giovedì 7 giugno 2012

Lgbt Argentina: Ora è legge dello Stato! Decisione storica nel Paese Sudamericano: sulla carta d'identità ciascuno può decidere il genere nonostante il sesso

In Argentina è entrata in vigore la Ley 26,743, nome tecnico del progetto presentato al Senato il 9 maggio scorso dalla deputata Silvia Augsburger e redatto in collaborazione con la F.A.L.G.B.T. (Federación Argentina de Lesbianas, Gays, Bisexuales y Trans) e conosciuto come Ley de Identidad de Género che permette a chiunque di scegliere la propria identità di genere, adeguando così i propri documenti, con una semplice dichiarazione senza doversi più sottoporre, prima di ottenere il cambio desiderato, a visite mediche e psichiatriche e a interventi chirurgici.

La norma, promulgata attraverso il decreto 773/12 che porta le firme del presidente della Repubblica, Cristina Fernández de Kirchner, del capo di Gabinetto Juan Manuel Abal Medina e del Ministro degli Interni Florencio Randazzo, al Senato ha ottenuto una schiacciante maggioranza: 55 voti favorevoli, nessun contrario.

Il testo della legge, una delle più innovative al mondo, dice che “Ogni persona ha il diritto al riconoscimento alla sua identità di genere, a quella che sente di appartenere, che questa corrisponda o meno al sesso assegnato al momento della nascita”.

Prima della legge il percorso per ottenere il riconoscimento del genere scelto era impervio e difficoltoso perché una vecchia normativa risalente al tempo della dittatura creava una serie d’intoppi burocratici il cui scopo era rallentare se non rendere impossibile la richiesta.

L’unica strada possibile, quindi, diventava il ricorso al tribunale: una delle ultime a ottenere il sospirato DNI (Documento Nacional de Indentidad, la carta d’identità argentina) con il genere desiderato è stata Celeste Montanari, nata Carlos, attrice, opinionista e attivista F.A.L.G.B.T., diventata portabandiera della battaglia per il riconoscimento di genere sui documenti.
fonte http://www.rollingstonemagazine.it di Fabio Schiavo
La notizia al telegiornale

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