domenica 4 settembre 2011

Lgbt Padova: dal 2012 bollini gay friendly davanti ai locali. Apertura o ghettizzazione?


A volte capita di chiederti, soprattutto quando sei in una città nella quale non vivi, se il locale o ristorante nel quale stai entrando sia gestito da personale omofobo oppure mentalmente aperto.

Magari te lo domandi quando stai andando a cena con altri amici gay oppure sei con il tuo partner e non vuoi minimamente rischiare di sentirti a disagio.
Padova ha pensato di risolvere questo problema con un’iniziativa di bollini da poter esporre fuori dal proprio esercizio commerciale.

L’adesivo permetterà di far capire ai gay che, all’interno del locale, si sentiranno assolutamente come a casa loro. E saranno i benvenuti.
E qui scatta il pensiero di chi applaude all’iniziativa e chi invece ne è indignato, vedendo nella presenza/assenza dei bollini un ‘permesso’ per gli omosessuali, come non potessero già entrare automaticamente ovunque. Autoghettizzazione è la parola scelta da Filippo Ascierto, coordinatore provinciale del Pdl:

“Con questa iniziativa si escludono da soli dalla società. Se il loro obiettivo è l’uguaglianza con gli eterosessuali un bollino è davvero un controsenso. Essere gay non è un titolo di merito, loro sono proprio come tutti gli altri”

La domanda successiva a questa iniziativa è: quale commerciante non la vorrà fuori dal proprio negozio se rischia di passare per qualcuno che non tollera i gay? E, a quel punto, di tutti questi bollini, quali davvero indicheranno un luogo dove il mondo Lgbt è ben accolto e non solamente sono stati utilizzati per non passare per “coloro che discriminano”?

Per la cronaca… la Curia Padovana non ha affatto ben accolto questa iniziativa. Don Cesare Contarini liquida il tutto con poche parole:

“Un’iniziativa propagandistica, utile solo a far arrabbiare chi la pensa diversamente: questa resta la città del Santo, e del caffè Pedrocchi”
Idea: e se questi bollini potessero essere utilizzati, ovunque, anche per i luoghi di culto e di ritrovo/preghiera? Sarei proprio curioso…
fonte http://www.queerblog.it, Via | Il Mattino di Padova

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