"Giuseppe è come un fratello che è partito e che mi ha lasciato una grande eredità."
Così inizia il racconto di Giuseppe Schisano, ora diventato Vittoria come vi avevamo già raccontato due anni fa, proprio su Queerblog. L’attore è stato intervistato da Barbara D’Urso nel programma Domenica Live.
Ecco i punti principali dell’intervista:
Volevo fare l’attrice, fin da piccola. Vedevo Sofia Loren, quei ruoli quando ero piccola. Non pensavo fosse un’occasione che la vita mi potesse prima o poi dare. Non abbiamo un’educazione sociale che ci spieghi questo. Ho vissuto la mia infanzia e adolescenza in un corpo sbagliato. Ho sempre saputo di sentire di avere un’identità diversa.
Iniziano i ricordi di quando era più giovane:
Quando non c’era nessuno rubavo il rossetto di mia sorella, mi truccavo e poi quando arrivavano mia madre e mio padre mi struccavo.
…e delle sue “finte” compagne del passato:
Giuseppe aveva delle finte fidanzate. All’inizio mi sono detta: “Forse ero eomosessuale”. Poi ho capito che non era così. Io mi sentivo femmina, non ero solo un uomo a cui mi piacevano i maschi. Dopo due mesi di cure ormonali il risultato è questo. Sono così dopo così poco tempo. Il medico era sorpreso e ha scoperto che avevo un’ovaia atrofizzata.
Vittoria racconta come ha rivelato la sua decisione di diventare donna alla sua famiglia
Sono andata a Napoli dalla mia famiglia, due anni fa, a pranzo. Non è stato facile e mi sento fortunata ad avere la famiglia che ho, molto semplice e ricca d’amore. Se ho avuto il coraggio di dire “Io sono così” è grazie a loro. Hanno avuto una reazione non facile. Per mio fratello e mia sorella è stato più semplice. Mio padre è rimasto in silenzio per tre minuti e mi ha poi chiesto: “Credi di essere felice poi dopo? Allora fallo”. Non mi sono sentita fortunata, di più. È stato più difficile per mia madre perché si dava delle colpe che non aveva. Ha dovuto fare il funerale di Giuseppe prima di poter abbracciare Vittoria. Quella sera ha avuto una reazione fortissima e mi chiedeva “Perché?”. Le ho spiegato che avevo bisogno della mia vera vita.
Vittoria non esclude di poter fare anche l’operazione finale per cambiare totalmente sesso nonostante, come le dicono anche i dottori, è come ci si sente dentro
Non ho ancora avuto discriminazioni, l’Italia è un Paese più avanti rispetto a quello che si sente e di cui si parla. Di Giuseppe non mi manca nulla perché ho portato con me quello che era Giuseppe. Io vivevo la femminilità attraverso le mie amiche. Il mio consiglio è di amarci per quello che siamo.
La D’Urso le domanda poi se adesso ha un compagno:
Non sono fidanzata adesso, ho avuto un compagno più grande di me quando ero Giuseppe. Mi chiamava “ragazzina” quando ero ancora un ragazzo. Lui era preoccupato quando gli ho detto della mia scelta per come avrebbero potuto reagire gli altri.
Suo padre non l’ha subito riconosciuta perché era a letto, malato.
Mi ha scambiato per mia sorella Rosario e poi le ho detto “Papà sono Vittoria…” E lui mi ha detto “Quanto sei bella…” Gli dico pubblicamente Grazie e lancio un messaggio alle famiglie, di appoggiare i propri figli perché l’amore che danno loro non potrà mai essere sostituito.
fonte http://www.queerblog.it da Alberto Graziola
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martedì 15 gennaio 2013
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