Il vescovo di Locri-Gerace, in Calabria, in una lettera inviata alle parrocchie, si dice favorevole al riconoscimento dei diritti civili per le unioni gay: "Ma non è famiglia"
Il vescovo di Locri-Gerace, in Calabria, si è dichiarato favorevole alle coppie gay.
Incredibilmente, rispetto alle dichiarazioni cui i vertici della Chiesa cihanno abituati in questi anni e, soprattutto, alle recenti parole del Papa, Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini ha dichiarato che "le coppie dello stesso sesso dovrebbero veder riconosciuti i loro diritti civili".
Il vescovo ha scritto il suopensiero in una lettera inviata alle parrocchie della sua diocesi. Certo, l'apertura non è a 360 gradi dato che il vescovo aggiunge poco dopo che "tuttavia, le coppie dello stesso sesso non sono famiglie. Non possiamo dare loro il diritto ad un vero matrimonio".
"Crediamo in Dio e dobbiamo rispettare i valori e le regole cristiane - scrive il monsignore -. Suggerisco di difendere queste idee con forza". Le parole di Morosini si distinguono per una rara apertura, per quanto parziale, pochi giorni dopo le dichiarazioni di Ratzinger che aveva definito le unioni gay "una ferita per la pace e la giustizia".
Morosini aggiunge nel suo messaggio ai suoi fedeli: "Un matirmonio è un'unione tra un uomo e una donna, ma ogni coppia dovrebbe avere diritti civili".
Pareri discordanti dalla comunità gay che si divide tra chi apprezza l'apertura e chi punta il dito contro la difesa del "matrimonio tradizionale".
Vale la pena ricordare che raramente si parla della Calabria positivamente a proposito delle tematiche care alla comunità lgbt, specie se i protagonisti della notizia sono uomini di chiesa, il che, forse, conferisce unan ota positiva in più alla posizione di Morosini.
fonte http://www.gay.it/
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