche ricordato «scelte sull’Imu, sull’Irpef, sugli affitti delle case popolari, uniche in Italia». Su Sea e Galleria «bisogna riuscire a comunicare che si vende per investire in segnali concreti di cambiamento e non per spese correnti. Sono convinto che i milanesi capiranno e capiranno anche che ci siamo trovati in una situazione inaspettata». Interpellato anche sulle spese del gabinetto, Pisapia ha spiegato che «sono leggermente aumentate perché ha preso incarichi che prima erano di altri, tra cui la cooperazione internazionale e la comunicazione alla città». E poi ci sono 2 milioni di euro per eventuali agevolazioni quando qualcuno non potrà pagare il Cosap, ad esempio in eventi che vanno a vantaggio della città».
fonte http://milano.corriere.it/ Redazione Milano online

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