sabato 22 dicembre 2012

Lgbt: Al Papa non piacciono neanche i/le transgender, il discorso di Natale alla Curia romana

E’ stato Dio a creare il maschio e la femmina e non ha senso contestare di avere “una natura precostituita che caratterizza l’essere umano”.

Lo ha affermato Benedetto XVI nel discorso di Natale alla Curia Romana.

“Sotto il lemma ‘gender‘ – ha osservato – viene presentato come nuova filosofia della sessualita’” una visione nella quale l’uomo “nega la propria natura e decide che essa non gli e’ data come fatto precostituito, ma che e’ lui stesso a crearsela”.

“La profonda erroneita’ di questa teoria e della rivoluzione antropologica in essa soggiacente – ha denunciato il Papa – e’ evidente”.

DONNA SI NASCE
Come emblema di questa ideologia il Papa ha citato oggi l’affermazione, diventata famosa, di Simone de Beauvoir: “Donna non si nasce, lo si diventa” (“On ne nait pas femme, on le devient”), sottolineando che “secondo tale filosofia, il sesso non e’ piu’ un dato originario della natura che l’uomo deve accettare e riempire personalmente di senso, bensi’ un ruolo sociale del quale si decide autonomamente, mentre finora era la societa’ a decidervi”.

“Secondo il racconto biblico della creazione – invece – appartiene all’essenza della creatura umana di essere stata creata da Dio come maschio e come femmina”.

Per il Papa, “questa dualita’ e’ essenziale per l’essere umano, cosi’ come Dio l’ha dato”. “Proprio questa dualita’ come dato di partenza – ha rilevato il Papa nel discorso di oggi – viene contestata.

Non e’ piu’ valido cio’ che si legge nel racconto della creazione: Maschio e femmina Egli li creo’. No, adesso vale che non e’ stato Lui a crearli maschio e femmina, ma finora e’ stata la societa’ a determinarlo e adesso siamo noi stessi a decidere su questo”.
“Maschio e femmina come realta’ della creazione, come natura della persona umana – dunque – non esistono piu’”.

L’UOMO E LA NATURA
“L’uomo – ha detto ancora il Papa con amarezza – contesta la propria natura. Egli e’ ormai solo spirito e volonta’.
La manipolazione della natura, che oggi deploriamo per quanto riguarda l’ambiente, diventa qui la scelta di fondo dell’uomo nei confronti di se stesso.

Esiste ormai solo l’uomo in astratto, che poi sceglie per se’ autonomamente qualcosa come sua natura”. “Maschio e femmina – ha poi concluso – vengono contestati nella loro esigenza creazionale di forme della persona umana che si integrano a vicenda: se, pero’, non esiste la dualita’ di maschio e femmina come dato della creazione, allora non esiste neppure piu’ la famiglia come realta’ prestabilita dalla creazione.
Ma in tal caso anche la prole ha perso il luogo che finora le spettava e la particolare dignita’ che le e’ propria”.
fonte http://www.giornalettismo.com(AGI)

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