Nel giorno in cui il mondo accoglie il coming out dell’attrice Jodie Foster, in realtà l’interprete ha semplicemente effettuato un parallelismo tra la serie tv Modern Family e la sua famiglia arcobaleno, in Italia Barbara d’Urso ha dato vita al consueto dibattito sull’omogenitorialità invitando Paola Binetti, onorevole ex Pd ora tra le fila dell’Udc e acerrima nemica della comunità lgbt.
La signora Binetti per tutto il corso del dibattito ha sostenuto la sua contrarietà alle adozioni gay.
E fin qui nulla di straordinario, la libertà di espressione è sacrosanta. Ma forse sarebbe il caso di evitare ospiti esaltati che possano infondere nel telespettatore poco attrezzato una sorta di terrorismo psicologico.
E Paola Binetti, almeno mediaticamente, è davvero un’esaltata: l’onorevole ha sostenuto le sue tesi sfoggiando i risultati di uno studio Usa secondo il quale i figli dei gay sono più propensi al suicidio.
In realtà non è la prima volta che questa indagine viene citata a Pomeriggio Cinque, ma non è ammissibile che in un programma pomeridiano seguito da svariate tipologie di pubblico vengano lanciati messaggi del genere, se non altro perchè Paola Binetti ha dichiarato gli esiti di uno studio che è stato sconfessato dallo stesso autore, Mark Regnerus.
Mark Regnerus, sociologo dell’Università del Texas, aveva rilevato che i figli delle coppie omosessuali erano più propensi a togliersi la vita rispetto a quelli cresciuti in una coppia eterosessuale, (il 12 per cento), al tradimento, a non trovare lavoro, ad entrare in terapia psicologia. Peccato che a distanza di qualche mese il sociologo si sia trovato a dover dubitare del suo operato, in quanto per la sua indagine aveva scelto delle tipologie di campioni alquanto estreme o borderline.
“Invece di chiedere agli intervistati se erano stati cresciuti da una coppia gay, ha chiesto se il padre o la madre avevano avuto almeno un rapporto omosessuale, a prescindere dalla sua durata e caratteristica. E in caso affermativo li ha definiti «genitori gay»“, ha detto John Corvino, docente di filosofia alla alla Wayne State University di Detroit e autore di Debating Same-Sex Marriage - ovvero Il dibattito sul matrimonio gay - ha notato che erano stati annoverati:
- detenuti etero che in carcere hanno fatto sesso con altri uomini per sfogarsi;
- una coppia gay longeva che negli Usa ha adottato bimbi portatori di handicap;
- una 40enne che scopre di essere lesbica quando i figli sono grandicelli;
- una prostituta sposata eterosessuale che occasionalmente offre i propri servizi alle donne;
- una lesbica che fa un figlio grazie all’inseminazione artificiale e lo cresce con la sua compagna;
- uomini sposati con un amante del loro stesso sesso.
Purtroppo a Paola Binetti fa molto comodo tacere la verità, dal momento che è contraria a tutte le iniziative di qualsiasi non eterosessuale, ma le colpe maggiori sono del team Videonews e a Barbara d’Urso che seleziona ospiti capaci di lanciare dei messaggi devastanti a un pubblico che si informa solo attraverso la tv.
Pensate se all’ascolto ci fossero stati delle mamme o dei padri a cui il proprio figlio ha rivelato la propria omosessualità, o peggio ancora dei ragazzi che non si accettano
fonte http://www.cinetivu.com di Marcello Filograsso
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