sabato 9 giugno 2012

lgbt: Il Gay Pride oggi sfila a Bologna e aspetta risposte dalla politica

"Fate pure con comodo" lo slogan del corteo di oggi: concerto in piazza Maggiore e poi festa al parco Nord.
Il Pdl attacca il sindaco.
Solidarietà ai terremotati

Il Gay Pride sfila a Bologna e aspetta risposte dalla politica
"Fate pure con comodo". È uno degli striscioni che aprirà, tra poche ore, il corteo del Gay Pride nazionale a Bologna.

Ed è un messaggio alla politica, "e al ritardo in materia di diritti civili", denunciano gli attivisti Lgbt.
Migliaia di persone sono attese oggi sotto le Due torri per la parata simbolo dell'orgoglio omosessuale.

Un Pride "diverso", sensibile al terremoto che ha devastato l'Emilia, solidale con le popolazioni colpite.

Ma anche un evento simbolico: nel giugno di trent'anni fa, per la prima volta in Italia un'amministrazione comunale concesse una sede al movimento gay, a porta Saragozza. La stessa porta da cui oggi partirà il corteo per arrivare in piazza Maggiore.

Dove, e questo non avveniva da anni, un sindaco, Virginio Merola, porterà dal palco il saluto della città.

Scelta "inopportuna" per il consigliere regionale Pdl Galeazzo Bignami: "Dovrebbe concentrare le sue energie per risolvere i problemi che ci sono".

Ieri agli organizzatori è arrivato il saluto del segretario Pd Pierluigi Bersani: "Movimenti come il vostro spronano la politica a portare l'Italia nel novero dei principali paesi occidentali, non è possibile che non sia ancora stata introdotta una legge che faccia uscire dal far west le convivenze stabili tra omosessuali ".

La manifestazione. Il corteo partirà alle 15,30 da porta Saragozza, per arrivare in piazza Maggiore.

Dalle 18 sul palco di piazza Maggiore Silvia Mezzanotte,
L’Aura, Lo Coco e Mauro Venuti. Appuntamento alle 21 sotto i tendoni del parco Nord tra rock, pop e lounge, attese 7mila persone
.

La Rainbow Flag torna così a sventolare lungo le strade della città, dove mancava dal 2008. Dalla politica sono giunte diverse adesioni, a partire da Idv, Sel e Radicali.

Il Pd arriverà con una delegazione nazionale: Paola Concia
(che ha aderito personalmente alle rivendicazioni del movimento, dal matrimonio alle adozioni), Francesca Puglisi (responsabile Scuola) ed Ettore Martinelli (responsabile diritti civili).

L'incontro a Porta Saragozza è fissato alle 14.30 e dopo un'ora partirà il corteo per piazza Maggiore.

Niente carri ma tanta musica grazie alle bande che sfileranno per le strade della città, a partire dalla banda Roncati.

E poi i bambini, i papà e le mamme di Famiglie Arcobaleno (genitori omosessuali con figli), Arcilesbica e il Mit, il Movimento identità transessuale, e i cattolici di "Noi siamo chiesa".

Sul palco, dopo il saluto del sindaco, ci sarà anche Ivan Zamudio, padre di Daniel, il ragazzo cileno di 24 anni torturato e ucciso a marzo da un gruppo di neonazisti.

"Le famiglie ancora non si rendono bene conto della violenza che subiscono i loro figli. Vogliamo una legge contro l'omofobia" dice Flavia Madaschi, responsabile di Agedo Bologna, associazione di famiglie con figli omosessuali.

Spazio anche alla solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto. Al Nettuno, dalle 14, sarà allestito un mercatino che venderà aceto, pane ferrarese e 600 kg di parmigiano reggiano, oltre alla raccolta fondi delle Arci. Mentre una parte degli incassi del party di finanziamento al Parco Nord, una maratona musicale notturna che questa sera ha in programma decine di artisti e dj, sarà destinata ai terremotati.

fonte http://bologna.repubblica.it di ROSARIO DI RAIMONDO

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