giovedì 29 marzo 2012

Università Milano: Ecco il BESt, gli studenti lgbt della Bocconi

Esistono innumerevoli associazioni e realtà di attivismo LGBT.

Persone che dedicano il proprio tempo con l’intento di creare un’atmosfera nuova, libera.

Un’atmosfera vivibile. Incominciamo il nostro viaggio nell’attivismo italiano con il BESt, un’associazione studentesca dell’Università Bocconi.
Li abbiamo intervistati.

Come nasce l’idea di formare BESt?

L’idea di creare un’associazione in Bocconi è nata nei primi mesi del 2010 da parte di alcuni studenti della nostra università che, di ritorno da esperienze di studio all’estero, si erano resi conto di come all’interno del nostro ateneo mancasse un’associazione studentesca che promuovesse l’integrazione e la valorizzazione di tutti gli studenti.
Questo desiderio si è concretizzato nel febbraio dello stesso anno quando e stata fondata l’associazione BESt – Bocconi Equal Students.

Quanti siete e quali sono le attività che svolgete all’interno della vostra università? Agite anche al di fuori della realtà accademica?

Ad organizzare le attività siamo più o meno una ventina di studenti.
All’interno della nostra università organizziamo principalmente conferenze e cineforum. Altre attività sono state organizzate per alcuni eventi particolari. Il primo dicembre 2010 e 2011 per la giornata mondiale contro l’AIDS abbiamo collaborato con l’associazione ANLAIDS e distribuito in università più di 2000 preservativi, fiocchetti rossi e materiale informativo. Il 17 Maggio dell’anno scorso, invece, abbiamo organizzato un banchetto distribuendo materiale informativo per la giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia. Sempre l’anno scorso abbiamo collaborato con le altre associazioni universitarie per la giornata internazionale contro l’omofobia e la tranfobia; inoltre l’associazione BESt fa parte del Coordinamento Arcobaleno, un gruppo di associazioni lgbt di Milano.

Riuscite a raggiungere gli studenti attraverso le vostre iniziative? Riscontrate partecipazione?

Come ogni associazione che si occupa di queste tematiche sappiamo che le persone che partecipano alle nostre attività sono anche quelle già sensibili al tema.
Ciononostante abbiamo riscontrato una sempre crescente partecipazione alle nostre conferenze e ai nostri cineforum, ormai abbiamo una media di più di un centinaio di partecipanti.
Inoltre le nostre iniziative sono largamente appoggiate anche da parte del corpo docenti.

Cosa pensate si debba fare per raggiungere quegli obiettivi giuridici di piena parità, come lotta all’omofobia, matrimonio gay e altro, che in Italia non esistono ancora?

Organizzare attività all’interno del nostro ateneo, promuovere la diffusione di una cultura più aperta e discutere delle tematiche è un punto di partenza. Secondo la nostra convinzione, però, è necessario organizzare network solidi e duraturi fra le varie associazioni, non solo universitarie, in modo da favorire sinergie ed essere più presenti sul territorio in maniera continuativa per promuovere le nostre idee ed essere forti nel porre le nostre richieste.

Cosa pensate di Arcigay?

Essendo un’associazione composta da molteplici e molto diverse anime non è possibile riassumere il nostro pensiero

Quali saranno le vostre prossime iniziative…

Per il mese di maggio (8, 9 e 10 maggio) stiamo organizzando un ciclo di 6 conferenze sul tema della diversità. I temi trattati saranno la discriminazione su basse di sesso, orientamento sessuale, etnia, età, disabilità e provenienza geografica.
Altre iniziative verranno svolte per il 17 Maggio, giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, sia all’interno del nostro ateneo che fuori.
Continueremo a dare voce alla base del “mondo LGBT”, una realtà ricca e di svariate sfumature e differenziazioni.
fonte http://pegasonline.net/ Pubblicato da Tiberio Ghitti

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