giovedì 20 dicembre 2012

Lgbt: Matrimoni gay, "Io sono un pericolo per la pace": con "CondividiLove" singoli e coppie ci mettono la faccia, contro le parole del papa

Rispondono mettendoci la faccia e il cuore. Coppie gay e lesbiche, ma anche singoli, omosessuali, eterosessuali e transgender, protagonisti della reazione virale che ha fatto seguito alle affermazioni del Papa sulle unioni omosessuali.

Quando il Pontefice ha affermato che la cancellazione del valore della famiglia, attraverso leggi che equiparano le unioni gay al matrimonio uomo-donna rappresenta un attentato alla pace, i ragazzi e le ragazze che animano il gruppo “CondividiLove” hanno pensato ad una possibile risposta.
Forte e, soprattutto, virale.

Prima hanno organizzato la manifestazione a San Pietro, portando solo cuori e slogan d’amore.

E, nelle stesse ore, hanno creato un’applicazione che permette, su Facebook, di aggiungere un cuore con scritta alla foto profilo: “Io sono un pericolo per la pace”, anche nella versione plurale per le coppie. Le adesioni sono cresciute in maniera virale, giorno dopo giorno.
Già 2500 persone hanno usato l’applicazione, condividendo la loro foto sulla pagina Facebook del “movimento” spontaneo:
https://www.facebook.com/condividilove?fref=ts


Il gruppo "CondividiLove". Nato la scorsa estate e formato da “liberi cittadini di ogni orientamento sessuale”, il gruppo decide di unire le forze “per una causa che dovrebbe appartenere a tutti, al di là di ogni differenza”.

Un progetto “interamente libero, il cui marchio è a disposizione per ogni iniziativa che voglia portare avanti la rivendicazione di pari diritti per le coppie di ogni orientamento sessuale”.

“Perché in un Paese come l'Italia non possiamo aspettarci che siano i leader politici a chiedere al loro popolo il coraggio di supportare i cambiamenti necessari a sanare le diseguaglianze ancora presenti nella legislazione”, spiegano in una nota di presentazione. In Italia il cambiamento non ha alcun illustre testimonial.

Deve quindi partire dal basso, con tutti i mezzi di cui dispone. Il primo, mai come oggi, è la condivisione. Il matrimonio è un diritto di tutti”: da qui il nome.

“Noi non chiediamo diritti solo per i gay ma diritti uguali per tutti – spiega uno degli animatori della pagina - Siamo convinti che l'unico modo perché in Italia succeda qualcosa è che una nuova generazione di uomini e donne si faccia avanti. una generazione che non vede differenze tra le persone in base alla loro sessualità.
Il concetto è proprio quello di condividere le battaglie, per essere realmente tutti uguali”.


"Se il pericolo è quello di rendere la nostra nazione un Paese civile lo corriamo volentieri!
Se pericoloso è chi al di là del proprio orientamento sessuale crede che sia arrivato il tempo di una reale uguaglianza nei diritti, noi non siamo solo pericolosi, siamo pericolosissimi, e soprattutto tantissimi!
Facciamo all'Italia un cuore grande così", scrivono in queste ore per ringraziare quanti ci hanno messo la faccia.
fonte http://www.huffingtonpost.it/ Di Marco Pasqua

Nessun commento:

Posta un commento